Che brutto quando uno dei tuoi programmi preferiti non va bene quanto vorresti
La puntata di ieri è stata così completa trash a pioggia e lezioni di vita sulla questione immigrazione da parte di adolescenti. Questo programma ha tutto!
Confido che dipenda molto dal periodo di messa in onda e dalla controprogrammazione. Non sopporterei una sua cancellazione.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Fob92 ha detto
Che brutto quando uno dei tuoi programmi preferiti non va bene quanto vorrestiLa puntata di ieri è stata così completa trash a pioggia e lezioni di vita sulla questione immigrazione da parte di adolescenti. Questo programma ha tutto!
Confido che dipenda molto dal periodo di messa in onda e dalla controprogrammazione. Non sopporterei una sua cancellazione.
Concordo Quella di ieri è stata una puntata costruita benissimo, che mi ha fatto restare incollato allo schermo dall'inizio alla fine grazie alla sua narrazione avvincente. Eppure il programma continua a sprofondare negli ascolti.
Penso che sia soprattutto per il fattore déjà-vu. A differenza di un reality game in cui anche se rimane tutto simile c'è la competizione a rendere tutto più avvincente, qua credo che molti telespettatori siano scappati perché hanno percepito la seconda stagione come un doppione della prima.
Utente
6 agosto, 2015
monechiapi ha detto
Concordo Quella di ieri è stata una puntata costruita benissimo, che mi ha fatto restare incollato allo schermo dall'inizio alla fine grazie alla sua narrazione avvincente. Eppure il programma continua a sprofondare negli ascolti.
Penso che sia soprattutto per il fattore déjà-vu. A differenza di un reality game in cui anche se rimane tutto simile c'è la competizione a rendere tutto più avvincente, qua credo che molti telespettatori siano scappati perché hanno percepito la seconda stagione come un doppione della prima.
Esatto, è questo il problema che colpisce anche me. Fare una seconda edizione a pochi mesi di distanza dalla prima non è già in partenza una grande idea, lo è ancor meno per un programma che fondamentalmente è rimasto uguale nelle dinamiche e che, come dici tu, non essendo un reality non ha quella componente di gioco che ti tiene incollato.
Avrebbero dovuto cambiare un pò di cose, a partire dall'ambientazione. Un aspetto interessante a mio avviso sarebbe vedere una vera classe di scuola nel confronto tra la loro vita scolastica quotidiana e quella del reality.
Banned
7 aprile, 2014
Se c'è una cosa che non mi è piaciuta ieri è la bocciatura della ragazza mora che ha problemi con lo studio. Nella puntata aveva raccontato che non studiava perchè ha un problema di fiducia, ossia non studia perchè tanto si viene bocciati e gli sforzi non servono a niente.
Dato che è un programma educativo e non una scuola vera, dovevano promuovere la ragazzina così le davano quello sprint da utilizzare nella scuola vera.
Hanno proprio toppato se il programma viene considerato come educativo
Utente
15 ottobre, 2017
Sottoscritto ha detto
Si è chiusa un'edizione:
- troppo simile alla prima;
- inferiore alla prima;
- a tratti comunque godibile.
Concordo su tutto.
saccio ha detto
Se c'è una cosa che non mi è piaciuta ieri è la bocciatura della ragazza mora che ha problemi con lo studio. Nella puntata aveva raccontato che non studiava perchè ha un problema di fiducia, ossia non studia perchè tanto si viene bocciati e gli sforzi non servono a niente.Dato che è un programma educativo e non una scuola vera, dovevano promuovere la ragazzina così le davano quello sprint da utilizzare nella scuola vera.
Hanno proprio toppato se il programma viene considerato come educativo
In linea teorica potresti aver ragione. Praticamente, però, la ragazzina non meritava la promozione. Secondo me il problema della fiducia era solo un aspetto, c'era anche da considerare la non voglia di applicarsi. Noa, l'ultima ragazza promossa, aveva molti problemi di autostima e mancanza di fiducia in sé, ma è riuscita comunque a studiare e ad arrivare al diploma.
Banned
7 aprile, 2014
Non só, a me è sembrato che Gaia avesse più problemi rispetto a Noa.
Si è vista molto poco, sembra essere molto più introspettiva rispetto a Noa, poi ha proprio esternato alla professoressa di matematica che lei non studia per paura della delusione, che tanto se si studia si venga bocciati ugualmente. E quel sorrisetto mentre lo diceva mi è sembrato strano
Poi alla fine anche lei è rimasta con la professoressa a studiare
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Utente
7 agosto, 2013
A me è piaciuto. Ci sono stati spunti divertenti/trash, altri di riflessione (vedi le difficoltà di Gabriele per il suo orientamento sessuale, Nagga e il razzismo, le difficoltà di Gaia nello studiare per la paura di essere nuovamente bocciata), altri di commozione, ecc.
La parte finale ieri (il saluto degli allievi e il preside che appende la foto della classe alla parete) è stata commovente
Pretendo una terza edizione
Utente
7 agosto, 2013
Molto probabilmente non seguirò un'eventuale terza edizione: due sono abbastanza. Comunque hanno dimostrato che si può fare un reality degno di questo nome anche con partecipanti molto giovani.
Due parole sugli ascolti della seconda edizione. Come share la media del 7,13% mi pare accettabile, mentre in valori assoluti il risultato è alquanto modesto: persino la puntata più vista ha fatto meno della meno vista della prima edizione.
Utente
6 agosto, 2015
xello ha detto
A me è piaciuto. Ci sono stati spunti divertenti/trash, altri di riflessione (vedi le difficoltà di Gabriele per il suo orientamento sessuale,
Quando c'è stata questa cosa? Penso di non averla vista.
A me è piaciuta la parte finale dall'arrivo dei genitori in poi, mi sono molto commosso, forse inconsciamente ha tirato fuori cose del mio periodo scolastico.
Per il resto a fronte di alcune situazioni positive ne sono emerse altre negative a partire da Arianna e non tanto per la sua espulsione quanto per il suo modo di essere in generale che è figlio di qualcosa che le è mancato prima credo proprio a livello di formazione della personalità (già il fatto di presentarsi alla prima puntata sventolando la carta di credito gold che i genitori le hanno dato fa riflettere su molte cose).
Non so se ci sarà una terza edizione; nel caso in cui la realizzassero credo che dovrebbero stravolgere un bel pò di cose.
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Utente
7 agosto, 2013
Olimpico85 ha detto
Quando c'è stata questa cosa? Penso di non averla vista.
Durante il falò durante la gita. Gabriele in un confessionale ha raccontato che nel gruppo de Il collegio si sentiva finalmente accettato (alludendo appunto alle battutine che riceveva nel mondo esterno).
Anch'io PRETENDO una terza edizione.
Anche questa stagione è stata godibilissima e mi ha incollato allo schermo. Nessun altro programma, al momento, mi coinvolge e mi mette così di buonumore come ha fatto Il Collegio.
L'unica pecca che ho trovato è che il vissuto dei ragazzi è stato appena abbozzato. Sì, ok, c'era la catechista, quella "perfetta", quello adottato, quella svogliata, quella insicura, quella che ha perso il padre, la ribelle, quello che sentiva la mancanza del papà... Ma ho avuto la sensazione che si rimanesse un po' sulla superficie. Di alcuni, tipo Elisabetta, non ci hanno detto NIENTE.
Ci sono stati, però, dei momenti corali in cui le confidenze sono fuoriuscite a ruota libera che sono da storia della tivù.
Riguardo a Gaia, se notate, nel video di presentazione dice che "probabilmente quest'anno sarà bocciata". Dunque immagino sia stata bocciata a metà giugno e agli inizi di luglio sia finita in collegio quindi non biasimo il suo atteggiamento e nemmeno la scelta di bocciarla anche stavolta. Però, ecco, perché non ci hanno detto di più sul suo recente passato? Idem avrei voluto saperne di più sui "problemi" che vive una prima della classe (e della vita) come Maddalena e così via.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
A me è piaciuto moltissimo anche quest'anno, e avrei divorato tranquillamente altre dieci puntate.
Trovo che sia uno dei pochi programmi, se non l'unico, a dare un racconto a tutto tondo degli adolescenti di oggi. Un racconto che per me è efficace sia per gli spettatori dell'età dei protagonisti, sia per quelli più grandi.
Molti adulti di oggi, anche Under 30, hanno grandi pregiudizi verso i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Questi pregiudizi in effetti nel programma trovano numerose conferme. Strafottenza, ribellione alle autorità, arroganza non mancano e di certo non erano caratteristiche delle generazioni precedenti. Allo stesso tempo, però, sarebbe ingiusto se lo spettatore riconoscesse soltanto queste caratteristiche.
Si tratta di una generazione sicuramente molto sveglia che, per una volta, viene fuori anche con dei valori importanti e non solo con la superficialità che troppo spesso le viene attribuita altrettanto superficialmente. Non nascondo che in più di un'occasione questi ragazzi mi hanno fatto commuovere. Sarà sicuramente l'ottimo modo in cui è scritto e confezionato il prodotto televisivo, però la componente di spontaneità e genuinità dei ragazzi a mio avviso è molto potente. Ne escono fuori davvero con grande umanità e non come i modelli stereotipati che si vedono altrove.
C'è quindi un bilanciamento del tipo: Sì, gli adolescenti di oggi sono molto distanti dagli adolescenti che eravamo, ma sono anche gli adolescenti che tutti noi siamo stati. E talvolta possiamo anche imparare qualcosa noi da loro.
Tra l'altro fragilità, conflitti interiori, confronto con l'ordine delle cose, affrontare situazioni da adulti, rapporti non paritari in cui pian piano si colgono sfumature paritarie sul piano umano, confronto con i coetanei, sono cose in cui ognuno di noi si può riconoscere.
Lo trovo un programma coraggioso, vincente, in linea con la realtà, e con un'abilità pazzesca nel bilanciare i registri.
Per quanto riguarda la disparità di racconto tra i protagonisti, io trovo invece che sia una scelta azzeccata. In ogni prodotto televisivo corale, dalle serie tv ai reality, così come nei gruppi scolastici, non sono tutti sullo stesso piano, almeno nella percezione. C'è chi emerge, chi è più appetibile in funzione alla narrazione e c'è chi funziona con delle semplici suggestioni e trova in questo il suo appeal. Ognuno ha il suo ruolo narrativo. Voler rendere centrale un personaggio naturalmente non centrale comporterebbe un annacquamento. Se si lanciano soltanto degli input al momento giusto, invece, si ha l'effetto del non detto che in realtà dice molto.
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