
Utente
7 agosto, 2013
Offlinematteo.m ha detto
dancer83tp ha detto
adoro annalisa, matteo.m non ne andrei cosi fiero se per salire in classifica hai bisogno di passaggi tv, giusy è arrivata al platino con due passaggi tv e non ha fatto sanremo...i veri fan devono darsi na smossa e mettere la mano al portafoglio non basta spotify, e questo lo dirò fino allo sfinimento...Ma cosa ci azzecca adesso Giusy?!
Sono in due posizioni totalmente differenti. A parte il fatto che comunque Giusy in TV c'è andata a promuovere il suo disco/singolo. Annalisa non mi pare sia onnipresente in tv, infatti questa era la prima ospitata post-Sanremo. Poi se la vogliamo dire tutta Giusy poteva anche permettersi di non andarci perché comunque era #1 in radio, mentre Annalisa è stata boicottata dalle radio. Senza quell'appoggio radiofonico anche Giusy non avrebbe visto quei risultati.
Di che stiamo parlando?
giusy è stata a telethon, colorado e pequenos...vuoi metterlo a paragone con la vetrina che è sanremo??? giusy non c'entra ho fatto solo il paragone essendo una di quelle snobbate dalla tv...non è onnipresente

Utente
24 marzo, 2014
OfflineComunque le radio sono ancora il primo mezzo promozionale per un musicista. Ovvio che Sanremo è una vetrina importantissima. Ma poi serve l'appoggio radiofonico per portare avanti un pezzo.
Non ho detto che Giusy è onnipresente in TV, figuriamoci.
Ma non vedo perché tirare in ballo Giusy per screditare Annalisa... se Annalisa fosse passata quanto Giusy in radio sono sicuro che andrebbe molto meglio in classifica.

Utente
24 marzo, 2014
OfflineFob92 ha detto
Ma 25.000 suoi fan possono anche comprarle il singolo e quindi "comprarle" l'Oro così come facevano prima attraverso Spotify. E poi? Se la canzone non sfonda, non piace e non riesce ad uscire fuori da quella stretta cerchia di affezionati come fa a diventare una hit?
Esatto. Infatti per me non è assolutamente quello il punto.
Le radio devono cominciare a passarla, se vuole guadagnare pubblico.

Utente
7 agosto, 2013
OfflineFob92 ha detto
Ma 25.000 suoi fan possono anche comprarle il singolo e quindi "comprarle" l'Oro così come facevano prima attraverso Spotify. E poi? Se la canzone non sfonda, non piace e non riesce ad uscire fuori da quella stretta cerchia di affezionati come fa a diventare una hit?
ma io non dico deve divenire hit, ma vendere, se non vendi dubito che le case discografiche investono ancora su di te...è quello il problema reale, non i passaggi in tv ecc...
cmq matteo.m io non scredito annalisa ma i fan...(essendo io uno di loro)

Utente
24 marzo, 2014
Offlinedancer83tp ha detto
Fob92 ha detto
Ma 25.000 suoi fan possono anche comprarle il singolo e quindi "comprarle" l'Oro così come facevano prima attraverso Spotify. E poi? Se la canzone non sfonda, non piace e non riesce ad uscire fuori da quella stretta cerchia di affezionati come fa a diventare una hit?ma io non dico deve divenire hit, ma vendere, se non vendi dubito che le case discografiche investono ancora su di te...è quello il problema reale, non i passaggi in tv ecc...
cmq matteo.m io non scredito annalisa ma i fan...(essendo io uno di loro)
Ma Annalisa ha sicuramente più fan compranti di Giusy, o comunque un numero simile. Giusy vende perché i suoi pezzi sono in radio e piacciono alla gente. I fan sono un fattore per gente come Mengoni o Emma, che fanno dischi d'oro e di platino alla prima settimana e riempono i palazzetti di gente comprante non certo per Annalisa o anche Giusy. Quindi già per me l'esempio era sbagliato per quello che volevi sostenere.

Banned
7 agosto, 2013
OfflineTempo fa avevo fatto un'analisi del testo un po' più approfondita, forse un giorno di questi la posto
Si muove tra dimensione reale e virtuale, tra asse malinconico e asse sognante come se fosse una danza della coscienza.
Riascolto il live di Sanremo e rabbrividisco:
- l'apertura ampia del primo ritornello con l'orchestra e il primo "E allora io preferisco sognare",
- il led dietro che sembra galassia che si apre a metà, come la dimensione del sogno in cui si butta Annalisa
- il pathos di "l'amore è spudorato, l'amore è egoista, l'amore è un atto di necessità di te",
- il caricamento grave di "e mentre sfoglio un altro stupido giornale, penso che in fondo sia tutto regolare",
- il graffione sul " perché da qui la realtà si nasconde meglio che sotto il diluvio universale",
- la chiusura d'un tratto intimissima con quel "resti immobile all'altare" che mi fa trasalire sempre.
No, non è una canzone fresca, non è leggera, non è una melodia radiofonica, non è un testo facile né perfetto, non è un ritornello martellante, né memorizzabile ma probabilmente è tra le canzoni più Vere di questi ultimi tempi.
Ma chi ha bisogno di Verità in questi tempi? Ci serve altro, ci serve altro, vogliamo altro, vogliamo altro..

Utente
7 agosto, 2013
OfflineBe', @ouro, è indubbiamente una bellissima canzone, ma anche meno...
Questa cosa che sia "difficile" e poco "memorizzabile" mi fa un po' sorridere, visto che la so tutta e non è che l'abbia ascoltata mille volte... Non è proprio radiofonicissima, ma non è neanche l'ultima Bjork, eh.
P.S. Sono comunque curioso di leggere l'analisi più dettagliata.

Utente
7 agosto, 2013
OfflinePerò ouro ci crede tantissimo a me già solo questo scalda un po' il cuore e le guance! XD
Un paio di settimane fa avevo letto di gente che parlava di piccola Francy che faceva i percorsi ecc e mi facevano sorridere e li trovavo carini, poi però ouro se ne esce con post di questo tipo e vince tutto a mani basse ahahaha
Freedom comes when you learn to let go

Banned
7 agosto, 2013
Offline@cotacotchi tralascio il fattore supersoggettivo che mi fa scrivere l'elenco puntato di cui sopra, mi fermo a considerazioni di natura generale: nella musica odierna commerciale (e non sono io a dirlo ma chi la studia e ne studia i trends) serve molto essere immediati, facili nel testo o nella melodia, ossia o canticchiabili o ballicchiabili senza sforzo.
Guardo la Top 20 mondiale o Italiana, o quella italiana e vedo canzoni che rispondono pienamente a questo principio: per non fare i soliti nomi e non far arrabbiare il mondo intero prendo Elisa.
Purtroppo lo penso e lo dico: in No Hero non c'è un briciolo di arte, il testo è la cosa più generica che potesse partorire un produttore inglese qualunque, ma proprio roba che vai nel frasario delle canzoni a tema empowerment e peschi a caso. Addirittura io tolti due eEeeeeeEeeE io la sento una canzone di Katy Perry, e se sostituisco la voce, funziona altrettanto bene. No Hero, lo dissi al primo momento, è una canzone di Katy Perry.
Noemi invece ha una canzone che è una spiegazione didascalica con una melodia sdrucciola è difficile da memorizzare, o da cantare ed infatti è sotto pure a me con la cover de Il Diluvio nelle vendite nonostante sia spinta dalle radio, non prende e non perché peggiore o più brutta. Anzi. Annalisa non ha un testo complesso nelle parole ma nella struttura, in un certo senso vagamente ermetico: bisogna rifletterci prima di capirlo, e la melodia sicuramente non è cantabile da chiunque.
Per me le ultime due sopracitate sono più vere di No Hero, più vere di Noi Siamo Infinito, più vere di Roma Bangkok e tante altre, perché rispondono meno a questi criteri commerciali studiati ad hoc. Chiaro che non sto parlando di cose assurde da mondo superindie, però la differenza la noto eccome. È soggettiva come cosa? Sì è pertanto se non sei d'accordo sei liberissima così come sono liberissimo io di pensarlo.
E comunque non mi ero a paladino della verità perché pure io un po' ascolto le commercialate più blatant, solo che penso pure di saper riconoscere cosa è mera operazione è cosa è anche un qualcosina di più. E non sto dicendo che vero = più bello ci sono varie cose verissimo che mi fanno due balle così, però di sicuro sono convinto che più alto in classifica non è affatto necessariamente = più bello.
Lungissimi da me avvicinare Borsa e Diluvio (entrambe sono belle canzoni ma voliamo un po' basso), ma mi piacerebbe sapere che feedback avrebbero certi classici del passato se fossero usciti adesso.
"Ma stasera rimango a casa
A cucinare la vita
Come fosse un buon piatto da buffet"
Bel testo?
Io capisco essere fan accanito, però a tutto c'è un limite.
Dove si firma la petizione per volerla come inno nazionale?
Comunque il video è molto elegante! L'ho appena visto su Radio Italia TV

Utente
7 agosto, 2013
Offline@ouro, sì, è vero che molti pezzi acquistano valore e riconoscimento con il tempo, e magari al Diluvio succederà lo stesso.
E concordo pienamente con la disquisizione sul pezzo di Elisa: secondo me No Hero è stato registrato in fretta e furia (come forse tutto l'album, quando uscirà lo diremo), si sente pure dal fatto che la voce su disco sembra molto raffreddata. E sappiamo tutti il perché.
Non conoscendo Annalisa prima di questo pezzo sono andato ad ascoltarmi qualcosa dei mille album sfornati in 5 anni di carriera. E' proprio per questo motivo che non grido (ancora) al miracolo. In un artista è anche molto importante la credibilità. Di certo depone a suo favore il fatto di essersi presa una laurea prima di lanciarsi definitivamente nel mondo della musica, però, proprio in virtù del fatto che sembra una dotata di neuroni, non mi sarei aspettato tanta robetta fatta solo per vendere (ed è robetta dell'anno scorso, non di tre ere fa).

Utente
7 agosto, 2013
OfflineNon sono fan di Annalisa, ma l'ho sempre seguita e mi piace molto..
La prima volta che ho sentito questa canzone non mi è piaciuta, anzi.. Non vi dico cosa ho pensato.. Risentendola varie volte però l'ho iniziata ad apprezzare, ma più per il senso, il significato, non sembra neanche una canzone, per quanto mi riguarda la percepisco come un silenzioso grido che nasconde malinconia, disperazione, consapevolezza, resa ma anche speranza..
Il problema è semplicemente uno: se fosse stata cantata da chiunque altro non l'avrei mai più risentita dopo la prima volta.. Il fatto che a cantarla fosse Annalisa ha fatto sì che io l'abbia voluta riascoltare più volte altrimenti non l'avrei mai inserita nella mia playlist..

Utente
24 agosto, 2015
Offlinecotacotchi ha detto
E concordo pienamente con la disquisizione sul pezzo di Elisa: secondo me No Hero è stato registrato in fretta e furia (come forse tutto l'album, quando uscirà lo diremo), si sente pure dal fatto che la voce su disco sembra molto raffreddata. E sappiamo tutti il perché.
Sarebbe,il perchè? Spiegamelo che son curioso.
No perchè Elisa è in studio da settembre 2014 e la demo di 'No Hero' era pronta già questa estate. Non proprio un lavoro fatto in fretta e furia per presentarlo da Maria

Banned
7 agosto, 2013
Offlineouro ha detto
Annalisa non ha un testo complesso nelle parole ma nella struttura, in un certo senso vagamente ermetico: bisogna rifletterci prima di capirlo, e la melodia sicuramente non è cantabile da chiunque.
@dede_91 dove ho scritto che è un bel testo? READING SKILLS!
Ho scritto che bisogna pensarci su per capirlo. E la frase che hai citato è emblematica in questo: può piacere (a me) come far schifo (a te) ed entrambi siamo liberi in questo, ma sicuramente non è buttata a caso, anzi ha un significato ben preciso.
Chi la pensa buttata a caso semplicemente non ci ha ragionato.
Poi che la musica debba far ragionare o debba essere immediata è il dilemma: io sono team #1, a me piace di più quando il mio cervello frulla. Le rimette baciate con le parole più comuni del dizionario italiano non mi fanno frullare il cervello: non dico che sono brutte (anzi alcune le ascolto pure), però preferisco sforzarmi a capire che assorbire qualcosa di predigerito.
Ed è la stessa cosa che avviene con tanti altri testi: come nelle poesie mi piace fare l'analisi del testo.

Utente
7 agosto, 2013
OfflineWaves of Music ha detto
cotacotchi ha detto
E concordo pienamente con la disquisizione sul pezzo di Elisa: secondo me No Hero è stato registrato in fretta e furia (come forse tutto l'album, quando uscirà lo diremo), si sente pure dal fatto che la voce su disco sembra molto raffreddata. E sappiamo tutti il perché.
Sarebbe,il perchè? Spiegamelo che son curioso.
No perchè Elisa è in studio da settembre 2014 e la demo di 'No Hero' era pronta già questa estate. Non proprio un lavoro fatto in fretta e furia per presentarlo da Maria
Vedremo, sarei proprio contento di sbagliarmi. Però quella voce raffreddata non la capisco, la seguo dal Cenozoico, so benissimo come canta.
P.S. Speriamo in un album decente, perché se due anni in studio hanno portato a No Hero e robe simili, be', poteva pure starsene bellamente in vacanza. Datemi un album pieno di Vain e magari potrei ricredermi sul suo conto.
ouro ha detto
ouro ha detto
Annalisa non ha un testo complesso nelle parole ma nella struttura, in un certo senso vagamente ermetico: bisogna rifletterci prima di capirlo, e la melodia sicuramente non è cantabile da chiunque.dede_91 dove ho scritto che è un bel testo? READING SKILLS!
Ho scritto che bisogna pensarci su per capirlo. E la frase che hai citato è emblematica in questo: può piacere (a me) come far schifo (a te) ed entrambi siamo liberi in questo, ma sicuramente non è buttata a caso, anzi ha un significato ben preciso.
Chi la pensa buttata a caso semplicemente non ci ha ragionato.
Poi che la musica debba far ragionare o debba essere immediata è il dilemma: io sono team #1, a me piace di più quando il mio cervello frulla. Le rimette baciate con le parole più comuni del dizionario italiano non mi fanno frullare il cervello: non dico che sono brutte (anzi alcune le ascolto pure), però preferisco sforzarmi a capire che assorbire qualcosa di predigerito.
Ed è la stessa cosa che avviene con tanti altri testi: come nelle poesie mi piace fare l'analisi del testo.
Allora ti pregherei di farmi una analisi del testo per vedere quali contorti ragionamenti ci sono dietro.
Per me la debolezza di questo testo è proprio la basicità: è diretto e senza nessun riferimento, allegoria, figura retorica o qualsiasi altra forma poetica/di composizione che permettano alla canzone stessa di avere una pesantezza e leggezza che crei il capolavoro. (e quelle che ci sono sono brutte)
In questo caso si usano parole, molte parole, che formano un diluvio (ok, ci sta) ma che non fanno pensare. Te le butto tutte lì e sono così tante, così poco profonde, così dette veloci, su una canzone lenta, che alla fine mi annoio, non mi dici niente: una canzone pesante, che non fa pensare, un po' immatura.
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