Il primo impatto, considerata l'attesa di pubblico e bookmakers, è stato: mi aspettavo di più. Poi man mano che ascoltavo altre proposte in gara, sono passato a rivalutarla e sì, mi piaciucchia. L'auspicio era che attingesse più a Bellissima che a Mon Amour, ma non la trovo poi così becera come MA, vi dirò.

Mi piace molto il background da global popstar che ha permeato nella mimica e nella gestualità, specie quando ricrea il tipico stacco di spalla e indice di Beyoncé e in generale l'ispirazione alla jam hit di Kylie, che per me è una reference musicale voluta, una citazione più che godibile che rappresenta un valore aggiunto. Il video ha finalmente una caratura internazionale, se pensiamo che sia partita dall'hotel di Scintille e adesso utilizza hall, ascensori e gradinate in tutt'altro modo. Stupendi i frame col velo nero sul viso, oltre ai momenti più coreografici.

I punti a sfavore sono l'arrangiamento meno impattante con la resa orchestrale, in generale la parte finale che trovo poco incisiva perché il terzo refrain anziché esplodere trovo sia un po' disinnescato, è il meno potente tra i tre (oltre ad avere alcuni cambi melodici), ma il peggior difetto che le riconosco è la mancanza di un corpo coreografico live perché questa è una performance song e con dei ballerini sarebbe davvero arrivata a tutti l'essenza della proposta, la corposità del brano e il mondo squisitamente puttanpop al quale attinge.

Facendo la tara di tutto è di sicuro tra gli highlights di questo festival, anche per me devo dire. Si piazza, e a ragion veduta. Lavorando sui difettucci non avrebbe avuto avversari per il titolo. Le auguro tuttavia un televoto da sfracelli perché lo merita.