Utente
7 agosto, 2013
KassaD1 ha detto
Per carità
I cantanti con una carriera musicale seria devono stare lontano dall’idea di fare l’ESC con San Marino.
Sono d'accordo amen è andata, era la proposta migliore da portare ok ma l'esc lui l ha già fatto con risultati eccellenti non è uno di quei cantanti che l Esc se lo sognano e non lo vedranno mai.
Utente
2 settembre, 2020
Per quanto mi piacerebbe vederlo godersi il "momentum" sul palco Europeo alla faccia del sesto posto a Sanremo, partecipare per San Marino sarebbe una poracciata clamorosa (che da telespettatore amerei vedere ) ma in questo momento non serve proprio. Del resto tra radio, streaming e Youtube ha ampiamente dimostrato che Tuta Gold era LA canzone di questo festival al netto delle dinamiche giurie-televoto-fandom che hanno preso il sopravvento. Gli manca solo la 1 in FIMI (non succede, ma se succede...). Sono sicuro che ha tutte le carte in regola per prendersi una terza partecipazione all'ESC nel medio-breve periodo, tornando a Sanremo con un'altra bombetta e - si spera - un fandom rafforzato
Utente
7 febbraio, 2018
Wasabi ha detto
Per quanto mi piacerebbe vederlo godersi il "momentum" sul palco Europeo alla faccia del sesto posto a Sanremo, partecipare per San Marino sarebbe una poracciata clamorosa (che da telespettatore amerei vedere ) ma in questo momento non serve proprio. Del resto tra radio, streaming e Youtube ha ampiamente dimostrato che Tuta Gold era LA canzone di questo festival al netto delle dinamiche giurie-televoto-fandom che hanno preso il sopravvento. Gli manca solo la 1 in FIMI (non succede, ma se succede...). Sono sicuro che ha tutte le carte in regola per prendersi una terza partecipazione all'ESC nel medio-breve periodo, tornando a Sanremo con un'altra bombetta e - si spera - un fandom rafforzato
Ma è sicura al 100% la 1 in Fimi
Utente
7 agosto, 2013
Ragionandoci si effettivamente lui che ha un peso è abbastanza meh se si presentasse con san marino
Il "problema" è che il suo momentum è proprio adesso in cui è esploso maggiormente a livello internazionale, e tra due/tre anni quando si ripresenterà al festival con un'altra uptempo con tanto di performance e ballerini, credo subisca l'effetto di cosa già vista e potrebbe passare molto più inosservato, e che quindi l'eventuale possibilità esc sfumi ancora di più
Utente
8 febbraio, 2020
Per quel che vale, questo Sanremo lo ha davvero consolidato come artista, adesso gode di una credibilità presso il pubblico e di una luce che prima gli mancavano. Se agli albori era quello che vinto Sanremo per merito della lobby radical chic degli esperti e poi è diventato quello che ha vinto Sanremo grazie all'hype proverbiale della nazione per Blanco nell'annata 2022, adesso è quello che non ha vinto Sanremo ma che avrebbe dovuto vincerlo per consenso trasversale di pubblico univocamente riferito alla sua proposta, che è un po' la cifra che gli è mancata nelle sue prime partecipazioni.
Non so se è abbastanza per consolidare una fanbase, ciò che ho notato è che ha creato un'aspettativa forte dopo questi sei anni e il pubblico sembra quasi esigere una sfornata continua di bop da parte sua, motivo per cui quando le canzoni si limitano ad essere "soltanto" molto belle come nel caso di Cocktail d'amore, questo calore e questo consenso plurimo vengono un po' a mancare (quantomeno in queste proporzioni), e me ne dispiace molto, perché per me Mahmood è ispirato e interessante anche quando non crea tormentoni, anche quando le sue canzoni non si candidano a diventare virali. Il mio auspicio è che un po' da questo Sanremo possa riuscire a ritagliarsi un pubblico non solo occasionale, ma anche più fidelizzato e curioso verso l'avvenire del suo progetto, perché la sua proposta si sostanzia di chiaroscuri emotivi, di canzoni anche più delicate, più introspettive, meno infectious, come la parte già edita di NLDA ha espletato, e ritengo degna di nota anche quella sfaccettatura creativa.
Per il resto, non mi ero ancora espresso nel merito, gran canzone! Si vede che anche in questo caso - come in Cocktail d'amore - è stato ispirato dal suo soggiorno berlinese, essendo un brano scritto dopo un rave durato quattro giorni e rappresentando appieno uno slang e un lessico molto street soprattutto nelle locuzioni inglesi, che rispecchiano perfettamente quell'immaginario più urban, più in your face, che insaporiscono le licenze poetiche del testo. Mi sembra che il tema della formazione personale in una periferia problematica e consumata da giri di spaccio sia ben sviscerato, si percepisce la realness di quel contesto degradato nella crudezza di alcuni versi. Inoltre ho apprezzato la declinazione baile funk del suo Marocco-pop come di consueto intinto di sfumature arabeggianti, ma rielaborate per l'occasione in chiave più moderne e club-friendly. Penso a tutti gli effetti che possa tranquillamente concorrere a figurare tra gli highlights italiani dell'annata, a prescindere dal riscontro.
Utente
18 gennaio, 2021
Plasma ha detto
Per quel che vale, questo Sanremo lo ha davvero consolidato come artista, adesso gode di una credibilità presso il pubblico e di una luce che prima gli mancavano. Se agli albori era quello che vinto Sanremo per merito della lobby radical chic degli esperti e poi è diventato quello che ha vinto Sanremo grazie all'hype proverbiale della nazione per Blanco nell'annata 2022, adesso è quello che non ha vinto Sanremo ma che avrebbe dovuto vincerlo per consenso trasversale di pubblico univocamente riferito alla sua proposta, che è un po' la cifra che gli è mancata nelle sue prime partecipazioni.Non so se è abbastanza per consolidare una fanbase, ciò che ho notato è che ha creato un'aspettativa forte dopo questi sei anni e il pubblico sembra quasi esigere una sfornata continua di bop da parte sua, motivo per cui quando le canzoni si limitano ad essere "soltanto" molto belle come nel caso di Cocktail d'amore, questo calore e questo consenso plurimo vengono un po' a mancare (quantomeno in queste proporzioni), e me ne dispiace molto, perché per me Mahmood è ispirato e interessante anche quando non crea tormentoni, anche quando le sue canzoni non si candidano a diventare virali. Il mio auspicio è che un po' da questo Sanremo possa riuscire a ritagliarsi un pubblico non solo occasionale, ma anche più fidelizzato e curioso verso l'avvenire del suo progetto, perché la sua proposta si sostanzia di chiaroscuri emotivi, di canzoni anche più delicate, più introspettive, meno infectious, come la parte già edita di NLDA ha espletato, e ritengo degna di nota anche quella sfaccettatura creativa.
Per il resto, non mi ero ancora espresso nel merito, gran canzone! Si vede che anche in questo caso - come in Cocktail d'amore - è stato ispirato dal suo soggiorno berlinese, essendo un brano scritto dopo un rave durato quattro giorni e rappresentando appieno uno slang e un lessico molto street soprattutto nelle locuzioni inglesi, che rispecchiano perfettamente quell'immaginario più urban, più in your face, che insaporiscono le licenze poetiche del testo. Mi sembra che il tema della formazione personale in una periferia problematica e consumata da giri di spaccio sia ben sviscerato, si percepisce la realness di quel contesto degradato nella crudezza di alcuni versi. Inoltre ho apprezzato la declinazione baile funk del suo Marocco-pop come di consueto intinto di sfumature arabeggianti, ma rielaborate per l'occasione in chiave più moderne e club-friendly. Penso a tutti gli effetti che possa tranquillamente concorrere a figurare tra gli highlights italiani dell'annata, a prescindere dal riscontro.
Concordo su tutto, bellissima riflessione
Utente
24 agosto, 2015
A point: anni a dire (io per primo!) che era difficile considerare "soltanto suo merito" le vittorie del 2019 e del 2022 (per i motivi esplicitati da Plasma), e poi la volta che arriva "soltanto" sesto va a finire che è il vincitore morale e commerciale del festival, la vita sa essere davvero surreale
Utente
7 agosto, 2013
Oblivion. ha detto
Per quel che vale, questo Sanremo lo ha davvero consolidato come artista, adesso gode di una credibilità presso il pubblico e di una luce che prima gli mancavano. Se agli albori era quello che vinto Sanremo per merito della lobby radical chic degli esperti e poi è diventato quello che ha vinto Sanremo grazie all'hype proverbiale della nazione per Blanco nell'annata 2022, adesso è quello che non ha vinto Sanremo ma che avrebbe dovuto vincerlo per consenso trasversale di pubblico univocamente riferito alla sua proposta, che è un po' la cifra che gli è mancata nelle sue prime partecipazioni.Non so se è abbastanza per consolidare una fanbase, ciò che ho notato è che ha creato un'aspettativa forte dopo questi sei anni e il pubblico sembra quasi esigere una sfornata continua di bop da parte sua, motivo per cui quando le canzoni si limitano ad essere "soltanto" molto belle come nel caso di Cocktail d'amore, questo calore e questo consenso plurimo vengono un po' a mancare (quantomeno in queste proporzioni), e me ne dispiace molto, perché per me Mahmood è ispirato e interessante anche quando non crea tormentoni, anche quando le sue canzoni non si candidano a diventare virali. Il mio auspicio è che un po' da questo Sanremo possa riuscire a ritagliarsi un pubblico non solo occasionale, ma anche più fidelizzato e curioso verso l'avvenire del suo progetto, perché la sua proposta si sostanzia di chiaroscuri emotivi, di canzoni anche più delicate, più introspettive, meno infectious, come la parte già edita di NLDA ha espletato, e ritengo degna di nota anche quella sfaccettatura creativa.
Per il resto, non mi ero ancora espresso nel merito, gran canzone! Si vede che anche in questo caso - come in Cocktail d'amore - è stato ispirato dal suo soggiorno berlinese, essendo un brano scritto dopo un rave durato quattro giorni e rappresentando appieno uno slang e un lessico molto street soprattutto nelle locuzioni inglesi, che rispecchiano perfettamente quell'immaginario più urban, più in your face, che insaporiscono le licenze poetiche del testo. Mi sembra che il tema della formazione personale in una periferia problematica e consumata da giri di spaccio sia ben sviscerato, si percepisce la realness di quel contesto degradato nella crudezza di alcuni versi. Inoltre ho apprezzato la declinazione baile funk del suo Marocco-pop come di consueto intinto di sfumature arabeggianti, ma rielaborate per l'occasione in chiave più moderne e club-friendly. Penso a tutti gli effetti che possa tranquillamente concorrere a figurare tra gli highlights italiani dell'annata, a prescindere dal riscontro.
Ti assicuro che una fanbase ce l'ha. Eccome se ce l'ha. L'altro ieri ho assistito al suo concerto all'Olympia di Parigi. Biglietti sold out, teatro stracolmo di gente che ha cantato con lui tutte le sue canzoni. Lui pazzesco. Stiloso, emozionato e incredulo per l'accoglienza calorosa che ha ricevuto. Ha detto che si è commosso davanti alla gigantesca scritta rossa del suo nome sul portone d'ingresso del celebre teatro di Parigi dove si esibiscono solo i grandi. Il pubblico non era solo italiano. L'ho adorato ❤️
Utente
7 agosto, 2013
Lubna ha detto
Ti assicuro che una fanbase ce l'ha. Eccome se ce l'ha. L'altro ieri ho assistito al suo concerto all'Olympia di Parigi. Biglietti sold out, teatro stracolmo di gente che ha cantato con lui tutte le sue canzoni. Lui pazzesco. Stiloso, emozionato e incredulo per l'accoglienza calorosa che ha ricevuto. Ha detto che si è commosso davanti alla gigantesca scritta rossa del suo nome sul portone d'ingresso del celebre teatro di Parigi dove si esibiscono solo i grandi. Il pubblico non era solo italiano. L'ho adorato ❤️
wow che bello, non vedo l'ora di vederlo a Roma!
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