lukeyyy ha detto

jackdol ha detto
Non pensavo di star ascoltando una canzone di Mahmood, avevo letto Mengoni

Ecco, Petrella qui è invadentissimo. Veramente al limite. Per me è la sua Houseparty (anche se questa andrà bene, guess why…) perché è un testo che dice tutto senza dire veramente niente. 
Ma stasera era molto gradevole di suo, ma questa no, a un primo ascolto è veramente l’ennesimo artista che segue il filone di testi… surrealisti.  

Non scherziamo dai, Houseparty a confronto è un capolavoro, ha un bel ritmo un significato anche se leggero e un testo chiaro che racconta qualcosa di vero che a volte tutti proviamo.

Poi detto questo, non è che tutte le canzoni devono essere dei capolavori o avere un significato, contano tante cose, il ritmo se piace per esempio, e non è solo perchè si chiama Mengoni allora dev'essere La canzone.

Anche a me non dice nulla, ma come quasi tutte le uscite di questo venerdì comunque, scorso anno sembravano tutti più ispirati, vedremo i tormentoni se usciranno e come saranno.

lukeyyy ha detto

Vabbè Francè, mo i capolavori sono altri dai  è vero che non tutti devono essere dei capolavori, parlo però strettamente del testo. Va bene Mahmood e Annalisa che hanno fatto di questi testi la cifra stilistica, va bene Elodie che comunque non è una cantautrice quindi non puoi fare questo discorso per lei, ma nel momento in cui Petrella fa un copia incolla e lo dà prima a Emma, poi ad Alessandra, poi a Elisa e ora a Marco, che stiamo combinando? Sta appiattendo la scena musicale verso uno stile che tre anni fa era assurdo, due anni fa era di alcuni e adesso è la normalità perché cantano tutti la stessa cosa.   

E' una battuta mica c'era il bisogno di sottolinearlo, ma è per dire che a confronto No Stress non è quasi classificabile come canzone se valutiamo il testo e il significato, il testo non è un testo ma è stato aperto il dizionario italiano/inglese a caso.

Su Petrella come su altri purtroppo in Italia va così e questo succede perchè ci sono troppi pochi cantautori o cantautrici e ci si appoggia sempre agli stessi autori, inoltre sto notando anche che dal punto di vista della produzione si assomigliano sempre di più tutte quante.

Poi è anche difficile proporre sempre qualcosa di nuovo, e si va sul sicuro e garantito, soprattutto in estate, per dirti che Mi fiderò non so quante volte l'ho ascoltata.