Utente
2 marzo, 2014
Diritti TV Serie A: due abbonamenti per vedere tutte le partite e immagini in chiaro solo dopo le 22.00. La Rai insorge
Risolto il contratto con Mediapro, la partita relativa ai diritti tv della Serie A per le prossime tre stagioni si avvia verso un’autentica rivoluzione. L’assemblea dei presidenti delle squadre partecipanti al massimo campionato di calcio italiano ha approvato i nuovi pacchetti, che prevedono una vendita per prodotto e non per piattaforma e, soprattutto, non potranno essere acquistati da un unico operatore.
Diritti TV Serie A: il rischio di dover fare due abbonamenti
Per guardare tutte le partite della Serie A, sia in tv che su web, ad oggi saranno quindi obbligatori almeno due abbonamenti, salvo possibili accordi commerciali tra gli acquirenti. Il bando messo a punto dalla Lega prevede che nessuno può acquistare tutti i pacchetti. Una manovra che garantirebbe un introito di 300 milioni di euro in più rispetto al passato.
I pacchetti sono tre e non sono più suddivisi per squadre ma per fasce orarie di gioco. Il primo comprende 114 partite a stagione, ovvero 3 ad ogni turno di campionato: il sabato alle 18.00, una a scelta della domenica pomeriggio alle 15.00 e la domenica sera alle 20.30 (non più alle 20.45). Il secondo comprende 152 partite a stagione: quelle delle 15.00 di sabato e domenica, quella delle 18.00 della domenica e la novità del Monday Night Match (l’incontro del lunedì sera alle 20.45). Infine il terzo, che comprende 114 partite a stagione, sempre 3 ad ogni turno come il primo pacchetto: il sabato alle 20.30 e la domenica alle 12.30 e una a scelta delle 15.00.
Diritti TV Serie A: immagini in chiaro solo dopo le 22.00. La protesta della Rai
Un’altra novità che sta creando non pochi malumori è il fatto che il nuovo bando, approvato all’unanimità dai presidenti delle squadre di Serie A, prevede che gli highlights delle partite siano resi disponibili alle tv non a pagamento soltanto dalle 22.00. Una decisione che ha scatenato il disappunto della Rai, che si vedrebbe costretta a trasmettere le immagini e i gol soltanto in seconda serata:
“In merito allo scenario che si va definendo relativamente all’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A per le prossime tre stagioni, la Rai evidenzia con stupore che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico: non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati”
si legge in una nota diramata da Viale Mazzini. Allo stesso tempo viene evidenziato anche il rischio di privare il proprio telespettatore di un appuntamento storico come 90° Minuto:
“La Rai, che ha contribuito, nel corso degli anni, a rendere il calcio lo sport più popolare, potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come 90esimo Minuto. Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”.
Ad essere confermato, almeno per il momento, è soltanto il diritto di cronaca di tutti i tg che, senza immagini, potranno comunicare i risultati delle partite. Sul web, invece, gli highlights saranno disponibili tre ore dopo il fischio finale.
Utente
26 gennaio, 2018
Follia. O metteranno sul mercato pacchetti-convenienza per incentivarne l'acquisto o quest'anno rischiano di avere una platea televisiva decimata visti i costi. Arrivare a cancellare 90º Minuto, poi, un'istituzione calcistica in Rai, non ha senso. Immagino la quantità di streaming pirata che verranno trasmessi durante le partite quest'anno...
Utente
2 marzo, 2014
Serie A 2018/21: diritti TV assegnati a Sky e Perform
Ora è ufficiale: i diritti tv della Serie A di calcio sono stati assegnati a Sky e Perform per le prossime tre stagioni, dal 2018 al 2021.
I due broadcaster si sono assicurati i tre pacchetti nella seconda fase di rilancio della giornata, mettendo sul piatto poco meno di 1 miliardo di euro. La fumata bianca è arrivata dopo le offerte presentate in mattinata e non ritenute sufficienti; tra queste c’era anche la proposta di Mediaset, che nel pomeriggio ha poi deciso di defilarsi dalla ‘partita’, abbandonando i giochi e, di fatto, rinunciando alla Serie A.
Serie A 2018/21: la Lega Calcio stima un introito di circa 1,5 miliardi di euro
A condurre le trattative, per la Lega, il presidente Gaetano Miccichè:
“E’ stato raggiunto un importo superiore a 973 milioni di euro, circa 20 per cento in più rispetto alle offerte di gennaio [...] Siamo riusciti a ottenere una partecipazione rilevante di circa 100 milioni, che si vanno ad aggiungere in base a risultati variabili di Sky e Perform, in funzione del numero di abbonati e ricavi”
ha dichiarato al termine dell’assemblea, come riferisce Repubblica. Dalla Lega, dunque, si stima un introito complessivo attorno agli 1,5 miliardi di euro.
Serie A 2018/21: si va verso un accordo Sky-Perform per evitare il doppio abbonamento
Miccichè ha precisato che a Sky è andata la parte principale delle partite. Come stabilito dal nuovo bando, infatti, i tre pacchetti non potevano essere assegnati ad un unico acquirente, avanzando quindi il rischio per il tifoso di dover sottoscrivere due abbonamenti per vedere tutte le partite di Serie A. A tal proposito, il numero uno della Lega ha aggiunto:
“Pensiamo ci siano già trattative in corso tra Sky e Perform, speriamo di evitare un doppio abbonamento“.
Serie A 2018/21: i tre pacchetti
Ricordiamo come sono suddivisi i tre pacchetti assegnati a Sky e Perform:
primo pacchetto a Sky: 3 partite a giornata (sabato alle 18.00, domenica alle 15.00 e alle 20.30) con una quota minima di 452 milioni di euro.
secondo pacchetto a Sky: 4 partite a giornata (sabato alle 15.00, domenica alle 15.00 e alle 18.00, lunedì alle 20.45) con una quota minima di 408 milioni di euro.
terzo pacchetto a Perform: 3 partite a giornata (sabato alle 20.30, domenica alle 12.30 e alle 15.00) con una quota minima di 240 milioni di euro.
Serie A 2018/21: 90° Minuto andrà regolarmente in onda
‘Graziata’ la Rai. La decisione di mettere a disposizione delle tv non a pagamento gli highlights delle partite soltanto dopo le 22.00, che aveva scatenato una dura reazione della tv pubblica, è stata rimossa. Gaetano Miccichè ha annunciato che 90° Minuto, che sarebbe stato inevitabilmente cancellato, andrà regolarmente in onda:
“Siamo riusciti a ottenere maggiore elasticità da parte dei soggetti aggiudicatari per le trasmissioni in chiaro. Ho chiamato poco fa il direttore generale della Rai per comunicarglielo, ma non mi ha risposto. 90° Minuto andrà in onda anche quest’anno e certamente per i prossimi tre”.
Il direttore generale della Rai, Mario Orfeo, ha accolto con soddisfazione l’annuncio che, dichiara, “consentirà la prosecuzione di una trasmissione storica per la Rai come 90° Minuto”. Il dg – si legge in una nota ufficiale di Viale Mazzini – ha ringraziato personalmente Miccichè al telefono (dopo un primo tentativo fallito) per la disponibilità e l’impegno con cui si è arrivati a questa decisione.
Serie A 2018/21: chi è Perform
Molti di voi si chiederanno chi è Perform, l’acquirente insieme a Sky dei diritti tv della Serie A almeno fino al 2021. Si tratta di una società di media sportivi, con sede nel Regno Unito, che opera su una gamma di piattaforme digitali. E’ l’azienda che include Goal.com, Opta Sports, RunningBall, Sporting News e DAZN.
https://www.davidemaggio.it/archives/163793/diritti-tv-serie-a-assegnati-sky-perform
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