Con il ritiro della Barty, la Wta ha perso l'unica giocatrice in grado di dare un minimo di appeal ad un circuito che già negli ultimi anni ha visto il proprio livello abbassarsi notevolmente. Proprio quando sembrava che il circuito avesse trovato la nuova dominatrice (per quello visto in Australia era fuori portata per tutte le altre) arriva questo fulmine a ciel sereno.

Certo senza Ashleigh il circuito Wta resterà incertissimo e continuerà a regalare sorprese, ma il livello medio è veramente basso. In meno di un decennio siamo passati da avere campionesse come le sorelle Williams, la Sharapova e altre giocatrici storiche (italiane comprese), ad avere gente in top10 che se uno non è un minimo appassionato nemmeno sa chi siano certe giocatrici... La Sakkari l'avevo pronosticata in top10 lo scorso anno, ma mai mi sarei aspettato un anno dopo di vederla numero 3 del mondo e 2 della race, e per quanto apprezzi il gioco della greca, parliamo di una giocatrice normalissima.

Senza contare quelle giocatrici che sono in top10 o a ridosso che quest'anno non vincono un match neanche per sbaglio (Pliskova, Kvitova, Muguruza, Kerber, Sabalenka...).

Capitolo italiane: Sono felicissimo per Lucia ma già lo scorso anno noi qua avevamo detto che si erano visti miglioramenti enormi e che con il nuovo team poteva ambire al circuito Wta. Certo in questo torneo ha avuto una dose di fortuna clamorosa, però bisogna anche saperle sfruttare queste occasioni, bravissima lei a farsi trovare pronta  Credo le manchi ancora qualcosa tecnicamente per giocare a tempo pieno sul circuito maggiore, ma sicuramente con i soldi e i punti di questo torneo potrà programmare al meglio la stagione. 

Sulla Giorgi ormai alzo le mani anch'io Era a Miami già da due settimane e per l'ennesima volta si ritira all'ultimo, e francamente inizio a nutrire più di un dubbio anch'io sui reali motivi di queste cancellazioni last minute. Ero convinto e speravo con tutto il cuore che il torneo vinto in Canada lo scorso anno la rilanciasse a grandi livelli vista anche l'enorme incertezza del circuito femminile, invece sembra quasi che dopo quel successo abbia staccato completamente la spina, ed io ho la sensazione che la fine della sua carriera tennistica non sia più così lontana (mi auguro davvero di sbagliare). Spero ancora ci regali qualche perla qua e là, non tanto sulla terra rossa, ma nei tornei "erbivori" voglio credere ancora in un suo colpo di coda.

Per il resto, visto che l'anno scorso con la Sakkari ci ho preso, mi sbilancio anche quest'anno con il nome della prox top10 con tanto di qualifica al master di fine anno (sempre che le giocatrici russe non vengano escluse durante la stagione): Veronika Kudermetova  

Iga da quando è arrivata la notizia del ritiro della Barty sembra proprio avere cambiato passo e tra Indian Wells e Miami è stata praticamente perfetta. La finale con la Osaka è stata quasi una formalità e credo che con l'arrivo della stagione sul rosso continueranno ad arrivare successi. Buon torneo per Naomi che però dovrà lavorare molto se vorrà provare ad insidiare la polacca nel corso della stagione.

Per quanto riguarda il maschile è arrivato il primo sigillo di quello che probabilmente sarà il dominatore degli anni a venire. Alcaraz è veramente impressionante e se continua così rischia già di poter dire la sua per i tornei dello Slam già in questa stagione.

Per il resto questa settimana iniziano i primi tornei sul rosso su entrambi i circuiti. Nel maschile gli italiani sono tutti concentrati a Marrakech (si gioca anche a Houston), mentre nel femminile c'è davvero un bel tabellone nel Wta500 di Charleston dove per l'Italia c'è la Paolini. Si gioca anche l'imbarazzante torneo di Bogotà dove visto il field sembra davvero un torneo Itf neanche di primissima scelta. Tanto per dire nell'Itf da 80000$ che si gioca in Portogallo (dove c'è la Cocciaretto) il livello è più alto, tanto che diverse giocatrici impegnate in Colombia avrebbero dovuto giocare le qualificazioni nel torneo Itf 

Direttamente in tabellone in Colombia Stefanini ed Errani che cercano di racimolare qualche punto dopo un inizio di stagione abbastanza difficile.

A livello Challenger segnalo il successo di Luca Nardi nel torneo di Lugano. Grazie a questa vittoria diventa il secondo classe 2003 nella race (dietro l'inarrivabile Alcaraz) e dovrebbe essersi garantito l'ingresso nelle qualificazioni del Roland Garros