Che lavoro pazzesco Alex, complimenti!

Mi sembra che tutte le osservazioni più credibili le abbiate già esposte e sviluppate, purtroppo mi ritrovo molto più spesso a dover fronteggiare "pregiudizi" da parte della gran parte delle conoscenze che seguono questo genere di programmi, più tendenti verso le concorrenti donne. Vedo più spesso una predilizione verso il genere maschile nella scelta del concorrente preferito, perchè "il più simpatico", "il più bravo", "il più bello", "il più umano", è quasi sempre un uomo, cosa falsa.

Un immenso contributo a ciò lo dà la produzione a mio parere. In programmi come l'isola (attuale) e il gf vip, vedo costruire le storie più "acchiappa-voti" attorno a concorrenti maschili; a masterchef invece molto spesso il "villain" è una donna, portando ciò a livelli apocalitticamente misogini il comportamento del pubblico (vedi alida).

Nei reality canori, spesso le voci femminili si ritrovano ad essere o a venir messe in posizione di risultare più "anonime", poichè spesso mentre negli uomini ricercano l'originalità, nelle done ricercano la voce che sa fare tutto e ciò le appiattisce. Altre volte comunque, quando hanno timbriche e stili più originali, attirano antipatie terribili per i motivi più svariati: gli si sottolinea più errori, hanno caratteri troppo forti, storie/vicende amorose etc. (es. Rita Bellanza, Tish, Roshelle, etc.)

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Per l'estero riporto uno dei reality che a livello di tema e sviluppo è tra i miei favoriti, ma l'unico motivo per cui lo critico è la formazione del cast: Ink Master. Il programma sui tatuatori presenta in media 16 concorrenti, di cui al massimo 1/4 donne. In 11 stagioni, UNA SOLA vincitrice donna,e solo 5 finaliste donne (su 3 finalisti per stagione; una delle cinque però in coppia con un uomo nella stagione in cui la gara era a coppie, e delle tre coppie in finale, una sola presentava una donna). Ironia della sorte, l'unica stagione con vincitrice donna (pazzesca e tra i vincitori più amati), l'intera stagione ha avuto come tema donne vs uomini, con la vittoria del girl power (3 delle 4 concorrenti donne, tra le migliori di sempre, hanno dominato la gara, portandosi in top 5); alla fine della stagione a queste 4 ragazze è stato dedicato una serie spin-off, tutta loro.

Dei tatuatori, però, non essendo un fan di tale pratica, personalmente non ho idea a parte il sentire la gente quasi sempre esser stata da un tatuatore uomo.

Ho deciso di riportare il dato perché, per quanto sia vero che l'universo dei tatuaggi è composto per la maggioranza da maschi, in quel reality il divario per me è un bel po' importante e marcato rispetto a quella che secondo me è la realtà. Seguo le notizie di molti expo dei tatuaggi e ne sono andato a vedere un paio in Italia, e attualmente non mi sembra ci sia tale differenza tra i sessi.

Anche con i vincitori, non trovo scandaloso il fatto che abbia 10/11 volte vinto un uomo, per quelli che erano i cast e l'andamento del gioco (anche se più di un vincitore è stato scandaloso, ma non perchè meritasse sempre una donna al suo posto, anzi quasi mai), però è una differenza pazzesca.

Infatti da questo punto di vista riporto un altro dato, dell'altro reality di tatuatori con lo stesso meccanismo americano, chiuso purtroppo dopo solo 3 edizioni: Best Ink. Qui in ogni edizione il cast era formato in maniera quasi uguale da componenti di entrambi i sessi ( prima stagione: 5 donne su 10; seconda stagione:5 donne su 12; terza stagione: 6 donne su 14). E su tre stagioni, due vincitrici donne. Per di più il secondo posizionato della seconda edizione, vinta da una donna, ha vinto poi un'edizione di ink master anni dopo. 

Questo per dimostrare solo che, si il campo è a maggioranza maschile, ma mi ha sempre colpito come in un reality riuscissero a pescare abbastanza donne capaci e in numero quasi uguale agli uomini, e nell'altro (più famoso) ne riescano a pescare solo poche e spesso non a livello degli uomini.

Comunque mi pare non sia stato citato un piccolo talent/reality di produzione Sky, che prende concorrenti da tutta Europa(con un occhio speciale all'Italia), "Master of Photography", in cui per ora, su tre edizioni, hanno conseguito al successo due donne.