Una puntata con conferme e delusioni; c'è stato molto trip hop, però completamente riproposto in chiave acustica: ammetto che avrei preferito ascoltare sia la cover dei Portishead che quella dei Massive Attack con tutti i crismi musicali del caso, e invece c'è spesso questo ricorso alla chitarra e al pianoforte quest'anno, il che va bene, è sicuramente un plus sapersi accompagnare con uno strumento, ma non vorrei che diventasse una costante questo dominio dell'unplugged, risalta molto i timbri ma allo stesso tempo spoglia le performance e le rende a volte anche sovrapponibili.

La più grande scottatura è quella dei Tropea, ho amato il loro inedito e alle Audizioni è la band che mi ha colpito di più per il modo in cui sanno rielaborare gli anni '80 e renderli attuali, ma nella cover di Battisti li ho trovati fuori fuoco, avrebbe potuto essere chiunque altro se non avessi saputo che si trattasse di loro, il che non va bene. Spero in un upgrade, perché ieri li ho trovati inferiori ai Nervi e non di poco. Per il resto in generale serata sottotono per le band, a differenza della precedente. I Gemini Blue bravini, ma avrebbero realisticamente fatto la fine dei Westfalia, quindi forse è anche un modo per preservarli non averci investito. Abnegazione totale invece da parte mia per i Disco Club Paradiso. Mi urtano scenicamente e a livello uditivo, come proposta complessiva la percepisco molto lontana da me e quest'euforia forzata la trovo molto costruita, non ci colgo nulla. Spero che ai live non si rivelino essere i Soul System di turno, e che tra una performance da villaggio turistico e l'altra, non si lascino alle spalle troppi concorrenti, perché di buon materiale ce n'è quest'anno. 

Penso in generale che non abbiamo mai avuto un'annata con una quota femminile così viva e pronunciata, sono letteralmente le donne e un paio di band a reggere l'edizione, questo (graditissimo) presenzialismo delle quote rosa sarà forse il motivo del calo di ascolti, conoscendo il pubblico  Godibile Beatrice, che gode di una freschezza che la rende diversa da tutto il cast, una possibile quota à la cmqmartina ma meno elettronica, sempre in bilico tra l'essere una joke entry appena la vedi e l'essere invece un'act credibile e pienamente strutturato nella sua dimensione stilistica quando invece comincia a cantare. Non resta che vedere se ci sono altri contenuti oltre al sesso nel suo repertorio, ma finora sono persuaso in positivo, sarà che ormai è avanguardia ascoltare delle basi musicali prima dei live, e magari è spiccata anche per questo.

Tropea non mi ha spostato invece, e la trovo piuttosto sovrapponibile a Giorgia Turcato del roaster di Rkomi, che penso rappresenti anche meglio quel tipo di slot. 

Sul fronte solisti uomini, personalmente ho trovato abbastanza condivisibile l'eliminazione di Colin, solito vocione perfetto per la gara di cover ma che lascia poco al di là di una esecuzione tecnicamente corretta. Tra i promossi ho trovato Matteo Orsi sicuramente più degno di nota di Matteo Siffredi, però boh, una garbata delicatezza un po' spenta, che non apporta nulla alla versione di Labrinth di Jealous, che è molto più intensa ed emotiva. 

Lucrezia trovo che sia sopravvissuta all'abbandono dell'inedito, lei è il giusto compromesso tra emotività (penso ad una Linda) e tecnica (penso ad una Cinzia), le ha entrambe senza perdere di vista nessuna delle due. Non è qualcosa di mai sentito all'interno di questo programma, ma con un timbro evocativo e una padronanza vocale non indifferenti secondo me ha discrete prospettive. Non pensavo, ma ha una voce corposa anche negli acuti, questa duttilità nella gara la renderà sicuramente una contender. Non che Cinzia mi dispiaccia, ma in un cast di blonde power come questo c'è bisogno di qualcosa di più per rendersi memorabili. E DADA' ci riesce, Beatrice ce la fa, Lucrezia non sfigura; c'è bisogno che anche Cinzia deliveri qualcosa in più per non essere da meno. Può farcela, perché le doti non mancano, di professionismo ne ha da vendere, e lo studio dietro porta sempre un certo tipo di preparazione e un'influenza positiva sulla resa complessiva, è necessario giusto quel quid in più per essere distintiva dentro e fuori X Factor, ma sono fiducioso che ci sorprenda settimana prossima (ammetto che avrei trovato molto più avvincente una performance che avesse un'atmosfera pienamente trip hop anche nella costruzione musicale)

Detto ciò, li ho trovati abbastanza mal assortiti i roaster: avrei visto tranquillamente ai live sia Beatrice, che Matteo Orsi, che Cinzia e chiunque dei tre debba abbandonarci alle Last Call la riterrò prematura come eliminazione, specie se è per far posto ai Disco Club Paradiso; in queste circostanze emerge prepotentemente che la regola della band obbligatoria sia un vincolo più che mai limitante e che va a scapito della formazione stessa del cast da portare ai Live. Sinceramente avrei attribuito uno dei tre a Rkomi o ad Ambra, due roaster in cui dal mio punto di vista sul terzo nome da portare ai Live c'è l'imbarazzo della non-scelta. Sulla base delle prime due esibizioni vorrei dentro le due donne, però verosimilmente non accadrà.