[img align=left]http://i36.tinypic.com/200bfkj.jpg[/img]Non potevano desiderare una giornata migliore di quella appena trascorsa, i naufraghi, per festeggiare il loro secondo complimese di sopravvivenza sull’isola dei famosi. Il sessantesimo giorno infatti, si è presentato sotto la splendente forma di un sole dominatore incontrastato del cielo e di un mare calmissimo, da cartolina caraibica. Approfittando della ghiotta occasione quindi, due prodi temerari hanno deciso di sfidare l’oceano per andare a trovare Alessandro sulla spiaggia dei lavori forzati; mentre il resto del gruppo è rimasto, nella diffidenza reciproca più totale, a godersi un po’ di sano relax a Playa Uva.
L’ennesima notte porta con sé il solito stillicidio quotidiano : Peppe Quintale che russa. La situazione è ormai arrivata ad un punto estremo, ed alcuni dei naufraghi arrivano a prendere delle decisioni eclatanti. Vladimir Luxuria ad esempio, decide di passare la notte in spiaggia pur di non essere tediata dal raccapricciante suono. Sfruttando questo momento di distacco dal gruppo, Carlo Capponi le se avvicina ed i due iniziano a confidarsi vicendevolmente. L’ex parlamentare non si risparmia nell’elargire complimenti al bidello. Con un ragionamento un po’ astruso dice di non provare fastidio per le sue continue commozioni e non perde occasione di sottolineare, che la restante parte del gruppo invece, critica sovente la sua sensibilità. Carlo, che ovviamente può trarre solo benessere dalle lodi strategiche di Luxuria, non si tira indietro dal farsi nuovamente campagna elettorale : inizia ad attaccare la storiella che lui è fatto cosi’, che non ha intenzione di cambiare e bla, bla, bla. In conclusione poi, il bidello se la prende anche con Patrizia, che spesso e volentieri gli consiglia di cambiare atteggiamento. “io non la cambio la mia personalita’, per nessuna ragione. Se mi vuole sono così, altrimenti non ci vedremo più glielo ho già detto”… sicuramente la De Blanck si starà strappando i capelli. Sotto la capanna intanto, iniziano le grandi manovre per la preparazione dei giacigli notturni. Belen, si confida a cu..ore aperto : “mi manca Alessandro che dormiva da questa parte … mi sentivo protetta!. Non si sa come , non si sa perché, ma anche la nuova mattinata riesce a sopraggiungere. Ancora una volta il gruppo è distrutto dalla pesante attività onirica di Quintale. Peppe e Veridiana, non appena svegli iniziano a maledirlo, poi, arriva anche la contessa a commentare : “Questo non è uno che russa, è una tromba!”. Patrizia poi aggiunge di aver riposato male anche per la durezza del suolo sottostante al suo letto e di non poter muovere il collo. Approfittando di ciò, Carlo le offre un massaggio, ma lei svia prontamente la questione. Durante la colazione, mentre tutti continuano a lamentarsi di Peppe, e lui si discolpa asserendo che anche Patrizia russa e che Belen lo ha disturbato durante la notte continuando a dargli calci, Leonardo e lo stesso Quintale decidono di provare ad effettuare la traversata dell’oceano e raggiungere Alessandro a Cayo Paloma. La contessa mette subito le mani avanti, e si dimostra scettica riguardo alle credenziali atletiche di Peppe : “ci può andare solo chi è abituato”. La ex Iena però non desiste dal suo intento. Così, insieme a Leonardo, iniziano i preparativi per la spedizione. Veridiana saluta i due augurandogli una buona riuscita e invitandoli a mangiare fuori in modo da preservare due porzioni di riso a Playa Uva. Anche la contessa non si risparmia in raccomandazioni ed “ordina” a Leonardo di pescare e portare qualche scatoletta da Cayo Paloma. In poche parole Alessandro può anche schiattare senza niente da masticare per privarsi delle sue cose da dare al gruppo. Così, mentre i due si incamminano a nuoto, Patrizia decide di esplorare i lati ancora oscuri della spiaggia e di avventurarsi così sulla scogliera. La contessa dunque indossa un paio di scarpette antiscivolo e millanta un’esperienza notevole in materia di arrampicate sulla roccia. Carlo e Vladimir tentano di farla desistere, anche perché mentre sta spiegano il percorso che vuole compiere, la De Blanck si ribalta per terra cadendo da un tronco sopra al quale si era seduta. La contessa tuttavia ha ormai preso la sua decisione, e con l’aiuto del fido bidello, compie la faticosa gita sulla scogliera. Leonardo e Peppe intanto continuano a nuotare. Il primo, procede baldanzoso con un sacchetto legato alla caviglia nella rosea previsione di riportare indietro qualche cosa; il secondo, sembra un lamantino spaesato che ha perso la rotta di casa e sta cercando qualche insenatura isolata per tirare via l’ultimo respiro. Dopo una quarantina di minuti, tuttavia, i due riescono nell’impresa. Il primo ad approdare è ovviamente Leonardo, che saluta l’entusiasta Alessandro con una vigorosa stretta di mano ed un bacetto, poi, arriva anche Quintale… e la scena si trasforma in qualcosa di macabro. Peppe infatti si avventa su Feliù per abbracciarlo, e il giovane skipper scompare per alcuni istanti nell’adipe del comico facendo temere una sorta di inglobamento cellulare per partenogenesi. Feliù ripresosi dallo shock, illustra quindi ai suoi compagni di avventura quale è la prova che lo sta tenendo impegnato. Il giovane poi, aggiunge che è già a buon punto e che se finirà prima di lunedi, tornerà sulla spiaggia per passare gli ultimi ipotetici giorni di permanenza in gara in compagnia. Tumiotto nel frattempo non perde tempo e inizia ad esplorare quella che è stata la sua dimora per la prima parte del gioco, poi si dedica inesorabilmente alla caccia dei paguri. Sopraggiunge l’ora di pranzo, Feliù offre ovviamente il riso cotto la sera prima ai suoi amici. Il problema però , si presenta quando Tumiotto si rende conto che oltre al riso, nel pentolone galleggiano anche delle rape. Il nuotatore, come si sa, non gradisce assolutamente la disgustosa poltiglia rossa … ma la fame è fame ! E quindi , con grande coraggio, ne assaggia anche lui una porzione. A Playa Uva intanto, Belen e Veridiana preparano il riso (che novità) , mentre Vladimir, Patrizia e Carlo traccheggiano in attività senza senso sulla spiaggia (che novità). Finita l’ultimazione del manicaretto, le due sudamericane richiamano gli altri all’ovile. Il gruppo si ritrova così a mangiare. Tutti sperano che al loro rientro Peppe e Leonardo portino qualche souvenir culinario da Cayo Paloma e sono fiduciosi che ciò accadrà. Dopo pranzo, per ingannare il tempo, la contessa si inventa una nuova acconciatura a base di foglie di mangrovia. “Come sto ?” – chiede curiosa a Capponi. “Sembri un melone oppure uno di quei cocomeri con le foglie sotto” – è la risposta galante. Intanto a Cayo Paloma, i tre maschioni si spartiscono un cocco; poi, Leonardo, decide di andare a pescare. Il pomeriggio incalza e per i due esploratori è arrivato il tempo di fare ritorno a Playa Uva. Salutato Leonardo, e prelevati due cocchi da portarsi dietro, Quintale e Tumiotto prendono la via del ritorno. Feliù si raccomanda di portare un saluto a Belen, poi, in confessionale, dice di essere stato contentissimo di aver rivisto Peppe , ma che avrebbe sicuramente gradito ancora di più incontrare Belen. Lo skipper aggiunge inoltre che è intenzionato a finire i lavori forzati in anticipo e a tornare a Playa Uva prima di lunedì. Veridiana Mallman è la prima a notare il riavvicinamento alla spiaggia di Leo e Peppe ed accorre quindi ad abbracciare il suo innamorato. Il nuotatore ricambia con un bacio, poi lei, piagnucolante, afferma : “mi sei mancato !”… In confessionale però, Tumiotto e di tutto altro parere : “Veridiana non mi è mancata, sapevo che l’avrei rivista dopo qualche ora, non è un problema”. La contessa anche si lancia in un confessionale. Nell’intimità della vegetazione,Patrizia riconosce che Peppe è riuscito a portare a termine la traversata, ma, aggiunge anche, che se non ci fosse stato lui sul groppone di Leonardo, il nuotatore avrebbe impiegato al massimo una decina di minuti per compiere il viaggio. Sulla spiaggia intanto Quintale tesse le lodi di Cayo Paloma e sottolinea, oltre alla bellezza del posto e alla limpidità delle acque, la quasi assenza dei fastidiosi mosquitos. Un altro tramonto abbraccia l’isola, e sulle immagini di Feliù che saluta il gruppo in lontananza agitando la sua torcia elettrica, anche il sessantesimo giorno può vedere scritta la parola “fine”. Qui Talpaluke, a voi la linea. [img]http://i33.tinypic.com/syt8oj.jpg[/img]