[img align=left]http://i36.tinypic.com/34y5pmx.jpg[/img]Al sessantasettesimo giorno di permanenza sull’isola, ormai, c’e’ poco da dire. I naufraghi sembrano criceti assassini tenuti senza cibo per tre mesi e completamente assuefatti dall’idea di guadagnare la libertà definitiva. Leonardo Tumiotto poi, si trasforma addirittura in una zitella acida quando gli si tocca la propria roba, e, inevitabilmente, lo scontro con Carlo Capponi è dietro l’angolo. Un penultimo giorno pepato insomma… nel senso che è più molesto da seguire che di un peperoncino di cayenna strofinato sugli occhi.
Prima di addormentarsi per la penultima volta sul freddo suolo honduregno, i naufraghi fantasticano ancora una volta sul momento del loro abbandono di Cayo Paloma. Gli argomenti e le parole sono sempre le stesse: prendete un “non vedo l’ora”, un “che bello” e un “ci manca poco”, mescolateli a vostro piacimento ed otterrete il senso ultimo del discorso stesso. Scherzando poi, Vladimir immagina che al primo autografo che firmerà, il bidello scoppierà a piangere. Sempre che ci sia una telecamera ad immortalare il momento, ovvio. La mattina questa volta è contornata dal cattivo tempo. Non appena sveglia, Belen, confida a Carlo e Vladimir che durante la notte ha turato un foro che si era creato nel telo della capanna con un calzino di Tumiotto. Inizia a piovere e tutti quanti si rifugiano prontamente sotto il rifugio. L’occasione è ghiotta per lanciarsi in qualche sano battibecco. Tumiotto infatti afferma di essersi rotto le scatole di restare sull’isola. Capponi lo riprendo intimandolo di stare zitto e di pensare che è il penultimo giorno. Leonardo , giustamente, fa notare che è libero di dire ciò che pensa . Qualcosa salta poi all’improvviso all’occhio del nuotatore … è il famoso suo calzino trasformato in una sorta di spugna tappabuchi da Belen durante la notte. A tale visione, Leonardo diventa furibondo e inizia ad imprecare ogni sorta di cosa. “quelli sono i calzini che utilizzo di notte!” – tuona iracondo. La Rodriguez sdrammatizza facendogli notare che dovrebbe essere orgoglioso che un suo calzino ha fermato l’infiltrazione di acqua… ma il nuotatore non ne vuole sapere e si danna l’anima pensando che per la notte successiva i suoi piedini rimarranno freddi, freddi. In confessionale, Belen, non riesce ad esimersi dal commentare il comportamento di Tumiotto e lo descrive come un bambinone viziato che poteva benissimo evitare la sceneggiata fatta. Nella mattinata poi, i naufraghi iniziano a parlare del tema “differenza di età”. Vladimir Luxuria riesuma dalla tomba Jung e cita la teoria per la quale l’uomo durante la sua vita ripercorrerebbe le tappe della storia umana. Carlo dissente dall’altrui opinione che l’età anagrafica non conta, ma conta solo quella che ci si sente dentro. Leonardo prende la palla al balzo per far notare elegantemente al bidello che è dall’inizio del gioco che sta frantumando i maroni con la solita storiella del “io sono piu’ vecchio di tutti, merito rispetto ed è più difficile per me”. Capponi rimane però fermo sulle sue idee : “per una persona di eta’ piu’ matura le difficolta’ nell’affrontare una situazione estrema sono maggiori. Io magari sento piu’ fame di te, ma non lo dico.” . In confessionale poi, Leonardo sferra l’ultimo attacco al bidello : “Tutti i giorni dice che ha 57 anni, tutti i giorni! Sembra il piu’ vecchio del mondo!”. La pioggia finisce finalmente di attanagliare i nostri naufraghi, e così, dopo che Vladimir e Carlo sparlano di Tumiotto commentando la scritta della sua felpa “io sono un leone” paragonando il nuotatore piuttosto ad un bradipo; il gruppo decide di ultimare la zattera.In poco tempo il lavoro è terminato. Per pranzo, riso raffermo del giorno prima. Nel primo pomeriggio poi, si torna a parlare dell’imminente partenza . Vladimir incoraggia i compagni a resistere per le ultime ore, Belen si lascia andare alle sue ultime confessioni : “La voglia di tornare e’ tanta. Manca solo una giornata e non mi sembra vero! Stare qua piu’ di due mesi ti fa dimenticare un po’ la realta’.”. La pioggia torna a scendere inesorabile, e Luxuria si lascia andare ad un prosaico sproloquio in confessionale : “Oggi e’ stata davvero dura, soprattutto la prima parte della giornata! Avevo un misto di arrabbiatura, di voglia di arrendermi, di fame, di spossatezza e di tanta apatia. Pero’, come tante volte mi e’ successo nella vita, io ho uno scatto e dico: ci sono problemi? Il problema non e’ avere problemi nella vita, il problema e’ come risolverli!”. Si avvicina l’ultima sera dunque… i naufraghi cucinano il riso per la cena e preparano del caffè caldo. Verso il tramonto poi, largo spazio agli ultimi pesantissimi confessionali . Ad una Belen romantica : “Sono due mesi e mezzo che mi addormento con le onde del mare. Si parla spesso di un incantesimo delle persone che sono nate vicino al mare e non riescono a distaccarsi, se no provano un senso di angoscia. Penso che un po’ di angoscia me la portero’ dietro. Il rumore del mare e’ fantastico, ti toglie qualsiasi preoccupazione” ; si contrappone Vladimir perentoria : “oggi due giornate. la prima apatia e poi la reazione! E’ la metafora della vita, quando piu’ stai per toccare il fondo, ti dai uno slancio per la risalita.” … si vede proprio che siamo arrivati a raschiare il fondo del barile è ? Peeer cairtà. Cosi’, offuscato dalle nuvole, arriva finalmente l’ultimo tramonto isolano. Attimi di commozione, sensazione strana di un’avventura arrivata alla sua conclusione e grande senso di liberazione sia per i naufraghi che (soprattutto) per noi. Qui Talpaluke, a voi la linea. [img]http://i33.tinypic.com/icr5h0.jpg[/img]