[img align=right]http://img259.imageshack.us/img259/9374/grandefratellolarenainc.jpg[/img] Il peggiore risultato di sempre: 3.572.000 telespettatori e il 17,28%, che scende a un drammatico 15,24% considerando la sovrapposizione col competitor di Raiuno, quella Cenerentola in chiave moderna capace di arrivare a un passo dai 7 milioni di telespettatori, capace quasi di doppiare il reality monstre di Canale 5. A preoccupare è soprattutto il calo drammatico registrato rispetto a settimana scorsa. Normale che il kick off vada meglio della seconda puntata, ma un calo di 7 punti e mezzo ad una settimana di distanza è troppo pesante per essere imputato solo all’occasione della sera di Halloween: l’anno scorso il GF andò in onda anche a Pasqua, senza tuttavia risentire della festività. Qual è il problema di questo Grande Fratello 12? Per quanto sia troppo presto per recitare il de profundis, è innegabile che la crisi sia dietro l’angolo: il programma non era destinato a "galleggiare" per una quindicina di puntate, ma è teoricamente programmato per rimanere in onda fino a maggio. Col diciassette percento, però, è difficile pensare che la durata rimarrà davvero fissata ai fantomatici sette mesi. Come se non bastasse, tra due settimane la Rai calerà un carico da 90 di nome [b]Fiorello[/b], che col suo nuovo show promette di eclissare la concorrenza dei ragazzi della casa. Ma cosa si è fatto di preciso per evitare il rischio flop e per iniziare questa dodicesima edizione con la freschezza necessaria per interessare nuovamente il grande pubblico? Poco, troppo poco.
"Il Grande Fratello si basa su tre cose: il cast, il cast e il cast", afferma da sempre il creatore John De Mol. E allora parliamone di questo cast: di veri provinanti, ormai, nemmeno l’ombra. Avanzi di agenzie, comparse televisive (i due nuovi ingressi di ieri li avevamo già visti, rispettivamente, a Veline e a Forum), wannabe che da anni tentano di entrare in vari modi nel mondo dello spettacolo. Ormai è la norma e nessuno si scandalizza più. Non più concorrenti, quindi, ma veri e propri "attori" chiamati a interpretare una versione amplificata e stereotipata del loro personaggio, secondo un copione forse non scritto, ma sicuramente forzato. Di tematiche interessanti o impopolari nemmeno l’ombra: bisogna nutrire il pubblico di Pomeriggio 5, non quello un po’ più alto che popola il web e i social network; pertanto il massimo della discussione si è arenato al 1930, con la lapidazione sulla pubblica piazza ad una madre "snaturata" colpevole solo di fare spettacoli burlesque, con le frasi populiste dell’opinionista più ipocrita del Paese e gli applausi a comando di una platea di bovini urlanti. A chi interessa più un refrain visto e rivisto fino alla nausea per anni? Di cambiamenti nemmeno l’ombra: è dal Grande Fratello 6 (guardacaso da quando la Marcuzzi si è insediata sul ponte di comando per non lasciarlo più) che le edizioni si susseguono tutte uguali, senza particolari stravolgimenti di casa o format. Del primo loculo made in Ikea di cui ci eravamo innamorati nel 2000 nemmeno l’ombra: la casa è sempre più grande e dispersiva, con stanze vaste e vuote, scale e terrazzi. Dell’idea della convivenza non è rimasto nulla, quello che conta è creare una scenografia alla Centovetrine dove gli attori-robot possano inscenare le loro reazioni atte ad imitare ciò che hanno visto nelle annate precedenti. Nomination, eliminazioni e televoti, oramai, hanno perso il loro valore. La produzione non deve più nascondersi dietro giri di parole, ormai si può esclamare ad alta voce che chi litiga, crea storie d’amore più o meno reali e si guadagna spazio nel daytime non rischia nulla: gli unici nominabili sono quelli di cui si potrebbe fare a meno, degli errori di valutazione degli addetti al casting, degli agnelli sacrificali. Alessia ieri sera non si è accorta, nel dire che "il vincitore dell’anno scorso era sempre nominabile" che il pubblico ha smentito le azioni della produzione. Se il televoto (per quanto in mano a call center e gruppi organizzati) premia un ragazzo normale, che la produzione avrebbe sacrificato fin dalle prime settimane, forse quello che si vorrebbe vedere da casa non è quello che il Grande Fratello ha deciso di mostrarci, o no? Quando e se questa cosa verrà capita dai boriosi autori di un programma agè? Probabilmente mai, se il programma ha funzionato per tutti questi anni perché cambiarlo? Perché ve lo chiede il pubblico vero, quello del web. E c’è poco tempo per accontentarlo.