Sono passati soltanto 6 mesi da quando Daniel Adomako, cantante, stringeva in mano la coppa come vincitore della quarta edizione di Italia’s got talent e Canale5, forte del successo del programma, ha pensato sin da subito di riproporre in autunno una nuova versione, confermando in toto sia il duo di conduttori (Simone Annicchiarico e la neo mamma Belen Rodriguez) sia il terzetto dei giudici (De Filippi, Scotti e Zerbi).
E proprio oggi – come di consueto – assisteremo alla prima puntata di audizioni, in cerca del nuovo talento sorprendente in Italia.
Come sempre, essendo i giurati in tre, gli aspiranti concorrenti dovranno avere 2 sì per sperare di poter accedere alle semifinali del programma. In caso contrario saranno rispediti nelle loro case, pronti ad essere dimenticati a partire da subito.
E’ con un bel quarto d’ora di ritardo che la puntata può incominciare, dopo una noiosa prefazione di Simone Annicchiarico talmente interessante che riesce a farmi sbadigliare per ben cinque volte di seguito. Ed il bello è che, sì e no, sarà durata 30 secondi!
Benjamin Delmas
Si parte da un tale Benjamin Delmas, clown, che pare uscito da un manicomio ma che – e non ne capisco il motivo – fa ridere tutti. Il suo talento? Gonfiare palloncini con una specie di motosega per poi farli esplodere, il tutto accompagnato da delle urla fastidiose e nonsense. Ad un certo punto si infila completamente dentro il palloncino: inutile dire quanto abbia sperato che esplodesse insieme ad esso, no? Sono tre sì, lo rivedremo.
Antonio Cacopardi ha vent’anni e viene da Palermo. Si definisce il campione italiano di Ruzzle e vuole sfidare Gerry: giocheranno insieme una partita e facendo ciò spera di riuscire a batterlo. Alla fine, il giovane trova 89 parole, a discapito delle 13 di Scotti. La giuria lo premia con tre sì.
Vanni Oddera & Massimo Bianconcini , in esterna, danno il via ad un numero di motocross. Belen, che per dimostrare la sua natura da dama ha deciso di indossare una scacchiera, è sorpresa dalla bravura dei due. Tre sì. Va decisamente peggio a Francesco & Fabrizio Terranova, sosia dei Blues Brothers, dei tizi con un senso dell’umorismo agghiacciante che vengono rispediti a casa con il solo sì di Scotti. Dopo una polemica, Rudy propone loro di tornare nelle prossime puntate con un’altra esibizione. Cosa avrò fatto mai nelle mie vite precedenti per sorbirmeli per ben due volte?
Incominciamo con le carrellate random di concorrenti talmente scarsi che non meritano nemmeno di veder scritto il loro nome sul sottopancia. Il tutto fatto per rendere simpatici i giudici.
I Men at work vendono dei ferri da stiro a provvigione nei centri commerciali. E, per pubblicizzare bene il prodotto, hanno pensato di inscenare un balletto mentre stirano sulle note di Gentleman di Psy. MaVia avrebbe comprato il ferro e per questo dà il suo benestare. Tre sì.
Marcello Ciccolesi gioca con il suo aeroplanino, dal quale all’improvviso esce un fiore. L’esibizione consiste però nel maneggiare il giocattolo a tempo di musica. Sembra facile ma in realtà è difficile – dice Simone. Evidentemente è la stessa giustificazione che si dà lui quando pensa di non essere capace a condurre. La giuria è felice e gli da tre sì.
Monika Malinowska
Monika Malinowska viene dalla Polonia e, durante il lungo viaggio verso l’Italia, ha lasciato il senno per strada. Stona la sua Touch me – dai chiari orientamenti softporno – in una lingua incomprensibile. “Sa che Got Talent c’è in tutti i paesi? Proprio qua doveva venire?” – dice Rudy. La ragazza, come aveva sostenuto, “viene dal vento” e lascia il programma con tre no in una folata.
Il calcio balilla è lo sport di Francesco Moscuzza. Gioca a biliardino in sintesi. E passa il turno, pur sbagliando alcuni tiri in porta. I La disturbanda, invece, sono un gruppo di musicisti classici … o per lo meno così fanno intendere. Tant’è che, dopo poche note accennate, iniziano ad applaudirsi da soli per passare poi dalla musica classica a quella dei cartoni animati, con degli intermezzi comici da parte del direttore. Tutti sì anche per loro.
I Trampo Brothers sono ucraini: portano in scena un numero acrobatico, a tratti divertente per via di alcuni inconvenienti inscenati durante i salti fatti sul tappeto elastico. Tre sì anche per loro. Non cominciano ad essere un po’ troppi?
Franco Mezzatesta porta in scena una rappresentazione mimica intitolata La maschera, nella quale un uomo entra in un cinema per vedere un film a luci rosse. L’unica cosa di quel colore dovrebbe essere il suo bollino per l’espulsione. Dopo un’enciclopedia vocale dei film hard, l’uomo riceve tre no. Cià!
Daniel Bonato & i Cardinali si esibiscono in esterna sulle note di The show must go on dei Queen: fanno partire dei fuochi d’artificio dai loro corpi causando un bellissimo spettacolo piro-teatrale di suoni e luci. Tre sì anche per loro.
Psy continua a fare danni e per questo Luca Bertoli e Caterina D’Ambrosio si esibiscono, sulle note di Gangnam Style, in un numero di massaggi. Per toccare il sedere alla propria fidanzata non c’era affatto bisogno di andare ad IGT, suppongo. Tutti no. Ambedue a casa, per fortuna!
Giabba e Abraxas
Giabba & Abraxas si esibiscono in un numero di fachirismo estremo: palla da bowling legata ai divaricatori delle orecchie del secondo, saldatore a gas sulla lingua … e una terza parte andrà in onda a fine programma per “non turbare la sensibilità del pubblico”.
Gli Excube 3D incantano pubblico e giudici con un numero illusionistico ben confezionato e altrettanto riuscito. Tre sì, l’ennesimo della serata.
Maria Prosperi è una cantante lirica che, in passato, ha avuto delle occasioni che non ha potuto sfruttare per via di alcuni problemi sorti con le agenzie. Oggettivamente brava, seppur imprecisa, riceve il no di Rudy che considera i problemi con le agenzie un alibi. Il caso umano intacca Maria che le dice sì, stessa cosa Gerry.
Ennesima carrellata di esibizioni nonsense: imitatore di Vasco, tizi stonati che cantano Yesterday, un uomo vestito da Hulk. Tutti no, spero!
Gustav Soler Olitta Silva
Gustavo Soler Olitta Silva se visto da lontano potrebbe sembrare una donna imparentata con Mowgli de “Il libro della Giungla”. Si esibisce con due oggetti a forma di esse che fa roteare causando degli effetti visivi belli da vedere. Passa col sì di tutti.
Vittorio William Franchini è un animatore. Crede di somigliare a Axel dei Guns n’ Roses e di essere simpatico. Crede. Questa è una di quelle esibizioni che guardi imbarazzato. Tanta pena per lui. In futuro, dando cent’anni di vita ad Axel, presumo si ribalterà nella tomba pensando a questa imitazione. Tris di no.
Salvatore Chiechio ha creato una sorta di gru con una forchetta attaccata che – se mossa a dovere – riesce a dargli del cibo senza che lui si muova dalla postazione. Embè? Tutti lo guardano sconcertati manco fosse il nuovo David Copperfield. Tre si! Cosa???
Cetteo Pennese si definisce un rima store. Dello stesso paese di D’Annunzio, sostiene che il poeta abbia effuso il suo spirito poetico su di lui. Mha. Così come Moreno Donadoni rappa in freestyle lui fa le rime con le parole senza essersi preparato. “Il pulsante me lo schiacci, saluta papà Mengacci” gli costa il no di Zerbi e degli altri due.
Gli Hdemy Cru ballano, alcuni con gli ombrelli altri senza. Tris di sì anche per loro, prima di dare il via ad un altro pseudo siparietto divertente riguardo i giudici.
Ritorniamo, sul finire della serata, da Giabba & Abraxas proprio come ci avevano promesso circa un’ora fa. Abraxas dovrà cimentarsi nella sospensione e per questo gli conficcano due chiodi nella schiena appendendolo in aria e facendolo andare avanti e indietro. Orrore. “La sospensione è un’esperienza personale che ognuno vive a modo suo. La mia soglia del dolore è molto alta” – dice Abraxas, rispondendo alle solite domande noiose di Maria. Tre sì anche per loro, seppur la De Filippi non sia riuscita a vedere nulla.
Dopo sole TRE ORE, finisce la prima puntata di Italia’s got trash talent. Riepilogo dei momenti più salienti (?) della serata e appuntamento alla settimana prossima, con una nuova ed emozionante (?) puntata di audizioni!
