Con la vittoria di Madalina Pometescu, mamma di origini rumene ma più italiana dei soliti razzisti che sui social ironicamente la criticano in una forma stentata della nostra lingua, si è conclusa ieri sera la prima edizione di Bake Off Italia. Un format abbastanza consolidato all’estero: basti pensare che in Inghilterra la quarta edizione s’è conclusa ad ottobre superando i nove milioni di telespettatori e guadagnandosi la promozione da BBC Two alla rete ammiraglia inglese.
Anche lì, un successo a tratti inatteso, dettato da uno stile educato e semplice, che mette al centro la cultura della pasticceria e dei dolci, raccontando le storie dei concorrenti con altrettanta semplicità, senza calcare la mano su storie e rivalità.
Si può dire che da noi Bake Off Italia sia stato il primo talent dove la gara c’era più per caso che per linguaggio: pur con la tensione della buona riuscita dei dolci, i concorrenti si sono sempre rispettati e aiutati, ponendosi come obiettivo una buona riuscita generale piuttosto che il sabotaggio reciproco. In aggiunta, una Benedetta Parodi mai così a suo agio, umana e materna, e due giudici severi ma giusti, che non avrebbero mai lanciato un piatto a venti metri di distanza o sputato nel cestino umiliando il concorrente: altrove ci può stare, qui chi guarda Bake Off lo fa perché sa di trovare un clima rilassato e chiaro, con quei toni pastello e quel sole che filtra da fuori che riesce addirittura ad annullare l’effetto della registrazione estiva come a volte non riescono a fare altre produzioni. Bake Off riesce ad essere fuori dal tempo, pur in una cornice meravigliosa come quella di Villa Arconati, si lascia guardare senza porre troppe domande allo spettatore, senza schieramenti eccessivi e recriminazioni.
Un confettino che Real Time incarta alla perfezione, oltre che una scommessa vinta per la rete, visti gli ascolti (più di un milione all’esordio, oltre il milione e mezzo ieri, più di La7, Rai 3 e Rete 4). Un dolcetto che i già tanti fan attenderanno presto per il secondo irresistibile round.
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L’effetto della registrazione estiva è emerso prepotentemente ieri, quando c’era Emanuele con la camicia completamente pezzata dal collo alla vita.
Complimenti a Real Time che non mi ha deluso nemmeno questa volta.
E complimenti a Madalina. Che vincitrice meravigliosa!