[img align=right]http://img62.imageshack.us/img62/5299/emanuelefilibertopupolu.jpg[/img] Sarà la serata più noiosa delle cinque, sarà quella più faticosa da seguire, ma ad Antonellina dei miracoli dobbiamo questo sacrificio e molti altri. In fondo, tutti la davano per defunta da mesi, mentre la nostra conduttrice di riferimento ha portato a casa degli ascolti invidiabili e ha fatto ricredere tutti. Serata di celebrazioni, risuoneranno sul palco i successi dei 60 anni della kermesse canora, cantati dalle voci più celebre del belpaese. Un affronto, considerando che risuoneranno anche i 5 pezzi (bruttini) degli eliminati finora. Due big, infatti, saranno ripescati a fine serata. Antonella entra in scena tutta d’oro vestita: i soliti 10 milioni di ringraziamenti ai telespettatori e un saluto particolare alla cantante Giorgia, diventata oggi mamma del piccolo Samuel. “Sarà una festa della musica – minaccia Antonellina – su questo palco rivivranno canzoni mitiche con mitici artisti”. Il ripescaggio è affidato, come fu per i giovani ieri, al televoto e all’orchestra di Sanremo. Tra l’altro i 5 reietti potranno già avvalersi degli “aiutanti” destinati alla serata duetti. Si parte. [b]Toto Cutugno con Belen Rodriguez, “Aeroplani”[/b]. Uno sul momento direbbe “ma che c’entra Belen?”. Tutto giusto, se non fosse per il piccolo particolare che la sudamericana riesce a prendere meno stecche del presunto cantante titolare. Io non so cosa sia successo a quest’uomo, seriamente: se ci fosse ancora Musicfarm glielo consiglierei insieme a una pastiglietta rossa prima e dopo i pasti. Non so con che coraggio lui le sussurri pure un “brava” di incoraggiamento. Sì, lei è stata brava. [b]Voto: lui 3, lei 7[/b]
[b]Pupo, Filiberto e Canonici con Le Divas, “Italia amore mio”[/b]. Ora, ma non doveva esserci Marcello Lippi? Non che ne senta la mancanza, intendiamoci. Le ragazze intonano l’inizio con una bella armonizzazione, Filiberto ci conferma di saper cantare, Pupo di avere due occhi inquietanti e Canonici di essere utile come un gong. [b]Voto: 6[/b], qualcosa han guadagnato. L’esercito delle Scanine è già all’opera: la Clerici ci rivela che già 110 mila telefonate sono arrivate per il salvataggio degli eliminati. [b]Valerio Scanu con Alessandra Amoroso, “Per tutte le volte che”[/b]. Un duetto interessante, soprattutto per chi ha visto nascere questi due ragazzi a suon di “Valerio Scanu, cantante, sei stato ammesso”. Buona partenza per lui, poi arriva lei, che ha scelto di farsi pettinare con un frullatore ad immersione e di mettersi alle orecchie le placche d’oro della Harley Davidson di Iancu. La canzone, onestamente, non migliora particolarmente. [b]Voto: 6+[/b] Antonella saluta il padre in platea e gli chiede un giudizio su come stia andando la serata. Un filino veloce, se ti interessa: intendiamo finire alle dieci e mezza, stasera? [b]Sonohra con Dodi Battaglia, “Baby”[/b]. Ma chi le ha fatte le accoppiate stasera, la macchina mescola biglietti del Lotto alle Otto? Dodi più che cantare suona la chitarra, loro continuano ad ammorbarci con questo giovanilismo a tutti i costi, ma la canzone proprio non spacca. [b]Voto: 6-[/b] [b]Nino D’Angelo con Ambrogio Sparagna e le voci del sud, “Jammo ja”[/b]. Come previsto li abbiamo già esauriti tutti a un quarto alle dieci. Qualcuno spenga il gas dalla cucina della Prova del Cuoco, che ‘sta donna ha indubbiamente altro da fare stasera. Il duetto napoletano preferirei sinceramente evitare di commentarlo. [b]Voto: 5[/b], politico. Si parte, prestissimo francamente, con le celebrazioni per le canzoni più belle di questi 60 anni. Comincia [b]Elisa[/b], con “Luce” (tanta fretta di cominciare che sbaglia pure l’attacco): la cantante spunta da dietro le quinte e percorre i chilometri di platea per finire tra le braccia grandi e accoglienti della Clerici. Dopo il cavallo di battaglia, la seconda sfida prevede una cover: Elisa ha scelto “Canzone per te” di Sergio Endrigo. Una versione veramente fantastica, in cui quella che è, a mio modesto parere, una delle 3 voci più belle del panorama italiano, dà sfoggio del suo strumento immenso e della sua grande sensibilità. Applausi a scena aperta. Per concludere Elisa canta un medley dei suoi successi: “Ti vorrei sollevare”, “Anche se non trovi le parole”, primo e secondo estratto del suo nuovo album, “Heart” e “Your manifesto”, dallo stesso album. Belle anche le coreografie di Tommassini, per una volta. I numeri del televoto, intanto, lievitano: già 500 mila telefonate. Più di quelle che faceva Moggi in una settimana, notevole. Secondo ospitone one one della serata è [b]Fiorella Mannoia[/b]. Finora è Amiche per l’Abruzzo, paro paro. Canta “E se domani”, una canzone eliminata proprio a Sanremo nel 1964, nonostante ciò che poi è diventata. Anche per lei è tempo di promozione cd: si chiama “Ho imparato a sognare” e contiene varie cover, tra cui “Estate”, che la Mannoia coglie l’occasione di accennarci. Fiori anche per lei, se uno fosse allergico sarebbe la fine. Intanto i televoti hanno sfondato quota dodici miliardi. Si continua con una star internazionale: Lady Gaga? No, [b]Miguel Bosè[/b]. Avevano detto star internazionale… Miguel canta “Non ho l’età”, di Gigliola Cinquetti. In realtà (sarà il trucco agli occhi), l’effetto fa molto Belen Rodriguez un’oretta fa. Poi Miguel ci canta un pezzo suo (per quanto l’effetto ricordi vagamente un qualcosa che comincia per play e finisce per back). Nel mandare la pubblicità Antonella saluta e ringrazia “Mighel Bisè”. Va bè… Tocca a [b]Edoardo Bennato[/b]. Nientemeno? Lui è qui (per sua stessa ammissione) per un omaggio a Tenco. La sua versione di “Ciao amore ciao” – recentemente rifatta pure dalla Ferreri – è piuttosto moscetta, ma dopotutto è un omaggio, quindi a caval donato… Lui pare un po’ spocchiosetto, vuole farsi pubblicità al nuovo album, ma prima deve cantare parte del suo repertorio: “Un giorno credi”, “Capitan Uncino”, “E’ lei”. Antonella lo congeda, si va avanti. Anno 1965, Pino Donaggio cantava “Io che non vivo senza te”. La canzone stasera la fa [b]Massimo Ranieri[/b], nuovo ospite della serata. Bella versione, questo invecchia come il vino. E non mi riferisco al suo colore di capelli. Ranieri s’appropria del microfono e caccia a pedate la Clerici, passando alla sua “Perdere l’amore”. Il ritornello, però, lo fa fare al pubblico, che pare un po’ smarrito… “mmmhh… nannana… l’amore… nnnh sera…”. La mannaia di Morfeo s’è già abbattuta sul pubblico dell’Ariston. Simpatica gag con il direttore d’orchestra (Bonolis l’avrebbe trasformato in una celebrità) e si passa a [b]Carmen Consoli[/b]. La cantautrice parte con la sofferta “Mandaci una cartolina”, dedicata al padre morto solo un anno fa. Poi Carmen accenna “Un amore di plastica”, a cappella, straordinaria. Infine propone un brano di [b]Nilla Pizzi[/b], “Grazie dei Fior”, con un arrangiamento che lo rende quasi moderno. L’ingresso di Nilla, 400 anni di donna, è epocale, uno strascico ricavato dalla pelle di una balena e l’accompagnamento di trenta Carramba boys: Nillona prende il microfono e farfuglia confusamente qualsiasi cosa le venga suggerita dalla sua testa. Poi però canta “Vola colomba bianca vola” e incanta. Le consegnano i fiori ma li scansa, vuole il premio alla carriera. Poi Antonella la ringrazia: “grazie NILLY”. Adoro, una sana tisana di trash alle undici e mezza. È il turno di [b]Riccardo Cocciante[/b], che avrà l’onore di suonare sul famoso pianoforte pailettato. Canta “Nel blu dipinto di blu” (la canzone della Grandi praticamente, non vale). Il secondo pezzo è “Se stiamo insieme”. Anche lui prova a far cantare al pubblico il ritornello ma anche lui casca male… (“anh… tasera… mmmh alala”). Antonella riepiloga la sua carriera (sorvolando sui problemucci con la guardia di finanza), ma c’è ancora spazio per un pezzo del suo Giulietta e Romeo, cantato da due passanti presi a caso sul lungomare. Da lì a cantare ogni pezzo di ogni musical di Cocciante il passo è breve; s’è fatta ‘na certa, sparate i fumogeni. Videoriepilogo dei 5 ripescandi (ah perché c’è pure una gara quest’anno? Me ne stavo dimenticando). I giovani stasera possono scordarsi di comparire prime delle tre: c’è [b]Francesco Renga[/b]. Canta “La voce del silenzio”. Qualcuno gli spieghi che non è né Sinatra né Bublè, perché qui qulcuno se la sta credendo un po’ tanto ultimamente. È stato pure calante e mi ha fatto rimpiangere non dico Anna Altieri, ma direttamente la bambinetta di Io Canto. Poi si sposta su “L’immensità” di Don Backy (che in questi mesi starà prendendo i miliardi dalla Siae, visto che risuona ovunque), chiudendo con “Angelo”, con cui vinse Sanremo 2005. Si chiude (in mega ritardo) con “Almeno tu nell’universo”, cantata da [b]Elisa e Fiorella Mannoia[/b]. Belle entrambe (anche se Elisa era facilitata), nonostante non capisca la scelta di cantare in sottoveste. Antonella, finalmente, chiude il televoto. Tocca ai giovani. Sorpresa: [b]Jessica Brando [/b]non può esibirsi perché è minorenne e siamo già oltre la mezzanotte. Quindi si vedrà solo il suo videoclip. La canzone si chiama [b]”Dove non ci sono ore”[/b]. Se la canzone non fosse bruttina (e lei non sembrasse la versione ossigenata della bambina di The Ring) quasi quasi farei causa al Festival. Una cosa indegna, con lei vestita sciatta e gli addetti alle luci che passavano dietro di lei. Terribile. [b]Voto: 6-[/b] [b]Nicolas Bonazzi, “Dirsi che è normale”.[/b] Il vincitore annunciato: la sua canzone ha decisamente una marcia in più rispetto alle altre, la sua erre moscia più che un difetto può essere un simpatico marchio di fabbrica. Finisce di cantare e ringrazia l’orchestra. Adovabile. [b]Voto: 8[/b] [b]La fame di Camilla, “Buio e luce”[/b], al contrario, non mi colpisce più di tanto. Tuttavia lui ha qualcosa da dire (e dare), pare un piccolo Elio votato al pop. [b]Voto: 7-[/b] [b]Tony Maiello, “Il linguaggio della resa”[/b]. La Maionchi l’ha letteralmente messo a dieta, per ricavarne di nuovo qualcosa somigliante alla prima edizione. La canzone è bella, lui è vestito in una maniera improponibile, prende 2-3 stecche ma tutto sommato porta a casa un buon risultato. Passa. [b]Voto: 7[/b] [b]Romeus, “Come l’autunno”[/b]. Un’altra canzone made in Tricarico. Quest’uomo c’ha le mani in pasta più di Caterina Caselli. Il brano, però, non è niente di particolarmente imperdibile. Senza lode e senza infamia. [b]Voto: 6[/b] La Clerici ancora si scusa per il fattaccio-Brando, che non mancherà di far parlare e stoppa il televoto. Siamo al verdetto dei giovani. [b]Vanno in finale Jessica Brando e Tony Maiello[/b]. La questione Brando è stata troppo centrale, l’esclusione di Bonazzi è scandalosa. Maiello resta lì per portare alla Clerici l’altra busta, niente niente che Tony vince Sanremo? Siamo al verdetto dei big. [b]Rientrano in gara Valerio Scanu e Pupo, Filiberto e Canonici[/b]. Il pubblico in sale insorge sul secondo nome, i fischi piovono da tutta la Liguria. Domani saranno ospiti Jennifer Lopez e il DJ Bob Sinclaire. Pure i Tokio Hotel, ma vabbè. Ovviamente sarà serata di duetti e di eliminazioni, solo in 10 si giocheranno la vittoria di sabato. Domani prevista anche la finale dei giovani. Finisce a 00.56, puntata abbastanza noiosetta e inutilmente lunga. A domani.