In Italia, si sa, non c’è niente di più sacro del Ferragosto; così per questa settimana Reality Hits mette da parte il Bel Paese e si concentra sui talenti stranieri. Nella settimana musicale monopolizzata dallo scontro diretto tra Lady Gaga e Katy Perry, c’è spazio per il nuovo progetto di Aiden Grimshaw, nono classificato nella settima edizione inglese di X Factor, i due fratelli Richard e Adam Johnson lanciati da Britain’s Got Talent e l’ultima scommessa di Simon Cowell, la boyband Emblem3.
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Se spesso su queste pagine è stata citata la versione britannica di X Factor è perché, senza timore di smentita, è il talent show che in assoluto ha saputo produrre il maggior numero di pop star. In particolare, la settima è l’edizione da battere: in finale arrivarono quattro nomi del calibro di One Direction, Cher Lloyd, Rebecca Ferguson e Matt Cardle, oggi famosi e affermati in mezzo mondo. Sempre nello stesso anno ha partecipato anche Aiden Grimshaw, con un destino completamente diverso: snobbato dal pubblico, ha al contrario ricevuto grandi consensi dalla critica, che ne ha elogiato il primo album Misty Eye. Lunedì scorso, oscurato dalla pop emergency di Lady Gaga, è uscito il suo nuovo singolo: The Way We Are è disponibile in download gratuito sul suo SoundCloud e anticipa un EP in uscita a Settembre. A produrlo è Dimitri Tikovi (già a lavoro con Placebo, Sophie Ellis-Bextor, Nicola Roberts, Charlie XCX, persino Asia Argento), che ha dato al brano un’impronta decisamente più synth-pop rispetto alle atmosfere del singolo di debutto Is This Love.
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Occupano da due settimane la vetta delle classifiche inglesi e niente lascia presagire che abbandoneranno presto il loro primato: Richard & Adam sono probabilmente la rivelazione discografica dell’estate britannica. Soprattutto perché il loro album di debutto, The Impossible Dream, appartiene a un genere di solito abituato a numeri molto più contenuti: la musica classica. Terzi classificati nell’ultima edizione di Britain’s Got Talent, durante il programma si erano loro malgrado distinti per una curiosa protesta che ha fatto il giro del mondo: proprio durante l’esibizione dei fratelli, la violinista Natalie Holt ha lasciato l’orchestra alle loro spalle cominciando a lanciare uova contro Simon Cowell. La musicista si è successivamente scusata con i due fratelli, ma non con Cowell, reo di averle chiesto di fingere di suonare il proprio strumento su una base registrata. Una disavventura che però, nonostante la comprensibile rabbia iniziale, ha portato fortuna a Richard & Adam: oltre al successo ottenuto in patria, è già pronto un contratto che li farà sbarcare negli States con l’obiettivo non troppo celato di bissare il successo di Susan Boyle.
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Questa settimana si è fatto un gran parlare di Emblem3: in Canada per una serie di concerti, hanno deciso di omaggiare Justin Bieber pubblicando su Twitter una loro foto completamente nudi, coperti soltanto da strumenti musicali. Il riferimento è ovviamente al recente scandalo che ha coinvolto il giovane cantante canadese, ma si sta rivelando anche un’ottima strategia promozionale per i tre ragazzi usciti da X Factor USA. Già da qualche mese in radio con il poco memorabile singolo Chloe (lo trovate in cima a questo post e in fondo alle classifiche statunitensi), gli Emblem3 hanno infatti appena rilasciato il loro album di debutto, Nothing to Lose, curioso calderone di pop, rock e reggae formato boyband. Gran parte delle canzoni sono scritte dagli stessi Emblem3 (sebbene nell’album non manchino collaborazioni di un certo peso), che pure non hanno mai nascosto una certa insofferenza per il processo di onedirectionizzazione messo in atto fin dai tempi di X Factor. Ad oggi, però, i numeri della band inglese sono ancora decisamente lontani.
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Contento che si parli di Aiden: era il mio preferito di quell’edizione e ci rimasi molto male per la sua eliminazione. Non mi dispiace questa virata verso un sound più synth-pop, anche se già “Is This Love” e “Curtain Call” erano ottimi singoli a mio parere. Spero che riesca ad ottenere un po’ più di visibilità rispetto a quella avuta coi primi singoli, anche se forse il genere non aiuta. Speriamo!