E’ ormai assodato, ad Amici esiste una particolare categoria di ragazzi di cui la produzione (“nella persona della produzione”) si serve per animare tutta la prima parte della trasmissione e di cui poi si disfa con estrema facilità alle porte delle finale, impedendogli così di cogliere effettivi frutti della loro partecipazione al programma.
Era toccato a Marta Rossi, Martina Stavolo, Enrico Nigiotti e Kekka Nicolì, solo per citarne qualcuno: caratteri a dir poco fumantini che durante tutto l’anno ‘scolastico’ avevano animato le dinamiche del programma creando dissidi, liti e risse furibonde e rendendosi protagoniste di video box infuocati (ah che nostalgia!), imitazioni cattivelle dei compagni e infinite discussioni durante le puntate serali con avversari, professori, opinionisti e Platinette. Come dimenticare la Stavolo che imitava Silvia ricoperta di carta igienica in coppia con la amichetta dell’epoca Sandrina? E le infinite beghe di “e chi tira in ballo? Marta” e la Bonanno? E Kekka che sfida Virginio sulla canzone in cui Buongiorno Tristezza raccontava del difficile rapporto con il padre?
Ebbene, quest’anno il premio Stavolo (o premio Rossi? Poi si aprirà un sondaggio!) va senza dubbio alcuno ad Ylenia Morganti. 23 anni, di Prato, laureata in Lingue, è una delle poche (insieme a Nicolò e ai Promessi Sposi Edwyn ed Marta) a ricevere il benestare dai tre prof per il banco immediato, dimostrando quindi di possedere doti canore quantomeno discrete.
Dopo quell’episodio queste presunte doti vengono però totalmente eclissate poiché la bella toscana viene risucchiata in una infinita telenovela (a dirla tutta anche piuttosto noiosa e platealmente “scritta”) a cui le varie Manuela, Cuore Selvaggio e Perla Nera fanno un baffo.
Il suo antagonista è Rudy Zerbi e il motivo del contendere la poca veridicità (?!) del suo canto. Addirittura la motivazione che Zerbi adduce per mettere in discussione la prosecuzione della corsa della ragazza verso il serale è “voglio capire se fingi o no”. Altro che Bruzzone, Porta a Porta, La Talpa e macchina della verità. Ad Amici chi finge si individua con il canto. Non fa una piega.
Pur essendoci all’interno della classe elementi oggettivamente peggiori di Ylenia Zerbi continua a insistere nel tartassare sempre e solo lei.
Ylenia, dal canto suo, si piega alle varie bizzarre richieste non senza le sceneggiate del caso: pianti, scene disperate, monologhi e soliloqui da tagliarsi le vene le fanno guadagnare a pieno titolo il soprannome di Ylagna.
In tutto ciò il telespettatore si chiede: perché? Certo, di sicuro non ci trovavamo di fronte alla reincarnazione di Mina ma, da qui a tale ostinazione contro di lei ce ne passa. Una risposta, come spesso capita ad Amici, non è oggettivamente rintracciabile. E tutto ciò, va detto, a scapito di altri ragazzi e ragazze che hanno passato mesi totalmente snobbati dalle telecamere e dalla redazione.
A colpi di continui ed estenuanti “Zerbi ferma la sua corsa al serale con la maglia grigia”, “Ylenia convince Zerbi, riprende il suo banco e continua la corsa per il serale” la toscana arriva al serale ma la telenovela non ha fine. L’accanimento di Rudy continua e in questa fase si manifesta attraverso la ‘non proposta’ della ragazza al coach blu Miguel Bosé.
Ylenia passa le prime puntate del serale a fare tappezzeria sulla panchina, alzandosi solo per le esibizioni di squadra o per i duetti con gli ospiti e con Verdiana, vera certezza canora di Zerbi.
E così alla vigilia della semifinale, durante la settima puntata, quando forse era arrivato il momento di raccogliere i frutti di tali vessazioni, Ylenia viene eliminata. Ciao, grazie e tanti saluti a casa.
Un riassunto della sua avventura ad Amici? Pianti e liti che hanno monopolizzato tutta la fase pomeridiana e l’hanno resa invisa a più, poche esibizioni, nessun contratto discografico, nessun disco e un inedito (che peraltro interpreta benissimo, va detto) che probabilmente rimarrà il primo e l’ultimo.
Se dico che è stata usata e buttata via pecco di durezza?
Di Stefy87