[img align=right]http://www.rai.it/dl/images/1282733654240chimera.jpg[/img] Siamo in dirittura d’arrivo. E abbassate quelle mani, non c’è nulla da festeggiare, visto che dalla liberazione ufficiale ci separa ancora il temibile ascolto degli inediti, che quest’anno si preannunciano particolarmente brutti, dai primi pre-ascolti. Facchinetti è gasatissimo (e ormai è veramente l’unico, visto che quest’edizione si è caratterizzata anche per un coinvolgimento del pubblico in studio vicino allo zero), soprattutto nel chiamare i giudici. Anna Tatangelo (ah c’è ancora?), Mara, Enrico ed Elio fanno il loro ingresso sul palco, ignorando il conduttore e andando a sedersi. Le uniche cartucce decenti ce le spariamo subito: si comincia con [b]Carmen Consoli[/b] e con la sua “Guarda l’alba”, scritta nientemeno che da Tiziano Ferro. Pezzo bellissimo, di cui però vieterei l’ascolto, cautelativamente, alle figure professionali a più alto rischio di suicidio, visto il testo e la musicalità non propriamente da David Guetta. Facchinetti la intervista, lei dice cose anche sensate, ma i giudici si guardano con aria interrogativa chiedendosi quando arriva la battuta. Via un ospite, tocca all’altro. Un cantante che ha fatto la storia della musica italiana, il futuro conduttore del Festival di Sanremo, uno il cui fiato, nel dubbio, non vorrei mai sfiorarlo nemmeno a dieci metri di distanza: è il grande [b]Gianni Morandi[/b] l’ospite d’onore di questa sera. Le mollette dietro la nuca tengono e per ora le rughe sono contenute; Gianni parla del suo Sanremo e ci rivela i principali motivi per non vederlo: Belen, Elisabetta Canalis, Luca e Paolo che han smesso di far ridere nel 2004, la Tatangelo tra i concorrenti e tanti altri. Per non farci mancare nulla i due conduttori improvvisati, chitarra al collo, si mettono a farci rimpiangere le esibizioni dello zio avvinazzato col Canta Tu dopo il pranzo di Natale, rovinando (o nel caso di Facchi, infierendo) su alcuni “successi” di entrambi.
La prima manche, come annunciato, è proprio dedicata al nostro manone di riferimento. Questo l’ordine dei cantanti in gara: Nevruz, Kymera, Davide e Nathalie. Si comincia quindi con [b]Nevruz[/b], cui è stato assegnato “C’era un ragazzo che come me” ecc. ecc. Ci mostrano le prove, con un Morandi che, ascoltandolo, pare seriamente vicino a mollare baracca e burattini, stracciare il contratto con Sanremo e presumibilmente lasciare l’Italia. Ma la diretta, si sa, galvanizza Nevruz, che si attiene un filino più del solito all’originale e non fa disastri. Parte a casaccio la sigla e Facchinetti rivela un nuovo incentivo per televotare: tra tutti i votanti saranno estratte 50 persone che vinceranno 500 canzoni gratis di iTunes. Tra cui non rientreranno gli inediti dei concorrenti. Inquadratura per la nonna di Nevruz, che piange e abbraccia Gianni Morandi. Tra Anna ed Enrico c’è maretta: al voto che ha decretato il tilt martedì scorso, Ruggeri si è alzato di scatto, facendo ruotare la sua sedia all’impazzata. Lì, Annabella s’è spaventata, e rivela, in confessionale, “poteva finire male”. Il primo omicidio in diretta. Al rientro, la Tatangelo si giustifica e viene subissata di fischi. Le certezze della vita. “Sono l’unica che è rimasta senza cantanti”, ma Facchinetti le risponde “ho io un lavoro per te, lancia la telepromozione”. E sbaglia pure in quello, che fenomeno. È il momento dei [b]Kymera[/b], che cantano “Occhi di ragazza”, materia su cui il duo è sicuramente espertissimo. Davide per l’occasione è stato reso quasi affascinante, mentre Pocahontas è sempre relegato al ruolo di cugino di campagna biondo. Dopo un buon inizio, si perdono un po’ le melodie e l’intero livello cala un po’. Nel corso delle prove ci viene mostrata una caduta rovinosa di Gianni, che nel cadere ha trascinato giù anche Simone dei Kymera, sfiorando la tragedia. A [b]Davide[/b] è stato assegnato “Un mondo d’amore”. Morandi si interessa ai punti del brano in cui il ragazzo prende fiato e i due si scambiano consigli amichevoli. Sul palco, accanto a Davide, c’è anche una ballerina che accompagna le parole cantate al linguaggio dei segni, creando subito quell’imperdibile atmosfera da Tg2 del pomeriggio. Ruggeri sottolinea un ritmo diverso rispetto all’originale, mentre Morandi è entusiasta di lui, lo incensa e gli augura di avere il suo stesso successo (“anche io avevo 17 anni quando ho fatto il primo cd”). Probabilmente Davide conduce una dieta che fa ben sperare al nostro Gianni. Si chiude la prima manche con [b]Nathalie[/b], che canta “Se perdo anche te”. La canzone più anonima per la cantante più anonima, non fa una piega. Il trucco sopra gli occhi in stile incontro ravvicinato del terzo tipo con Chris Brown non la fa avanzare in femminilità, anche se il suo “gracchiare” sulle note alte di questo pezzo, stavolta, funziona. In giuria è arrivato anche Gianmarco Mazzi, direttore artistico di Sanremo. Credo che quel sovraffollamento serva per far capire alla Tatangelo che è ora di alzarsi e lasciare libera l’aria. Ma è il momento degli [u][b]inediti[/b][/u], si salvi chi può. Il primo a farcelo sentire è [b]Davide[/b]. Scritto da Renga, si intitola “Il tempo migliore”. Davide è sospeso a mezz’aria su un’impalcatura che non sembra propriamente a norma, mentre attorno a lui compare in grafica il testo della canzone. Ha un che di “Mi ritorni in mente” che incontra “Fotoromanza” della Nannini. Sono quei brani che Radio Italia manda in onda alle 3 di notte, quando cerchi di rimanere sveglio in macchina e ti tocca cambiare stazione. Passiamo a [b]Nathalie[/b], che ci canta “In punta di piedi”. Fingendo di suonare il pianoforte, Nathalie ci offre un inedito musicalmente più strutturato del precedente, con un testo un filino più curato. Il problema principale è che si attende che parta da un momento all’altro e non parte mai. Sul finire lascia il pianoforte e si trascina stancamente per il palco mentre capelli e vestito finiscono in balia del vento, sfidando coi suoi 12 chili i potenti mezzi di Tommassini. Nathalie rimane sul palco a fronteggiare le ovvietà dei quattro giudici con coraggio e afonia. L’inedito dei [b]Kymera[/b] è a firma di Enrico Ruggeri e si intitola “Atlantide”. Ancora devono cantare e già il testo è partito da mezz’ora in sovrimpressione. Sullo sfondo, in compenso, c’è la bandiera della Repubblica Ceca. Per essere uno scarto della selezione delle sigle delle Winx, non è male come mi sarei aspettato prima di sentirlo. Tocca infine a [b]Nevruz[/b], il cui inedito si intitola “Tra l’amore e il male”, ossia la versione satanica di un successo di Laura Pausini. E ricordiamoci che Nevruz era talmente bravo come cantautore (storia ripetuta di puntata in puntata) che nessun pezzo scritto da lui andava bene. Anche qui scordiamoci ogni pregiudizio, perché a parte l’eccedere nel ritornello e lo sfasamento a bocca aperta della seconda strofa cui ci ha abituato, il pezzo è molto bello e inciso avrà un valore aggiunto. Secondo la Maionchi il pezzo è “tradizionale”, e di solito una stroncatura della Mara è storicamente garanzia di successo. Congedato Morandi, uno pensa che il peggio sia passato. E invece no, ecco i [b]Pooh[/b], ultimi superospiti della puntata (fortunatamente). Si canta il medley con i ragazzi (tragico) e, per peggiorare la situazione, anche altre canzoni. L’esibizione prosegue per 25 minuti ininterrotti. Quando le colpe dei padri ricadono sui figli. Facchinetti alle 23.20 stoppa finalmente il televoto e richiama i cantanti sul palco. È tornata Federica Gentile, la pazza urlatrice secondo cui tutto è bello e tutti sono bravi. Verdetto: passano alla prossima manche Nevruz, Davide e Nathalie. [b]Kymera al ballottaggio[/b]. Tornano i tre superstiti per l’ultima canzone. Comincia [b]Nathalie[/b] con Bette Davies’ eyes. Un look da vampira che si atteggia a gothic lolita, mentre un letto di fiori sotto di lei ruota sul solito cerchio tanto caro a Tommassini. [b]Davide[/b] è alle prese coi Simply Red, ma l’ho preferito sul primo pezzo, nonostante fosse di morandiana memoria. Chiude [b]Nevruz[/b] con “Ancora”. Troppo Fiorello che imita Cocciante, nonostante alle sue spalle ci sia una bellissima scenografia, per una volta. Due stecconi uno dietro l’altro e la figuraccia è servita. Pronostici dei giudici a parte, arriva il secondo verdetto. Facchinetti, prima, annuncia gli ospiti: [b]Elisa, Aldo Giovanni e Giacomo e i Take That[/b]. Nientemeno? Verdetto, dicevamo: [b]vanno direttamente in finale NATHALIE e DAVIDE. Nevruz torna al ballottaggio.[/b] Un po’ a sorpresa, i Kymera sfideranno così Nevruz. Il gruppo canterà “The phantom of the opera”, mentre Nevruz risponderà con “Pigro”. Si chiude coi pezzi a cappella: “Non me lo so spiegare” versus “Meditazione”, che, cito testuale, sarebbe “una canzone del balletto di bronzo”. Deliri finali. Siamo al voto dei giudici, dopo i trenta secondi di consueta musichetta. Enrico Ruggeri elimina NEVRUZ Elio elimina i KYMERA Anna Tatangelo elimina i KYMERA Mara Maionchi elimina i KYMERA [b]I Kymera sono gli ultimi eliminati di X Factor 4[/b]. E anche Enrico Ruggeri fa ciao ciao con la manina alla finale e la finale, per la prima volta, sarà una sfida a due tra Mara ed Elio. Proprio nell’anno in cui partivano in 4, non fa una piega.