[img align=left]http://thm-a01.yimg.com/nimage/f30cd9697d025958[/img] Al centro del palco di Amici tre enormi cerchi concentrici rossi. Ci diamo al Sumo finalmente per decretare le eliminazioni? Continuano gli esami di sbarramento. [b]Caterina[/b] è la vittima sacrificale di oggi. Garrison “pur non negando la sua bellezza”, vuole metterla alla prova con un’improvvisazione con due oggetti. Non una tanica di benzina e del fuoco vivo, ma due manichini. Un passo a tre quindi. Caterina pensa di essere la Romanoff al provino di “Baciami ancora” e si mette a girare per il palco ignorando quasi totalmente i manichini. Un applauso per l’aspirante velina numero 3, Pozzuoli. Secondo Garrison era solo una serie di passi che non gli ha comunicato niente. I manichini sono rimasti impassibili e ciò non è accettabile. Per Garrison è un NO. Alessandra Celentano le chiede di fare il suo passo a due con Stefano. Si capisce a fatica che Caterina stia ballando una cosa diversa da prima. “Mi è sufficiente” dice laconica la Celentano. Sebbene molto dotata, la Celentano la vede mancante di grinta ed energia. “Hai bisogno di crescere, sei molto bambina”. Ed è un altro NO. Cannito, che non l’ha mai considerata dall’inizio dell’anno, richiama Stefano per un’altra improvvisazione. “Immaginati che sia il lui della tua vita, Caterina”. Avvisaci se fai troppa fatica. Il maestro blu chiede atmosfera anche da parte del pubblico e li fa mettere uno di schiena all’altra. Caterina, espressiva come uno spazzolino elettrico spento, lascia andare via Stefano e si rimette a girare per il palco. Neanche “Candle in the wind” serve a farle capire che c’è poco da ballare e molto da piangere. Cannito la liquida in poche parole: “non è il caso che tu continui verso il serale”. Prevedibile il suo NO.
[b]Caterina abbandona la scuola[/b] e si porta Carlo in Sala Relax. Se vuoi portartelo anche a casa, che tanto c’ha pure lui la data di scadenza. Tocca a [b]Ottavio[/b]. Rudy gli fa cantare “That’s life”. Nel mentre, Grazia lo guarda trasognata. “Non sei versatile”, gli dice Zerbi, che per dimostrare la sua teoria chiama Valeria. Che di versatile al massimo c’ha il fratello, per dire. Le fa cantare “Seven Nation Army”. E cosa dovrebbe dimostrare questo scimmiottamento di venti popstar diverse? Non si sa. Perris al piano, forza. Ottavio deve cantare anche “Certe notti” (col gobbo, perché è una canzone poco conosciuta). Dopo di lui la canta pure Valeria. Sbiascicata, scazzata, scocciata, che fa molto più cantante affermata. Dal nulla ride pure, che fa ancora più cantante affermata e nel pieno possesso del brano. Insomma, la tesi di Rudy è che Ottavio può cantare solo un genere di brani. Sabato, ad esempio, l’aveva definito “orrendo”. “Con quella parola mi manchi di rispetto” dice lui. Secondo la Maionchi è semplicemente meno potente sulle canzoni più pop. “Non tutti possono fare tutto”, dice in senso positivo. A lei Ottavio piace ed è giusto che canti il suo genere. In Vita da Scuola l’addio di Caterina alla scuola. Straziante, se solo sapessi chi era Caterina.