"Anche se ero piccolo, ho capito che, se pure tocchi il fondo, prima o poi risali". Augusto ha riaperto con Filippo la terribile parentesi del rapimento subito da bambino.
"Anche se ero piccolo, ho capito che, se pure tocchi il fondo, prima o poi risali". Sono le parole di Augusto che con Filippo ha riaperto la terribile parentesi del rapimento subito da bambino. Fra i due, dopo l’uscita di Simona, sembra essere rifiorita l’amicizia dei primi giorni. Augusto ripercorre nei minimi particolari gli aspetti più cruenti della sua prigionia. Filippo quasi si commuove. I due inquilini sembrano tornati complici e inseparabili. L’uscita di Simona ha contribuito a preparare il terreno a una serie di chiarimenti, di confidenze intime dopo le discussioni scoppiate nelle settimane passate. Augusto dice: "Guarda, ti dico la verità, se anche qui dentro ci fossero stati mio padre, mia madre, mia sorella, i miei amici più cari, avrei reagito forse peggio di quanto ho reagito con voi, in certe situazioni". Filippo invece osserva: "In effetti, guarda con chi ho litigato io: te, Simona e Simon, le persone a cui voglio più bene". Augusto riconosce che l’esperienza vissuta nella Casa ha portato in superficie momenti che credeva di avere ormai archiviato nella memoria, ma la reclusione forzata a Cinecittà gli ha ricordato quella terribile vissuta da bambino. Nonostante momenti di ansia, attacchi di panico sopiti, il perugino attribuisce all’esperienza del Grande Fratello una valenza particolare, quella di non essersi negato l’opportunità di ripercorrere una strada lunga quanto il periodo in cui, da piccolo, è rimasto nelle mani dei sequestratori. Per il perugino significa essersi dato un’altra possibilità, quella di vivere l’isolamento e la reclusione con uno spirito completamente diverso. Fonte: TgCom