[img align=right]http://img220.imageshack.us/img220/5491/blanki.jpg[/img] Dove eravamo rimasti? I Bianchi, in casetta, sono ancora euforici per la puntata serale e si fanno i complimenti l’un l’altro. Mario, di punto in bianco, si rimette a parlare di Jurman che scuote la testa quando è lui a prevalere su Valerio. Sarà un tic? Chi lo sa. I Bianchi scandiscono in favore di telecamera che si sono commossi rivedendo l’rwm della storia di Marco Carta da Amici a Sanremo agli scaffali dei migliori supermercati italiani. Credo che la scena in cui si scopre la sua carta e lo si elegge vincitore (“nuncicreddoo ovvintuuu”) sia la più replicata della storia della televisione. In confessionale, Luca dice di aver visto un Valerio “strategico” al momento di “E poi…”, precisamente quando ha proposto, sfinito dalle discussioni, di cambiare canzone. Se non è processo alle intenzioni questo… Il cantautore napoletano pensa che Jurman volesse ulteriormente discriminarlo, con la scelta del brano, ma senza esserci riuscito.
Si passa a discutere dell’esecuzione di “Hero”, vinta al televoto da Luca, che sulla base del plebiscito popolare inferisce una sorta di equilibrio vocale con Valerio. Il brano successivo, quello napoletano, secondo i bianchi non ha proprio avuto storia: Luca ha scelto Martina non perché fosse la più bassa in classifica o per metterla in difficoltà, ma perché “era quella che poteva farla meglio”. Mea culpa per Luca: la prova proibitiva l’ha presa “un po’ alla leggera”, in più non sapeva il brano (cioè lo conosceva ma non lo conosceva benissimo, non fa una piega), pertanto tutte le accuse rivoltegli da Jurman sono, a suo dire, prive di consistenza. Su “Un’estate fa” Mario è piaciuto ai suoi compagnucci, nonostante l’esecuzione pietosetta. Ora è la volta dei blu. Martina è “delusa” e lo dice col tono di una moribonda, mentre un Valerio in versione Shirley Temple le riattiva la circolazione alla gamba. Il tono usato è soporifero; secondo lei Luca stava facendo finta al momento di temporeggiare sulla scelta della prova staffetta. Luca e Mario si sarebbero comportati male nei confronti di Frangia Pungente, ma a casa tutto ciò non arriverà mai. L’accusa rivolta al rivale napoletano è quella della contraddittorietà: prima Pedro veniva da lui definito come “maleducato e volgare”, mentre ora sarebbe il più educato dei blu. E poi. Luca ha mentito, secondo Martina e Valerio in realtà la canzone la conosceva, la provava benissimo e avrebbe addirittura iniziato a cantare con quella canzone. Fossi in Giorgia morirei per i sensi di colpa. Niente di meglio nella baglioniana “Poster”, lì non ha voluto prendere la tonalità sempre millantando di non conoscere granchè il brano. Ma ascolta musica Luca o…? Un’estate fa, si aprano i cieli e le terre. Valerio dice che neanche mettendosi d’impegno avrebbe potuto stonare tanto quanto Mario, aggiungendo che probabilmente il tecnico del Melodine (quel buffo strumento usato mercoledì sera per oggettivare il discorso delle intonazioni) potrebbe essere morto per lo spavento. Alessandra suggerisce a Mario il trapianto di corde vocali, Valerio le iniezioni di intonazione. Segni evidenti che dopo sei settimane sta finendo l’ispirazione dei confessionali. In Every Breath you take Valerio critica ancora l’inglese (era inglese?) di Luca, mentre lui sarebbe dotato di una decisamente migliore pronuncia napoletana. Capisci sghi? No.