Teolino ha detto

pesca81it ha detto
Molti pensano che la vita da cantante è una vita semplice... Ci sono momenti bui, momenti in cui rifletti e pensi, in cui ti senti solo. Lontano da casa per tanti giorni, vivere sempre sul filo del rasoio, non sapere mai se domani salirai ancora su quel palco, se venderai i tuoi album. La forza la trovo qua, negli occhi dei miei genitori. Sempre al mio fianco. Alessio

Questo ragazzo è la dolcezza proprio

concordo.. è un tenerone il bernabei

Teolino ha detto

Da L'Arena.it

26.08.2015

«L'Arena è troppo? Vi  stupiremo»

I Dear Jack, che saranno lunedì prossimo all'Arena di Verona a chiusura del tour

 
Una data all'Arena di Verona per chiudere la tournée, un concerto che, promettono, «non sarà uno show come tutti gli altri». Lunedì 31 luglio i Dear Jack si esibiranno all'anfiteatro veronese per l'ultimo evento estivo del loro Domani è un altro film (seconda parte) - Il Tour. Il quartetto, best band agli Italian Mtv Awards, avrà come ospiti speciali Alex Britti, già con i Dear Jack nella prima data di Roma, The Kolors, Briga e Kekko Silvestre dei Modà.

Ieri sera avete suonato al teatro greco di Taormina ma all'Arena sarà ancora più grandioso, non trovate?
«Sì, ci siamo già stati per pochi minuti durante i Wind Music Awards, un paio di mesi fa. Le dimensioni dell'anfiteatro ci hanno sconvolto. Quando ci hanno fatto capire che si poteva organizzare una data a Verona, ci siamo entusiasmati. Arrivare all'Arena è un sogno che si avvera. E non solo per la bellezza in sé dell'anfiteatro, ma soprattutto per quello che rappresenta dal punto di vista della storia della musica».
Ci siete mai stati da spettatori? Avete mai visto un concerto in Arena?
«No. A dire il vero lunedì saremo protagonisti e spettatori allo stesso tempo, perché l'emozione sarà così forte che non potremo fare a meno di guardarci, quasi fossimo noi dalla parte del pubblico. Sentiamo la responsabilità di suonare in un posto di così grande bellezza».
Quando è stata data la notizia del vostro show areniano, in molti hanno storto il naso. Dicono che l'Arena non ve la meritate...
«Per noi il 2015 è stato un anno fantastico. Abbiamo suonato tantissimo e di tutto quello che ci è capitato ringraziamo i fan e tutti quelli che ci seguono e ci hanno sostenuto. Arriviamo all'Arena troppo presto? Forse sì. Accettiamo le critiche: magari un posto come l'anfiteatro non ce lo meritiamo. E chi lo sa? Quello che sappiamo è che abbiamo preparato uno show che stupirà molti, anche i nostri detrattori. Li invitiamo a venire lunedì all'Arena: speriamo di poter far cambiare idea anche a loro».
Lo farete con un (piccolo) aiuto da parte di vostri amici. Come mai li avete chiamati?
«Perché prima di tutto siamo amici, per davvero. Prendiamo Alex Britti. Ci siamo conosciuti al Festival di Sanremo. Poi ci siamo rivisti a Napoli e visto che c'era un certo feeling tra noi, ci ha invitato a una jam session a Roma. Ci siamo divertiti così tanto che l'abbiamo voluto sul palco con noi a Roma. E non vediamo l'ora di averlo al nostro fianco a Verona. Alex è un musicista fantastico. E generoso: si dà davvero al pubblico, senza risparmio».
E The Kolors e Briga? Come voi vengono dal talent «Amici». Li avete chiamati per questo?
«In realtà siamo diventati anche loro amici. E non solo perché hanno partecipato come noi alla trasmissione di Maria De Filippi. Abbiamo vissuto situazioni simili, entrando in uno show televisivo che ci ha dato molto. E visto che ad Amici dobbiamo tanto, ci sembrava giusto condividere la serata con due artisti giovani emergenti. La musica è anche questo: incontrarsi, diventare amici, condividere emozioni. Tutto in modo spontaneo».
E Kekko dei Modà?
«Lui è il nostro primo fan, da sempre. Da prima che fossimo così conosciuti. Anche qui pensiamo sia una questione di feeling. Kekko è stato in studio con noi, ci ha consigliato, ha seguito l'arrangiamento dei brani del nostro album. Ci ha invitato ad aprire i concerti dei Modà negli stadi e non potevamo non invitarlo in Arena».

 

Sempre molto umili

e noi non vediamo l'ora