Dear Jack verso Sanremo, l’intervista

VITERBO -Tra pochissimi giorni il palco dell'Ariston accoglierà il tradizionale appuntamento con il Festival di Sanremo. La Tuscia, come già avvenuto con Marco Mengoni, resterà con il fiato sospeso per i cinque giorni di programmazione: cinque ragazzi cresciuti a pane e musica porteranno alto il nome della provincia che li ha abbracciati e amati dalla prima nota.

Hanno spiccato il volo grazie al talent Amici di Maria De Filippi, hanno avuto un tour trionfale, hanno vinto tutto quello che c'era da vincere, dimostrando una forza unica. E sono sempre tornati, non hanno scordato le loro origini, e hanno sempre trovato il momento di riabbracciare gli amici di sempre, quelle che non si dimenticano.Sono i Dear Jack: Lorenzo a Montefiascone, dove si stupisce se lo avvicini per intervistarlo, Alessio e Francesco a Tarquinia, dove non manca mai l'abbraccio collettivo oltre a quello di amici e parenti, Riccardo, ormai adottato dalla Tuscia e Alessandro, il bassista di Viterbo, che torna nella scuola dove ha toccato le prime corde, ride e scherza con tutti.

Proprio Alessandro Presti ha risposto alle nostre domande, poco prima di lanciarsi nell'avventura più difficile ma anche più entusiasmante di questo 2015, che vedrà l'uscita del nuovo cd "Domani è un altro film - seconda parte", in vendita dal 12 febbraio ma già prenotabile su I-tunes, che comprende "Il mondo esplode", il brano in gara la Festival della canzone italiana (ne abbiamo già parlato qui Un salto verso... Sanremo: il cd #2 dei Dear Jack).

Un 2014 speciale con tanto lavoro e l’approdo a Sanremo! Che si prova dopo un anno così?

"Sicuramente si prova tanta soddisfazione. Abbiamo passato un anno davvero intenso, tutto a salire ma mai in 'discesa', lavorando davvero molto per far si che tutte queste cose ci capitino e soprattutto durino. Ovviamente abbiamo alle spalle una squadra eccezionale che ci aiuta in tutti quei campi che non sono di nostra competenza ma stiamo pian piano imparando anche a muoverci in questo mondo che per noi risulta comunque nuovo.
Il nostro obbiettivo principale è acquisire quella credibilità che solamente negli anni si guadagna, lavorando sempre al massimo delle nostre potenzialità e mostrando con trasparenza cosa hanno veramente da dire i Dear Jack".

Il palco dell’Ariston già vi ha accolto per le prove, come è andata?

"È andata molto bene.
Abbiamo fatto due giorni di prove al Teatro Ariston, e mentre il primo è servito per farci ambientare in questa situazione così magica e nuova per noi, il secondo giorno è stato bellissimo e perfetto, tanto che in molti hanno gradito i brani he porteremo".

Cosa vi aspettate, con tanti fan ci credete al successo finale?

"Noi crediamo solamente in questa grande occasione che ci è stata data per mostrare i Dear Jack per come sono. Vogliamo solo salire su quel palco e divertirci facendo musica, la nostra, e conquistare la credibilità da parte del pubblico.
Poi se dovesse andarci bene vincendo, saremmo ancora più felici".

Il mondo esplode è già annunciato come il brano più radiofonico. Il cast del Festival è molto forte quest’anno, quello che conta sarà comunque quello che verrà dopo?

"Sicuramente importante è anche il riuscire a non fermarsi solo al Festival ma essere abbastanza forti da andare avanti e continuare a volare alto (ma con i piedi per terra).
C'è un gran cast tra i concorrenti del Festival e questo non ci spaventa perché è una gara si, ma è anche musica e la musica è condivisione, quindi, come dicevo prima, l'importante è suonare e cantare e godersi il momento il più possibile".

Io che amo solo te, di Sergio Endrigo, per la serata speciale sulla grande musica italiana. Come nasce questa scelta?

"Nasce dopo una lunga ricerca fatta tra tantissimi brani.
Alla fine, nel l'ascolto di tutti, la nostra scelta è ricaduta su quello di Sergio Endrigo perché ci ha colpito in modo particolare il testo e ci è saputo, per quanto scritto nel '62,  molto moderno. Proprio per questa caratteristica infatti siamo riusciti a proporne un arrangiamento completamente diverso da quello originale utilizzando anche sonorità un po' alla Queen.
Inoltre, una volta uscita la notizia che portavamo questo brano a Sanremo, ci ha subito contattato la figlia di Sergio Endrigo, Claudia, alla quale abbiamo fatto sentire e che ha apprezzato molto la nostra versione di "Io che amo solo te", che ci ha ringraziato tantissimo per aver omaggiato il padre in questo modo ricordandoci che prossimamente pubblicherà una biografia su di lui, per il decennale dalla sua scomparsa, sulla quale forse appariremo e questo sarebbe veramente un enorme onore per noi".

Cd in uscita, firma copie già in mezza Italia, quando vi vedremo “a casa”?

"Bella domanda.
Dopo Sanremo ci aspettano un bel po' di impegni e quindi da una parte ti dico 'spero il più tardi possibile' perché vorrà dire che è andata bene ed abbiamo molto da fare, dall'altra invece mi auguro presto perché fa sempre bene tornare a casa e poter staccare un po' la spina, anche se non sempre è facile".

Anche noi non vogliamo vederli fermi, speriamo però che ci sia l'occasione per vederli live, magari a teatro romano di Ferento questa estate, nell'embrionale programma di concerti nelle arene storiche, o in qualsiasi altro luogo sia utile per abbracciare i fan più vicini, quelli che li seguono da prima che nascessero le "jacker" e che hanno sempre scommesso sulla loro professonalità.

Intanto sale l'attesa per ascoltare Il mondo esplode, e anche gli altri 16 brani del nuovo disco, "Il riassunto di un percorso che è in fase di crescita e che tirerà fuori sempre di più chi siamo - conclude Alessandro - registrato ed arrangiato da noi insieme al lavoro del nostro produttore musicale, Diego Calvetti".

Teresa Pierini