Voglio fare una riflessione su questo album e più in generale su Dennis Rizzi in arte "Deddy".

Fin dal primo momento in cui ha messo piede nel programma ho pensato che fosse assai poco interessante, in quanto come evidentemente notato da tutti non aveva nulla di personale e sembrava un mero rip-off di Ultimo (io non ho nulla in contrario con chi si ispira, anche in maniera massiccia, a qualche altro artista, ma in questo caso parliamo di qualcuno di contemporaneo e l'effetto non era bellissimo...).
Poi quel suo approccio così grezzo, da "Cioè bro non so"...
E non ultimo () il nome d'arte. Io ho un po' una fissa un tal senso, ovvero credo che il nome d'arte sia fondamentale tanto quanto le altre componenti di chi fa l'artista. E "Deddy" mi è sempre sembrato osceno, visto che sembra un qualcosa di poco credibile e/o una parola scritta in maniera errata.

Detto ciò, a mio parere è il cantante che, tra quelli arrivati più avanti, ha fatto un percorso che può essere considerato il migliore:
gli altri erano tutti (chi più chi meno) in qualche modo legati al mondo professionistico e o sono rimasti pressoché identici a ciò che erano all'ingresso (Sangiovanni, Tancredi e Aka) o sono addirittura peggiorati (ahimè Raffaele, che io ero abbastanza certo potesse essere un top player dell'edizione - avevo addirittura aperto un topic dedicato - e che invece mi ha convinto sempre meno e lo trovo ora più debole rispetto a quando tre anni fa fece Sanremo Young). Deddy invece è un cantante da vecchie edizioni, di quelli che entrano con alle spalle poca esperienza e che la maturano nel corso del programma. Ha dimostrato di non essere solo un clone, e anzi trovo che dia il meglio di sé quando mostra la propria anima ed autenticità.

Questo album può essere davvero un lavoro piacevole da ascoltare, un prodotto meritevole e ben confezionato. Non credo però che l'ipotesi che leggevo di trasformarlo in un nuovo Benji/Fede possa essere la strada giusta per lui, in primis perché ritengo che nessuno dei pezzi qui contenuti abbia la portata per essere un vero tormentone estivo (non dico che debba avere una Dove e quando, ma per lo meno una Loca! No, 0 passi non la considero tale) e soprattutto perché ritengo che la sua dimensione migliore sia quella che abbiamo visto ad esempio nell'esibizione su Sorry seems to be the hardest word.

Secondo me Deddy può diventare un bel cantautore intimista e quella può essere l'habitat in cui muoversi. Boh, forse la Universal poteva essere l'etichetta più indicata? Anche se non per forza Warner significa intenzione di renderlo un teen-idol 

Ci saranno 4 firmacopie. Non pensavo che li facessero

https://www.instagram.com/p/COu4LKUhRo0/?igshid=rxvmpuad7znw

xello ha detto
La prima estate è proprio una bomba   

Secondo me invece è il pezzo più debole dell'album, e 0 passi è di poco sopra.

Gli altri mi piacciono tutti (e non di poco). Come dicevo, i brani dove lo trovo un po' scarico sono quelli che negli intenti dovrebbero essere bombette estive à la Benji&Fede