Una giornata da Dear Jack: il backstage del loro primo grande concerto

 

Nel numero in edicola dal 14 ottobre, Tv Sorrisi e Canzoni racconta in esclusiva il primo tour dei Dear Jack. A Forlì, nella data d’esordio del 4 ottobre 2014, abbiamo seguito i ragazzi per 12 ore, scoprendo moltissimo sulla band del momento.

Sono arrivati secondi ad «Amici» ma hanno raggiunto uno dei traguardi più belli per un progetto musicale emergente, guadagnare il doppio disco di platino con «Domani è un altro film – Parte Prima». Eccoli nel loro primo grande live raccontato in modo più preciso e ricco di dettagli da Sorrisi.com, con una cronologia che speriamo essere più dettagliata possibile.

Abbiamo guardato i vostri volti uno per uno durante il concerto e il firmacopie. Il vostro entusiasmo ci ha davvero colpito. Per questo ci auguriamo di essere il più completi possibile e rimaniamo disponibili per tutte le vostre domande, se qualcosa ci è sfuggito e voleste saperne di più.

11.15 – Arriviamo all’Hotel della Città di Forlì, a pochi passi dalla stazione. Incontriamo lo staff della band, in attesa del loro arrivo dalle camere. Le prove generali del giorno prima sono durate ben oltre l’una di notte. Sorrisi li ha fatti svegliare un po’ prima del necessario per il nostro incontro.

11.30 – Salutiamo i ragazzi. Il primo a raggiungerci è Riccardo, il batterista e anche il più nerd del gruppo. Poi arriva un sorridente Lorenzo, l’amichevole Alessandro, il sempre sorridente Alessio e ultimo e ancora un po’ assonnato Francesco. Ci sediamo al tavolo esterno dell’albergo per la nostra prima chiacchierata.

Come vi siete preparati a questo tour così grande?
Alessio: «Ci siamo chiusi in studio e abbiamo lavorato come matti. Studio musica da quando sono uscito dalla scuola, oggi mi segue la stessa persona da cui studia canto Marco Mengoni. Un motivo in più per dover fare bella figura, voglio essere perfetto».
Lorenzo: «Una buona parte del lavoro l’abbiamo fatto in una settimana intensa. È stata una preparazione mentale e anche fisica per arrivare pronti a un tour con date molto serrate».

E come avete scelto la scaletta?
Lorenzo: «Fare almeno un’ora e mezza di live con un solo album è un compito difficile. Ma abbiamo la fortuna di aver fatto un disco intero e non solo un Ep, questo ci dà la possibilità di eseguirlo tutto dando un ottimo spazio al nostro lavoro, ma ci tenevamo a fare anche molte cover».
Alessio: «Le cover che sentirete non sono nell’arrangiamento originale, ma nel nostro stile, quello che ormai da tempo amo definire il “Puro stile Dear Jack”. Si sentirà la differenza con i brani originali».

Quali sono gli incontri più belli fatti in questi mesi?
Alessio: «Il più bello di tutti è stato con Fabrizio Frizzi. Una persona fantastica e un professionista umile, è simpatico, speciale».
Alessandro: «Poi c’è Francesco Renga!».
Alessio: «Non dimentichiamo Fiorello, un matto geniale. E Lino Banfi, per noi è Nonno Libero».
Lorenzo: «Non possiamo non citare Al Bano, lui è davvero un personaggio molto particolare».
Francesco: «Io ho fatto i complimenti a una donna di spettacolo di cui non dirò mai il nome. Lei mi ha risposto malissimo e me ne sono andato con la coda tra le gambe (ride)».

Avete avuto un po’ di pausa?
Alessio: «Solo 15 giorni. Non ci fermiamo dal settembre del 2013. Sono uscito pochissimo e quelle due volte in cui mi sono immerso tra la gente, ho ricevuto purtroppo delle minacce».

In che senso?
Alessio: «Mi volevano picchiare. Ma non volevo grane. Me ne sono tornato a casa e ci sono rimasto malissimo».
Francesco: «È per invidia. Qui in Italia non si perdonano le persone che vanno in tv e hanno successo».

L’idea di firmare autografi dopo il concerto nei palazzetti, è una follia!
Alessio: «Lo sappiamo ma siamo pronti e sì, siamo folli».
Lorenzo: «Abbiamo fatto così tante date in giro per l’Italia a firmare album, che ormai non ci spaventa più niente. Ci buttiamo e facciamo le cose per bene senza farci prendere dal panico».

Qual è la cosa cui tenete di più in questo primo tour?
Alessandro: «Che sia una festa per divertirci e divertire».
Riccardo: «Vogliamo suonare bene e mostrare il nostro volto più vero, con uno sguardo al futuro. Sentiamo una responsabilità maggiore, più oggi che durante il talent».
Alessio: «Un tour come questo ci stancherà molto, ma lo vedrai anche questa sera…ridiamo tanto, stemperiamo le difficoltà con leggerezza. Forse è questo il vantaggio dell’essere giovani».

Cosa fareste in questi giorni se non ci fosse stato «Amici»?
Alessio: «Sarei chiuso in camera davanti al computer a scrivere canzoni».
Francesco: «Farei il muratore».
Riccardo: «Farei fotocopie all’Università».
Lorenzo: «Sarei in viaggio a pescare».
Alessandro: «Studierei musica per migliorare e diventare un professionista».

Qual è l’artista musicale che vi ha fatto crescere di più?
Alessio: «Elisa. Immaginate di passare un’ora con lei dopo le prove dove è seduta a terra a parlare con noi di musica. La stimiamo moltissimo, il suo modo di vivere il lavoro e la sua passione è su un altro livello. Non è capitato lo stesso con altri ospiti del talent show, di poterci confrontare alla pari e con la stessa profondità».

Sentite la mancanza dei vostri genitori?
Alessio: «Molto, ma loro ormai fanno parte di un’unica famiglia. Si incontrano senza di noi e fanno delle cene. Sono i nostri più grandi fan».
Alessandro: «Conoscono più dettagli su quello che faremo e dove, leggono i commenti dei fan su Facebook, sono al nostro fianco in tutto e per tutto».

Qualcuno di voi ha fatto nuovi tatuaggi dopo «Amici»?
Alessio: «Solo io, sopra il braccio sinistro dove avevo già quello grande sull’avambraccio, rappresenta un rapimento alieno. Sono appassionato di cinema, mi divertiva l’idea di avere un disegno così, che rappresentasse una tipica scena di fantascienza».

Secondo voi Sanremo oggi è sottovalutato dai giovani?
Alessio: «Sì molto e io ero il primo a sottovalutarlo. Sono cambiato tanto da allora. Io prima di arrivare qui ero un rockettaro noioso che guardava con diffidenza tutto, anche la tv e i talent show come “Amici”. Oggi siamo cambiati radicalmente, a tal punto da vedere quel luogo così misterioso e lontano, come un sogno per noi, la vera tappa fondamentale dove mostrare i muscoli e dimostrare, a proprio rischio e pericolo, chi siamo davvero».

So che state registrando nuovo materiale. Qual è la cosa più lampante del nuovo lavoro?
Alessio: «Vogliamo dimostrare maturità, ma non nel senso ovvio e banale del termine. È un po’ come se fossimo un frutto. Vogliamo arrivare al nuovo album…belli e buoni da mangiare».
Lorenzo: «Il primo disco è nato di fretta. La maturità si vedrà nelle scelte che abbiamo fatto in studio, soprattutto dal punto di vista musicale, stiamo lavorando per proporre dei suoni nuovi, con un respiro che segue le tendenze che ci sono anche fuori dall’Italia».

12.45 – Finisce l’intervista e iniziano gli scatti in posa per Sorrisi. Quello che avete visto nel settimanale è solo una parte del materiale realizzato. La gallery completa è qui, su Sorrisi.com. Alessio ci racconta alcuni dettagli sulla realizzazione del nuovo tatuaggio e nel frattempo alcuni fan curiosi arrivano nei dintorni dell’albergo. I ragazzi sono disponibilissimi e danno appuntamento alla serata.

12.53 – Si parte! Con un furgoncino, la band si dirige verso il palazzetto per le prove. Li seguiamo con la nostra auto arrivando nel parcheggio del palazzetto. Oltre un centinaio di ragazze sono già in coda cantando le canzoni dei loro nuovi idoli in coro. Abbiamo intervistato Elisa, 20 anni, prima in coda dal pomeriggio del giorno precedente, con una breve pausa notturna (ma le hanno assicurato che avrebbero tenuto il posto per lei). È tornata intorno alle 4 del mattino per assicurarsi la prima fila. Molte delle ragazze sono arrivate all’alba, intorno alle 6 del mattino. I cancelli sono stati aperti alle 7 di sera. Complimenti per la tenacia!

13.21 – Breve riunione dei Dear Jack con manager e produzione prima del pranzo nel palazzetto.

15.00 - Salgono sul palco per le prove. Lorenzo mi racconta: «Quando ci hanno mostrato il palco , abbiamo avuto il magone per l’emozione. Anche Alessio era molto emozionato». In effetti non è un palco da primo tour, ma un palco da grandi star. Arrivarci così in fretta e con un tale investimento di risorse, è un atto di fiducia. Lorenzo aggiunge: «L’abbiamo visto al computer per tantissimo tempo, ma dal vivo è un’altra cosa, siamo molto fortunati».

16.00 – Le prove sono già avviate. Alessio usa una telecamera con la quale riprende i membri della band. È una parte dello show che vedrete o avete visto nella prima parte del live. Per gran parte delle prove, possiamo sentire tutte le basi musicali ma non la voce, che rimane non amplificata. Provano tutto, anche la presentazione delle canzoni. Nonostante abbiano preparato alcune frasi, poi durante il live saranno abbastanza diverse.

18.00 – Le prove si avviano alla conclusione. Sono durate un po’ più del previsto per cambiare l’inizio di «Fix You» dei Coldplay. Piccoli dettagli e limature importanti prima del live.

18.30 - La produzione mostra ai Dear Jack tutto il merchandising. I ragazzi sono molto colpiti dal lavoro fatto per i prodotti ufficiali della band. Richiedono alcuni capi da indossare al firmacopie.

19.20- Dopo una riunione della band con lo staff musicale, è ora di cena. I ragazzi mangiano leggero prima del live. Solo una pasta in bianco e poco altro, il resto del pasto lo faranno dopo il concerto. Hanno richiesto dei piatti più corposi ma molto semplici per il post-concerto. Mi avvicino per parlare con Alessandro e gli chiedo se sente la tensione: «Dopo aver aperto i concerti dei Modà negli stadi, nulla più ci spaventa. C’è tensione in un solo momento, quando siamo sotto le scale un minuto prima di entrare in scena».

19.48 – Grazie al concorso radiofonico indetto da Radio Bruno, Caterina e Giada incontrano per qualche minuto la band. Appena usciti, arrivano i genitori di tutti i Dear Jack. Si abbracciano e parlano tra loro per mezz’ora, il tempo di scambiarsi più che altro molte coccole e tanto incoraggiamento. La più emozionata è Antonella, mamma di Alessio e Grazia Maria, mamma di Francesco.

20.22 – Tutti fuori, Alessio deve riscaldarsi la voce. Alle 20.34, possiamo rientrare per il cambio d’abito.  Hanno una rosa di abiti tra cui scegliere, tutti outfit già coordinati tra camicie, giacche e pantaloni per essere perfetti. Il trucco e parrucco è tutto in mano a loro, così come l’ultima decisione sugli abiti da indossare per la serata. Insomma, fanno da soli.

20.44 – È il momento di indossare i microfoni. Cominciano tutte le manovre scaramantiche e gli in bocca al lupo generali. Alle 21.01 i ragazzi sono sul palco.

22.46 – Il concerto è finito. È durato più di un’ora e mezza e ha visto, come promesso, tutti i più grandi successi degli ultimi mesi, le canzoni del loro primo album e tantissime cover, dove hanno mostrato la loro passione per le sonorità rock e la capacità di portare sul palco versioni personalizzate, ben studiate. Si sente la passione per la musica pop-rock inglese, senza tralasciare il cantautorato italiano. Insomma, un concerto per tutti i gusti e di buon livello sotto ogni aspetto, vocale e strumentale.

22.46 – I ragazzi sono i camerino e i genitori tornano a far visita. Sono contentissimi ed emozionati. Si danno appuntamento a Roma per ritrovarli nella data più vicina alle loro case.

22.50 – Comincia il firmacopie. Le aspettative erano minori rispetto alla realtà. Moltissime ragazze hanno acquistato l’album e incontreranno i ragazzi per un autografo e per vederli da vicino. Abbiamo contato più di mille persone in coda fuori dal palazzetto, mille e cento per la precisione. Un successo nel successo.

23.22 – Purtroppo e per fortuna, i fan sono tantissimi e non c’è molto tempo per stare a contatto con gli artisti a lungo. Ricevono l’autografo da tutti e cinque. Qualche ragazza lascia regali (i loro preferiti sono e rimarranno i dolci al cioccolato, quindi siete avvisati). Ogni tanto, per stemperare la lunghissima sessione di firme, cantano “Ci son due coccodrilli”, “Andiam a lavorar” dei 7 nani, “One Day Or Another” di Blondie (rifatta di recente dai One Direction). Tra i tanti fan, ci sono anche le “Jackers Over”, gruppo di fan scatenatissime e non adolescenti, con una maglietta dedicata.

00.07 – La firma delle copie si conclude. I ragazzi hanno le mani indolenzite, ma sono ancora sorridenti e felici. Hanno toccato molte mani delle fan, hanno ricevuto più di un sacco pieno di regali e parecchi baci. Ritornano dietro le quinte, li salutiamo e torniamo a casa. Con le orecchie piene di musica e con la carica, assolutamente genuina e autentica, di migliaia di fan.

 

Un sacco di cose mi hanno colpito di quest'intervista, ma due più di tutte... Alessio povero che è stato minacciato e ha rischiato di essere picchiato, altro che bmdelusoe Francesco che ha ricevuto una rispostaccia da una signora dello spettacolosorpreso... chi sara mai questa gentile signoralaugh