Commento ora i due daytime post primo speciale.

Inizio col dire che, sebbene apprezzi tutta questa volontà di trovare una motivazione alla sconfitta, trovo buffo star lì a sottolineare cento volte che il mancato supporto di Mose in puntata ha portato a quella situazione.

Hanno bisogno di Mose che si gira e dice "Vai raga!" per vincere o per essere spronati? Capisco che faccia molto gita scolastica, e sia pure bello vedere un capitano che inciti (vedi come accompagnano certe scene con musiche epiche che san di speranza), ma ognuno deve dare il 100% senza pensare agli altri.

E' palese e risaputo che il televoto non tenga quasi mai conto dell'effettivo talento o dell'effettiva superiorità di uno rispetto all'altro, per quanto ne sappiamo potrebbe vincere sempre Elliott o sempre un Einar, ogni sfida, da qui all'eternità, anche contro uno Yaser o non so chi altro. Riki d'altronde ha vinto la categoria canto.

La parte dei professori dovrebbe essere diversa, ma anche lì, sentendo alcuni pareri si capisce che si va a gusto (sorprendentemente per me più nella parte ballo - che delle regole più fisse dovrebbe averle - che in quella canto). La sfida più palese però quella dei Black Soul Trio contro i The Jab. Premiata la caciara e basta. Comunque per lo meno, in queste valutazioni, c'è stata spesso una maggioranza abbastanza netta.

Per cui, bisogna andare lì preparati, dando il massimo, felici di avere i due minuti di esposizione, il resto è un terno al lotto. Bisogna sperare che il professore X voti te e il pubblico da casa voti te. Amici non è un palco meritocratico in cui le sfide vengono giudicate obiettivamente, può darsi che il prossimo giro vinca il Ferro chissà per quale motivo (per quella plasticosa par condicio del serale, una volta a te, l'altra a me, due volte a me, due volte a te, a cui ci ha abituati questo programma?), poi torni il Fuoco e così via.

Insomma, ammetto che trovo le sfide delle buffonate vere e proprie, ma le ho sempre ritenute tali. Poi televisivamente funzionano benissimo, sono il fulcro del racconto, creano le dinamiche e guai a toglierle... però star lì a giudicare scientemente i motivi di una sconfitta in una sfida a squadre di Amici, è quasi un'offesa all'intelligenza...

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Detto ciò, passo a commentare i ragazzi.

Sebbene nella puntata di presentazione ritenni Mose superiore a Biondo, devo dire che oggi torno sui miei passi. Entrambi sono molto scarsi nel loro, bisogna ammetterlo, però Biondo ha già dimostrato di avere gli attributi per portare avanti il suo percorso e il suo stile, che piaccia o meno. E' concreto e focalizzato su quello che deve fare. Ha il carattere per sopravvivere all'esperienza.

Questa incertezza "psicologica" di Mose, però, gli darà modo di guadagnare un bel po' di minuti di esposizione nei giorni a venire (o nelle settimane a venire). Non so tuttavia se Biondo abbia gli stimoli giusti per essere il designato nemico di Mose. Ha già dimostrato fin dal giorno 1 che non se lo fila di pezza, lo considera un debole, e Mose non ha manco avuto il coraggio di mettersi in sfida contro lui, puntando su Elliott (sebbene capisca il ragionamento pro-televoto). Se vogliono stuzzicarlo devono offrirgli una nemesi di maggiore impatto.

Mose mi ricorda Virginio e le sue seghe mentali.

Claudia è il life coach che ci servirebbe ogni mattina. Una lucidità di pensiero mista a una forza di carattere che la porterà lontano nel programma, la vedo oltre la metà del serale, è un personaggio su cui puntare televisivamente e non.

Yaser è il suo alter ego maschile. Maturo, consapevole dei meccanismi del programma e di cosa sia meglio fare. Se gli autori sono intelligenti lo tuteleranno - e farebbero anche bene visto che il talento c'è - perché lo vedo in grado di appiccare fuocherelli interessanti, non si fa scrupoli. Ottenere il supporto del pubblico, invece, lo vedo improbabile, sembra/è arrogante nel suo modo di porsi.

Luca Vismara, poverino, vorrebbe essere rilevante, fa di tutto per mettersi in mostra e dire la sua. Dire "Parli troppo" a Mose quando lui da quando è entrato non fa ALTRO che commentare gli altri. Poi apre la bocca per cantare ed è mess totale. Chissà se verrà mai schierato. Io, da capitano, non giocherei MAI lui come pedina.

Matteo lo apprezzo 1000 come persona e -1000 come cantante. Einar, oggi, non ha avversari, ha il trofeo in mano. Ha tutto quello che gli serve per rimanere nel cuore del pubblico del programma e degli autori: immagine, voce, personalità, atteggiamento. Tuttavia la butto lì: è umile o finto umile? Vedremo.

Mi piace molto Lauren ma questa barriera linguistica è atroce, non le permette di esprimersi, sento che ha un mondo dentro. Vedo sia lei che Elliott e Audjah chiusi in loro stessi. Sicuramente capiscono fino a un certo punto, hanno paura di fare passi falsi magari, forse addirittura non hanno nemmeno chiari certi meccanismi.

Però qui c'è anche una lacuna grossa degli autori. Se li piazzi giusto in saletta con gli altri, è ovvio che non commenteranno niente, non sanno l'italiano, faranno esprimere sempre gli altri in quel bailamme di ego spropositati. Bisogna quasi """costringerli""" a dire la propria, ci vuole una mano dall'alto che """imponga""" loro di esprimere un parere nel daytime. In inglese, ovviamente. Ci sono i sottotitoli, usiamoli! Altrimenti come e quando li conosceremo questi ragazzi?

Finalmente i tutor.

Bravi lavora con Einar.

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