Jacopo, 13 marzo: "Mi dispiace essere arrivato alla prossima puntata senza nemmeno essermi sudato la maglia".

Giulia, 20 marzo: "Mi fa male dover arrivare fino alla fine e dover sudare la maglia per la puntata successiva".

Jacopo è un ragazzo strutturato, maturo, pronto se non altro un punto di vista psicologico ad affrontare questo mestiere e le mille insidie che si ritroverà di fronte. Ha capito che ogni piccolo risultato nella vita si suda, non si vive di rendita di giudizi pregressi. Una grande lezione da parte sua.

Thomas ha detto
Ho recuperato adesso il daytime. Io in realtà ricordo che già al pomeridiano, nonostante venisse votata e vincesse le sfide, le critiche erano proprio sul controllo della voce e sul fatto che esagerasse. Lo hanno fatto notare i prof e lo ha detto anche uno dei 3 che gli ha dato il si per l'accesso al serale, quindi non credo sia una cosa che sbuca dal nulla. In più è uscita fuori nei commenti di una puntata dove ha veramente urlato in maniera sgradevole durante la sfida finale con Jacopo. Certo avrei attaccato meno duramente ma non si può dire che sia una cosa che non le è mai stata fatta notare se non alla semifinale.   

Sono più che d'accordo con questa analisi. 

E d'altra parte leggo con una certa insistenza argomentazioni come "la capisco, l'hanno pompata", "le hanno fatto credere di essere la migliore". E con questo? Non condivido questi appunti perché non mi sembra che i ragazzi firmino un contratto vincolante che sancisce che chi per un periodo di tempo è stato portato su un palmo di mano, non può più scendere dal piedistallo metaforico sul quale è stato comodamente fatto salire nel pomeridiano. Mi sembra una cosa fuori da ogni logica di buon senso: le statistiche cambiano, le competizioni si ribaltano, le partite si evolvono, ed è giusto che sia così.

A X Factor un concorrente passa dall'essere intoccabile allo sprofondare nel baratro nel giro di un solo live show, anche cantando sempre allo stesso modo, anzi, ormai è una prassi. Bisogna farci il callo. 

La produzione è brutta e cattiva che illude, ok, ma poi i ragazzi non devono cullarsi sulle convinzioni che sono state inculcate loro, devono anche avere un minimo di spalle larghe e prepararsi a far fronte, una volta fuori, a classifiche che mutano e a riscontri altisonanti. Questo downgrade per Giulia non è che lo specchio di quanto può avvenire fuori da questa bolla, per assurdo è meglio per lei che lo stia vivendo qui ed ora, perché arrivare fino al 3 aprile come un fenomeno per poi fare un salto nel vuoto il giorno dopo la finale, una volta catapultata nella vita reale, le avrebbe fatto ancora più male. Andava disillusa un po' prima, quello sì, ma presto o tardi che sia, è sacrosanto che sia stato fatto. 

Olimpico85 ha detto

Il problema non è che non possano muovere critiche, ci mancherebbe altro; il problema vero è che ad Amici questo meccanismo si riproduce annualmente che prima ti elevano poi quando il cerchio si stringe di punto in bianco ti riversano addosso critiche in maniera feroce perchè non servi più quindi si passa da un giorno all'altro da tutto a niente (è successo allo stesso Jacopo pompato per mesi al pomeridiano e fatto passare quasi per pippa dalla prima puntata del serale o l'anno scorso con Gaudino sempre elogiato ma quando è arrivato il suo turno di andare fuori ha iniziato a prendere critiche ma ci sarebbero una marea di esempi). Come dici tu le statistiche cambiano, le competizioni si ribaltano ecc ecc ma ad Amici ciò non avviene in maniera naturale ma perchè così è deciso.

Purtroppo con Amici non si può fare il discorso per cui certi modi di fare poi possono esserti utili fuori proprio perchè Amici è fatto di eccessi e non conosce le vie di mezzo giocando in maniera negativa con la psicologia dei ragazzi.  

Sì, Amici porta all'eccesso ogni cosa, sia l'esaltazione che la demolizione, su questo siamo tutti d'accordo, non c'è un percorso graduale e coerente tra le due fasi, ma se ci pensiamo un po' funziona così anche nel mondo della discografia. La critica musicale esalta a dismisura un progetto, portandoti quasi credere che sia un astro nascente che perdurerà nel tempo, e poi ti stronca brutalmente l'album successivo (il più delle volte il secondo album) senza passaggi transitori, senza che ci sia necessariamente quello step intermedio che sottolinei il calo. Capita di passare dal tutto al niente, ed è fagocitante, è doloroso e senza mezzi termini, ma funziona così. Se non ti confermi, non raccogli.

Nel caso di Giulia, come ha fatto notare Thomas, non è una cosa che sbuca fuori dal nulla, il "sì, ma" aleggiava già dai tempi dell'assegnazione della maglia. Che poi non si abbia fatto particolarmente caso, perché c'erano maggiori criticità nella classe ai tempi, ci sta, ma ci sta anche che, una volta sfoltite tutte quelle criticità, si torni al punto di partenza e quello che all'inizio poteva sembrare un piccolo neo, acquisisce molta più rilevanza dopo se non è stato superato e se, nel contempo, gli altri avanzano e guadagnano terreno.