pazzoreality ha detto
Ma sapete che anche io candido gli italiani? Mai come quest'anno mi sono vergognato e incazzato di essere associato a loro, è uscita fuori tutta l'ignoranza, tutto l'egoismo e la furbizia volta a fregare gli altri di questo paese becero.

Poi Lorella Cuccarini per le sue uscite e per l'uscita di scena dalla Vita in diretta che credo sia la roba più anti professionale di sempre. 

La Rowling.  

Una volta tanto ho un apprezzamento, 

Ciao, il primo nome è la dottoressa Gismondo.

Quando è iniziata a circolare la notizia del primo contagiato, lei è stata la prima virologa che ho letto e ho creduto a quanto affermava, cioè che il virus era solo un'influenza pesante e bla bla bla. Il suo pressapochismo ha contribuito alla Milanononsiferma, Bergamononsiferma fino al weekend sulle nevi di tanti italiani agli inizi di marzo. Ha continuato malissimo per tutto il 2020 e io mi sento scema per averle creduto a febbraio.

Al secondo posto Barbara D'Urso. Credo che non ci sia bisogno di spiegare perché ma tutta la feccia passa dalla sua trasmissione, dal non ce n'è covvidi ai negazionisti. Di fronte ad una pandemia del genere avrebbe dovuto fermarsi a riflettere, ma evidentemente l'audience è più importante.

Al terzo posto una fila di nomi: Bocelli, Montesano, Renzi, Giletti, Giordano, Porro, Boldi, Salvini, Meloni, Zangrillo ecc ecc. Non che prima ne avessi stima, ma in questo 2020 sono addirittura riusciti a fare peggio di quanto peggio si potesse immaginare. Chi ha un ruolo pubblico, che sia politico, giornalistico o artistico ha una responsabilità enorme anche nella salvaguardia della vita umana. Questi qui, insieme a molti altri, invece che aiutare hanno peggiorato la situazione. Comportamento inaccettabile.

Concordo assolutamente con Aldrig, sicuramente il declino più esagerato lo ha avuto facebook, oltre che il ruolo più grave; però devo dire che anche in questo esempio io ho visto un declino graduale, notavo questa discesa già da un pezzo, io ho smesso di usarlo (ma la goccia che ha fatto traboccare è dovuta ad altri motivi) quest'anno, ma per un accumulo che di certo durava già da almeno 3-4 anni.

Però devo dire che Mahmood è passato da un anno fiorente, supportato principalmente dalla comunità LGBT+ (di cui fa anche parte) in primo luogo, supportato da coloro che stimolano l'integrazione e il progresso (non scordiamo il marasma di commenti retrogradi alla sua vittoria a Sanremo), con tutte le speranze che potesse diventare quella luce in mezzo al buio, nonostante è vero, non si esponesse mai palesemente e fermamente, ma che inconsciamente era diventato una sorta di stendardo del cambiamento.

Invece nell'anno successivo, ha praticamente ignorato tutto ciò che stava rappresentando e poteva rappresentare, continuando a non esporsi in quei termini, ma anzi esponendosi con uscite opposte, più e meno gravi, ma decisamente deludenti per tutta la fiducia che si era data e che molto repentinamente ( e forse è proprio la velocità sia della sua ascesa che del suo declino, ad amplificare ciò) ha saputo ribaltare in maniera così evidente.