Da venerdì 7 Luglio, la classifica Top of The Music by FIMI/GfK degli album, integra per la prima volta, i dati dello streaming audio di tutte le piattaforme attive in Italia con i dati del download e delle vendite dei dischi fisici, includendo un canale di accesso alla musica così popolare nel nostro Paese da rappresentare una forma di ascolto ormai comune tra i consumatori di musica.
Tutti gli stream, free o a pagamento, sono conteggiati a patto che abbiano una durata superiore ai 30 secondi. Sono quindi escluse le tracce streaming con durata inferiore ai 30 secondi, gli streaming via radio e gli ascolti su piattaforme di video streaming. Il fattore di conversione sarà rivisto su base quadrimestrale data l’evoluzione spinta del mercato discografico.
Utente
15 aprile, 2016
Pronto per assistere al nono disco di platino per Dark Polo Gang e il disco di Diamante per Ghali, Sfera Ebbasta e compagnia
No, a parte i scherzi credo che sia un giusto adeguamento da parte della Fimi, spero che almeno qui non risultino irregolarità e soprattutto che possa aiutare altri artisti un pochino più in difficoltà in questo periodo con gli album a raggiungere certificazioni... almeno l'oro. Ovviamente credo che non sia retroattiva questa integrazione, peccato.
Banned
7 agosto, 2013
Rumple ha detto
che possa aiutare altri artisti un pochino più in difficoltà in questo periodo con gli album a raggiungere certificazioni... almeno l'oro.
Io questo ragionamento non lo capisco: non è che cambiano i soldi che entrano in tasca all'artista o alla casa discografica.
Sapete cosa può aiutare altri artisti un pochino più in difficoltà in questo periodo con gli album? Comprare la musica e pagarla, darle valore, come valore noi pretendiamo abbia il nostro lavoro manuale/mentale che sia... che per fortuna nessuno ancora può """streammare gratuitamente"""....!!!
Utente
15 aprile, 2016
ouro ha detto
Rumple ha detto
che possa aiutare altri artisti un pochino più in difficoltà in questo periodo con gli album a raggiungere certificazioni... almeno l'oro.Io questo ragionamento non lo capisco: non è che cambiano i soldi che entrano in tasca all'artista o alla casa discografica.
Sapete cosa può aiutare altri artisti un pochino più in difficoltà in questo periodo con gli album? Comprare la musica e pagarla, darle valore, come valore noi pretendiamo abbia il nostro lavoro manuale/mentale che sia... che per fortuna nessuno ancora può """streammare gratuitamente"""....!!!
Forse non è chiaro il concetto di "prendo certificazioni = continuo a svolgere la mia carriera d'artista" per lo meno funziona così nelle grandi major discografiche e con artisti appunto come Annalisa, Noemi, Bravi ecc... Se fosse come dici tu Arisa stava ancora sotto etichetta discografica, primo.
Secondo, riprenditela con chi si scarica la musica illegalmente, io la mia parte la faccio, compro gli album e i singoli di molti artisti, e non utilizzo servizi streaming se non quello della Apple. Si deve dare valore a un progetto musicale è giusto, ma evidentemente non tutti la pensano come me e te.
Banned
7 agosto, 2013
No Rumple. Se io mando in perdita la mia casa discografica ma per un conteggio di streaming prendo delle certificazioni, comunque mando in perdita la mia casa discografica.
Sono i soldi che determinano se stai a casa o rimani, non le certificazioni di cui alla fine della fiera non se ne sbatte nessuno.
Ti faccio un esempio: cantante A che vende 10 dischi a 10 euro - e viene certificato disco di legno, ma il costo di produzione totale è 150, è in perdita di 50 aldilà della certificazione. Cantante B che vende 5 dischi a 10 euro - quindi senza certificazione, ma ha un costo di produzione totale di 45, fa un profitto di 5 euro.
Secondo te chi tengono? Ora non è così semplice ci sono tutta una serie di altri ragionamenti da fare - ovviamente - però le certificazioni non intaccano il fatto che se uno perde... perde!
Utente
1 maggio, 2016
Mancano tanti dati: la modalità di conteggio, la retroattività o no, se valgono tutte le canzoni, se eliminano la più alta e la più bassa tra le canzoni, il fattore di conversione.
C'è ancora da capire il funzionamento, ma è un passo giustissimo in linea con la moderna fruizione musicale.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
15 aprile, 2016
ouro ha detto
No Rumple. Se io mando in perdita la mia casa discografica ma per un conteggio di streaming prendo delle certificazioni, comunque mando in perdita la mia casa discografica.Sono i soldi che determinano se stai a casa o rimani, non le certificazioni di cui alla fine della fiera non se ne sbatte nessuno.
Ti faccio un esempio: cantante A che vende 10 dischi a 10 euro - e viene certificato disco di legno, ma il costo di produzione totale è 150, è in perdita di 50 aldilà della certificazione. Cantante B che vende 5 dischi a 10 euro - quindi senza certificazione, ma ha un costo di produzione totale di 45, fa un profitto di 5 euro.
Secondo te chi tengono? Ora non è così semplice ci sono tutta una serie di altri ragionamenti da fare - ovviamente - però le certificazioni non intaccano il fatto che se uno perde... perde!
Ok, con questo discorso/esempio, ho già più chiara la visione di quello che intendevi spiegarmi e non posso che concordare con te su tale ragionamento.
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
Utente
24 agosto, 2015
Aiuto.
dede_91 ha detto
Da venerdì 7 Luglio, la classifica Top of The Music by FIMI/GfK degli album, integra per la prima volta, i dati dello streaming audio di tutte le piattaforme attive in Italia con i dati del download e delle vendite dei dischi fisici, includendo un canale di accesso alla musica così popolare nel nostro Paese da rappresentare una forma di ascolto ormai comune tra i consumatori di musica.Tutti gli stream, free o a pagamento, sono conteggiati a patto che abbiano una durata superiore ai 30 secondi. Sono quindi escluse le tracce streaming con durata inferiore ai 30 secondi, gli streaming via radio e gli ascolti su piattaforme di video streaming. Il fattore di conversione sarà rivisto su base quadrimestrale data l’evoluzione spinta del mercato discografico.
Virgole in libertà insomma.
Admin
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
http://www.sorrisi.com/musica/.....aming/
Tutti gli ascolti in streaming saranno conteggiati, a patto che i brani vengano ascoltati per più di 30 secondi. Ma quanti «stream» equivalgono all'acquisto di una copia? «Il numero totale degli ascolti viene diviso per 1.300» precisano dalla Fimi. Si prendono in considerazione gli ascolti di tutte le tracce dell'album, dai quali però «si escludono quelli del brano più ascoltato che eccedono il 70% del totale stream dell'album stesso».
Insomma, per la conversione in numero di copie di un album, gli ascolti di un singolo brano non possono pesare più del 70% del totale. Inoltre, ci comunicano dalla Fimi, ai fini delle certificazioni il conteggio degli ascolti di un album varrà a partire dall'uscita dell'album, e non da quella del singolo che lo anticipa.
Dal conteggio, oltre ovviamente ai brani inferiori ai 30 secondi, saranno esclusi gli streaming via radio e piattaforme video (come YouTube). Il fattore di conversione, in ogni caso, sarà rivisto tre volte all'anno, per seguire l'evoluzione del mercato.
Utente
1 maggio, 2016
"ai fini delle certificazioni il conteggio degli ascolti di un album varrà a partire dall'uscita dell'album"
Non ho capito una cosa: gli streaming dopo il 7 luglio su album usciti prima del 7 luglio non valgono? Oppure valgono per tutti gli album partendo da zero?
" Ah ... anche poeta ! "
Alex87 ha detto
Tutti gli ascolti in streaming saranno conteggiati, a patto che i brani vengano ascoltati per più di 30 secondi. Ma quanti «stream» equivalgono all'acquisto di una copia? «Il numero totale degli ascolti viene diviso per 1.300» precisano dalla Fimi. Si prendono in considerazione gli ascolti di tutte le tracce dell'album, dai quali però «si escludono quelli del brano più ascoltato che eccedono il 70% del totale stream dell'album stesso».
Insomma, per la conversione in numero di copie di un album, gli ascolti di un singolo brano non possono pesare più del 70% del totale. Inoltre, ci comunicano dalla Fimi, ai fini delle certificazioni il conteggio degli ascolti di un album varrà a partire dall'uscita dell'album, e non da quella del singolo che lo anticipa.
Dal conteggio, oltre ovviamente ai brani inferiori ai 30 secondi, saranno esclusi gli streaming via radio e piattaforme video (come YouTube). Il fattore di conversione, in ogni caso, sarà rivisto tre volte all'anno, per seguire l'evoluzione del mercato.
Mi sembra una cosa abbastanza sensata.
Forse il 70% è ancora troppo (magari avrei fatto un 50%), però direi che non è malissimo come metodologia.
Utente
7 agosto, 2013
A me piace poco questa cosa.
Le classifiche negli USA sono imbarazzanti. Gente che vende fisicamente, chessò, 80-90k copie viene superata in classifica da chi non vende nemmeno la metà, ma fa numeri mostruosi con gli streaming.
Considerato poi che A) sono numeri facilmente manipolabili (su Drake ci sono dozzine di articoli che fanno notare come le cose non siano assolutamente chiare) e che B) è stato ormai accertato che ci sono case discografiche che pagano Spotify per inserire questo o quel brano nelle playlist più popolari (addirittura mi pare che Spotify stesso permetterà questa cosa rendendola "normale).
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Utente
21 giugno, 2017
Signorina Silvani ha detto
"ai fini delle certificazioni il conteggio degli ascolti di un album varrà a partire dall'uscita dell'album"Non ho capito una cosa: gli streaming dopo il 7 luglio su album usciti prima del 7 luglio non valgono? Oppure valgono per tutti gli album partendo da zero?
Se leggi la frase successiva capisci, ovvero "e non da quella del singolo che lo anticipa." Quindi vengono considerati gli ascolti di tutti gli album ma non vengono considerati i dati d'ascolto dei singoli che escono prima dell'uscita fio a quando appunto esce l'album.
Utente
7 agosto, 2013
Questo significa che una Emma Marrone qualunque può arrivare tranquillamente prima in FIMI quando ha venduto, per esempio, un quarto rispetto a Mengoni, solo grazie allo streaming? Quanto frutta dal punto di vista economico lo streaming se l'utente non ha alcun esborso economico da sostenere?
Admin
7 agosto, 2013
Razzo ha detto
Questo significa che una Emma Marrone qualunque può arrivare tranquillamente prima in FIMI quando ha venduto, per esempio, un quarto rispetto a Mengoni, solo grazie allo streaming? Quanto frutta dal punto di vista economico lo streaming se l'utente non ha alcun esborso economico da sostenere?
che ossessione 'sta Emma. Tranquillo, è più probabile che accada il contrario.
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