ouro ha detto
La questione è delicata per Annalisa.

Mi sembra ovvio che lei (se consapevole sia del cosa e del come) non possa prendere le distanze in maniera esplicita e diretta da queste azioni, soprattutto se

1) dovute ai suoi fan e non ad altro

2) legali (perché se per sbaglio è vera la storia che gli streaming contano e contano per chiunque, non c'è niente di "illegale" quindi niente di sbagliato, triste sì ma sbagliato no e la differenza è netta)

Realisticamente parlando nessun artista andrà contro l'operato dei suoi fan, che magari si incavolano e smettono di seguire. Cosa gli dici? "Ora basta ragazzi, state sbagliando!"? Non credo nessuno in una posizione comunque non alla Pausini/Ferro (ma manco alla Mengoni/Amoroso) se la sentirebbe di farlo.. Il rapporto con i fan è sempre a doppio taglio e bisogna stare cauti.

no ma infatti ouro hai ragione. cosa può fare lei con i suoi fan? andare contro a quei pochi che ti sostengono è totalmente no-sense. perché la verità è questa: annalisa ha un fanclub ancora piccolo (ma molto estremista)

alla fine questa situazione è assai delicata soprattutto per lei, perché ok essere fan, ma rispettando certi principi "non scritti". anche io ascolto tantissimo su spotify determinati cantanti; il mio spotify of the year del 2015 mi dà la michielin nei tre più ascoltati di ben tre stagioni diverse, ma non ho MAI messo una canzone in repeat volontariamente (una volta sì, ma mi ero dimenticato spotify aperto nell'altra pagina). 

povera nali

Fimi - Federazione Industria Musicale Italiana ha detto

Le verifiche non saranno relative al caso di Annalisa, in nessun modo questa artista come alcun altro è considerato oggetto di verifica. Questa saranno relative agli strumenti di misurazione e controllo applicati da operatori e piattaforme.

Ed è giusto e normale che sia così, il punto alla fine sono proprio gli strumenti di misurazione e controllo più che lei, che è solo un esempio eclatanti.