Che poi ci sono nomi che negli album non si schiodano da mesi dalla classifica come Lazza, Sfera, Geolier, Tedua, pur non rappresentando con le loro canzoni quello che la gente apprezza in generale e maggiormente. Ok a parte Geolier visto il successo di Sanremo (si ma come?), cioè come c'era lo stradominio dei Liga e dei Vasco & co. fino a una decina d'anni fa. Non trovo sia realistico e per la musica oggi più di ieri non sia neanche vantaggioso che gli ascolti si polarizzino quasi solo in una direzione lasciando poco spazio ad artisti meno commerciali ma altrettanto bravi come succedeva prima d'altra parte, forse in fin dei conti le dinamiche dell'industria discografica non sono cambiate poi tanto, sono cambiati solo i nomi.

AjejeBrazorf ha detto

Beh, ma il modo di usufruire della musica è cambiato, quindi è normale che sia cambiato anche il meccanismo di calcolo delle vendite, certo, per avere un reale specchio di quello che viene venduto e ascoltato si dovrebbero “educare” gli over 40 all’uso delle piattaforme streaming, altrimenti il calcolo sarà sempre sballato. Conosco tantissime persone che sentono i dischi ancora in macchina, quello dovrebbe equivalere ad uno stream, ma ovviamente è impossibile rilevarlo  

Come ieri le classifiche erano fatte da chi poteva permettersi di comperare un certo tot di dischi fisici l'anno, ora la classifica è in mano (o nelle orecchie) di forse 1 milione (in Italia) di ascoltatori accaniti (minimo 8 ore al giorno) delle piattaforme, boh continuo a ritenere che il valore di un/una Artista (e il fatto che la gente gli voglia bene) si misuri principalmente dal numero di presenze ai concerti, peraltro numeri che rimangono insondabili e che rimangono gelosamente custoditi nei libri amministrativi degli organizzatori e delle case discografiche.