Non mi aspettavo affatto il passaggio dell'Ucraina, specie in queste circostanze, per quel che vale vi ringrazio perché credo molto in questa canzone, che ha sortito una specie di ipnosi su di me sin dal primo ascolto. 

Commento al volo i risultati dicendo che a grandi linee mi ritrovo, se non per il mancato approdo in finale della Macedonia del Nord di @BlueBlau, una delle più grandi scoperte di quest'edizione, che avrebbe facilmente occupato la mia top 5 in finale. Mi è dispiaciuto anche per Nuova Zelanda di @mrnace e la Grecia di @NotturnoManto, come è già stato detto due ottimi manicaretti di riferimento dei rispettivi mondi musicali. Manca un po' la quota ballad nuda e pura (però, al contempo, ci sono le Fær Øer che vanno ad occupare quella slot e le trovo purificanti ad ogni ascolto, non posso fare a meno di ascoltare quella canzone on and on and on) e la quota rock, ma in quest'ultimo caso già me lo aspettavo di più.

Credo di aver apprezzato tutte le proposte africane, chi più chi meno, compresa l'Algeria, che reputo il guilty pleasure della prima semifinale.

Ora corro a preparare l'ultima presentazione, se sono ancora in tempo, e a votare! 

Ormai è risaputo. Non c'è manifestazione canora che si rispetti alla quale partecipa anche l'Ucraina che non sia contraddistinta da intrighi politici, scandali, gare lasciate in balia delle onde, un po' come quando si decide di invitare consapevolmente Morgan in una qualsiasi cornice televisiva.

Dopo una settimana di tira e molla, la World Broadcasting Union e la delegazione ucraina sono giunte ad un compromesso, permettendo agli eclettici Onuka di proseguire il loro soggiorno in Marocco e di contendersi il titolo, onorando la decisione del pubblico e delle giurie.

L'inviato del New World Times, altra rivista che non ha parlato d'altro negli ultimi giorni, ha registrato la performance della jury rehearsal della finale e ha fatto trapelare in rete l'anteprima esclusiva dell'esibizione.

L'intero team di musicisti ha proiettato gli outfit pittoreschi del videoclip all'interno del live, donando un senso di continuità estetica al concept della canzone. ZENIT, il brano dal retrogusto ancestrale di quest'edizione dell'earthvision, coniuga voci eteree, meravigliosamente emotive, ad una pletora di melodie divergenti, restituendo un senso di unicità uditiva all'ascoltatore.

Finalmente avrete modo di apprezzare tutta l'impalcatura sonora del pezzo, dagli strumenti più desueti a quelli più tipici, in una performance confezionata per farvi fluttuare all'unisono tra virtuosismi sonori e suggestioni visive. Fatti travolgere anche tu da questo trip etnico, suggellato dal senso di compattezza e perfetta simbiosi tra ogni membro del collettivo. 

Ammetto di essere ancora shokkkato per il passaggio in finale dei miei Dlina Volny per la Bielorussia... 

Non mi faccio grandi speranze perché mi rendo conto che ci sono delle grandi canzoni contro cui doversi scontrare, ringrazio comunque chi mi ha dato la possibilità di arrivare in finale e vi lascio con il bellissimo video/mini film (non ci sono altre esibizioni purtroppo) della canzone...

BELARUS

Галасуйце за Дліна Вольны

Votato, ne avrei votate 15  sorry a chi ho dovuto escludere