Utente
7 agosto, 2013
GEORGES DE LA TOUR
San Giuseppe falegname
Georges de La Tour, pittore francese esponente del barocco, fu uno dei più originali continuatori della scuola di Caravaggio.
Fine osservatore della quotidianità, è riconosciuto come un genio del tenebrismo, corrente la cui caratteristica principale risiede nell'utilizzo di contrasti chiaroscurali molto forti.
Ci ha regalato opere dal valore straordinario come la Maddalena penitente e San Giuseppe falegname, entrambe esposte al Louvre di Parigi, nelle cui gallerie soggiornò per un breve periodo in veste di pittore ordinario del Re Luigi XIII.
Per questa stimolante sala ho preferito andare in controtendenza rispetto a ciò che di più moderno ho mostrato finora. Per farlo sono andato a recuperare un quadro classico, che non conoscevo, e mi ha colpito a primo sguardo per i suoi particolari.
Vi invito ad osservare assieme a me con quale aderenza alla realtà de La Tour dipinge la luce vivida della candela, i particolari dell'espressione di Giuseppe e del bagliore sulla mano del piccolo Gesù e sul suo volto.
Una tecnica sopraffina che ha dell'incredibile, e a mio parere un'opera che meriterebbe di essere cononosciuta e decantata al pari di altre universalmente acclamate.
Conosciamo benissimo questi soggetti storici e religiosi ma li abbiamo mai osservati nella loro intimità? Un rapporto padre-figlio dagli aspetti unici.
San Giuseppe è al lavoro, ha il volto affaticato e preoccupato. Sta facendo un buco su di un asse: è il presagio di quel che avverrà a suo figlio e proprio per questo è inquieto. Gesù è ancora nella fase della spensieratezza, guarda il padre e lo aiuta con amore.
È la luce ad essere la grande protagonista dell'opera perché è essa stessa che mette in rilievo questo scorcio della vita dei due personaggi e le sue implicazioni.
Utente
5 aprile, 2018
VADIM STEIN
Vadim Stein è un fotografo ucraino che lavora nel mondo della danza e del teatro. I soggetti ritratti di solito sono ballerine/i, che con i loro corpi diventano delle vere e proprie sculture, avvolte da un mistico erotismo.
Tra le varie foto quella che mi ha colpito di più è stata indubbiamente quella che ho scelto di portare per questa sala
Ci sono due ballerini avvolti da un drappo: quello/a a destra è completamente rannicchiato a terra, mentre la ballerina cerca di risorgerere da questo drappo, che rappresenta il velo ipocrita, finto perbenista che non permette ad una donna di godere appieno della propria sessualità perchè la sessualità viene vista ancora come un tabù. Lei non ci sta a sottostare, zitta e buona cit., ai canoni sociali e cerca di strapparli con forza vedi posizione delle braccia e delle mani.
Nonostante il drappo che le copre il viso, si può dedurre l'espressione della ballerina che può avere tre valenze:
1 un urlo di sofferenza verso i canoni imposti dalla società
2 un disperato grido per reclamare la propria libertà
3 un orgasmo di piacere
Sta allo spettatore e alla propria sensibilità la risposta.
Attraverso un seducente gioco di luci ed ombre, il fotografo Vadim Stein indaga sugli aspetti più intimi della sessualità umana senza morbosità.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
ATMOSPHERE - PNEUHAUS
Per questa la sala la scelta dell'opera non è stata affatto facile. Mi sono interrogato nel tentativo di portare qualcosa che potesse restituire in modo "pieno" il concetto di luce. Inizialmente avevo pensato anche io alla shadow art, poi avevo puntato alla fotografia, ma mi mancava sempre, nelle opere che trovavo, quell'idea di immersione nella luce o nell'ombra, che volevo restituire in questa sala. Alla fine ho poi scelto di portare un'esperienza, più che un'opera.
Pneuhaus è un collettivo di designer che realizza opere con materiale PVC, quello tipicamente usato per gli scivoli gonfiabili ad esempio. Le loro opere sono molto particolari, proprio perché esteticamente non sono particolarmente appetibili, ma se viste da un'altra prospettiva sono in grado di restituire un'esperienza sorprendente, capace di farcene intuire la bellezza.
Ecco, per farvi capire, questa è Atmosphere da fuori, un grosso sex toy fatto di esagoni. Ma è dentro di esso che avviene la magia e si scopre l'arte della luce.
Atmosphere nasce infatti come installazione immersiva con l'intento di "dare forma e solidità a qualcosa che non le ha", la luce appunto. La luce è proprio la vera protagonista dell'opera. Le fessure presenti tra i vari spazi esagonali, infatti, sono in grado di farla trapassare ed entrare nel buio della struttura. Qui, grazie a una sorta di nebbiolina, i raggi acquistano maggiore intensità. L'impressione che si ha da dentro è quella di essere investiti totalmente dalla luce. Si ha come l'idea di poterci "vivere dentro", di riuscire a darla una forma, persino una solidità, fino ad immaginare di poterla toccare. Insomma, qui la luce prende vita.
Credo sia abbastanza chiaro, quindi, perché ho scelto quest'opera. Me la immagino perfettamente nella sala, dove i visitatori possano avere una vera e propria esperienza totalizzante della luce. In quest'nstallazione la luce non è solo bidimensionale o tridimensionale, ma diventa in 4D, fino ad avere l'impressione di poterla "vivere", diventando un tutt'uno con essa. E, dunque, con un po' di immaginazione, vi chiedo di figurarvi lì, dentro quella navicella spaziale, e di pensare a cosa provereste, travolti da quella luce, e a quali sensazioni vi provocherebbero qui raggi luminosi. Insomma, immergetevi anche voi in questa "atmosphere".
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
LIBIDO AND MORTIDO
- George Mayer -
George Mayer è un fotografo e un designer russo che ama controllare la luce nelle sue fotografie in studio, usando lunghe esposizioni oppure combinando vari strumenti come flash e stroboscopi.
La foto che ho scelto fa parte di una serie chiamata Libido and Mortido, in cui i protagonisti sono, come in quasi tutte le opere di Mayer, i corpi nudi femminili.
Libido e mortido sono i due "poteri" che ci accompagnano nella vita sin dalla nostra nascita. La libido è l'aspirazione alla creatività e all'arte o semplicemente il desiderio di vivere. Ma tutto ciò che si muove è limitato e non può essere infinito. Così entra in gioco mortido, cioè il potere che limita la libido, è l'aspirazione alla morte o l'aspirazione alla vita senza fine fuori dai confini del corpo.
Nella foto la figura di una donna è usata come simbolo, come riflesso della coscienza umana che si trova al confine tra i due concetti di creazione e distruzione.
Utente
24 agosto, 2015
De Chirico - Mistero e malinconia di una strada
Giorgio de Chirico, maestro della pittura metafisica, ha reso ombre, suggestioni e mistero elementi chiave delle sue opere. Ho subito pensato a lui per questa sala, perché fin dalle superiori (dove l'ho ben studiato perché tra i preferiti della mia prof) ho trovato intrigante la gestione delle luci nei suoi dipinti: qui sono proprio due presunte ombre ad attirare l'attenzione, dico presunte perché non è chiaro se effettivamente della ragazzina con il cerchio stiamo vedendo l'ombra o la sua reale presenza, così come la sagoma incombente - e un po' inquietante - che si staglia sullo sfondo: la sagoma di un monumento forse? E se fossero entrambi invece elementi simbolici? Affascinante poi come il dipinto sia quasi specularmente per metà illuminato e per metà in ombra.
Utente
6 dicembre, 2019
Buona Domenica al Museo.
Due comunicazioni veloci per
@alessandrino @Emm @Krishoes @edorf @Alpha @Alby @monechiapi @Casadelvino @Iry8 @Alabama Monroe @Waves of Music @NotturnoManto
Via al voto!
Come sempre aspetto le vostre top6 in privato.
Termine ultimo lunedì 12 aprile alle ore 18.
Grazie.
La seconda invece serve a scoprire la GUEST STAR OSPITE di questa Sala.
Ecco un suo ritratto recente:
Grrr niente, non avete capito? Beh ma allora fatevela una visita oculista!
Leviamo la benda e..
Per la Sala Luce ho pensato: chi sa valorizzarsi al meglio utilizzando sapientemente le luci degli studi televisivi? No, non è Lilli Gruber, non è nemmeno Barbara Carmelita. Ho di meglio. Direttamente da
Sono molto felice di accogliere al Museo @BB
GUEST STAR OSPITE cosa dovrai fare? Troverai nel post 233 dodici opere d'arte e nei post a seguire le descrizioni a supporto delle scelte. Guarda, leggi e scegli in base al tuo gusto e alla tua sensibilità.
Le indicazioni erano queste:
La protagonista di questa Sala sarà, fate ben attenzione, la luce e l'ombra che riflette su volti, corpi, nature morte, oggetti inanimati, edifici, scenari indoor come outdoor, scene memorabili o tratte dalla vita quotidiana. Da sempre gli Artisti si sono interrogati e misurati con questa tecnica capace di emozionare ed enfatizzare uno stato d'animo o un avvenimento.
Spesso una luce particolare sottolinea un momento importante all'interno dell'opera così come un'ombra sapientemente utilizzata cela e crea mistero. Talvolta l'ombra è distorta e non riflette precisamente quel particolare soggetto..ecc..
Una volta che ne hai selezionate 6 ti chiedo di stilare una classifica in base alla preferenza e di inviarmela via MP.
In topic, invece, aspetto un commento sulle opere senza precisare le posizioni esatte delle tue preferite.
Termine ultimo anche per te domani Lunedì 12 alle ore 18.
Grazie, 👏 .
Utente
7 ottobre, 2018
Thomas Kennington
- Pandora -
Ho scelto di dare il mio contributo alla riuscita di questa sala con un lavoro di un artista probabilmente poco conosciuto, l'inglese Thomas Benjamin Kennington (1856-1916). Il titolo dell'opera, Pandora, esplicita senza esitazione il soggetto del dipinto.
Sono rimasto molto colpito, però, perché, a differenza degli altri dipinti a me noti che ritraggono la 'figlia' di Vulcano (penso per esempio alle opere di Waterhouse, Smetham, Rossetti, Redon, Alma-Tadema), in questa tela emergono sgomento e disperazione, grazie al gesto straordinariamente espressivo di coprirsi il volto con la mano da parte della donna. Inoltre, ed è questo il motivo per cui trovo l'opera adatta alla sala, l'artista ha deciso di illuminare la parte centrale del corpo, ma di lasciare in ombra la parte più rilevante della scena, enfatizzandone così drammaticità ed esaltando il senso di vuoto provato dalla protagonista, che non è più 'relegata' al ruolo che il mito le assegna, diventando, a mio parere, una delle manifestazioni del senso di angoscia e smarrimento del mondo contemporaneo.
mrnace ha detto
Per la Sala Luce ho pensato: chi sa valorizzarsi al meglio utilizzando sapientemente le luci degli studi televisivi? No, non è Lilli Gruber, non è nemmeno Barbara Carmelita. Ho di meglio. Direttamente da
Sono molto felice di accogliere al Museo @BertoBarto
Grazie @mrnace per la presentazione, sono prontissimo a immergermi nel mondo dell'arte!
Utente
27 febbraio, 2020
BertoBarto ha detto
Volevo dire a @Iry8 che non vedo la sua opera né nel post con tutte le altre né in quello con la presentazione singola
Chi mi sta sabotando??
Non lo so, io la vedo... forse ci mette un po' a caricarla? Ieri anche a me era successa una cosa simile ma dopo qualche minuto le ho viste tutte
Altrimenti @mrnace help???
Utente
16 gennaio, 2021
Oh eccoci, torno anche io a commentare
Anche stavolta bravi tutti, credo che alcuni di voi abbiano trovato il filone su cui muoversi: non è una cosa negativa ma rende tutto molto meno imprevedibile.
Noto anche una divisione netta tra voi. Il primo a venirmi in mente quando ho letto la consegna è stato sicuramente Caravaggio. Quindi trovo la scelta di Krishoes la più classica e rassicurante in tal senso. Un certo tipo di visitatori si troverebbe sicuramente a proprio agio osservando le opere scelte da Emm e Waves (che mi hanno ricordato il liceo, come fosse preistoria...), e anche quelle di Notturnomanto e Alessandrino. Personalmente ho apprezzato molto queste scelte e credo che questa divisione netta contribuisca ad un'eterogeneità maggiore e apprezzabile. Voi cinque siete stati un po' il Salon dell'Accademia, però senza essere stucchevoli
Dall'altro lato c'è tutta una sezione di arte contemporanea che mi ha più meno sorpreso. Edorf non l'ho capito tantissimo stavolta, lo trovo meno calzante con il contesto della sala, ma può essere una mia percezione e non corrisponde a un tuo effettivo demerito! Ho apprezzato molto la scelta di Alabama, la scelta di Monechiapi - che ho proprio immaginato e trovo stupenda - e la scelta di Alby che è pazzesca come sembra Bellissima anche la sfera del drago di Casadelvino!!!
Mia personalissima top 2 stavolta Iry e Alpha: trovo che abbiano centrato perfettamente il punto, riuscendo anche a sorprendere. Brave!
Utente
7 agosto, 2013
Joseph Rebell, Burrasca al chiaro di luna nel golfo di Napoli
Ho scelto quest'opera di Joseph Rebell, pittore austriaco dei primi dell'800, in primis perchè mancava ancora un dipinto classico tra le mie proposte e poi perchè sono rimasto colpito e affascinato dall'utilizzo che l'artista fa della luce lunare, che sembra squarciare il cielo nuvoloso, quasi volesse aprirsi volontariamente per lasciar passare la luce così da illuminare il paesaggio del golfo.
Adoro come il mare agitato sia in contrapposizione con la tranquillità che riesce ad emanare l'immagine della luna.
Nonostante il soggetto sia lo scorcio della scogliera è la luce la vera protagonista, senza la quale probabilmente non saremmo in grado di scorgere tutti i particolari del dipinto. Da notare il punto luce caldo derivante dal vulcano che si oppone alla luce fredda generata dal satellite, come se l'artista volesse proporre un conflitto all'interno dell'opera stessa che, insieme al paesaggio naturale in agitazione, richiama quelle che saranno alcune caratteristiche peculiari del romanticismo.
Eccomi qua che mi improvviso critico d'arte
Sala in generale molto interessante e suggestiva, ho apprezzato come il tema sia stato affrontato con diverse accezioni da parte di voi concorrenti.
IRY8
Tim Noble & Sue Webster, Wild Mood Swing
Ecco, si parte subito col botto perché trovo la shadow art azzeccatissima per questa sala. È un modo di fare arte che ti porta proprio a dire "wow, che figata" anche già con rappresentazioni più semplici. In questo caso l'effetto wow è elevato all'ennesima potenza perché trovo incredibile come i profili dei due artisti emergano quasi magicamente e in maniera così perfettamente dettagliata nella proiezione sulla parete.
WAVES OF MUSIC
Giorgio de Chirico, Mistero e malinconia di una strada
Il titolo dell'opera è decisamente azzeccato. La malinconia è davvero il primo sentimento che quest'opera mi trasmette. Mi ricorda le mie estati da ragazzino in un paesino di campagna qui in Toscana, le giornate lunghe alla fine delle quali arrivavi stanco per quanto ti eri divertito, il calore degli ultimi raggi di sole. Mi sembra di poter vivere il momento esatto raffigurato nel dipinto. La luce è centrale proprio nel rendere vive queste sensazioni. Non amo particolarmente il gioco di prospettiva usato sui monumenti e non capisco molto la presenza della carovana così centrale che appesantisce un po' l'atmosfera sognante del dipinto.
KRISHOES
George de La Tour, San Giuseppe Falegname
Bellissimo esempio che non conoscevo dell'uso della luce nell'arte classica. Amo molto la palette colori scelta dall'artista e la sensazione di intimità familiare che l'opera trasmette. Il vero punto di forza del dipinto trovo che sia la raffigurazione di San Giuseppe: la posa che trasmette affaticamento, la luce che delinea le pieghe dei suoi abiti e le rughe del suo volto, dettagliato e espressivo. Meno efficace la rappresentazione di baby Gesù che trovo quasi sconnessa dal resto per il viso totalmente illuminato e non delineato nel dettaglio da un gioco di luce e l'espressione un po' vuota (forse c'è una simbologia in questo ma a colpo d'occhio non mi entusiasma).
CASADELVINO
JanLeonard, Led Lenser - Adventure Europe Tour, 2013 Spain
Sicuramente spiazzante. A primo impatto un'enorme arancia radioattiva all'interno di una chiesa, a un secondo un po' occhio di Sauron che celebra messa, al terzo, sforzandomi un po', ci vedo una raffigurazione in chiave moderna della presenza divina. Quella presenza spirituale che normalmente in una chiesa starebbe dentro a un tabernacolo, qui è raffigurata in maniera visiva e plateale. Un accostamento di stili e di mondi davvero inedito, in bilico fra il geniale visionario e il pacchiano.
EMM
Raffaello, La liberazione di San Pietro
Lungi da me dire qualcosa di negativo su un maestro come Raffaello, ma trovo quest'opera forse meno d'impatto rispetto ad altre nella sala. Al di là della narrazione del dipinto, trovo il tutto un po' troppo bidimensionale. Sia a livello prospettico, sia a livello dell'uso del colore. Prospettiva e colore che sono due fra gli aspetti principali con cui si può giocare in un'opera il cui tema centrale è la luce e tutti i giochi e tutte le suggestioni che essa potrebbe offrire. Pazzesca la spiegazione video di Martina Attili però, son contento che coltivi le sue passioni oltre a quella della musica.
ALESSANDRINO
Joseph Rebell, Burrasca al chiaro di luna nel golfo di Napoli
Un dipinto davvero sbalorditivo nella suggestione che riesce a creare, nonostante la semplicità degli elementi naturali raffigurati. L'attenzione va tutta sui profili e sui riflessi che la centrale e potentissima luce della luna (che potrebbe quasi sembrare il Sole, da quanto è luminosa) riesce a creare. Trovo solo leggermente superflua a livello visivo la presenza del Vesuvio, ma semplicemente perché lo si nota in un secondo momento. Dettaglio che però in realtà caratterizza molto il dipinto in quanto lo colloca geograficamente. Forse l'opera più suggestiva della sala.
NOTTURNOMANTO
Thomas Kennington, Pandora
Premettendo che il mito di Pandora non mi ha mai fatto impazzire dal punto di vista concettuale, trovo il dipinto potentissimo dal punto di vista espressivo, ovvero nel suo intento di trasmettere desolazione, senso di colpa e rammarico. Meno centrato se inserito nel contesto di questa sala. La luce c'è e illumina il suo corpo, ma non riveste un ruolo centrale nel dipinto se paragonato ad altre opere presentate.
ALBY
Cerith Wyn Evans, Forms in Space... by Light (in Time) dall'installazione " ...the Illuminating Gas"
Ho amato il tuo racconto personale legato all'opera che è riuscito a farmi vivere l'esperienza di questa installazione anche senza essere nella stessa stanza di essa. È chiaramente un'opera di light design che per essere apprezzata al 100% va vissuta dal vivo per via della sua tridimensionalità e della sua complessità strutturale ma sei riuscito comunque a renderla viva anche solo attraverso le foto e la descrizione. Sarebbe stato perfetto trovare magari un piccolo video per poterla apprezzare ancora di più nei suoi cambi di prospettiva, ma trovo comunque la scelta ottima.
ALABAMA MONROE
George Mayer, Libido and Mortido
Qua sono impazzito totalmente per l'estetica così ANTM di questa foto. Amo le figure femminili nella fotografia e questo ne è un ottimo esempio. Lo scatto è relativamente semplice ma è proprio la linearità e l'essenzialità degli elementi a renderlo d'effetto. Il corpo esile e il profilo delicato della modella entrano in un bellissimo contrasto con le linee di luce così nette e taglienti per un effetto ottico davvero riuscito che mi fa apprezzare lo scatto anche senza tutto il simbolismo attribuitogli.
EDORF
Vadim Stein, fotografia s.t.
Uno scatto davvero affascinante, le forme che si creano sono incredibili. La luce è certamente importante per la realizzazione di una foto del genere, ma forse non centralissima. Trovo più il corpo umano come fattore determinante di uno scatto del genere. Personalmente, e forse hai avuto un po' di sfiga in questo, mi è mancato l'effetto wow perché la stessa cosa l'avevo già vista nel video di Ghost di Beyoncé (immagino che lei si sia direttamente ispirata a questo scatto, conoscendola). Ma nonostante ciò, l'effetto finale è comunque sorprendente.
MONECHIAPI
Pneuhaus, Atmosphere
Altra opera che certamente andrebbe vissuta dal vivo per poterla apprezzare al 100% ma che comunque riesce ad essere capita anche solo tramite le foto. La luce accostata a delle figure geometriche così nette, moderne, pulite e regolari la trovo forse anche più suggestiva che in una raffigurazione più classica, morbida e diffusa di essa. Mi è venuta una voglia matta di andare a farci delle foto per il mio Instagram, sperando di non beccare una giornata di pioggia.
ALPHA
Diet Wigman, Shadow Dancing
Come già detto per l'opera di Iry8, trovo la scelta della shadow art perfetta per questa sala. Rispetto all'altra, questa opera ha in più il fattore del movimento che rende ancora più magica la proiezione sulla parete, visibile solo se la forma è in un determinato momento della sua roteazione. Mi piace un po' meno invece la figura proiettata, trovo la sagoma di Michael Jackson ok iconica, ma forse meno poetica o evocativa per una forma d'arte del genere.
Utente
6 dicembre, 2019
Buon pomeriggio al Museo.
Come prima cosa ringrazio la GUEST STAR OSPITE per essere passata a trovarci, 😉.
Ai partecipanti ricordo invece il termine delle 18 per la consegna della TOP6 di preferenza.
A seguire, le 19 circa, i Risultati e in serata le indicazioni per la penultima Sala.
Utente
6 dicembre, 2019
Risultati
Passato vs contemporaneo? Chi avrà avuto la meglio?
Scopriamolo subito.
Chiamo qui al centro della Sala i migliori 4 partecipanti, colori i quali han saputo intercettare le preferenze dei più.
In ordine casuale un applauso per:
@monechiapi
@Iry8
@Krishoes
@Alpha
Ma fra le quattro opere proposte una ha preso il
convincendo e aggiudicandosi così la medaglia d'🥇.
Sto parlando di te
MONECHIAPI
In tarda serata le indicazioni per la Sala .............. , la penultima.
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