Sempre più spesso i poli museali si ampliano e portano, con installazioni e opere create ad hoc per l'occasione, l'arte fuori dagli edifici, negli spazi esterni. La nostra seconda Sala è proprio ubicata lì, nel Parco del Museo2, ci basta uscire dalla Sala Primavera e raggiungerla a piedi.
E' una struttura interamente costruita da specchi, esternamente così come internamente intervallata solo da alcune pannelli, tinti con colori diversi, pronti ad ospitare le vostre opere d'arte.

Perchè lo specchio dite?

Consente di guardarci, di ammirarci, di detestarci. Di vederci per come siamo: al meglio quando siamo bellissimi pronti a uscire per un appuntamento o al nostro peggio con le occhiaie del mattino.

Il soggetto di questa Sala sarà il viso.
Da sempre i migliori artisti si sono impegnati a rappresentare al meglio il volto umano. Oltre ad occhi magnetici, acconciature elegantissime e camicie plissettate han mostrato fragilità, vulnerabilità ma anche stupore, candore, risentimento, collera così come gioia, giubilo, fierezza e qualsiasi altra peculiarità del volto esaminato.
Dovrete fare questo, trasformarvi in Freud e in provetti psichiatri e presentare ritratti, busti, immagini, disegni o fotografie capaci di svelarci la sensibilità, l'inquietudine, il temperamento d'animo del soggetto ritratto nell'opera.
Dovrete dare un vostro titolo all'opera (una parola o al massimo una frase, a vostra scelta) che esuli dal titolo originario dell'artista, che vi consenta di spiegare al meglio la vostra "percezione" di quell'opera, quel che avete intuito del soggetto ritratto nell'opera. Ecco allora la:

Materiale richiesto:
- titolo dell'opera di vostra creazione
- 1 opera d'arte statica avente come soggetto un volto o una figura a mezzo busto (con il volto ben visibile) insieme al nome dell'artista e al titolo vero.

Termine ultimo per la consegna:
GIOVEDì 25 marzo ore 11.

Io e Sigmund vi salutiamo e ci facciamo uno shottino.