Mi serve ancora un attimo per spiegare le scelte, ma innanzitutto specifico che il secondo pezzo "Reckless Desire" è la versione Pitchfork live come trovate in playlist, che è un featuring con Blair Greene.

Questo per chi volesse spostarsi su altre piattaforme leggendo solo i titoli <3

Allora all'iscrizione a questo gioco il mio primo obiettivo è ovviamente stato la voglia di far ascoltare i miei pupilli, in modo da farli conoscere il più possibile. Quindi anche se forse strategicamente si poteva formare un'altra setlist, io ho pensato subito di voler schierare (oltre a sto maledetto cadeau obbligato e il nuovo furto) i 3 artisti che avevo schierato una sola volta nelle prime fasi. Ma tutto ciò non solo per mostrarveli almeno una seconda volta, ma anche perchè trovo che, uniti alle altre due signorine, completino i 5 punti di forza della casa discografica.
Conosciamoli:

NOEMI
Alba
-La voce-

Nella mia casa discografica trovo di aver unito delle voci splendide, ma la più vibrante e riconoscibile è ovviamente quella della leonessa Scopelliti.

Per farla risuonare a pieno ho scelto uno dei gioielli della sua discografia, un po' lasciato da parte, ma che permette di vedere i diversi colori di questo timbro meraviglioso: la strofa classicamente interpretata, un inaspettato dolce falsetto, l'iconico spezzarsi della voce alla fine del ritornello e infine il crescendo del ruggito verso la conclusione del pezzo.

Questo brano è emotivamente trascinante, ma davvero con quell'arrangiamento minimale in gran parte del pezzo, con l'orchestra a impreziosire il secondo ritornello mette davvero in primo piano questa voce splendida di Noemi. 

Siamo nuvole
Cariche di pioggia
Siamo isole
Perse nella nebbia
Aspetterò di essere pronta
Per non tornare più, è una promessa

WASHED OUT
Reckless Desire - Pitchfork Live
-L'atmosfera-

Essenziale per me nel sapermi smuovere quando ascolto la musica, è il saper creare un'atmosfera: la capacità di trascinarmi nel mondo dell'artista che crea, interpreta, canta, suona.

Una delle persone che riesce a farlo meglio per me è il caro Ernest detto Washed Out, perchè il suono della sua voce è avvolgente, ma è la sua musica che riesce davvero a penetrarti nelle vene e trasportarti sul suo pianete, "lavandoti" letteralmente di dosso ogni altra realtà nel mentre in cui l'ascolti.

Ho puntato su questo live per me spettacolare, che è un featuring con (quella che immagino sia visto il medesimo cognome) sua sorella Blair Greene. In questa esibizione siamo proprio trasportati nel loro universo sonoro, i suoni dei synth sembrano arrivare da tutti gli angoli e loro ti abbracciano nel loro rapporto emotivo, in questa storia che in realtà è un colpo al petto, un lacerarsi nel tradimento, bruciamo con loro in quest'atmosfera.

Hai giurato che era finita Ma ogni volta che giro le spalle Ti sei ritrovato di nuovo nel letto di qualcuno Le bugie cominciano ad iniziare La nostra storia va in pezzi Come ero così cieco?

AMALIA RODRIGUES
Covilhã, cidade neve
-La tecnica-

I simpatici cadeau di Emm, che sia Marlene prima, o che sia Amalia ora, sicuramente oltre a farmi impazzire, mi hanno sicuramente affascinato per il bagaglio di tecnica che portano avanti in ogni loro singola produzione. La musica di oggi ha rotto i confini delle regole base della stesura dei pezzi, dell'intonazione e delle ritmiche classiche, il che è un sicuramente per certi versi un bene, per altri però è innegabili che i pilastri di quest'arte si fondano sull'eccellenza della tecnica.

Dosaggio, intonazione, abilità nel suonare, saper mantenere i tempi e cambiare la tonalità durante il pezzo, senza perdere neanche un briciolo della propria potenza vocale.

Amalia è effettivamente tutto questo. Ho scelto di schierare questo pezzo perchè presenta un fado ancora più complesso, più dinamico, in cui le percussioni folkloristiche incontrano i tradizionali strumenti a corda, ma Amalia volteggia tra il ritmo che i primi tengono e gli estrosi pizzicati che i secondi variano, senza perdere mai il controllo della sua voce piena e intensa.

Siamo in portogallo, nella terra di Covilha, in tutte le sue sfumature che portano alto questo sentimento di nostalgia, di bellezza di una realtà storica come quella di questa zona, ma siamo anche nella storia della musica, e non dimentichiamone l'importanza.

Covilhã
corpo selvaggio di muratura
In te vive il mio amore
 E in te nasce il nuovo giorno

RUBIO
Sólo Quiero Que Me Salves Tú
-L'emozione-

Quante volte ho parlato di emozione in questo gioco? Tante. Perchè la musica per me è stato sempre soprattutto questo, lo prova il desiderio di aprire un gioco come stati d'animo, ma anche l'immensa passione che mi lega a questo mondo e per cui investo un sacco di tempo ogni giorno dietro ad esso.

Per rappresentarla mi sono buttato sul nuovo acquisto, perchè mi ha colpito subito sul come riesca a esprimere al meglio questa caratteristica, in una via nuova, unica, personale, innovativa. Abbiamo la lingua spagnola, abbiamo l'elettronica, ma soprattutto abbiamo qualcosa da dire, da urlare, da trasmettere.

Questo brano mi fa tremare, come una foglia, come la voce di Rubio nel pezzo. Lo trovo un percorso in crescita, una trasformazione continua su quelle corde che danzano, su una realtà che mi smuove, su un'emozione che non si ferma.

Sta danzando alla ricerca di qualcuno che la capisca, così come sento di fare anche io ogni giorno, così come cerchiamo di fare tutti.

Io penso di averlo trovato però questo qualcuno. Penso che sia la musica.

La mia canzone si è rifugiata
Il mio canto mi ha salvato da me stesso
Se si rompe muoio
La mia canzone è stata finalmente capita
Voglio solo che tu mi salvi
Se si rompe muoio

LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
La lotta armata al bar
-La scrittura-

Per chiudere questa semifinale ho scelto forse il brano del genere che più è difficile vendere in questo sito (lol) però che a me ha sempre coinvolto non tanto, di più. Trovo che la lotta armata al bar sia il brano perfetto per chiudere un evento musicale, ma anche per dimostrare quanto nella musica, le parole hanno un'importanza tanto grande quanto i suoni.

Sicuramente la lite sull'importanza dei testi è una cosa che mi ha visto protagonista troppe volte, con gli amici di una vita e anche con molti membri di questo adorato forum. Beh, devo dire che Vasco sia uno di quegli artisti che sicuramente senza le parole non mi avrebbe mai interessato allo stesso modo. La sua abiltià nel suonare e arrangiare i pezzi è veramente indiscutibile, ma quella nello scrivere è impareggiabile.

Questo pezzo viene dal suo primo album, era puro, grezzo, voglioso di comunicare e cazzo se si sente. Questo pezzo descrive una generazione: la voglia di urlare perchè sì è scontenti, ma la paura di andare fino in fondo alla protesta; i media che gonfiano gli avvenimenti e quindi non sono da ascoltare; lo stato che vuole rovinarci, e che ci toglie la fiducia; i progetti scaduti perchè il tempo ormai manca; lo spaccio, l'immigrazione e l'egocentrismo dell'essere umano, fino ad arrivare ai luoghi comuni più cruenti: "i bambini mangiati dai democristiani". 

Vasco ha smascherato a tutti i semi tossici di una generazione. "Gli addetti al buonumore sono in cassa integrazione". Il degrado sociale. L'ipocrisia. La paura. L'imbracciare le armi per la nostra libertà, ma farlo al bar, perchè altrove non avremmo abbastanza forza, sarebbe inutile.

Ma è davvero inutile?