Lauren Brie: ancora una volta una scelta abbastanza incomprensibile, fin troppo azzardata. La foto non mi rimanda alla sua scelta, non basta un mantello per renderla credibile. La mancanza del rosso che è il colore simbolo delle ancelle è piuttosto grave. La parte del volto che si vede non mi convince, la labbra tese e aperte sono sgraziate. L’abito scelto non rende giustizia allo splendido corpo di Lauren Brie e non c’è un minimo di interazione con l’ambientazione che poteva essere l’unico elemento interessante. Come al solito poi la risoluzione delle sue foto risulta sempre mediocre, non sono scatti degni delle grandi riviste del settore. L’unica cosa che salvo è la posizione delle gambe, mi piace l’angolo che ha formato con il ginocchio, ma è davvero troppo poco.

Jeana: la scelta è abbastanza banale, l’interpretazione originale. Ormai è chiaro lo stile astratto e concettuale di Jeana, ma in questo caso il risultato è meno sorprendente di altre volte. La foto non è malvagia, ma unendo i vari elementi trovo che l’insieme sia abbastanza cheap: l’abbigliamento, il set spoglio con uno sgabello un po’ a random, la posa scelta. La posizione non valorizza il corpo e neppure l’abito, non fa spiccare la modella né per femminilità né per intensità. Il volto che di solito è molto espressivo è in questo caso spento, soprattutto della parte di Jekyll, il collo allungato avrebbe reso la foto un po’ più elegante. Nella versione Hyde l’espressione è più convincente, si vede che la modella si trova più a suo agio quando deve interpretare un ruolo più aggressivo.

Duckie: la definizione di redazionale. Con l’ambientazione e questa posa mi si vince facilmente, amo questo tipologie di foto. Sembra presa da un qualsiasi redazionale di Vogue, Vanity Fair o Harper’s Bazar. La “grandezza” della modella rispetto agli oggetti dell’ambiente circostante è resa benissimo dal fotografo, l’effetto visivo è di forte impatto. L’abbigliamento è perfetto per Alice, per forma e colore e il contrasto con la pelle scurissima fa sempre un bell’effetto. Il viso mi comunica desolazione e tristezza, l’espressione così morbida dà un tono estremamente pessimistico alla foto che risulta anche un po’ artistica. L’unica cosa che boccio è l’acconciatura, veramente brutta.

Elina: ambientazione fatta quasi di proposito per la scelta del tema. Mi convince la posa, soprattutto la parte del busto e delle gambe che hanno la giusta tensione e danno un po’ di movimento. Il viso di profilo è pazzesco, raramente ho visto Elina così intensa e deciso con i muscoli del viso controllati che non la rendono eccessiva. La scelta di coprirla di bianco la rende più maestosa, dà quel tocco in più che rende la modella una vera “Snow Queen”. Le cose che apprezzo meno di questa foto è l’abbigliamento, che svaluta un po’ il livello del servizio. Con un abito più elaborato e soprattutto senza pellicciotto l’effetto sarebbe risultato ancora migliore e più adatto a riviste di un certo livello.

Montana: tema rispettatissimo. Questa è una foto che trasmette un netto contrasto tra candore e malizia. L’abbigliamento bianco e l’ambiente naturale esprimono delicatezza, morbidezza e una femminilità molto poco spinta. L’espressione invece risulta sensuale, una sensualità chiaramente appena accennata ma molto piacevole e decisa. Cromaticamente è uno scatto incredibile, la cura per i dettagli per quanto riguarda i fiori scelti e il posizionamento della modella la fanno risaltare rispetto al resto, ma la rendono parte integrante dell’ambiente. Bella anche la posa chiusa in se stessa, con le gambe che hanno invece una posizione provocante che evidenza ancora di più la contrapposizione di cui parlavo all’inizio.

Hyun Ji: neppure io riesco a capire in modo immediato il collegamento con il personaggio né tramite l’abbigliamento né tramite lo sguardo. Il cappello è l’unico elemento che me lo ricorda, ma l’insieme risulta un po’ forzato per la scelta che è stata fatta. Ho sempre apprezzato le foto “spendibili” di Hyun Ji, ma in questo caso penso si potesse osare un po’ di più. Uno stile già visto e rivisto che risulta un po’ troppo safe in un tema in cui ci si poteva sbizzarrire a livello creativo. Lo sguardo spento non mi dispiace, anche perché in questo tipo di servizi non si può di certo chiedere uno smize. Anche la posa è giusta per il set, ma ciò che contesto è proprio la scelta di questa foto in un servizio così. Risulta troppo statica e semplice, non riesce a risaltare rispetto ad alle foto di altre concorrenti.

EvilxElf ha detto

Perché le foto sono prese da una rivista, non nel senso che le scannerizzo io ma che vengono rilasciate così come ufficiali dalle agenzie di moda. A volte si riesce a trovare la foto originale senza le scritte (che possono risultare fastidiose, capisco) se rilasciate dal fotografo stesso del servizio e a volte no. Non penso che le scritte debbano influire sulla buona riuscita della foto perché non è nel senso del gioco. Se danno così fastidio la prossima volta che troverò una foto con una scritta rimuoverò quest’ultima con Photoshop   

No vabbè io parlo per me, che tra l'altro non sono nemmeno un giudice quindi figurati  

Visualmente non mi piace questo effetto pagina di rivista ma le foto in sè sono sempre state ottime e non ha mai influito questa cosa sulla valutazione complessiva. Anche perchè se dovessi togliere quella parte andresti a tagliare anche pezzi di location e non sarebbe giusto.

BertoBarto ha detto
@Pupi87 has TASTE! Non dimenticarti di votare   

OMG vero ahahah ero così entusiasta stamattina che ancora non l'ho fatto 

Volevo chiedere ad @alessandrino se finora abbia mai saltato un voto da pubblico perchè non ricordo