Utente
9 settembre, 2013
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9 settembre, 2013
È meta dicembre e come tradizione riapre il topic delle selezioni nazionali per l’Eurovision Song Contest 2021
Come sapete tutti, questa edizione si svolgerà a Rotterdam (Paesi Bassi) ed arriva sulla coda della cancellazione della scorsa a causa della pandemia da coronavirus COVID-19 che ha coinvolto un po’ tutta Europa durante la scorsa primavera. Le nazioni in gara saranno le stesse 41 che avrebbero dovuto partecipare quest’anno – 21 delle quali hanno deciso di confermare lo stesso act che avremmo visto sul palco del Rotterdam Ahoy.
Ovviamente tutto questo porta a un’ulteriore diminuzione (rispetto a ciò che abbiamo visto negli anni passati) del numero di selezioni nazionali che effettivamente si terranno. Rispetto al 2020 salutiamo – speriamo non definitivamente – Australia, Lettonia, Malta, Moldavia, Serbia, Ucraina e soprattutto Islanda mentre ritorna, dopo un anno di pausa, la Francia
Restano fuori gioco il Montenegro (per ulteriori problemi finanziari esacerbati dal COVID) e l’Ungheria (che però organizzerà una nuova edizione monstre di A Dal, con 40 canzoni in gara invece di 30).
Rapido giro di news sui superstiti:
Albania: torna il Festivali i Këngës per la sua 59° edizione, che comincerà lunedì sera ed occuperà le canoniche tre serate (21/22/23 dicembre). A causa delle restrizioni post-pandemia la manifestazione non si terrà al Palazzo dei Congressi di Tirana come da tradizione, ma da un palco all’aperto costruito in Piazza Italia sempre a Tirana. Alla conduzione non più Alketa Vejsiu ma Blendi Salaj e Jonida Vokshi.
Le canzoni in gara (che trovate in questa playlist):
Agim Poshka, Vendi im (Il mio posto)
Anxhela Peristeri, Karma
Devis Xherahu, Peng (Ostaggio)
Enxhi Nasufi, Njësoj (Allo stesso modo)
Era Rusi, Zjarri im (Il mio fuoco)
Erikson Lloshi, Jo (No!)
Evi Reçi, Tjerr (Girare)
Fatos Shabani, Ty (A te)
Festina Mejzini, Kush je ti dashuri (Chi sei tu, amore?)
Florent Abrashi, Vajzë (Ragazza)
Franc Koruni, E morën botën (Hanno preso il mondo)
Gigliola Haveriku, E lirë (Libera)
Gjergj Kaçinari, Më jep jetë (Mi dà la vita)
Inis Neziri, Pendesë (Penitenza)
Kamela Islamaj, Kujtimet s'kanë formë (I ricordi non hanno forma)
Kastro Zizo, Vallja e jetës (Il ballo della vita)
Klinti Çollaku, Do t'ja dal (Lo farò)
Manjola Nallbani, Ora e jetës (L’ora della vita)*
Mirud, Nëse vdes (Se muoio)
Orgesa Zaimi, Valixhja e kujtimeve (La valigia dei ricordi)
Rosela Gjylbegu, Vashëzo (Ragazza)
Sardi Strugaj, Ka me t'ba me kajt (Devo venire con te)
Stefan Marena, Meteor (Stella cadente)
Viktor Tahiraj, Nënë (Madre)
Wendi Mancaku, Vesi i shpirti tim (Vizio della mia anima)
Xhesika Polo, Më mbron (Mi protegge)
*= partecipazione sub-judice in quanto attualmente sottoposta ad isolamento per aver contratto il coronavirus
Cipro: il primo cambio ufficiale rispetto agli artisti del 2020 lo porta Cipro, che ha già allegramente sfanculato Sandro Nicolas e annunciato al suo posto Elena Tsagkrinou, 26enne cantante e conduttrice TV di Atene. Il brano si intitola El Diablo, sarà un pop banger nello stile di Fuego e vanta fra gli autori Jimmy "Joker" Thörnfeldt, Laurell Barker, Oxa e Thomas Stengaard.
Croazia: la Croazia cambia il proprio rappresentante e lo fa tramite una nuova edizione di DORA, che si svolgerà il 13 febbraio prossimo con le stesse modalità della scorsa. I brani in gara verranno resi noti in seguito, ma già si sa che saranno 14 (più 4 riserve). La finale si terrà di nuovo al palazzetto dello sport “Marino Cvetković” di Opatija.
Nota di colore: il brano di Bernarda Brunović, intitolato Colors, è un pezzo di cui si parla da ANNI nei giri eurovisivi ed è un segreto di Pulcinella che sia stato scartato da Poli Genova nel 2016 e Michela Pace nel 2019.
Cantanti e canzoni in gara:
Albina Grčić, Tick-Tock
Ashley Colburn & Bojan Jambrošić, Share The Love
Bernarda Brunović, Colors
Beta Sudar, Ma zamisli (Immagina)
Brigita Vuco, Noći pijane (Notti ubriache)
Ella Orešković, Come This Way
Eric Vidović, Reci mi (Dimmi)
Filip Rudan, Blind
Klapa “Cambi”, Zaljubljen (Innamorato)
Mia Negovetić, She’s Like A Dream
Nina Kraljić, Rijeka (Fiume)
Sandi Cenov, Kriv (Colpevole)
ToMa, Ocean Of Love
Tony Cetinski & Kristijan Rahimovski, Zapjevaj, sloboda je! (Canta, è liberta!)
Riserve (in ordine di chiamata):
Elis Lovrić, Brodolom (Naufragio)
Endi feat. Lora, Megaloman (Megalomane)
Pjerino Ružević, Soldier
Z/11, Only Love
Danimarca: torna il Dansk Melodi Grand Prix, finale presso lo Studio 5 di DR. In gara ci saranno 8 canzoni invece delle solite 10 e no, non parteciperanno Ben & Tan.
Estonia: Eesti Laul è vivo, lotta assieme a noi e si terrà nel solito formato a due semifinali (18/20 febbraio) e finale (6 marzo). 24 i cantanti in gara, fra cui Uku Suviste (campione in carica), e altri ex rappresentanti estoni come Koit Toome (1998, 2017 con Laura Põldvere), Jüri Pootsmann (2016) e Tanja Mihhailova-Saar (2014). Sta avendo notevole eco la proposta della band Alabama Watchdog, che in pieno spirito dei tempi ha presentato in gara una canzone dal testo apertamente transfobico e anti-vaccino (per poi trincerarsi dietro la scusa della parodia)
Cantanti e canzoni in gara (le trovate in questa playlist):
Alabama Watchdog, Alabama Watchdog
Andrei Zevakin & Pluuto, Wingman
Egert Milder, Free Again
Gram-of-Fun, Lost In A Dance
Hans Nayna, One By One
Helen Randmets, Nii kõrgele (Così alto)
Heleza, 6
Ivo Linna, Robert Linna & Supernova, Ma olen siin (Io sono qui)
Jüri Pootsmann, Magus melanhoolia (Dolce malinconia)
Kadri Voorand, Energy
Karl Killing, Kiss Me
Kéa, Hypnotized
Koit Toome, We Could Have Been Beautiful
Kristin Kalnapenk, Find A Way
Nika Marula, Calm Down
Rahel Ollisaar, Sunday Night
REDEL, Tartu
Sissi, Time
Suured tüdrukud, Heaven’s Not That Far Tonight
Tanja Mihhailova-Saar, Best Night Ever
Tuuli Rand, Üks öö (Una notte)
Uku Haasma, Kaos (Caos)
Uku Suviste, The Lucky One
WIIRALT, Tuuled (Venti)
Finlandia: confermato l’Uuden Musiikin Kilpailu, con 7 artisti in gara e format a finale unica il 20 febbraio prossimo. Nomi e canzoni verranno resi pubblici a metà gennaio e no, non ci sarà Aksel Kankaanranta.
Francia: dopo un anno di pausa dovuto al cambio di gestione (epurati Edoardo Grassi prima e Steven Clerima poi, la delegazione francese ha subito il takeover di Alexandra Redde-Amiel già direttrice dei programmi d'intrattenimento e di varietà di France Télévisions) torna la selezione nazionale, per l’occasione rinnovata e intitolata Eurovision France, c’est vous qui décidez!
I brani in gara saranno 12 e la finale si terrà nel mese di gennaio, con Stéphane Bern e Laurence Boccolini.
Cantanti e canzoni in gara (i live delle audizioni a porte chiuse li trovate in questa playlist):
21 Juin Le Duo, Peux-tu me dire? (Mi puoi dire?)
Ali, Paris me dit (Yalla ya helo!) (Parigi mi dice (Benvenuto, hello!))
AMUI, Maeva (Benvenuto)
Andriamad, Alléluia (Alleluia)
Barbara Pravi, Voilà (Ecco qua)
Casanova, Tutti
Céphaz, On a mangé le soleil (Abbiamo mangiato il sole)
Juliette Moraine, Pourvu qu’on m’aime (Finché mi amano)
LMK, Magique (Magico)
Philippine, Bah non (Mah, no)
PONY X, Amour fou (Pazzo amore)
Terence James, Je t’emménerai danser (Ti porterò a ballare)
Israele
Eden Alene, vincitrice della scorsa edizione di HaKokhav Haba, è confermata rappresentante per il 2021. La canzone verrà scelta fra una rosa di tre brani all’interno di una serata apposita (HaShir HaBa L'Eurovizion) in programma per il 25 gennaio p.v..
Lituania
Dopo il successo dell’anno scorso ritorna Pabandom iš naujo! Nacionalinės Eurovizijos Atranka, con un format composto di tre quarti di finale, due semifinali e una finale. I campioni in carica The Roop sono già ammessi di diritto a quest’ultima puntata (nel caso desiderino partecipare, e sembra che desiderino ECCOME)
Norvegia
Ricordate che la scorsa edizione del Melodi Grand Prix doveva essere una sorta di “edizione della memoria” in formato maxi per celebrare i 60 anni della competizione? Ecco, il format è piaciuto così tanto che si è deciso di riproporlo tale e quale per l’edizione #61, che quindi assumeranno la valenza dei 76esimi Hunger Games ne Il canto della rivolta
26 saranno le canzoni in gara, 6 delle quali partiranno già prequalificate alla finalissima mentre le altre 20 dovranno passare le forche caudine dei turni eliminatori. Questi consisteranno in cinque semifinali da 4 canzoni ciascuna e una serata di ripescaggio; le sei vincitrici, unite alle qualificate di diritto, porteranno il numero delle finaliste a 12.
Lo show partirà il 16 gennaio e continuerà ogni sabato (e domenica 14 febbraio, San Valentino, per la serata di ripescaggio) fino alla finalissima del 20 febbraio. Tutte le puntate saranno trasmesse senza pubblico dalla H3 Arena di Fornebu, Oslo.
Portogallo
Torna il Festival da Canção, che per l’occasione aumenta il numero di concorrenti da 16 a 20 e mantiene il consueto format da due semifinali e una finalissima. La finale si terrà ancora al Coliseu Comendador Rondão Almeida in Elvas, mentre le semifinali si svolgeranno in sede ignota. Sono già fuori i nomi dei compositori e no, non ci sarà Elisa Silva (e neppure la sua autrice Marta Carvalho).
Slovenia
L’edizione 2021 di EMA (Evrovizijska Melodija) assumerà il classico ed odioso formato “1 artista, X canzoni” con l’artista in questione che è ovviamente la vincitrice dell’edizione 2020 Ana Soklič. Al momento si sa solo che a) sono arrivati 191 brani per Ana e b) i possibili candidati saranno presentati prima della fine dell’anno solare.
Svezia
Torna il Melodifestivalen, che ha già annunciato date ed artisti (tutte le informazioni nel topic apposito)
Utente
9 settembre, 2013
La stagione eurovisiva 2020 è iniziata come tradizione con il Festivali i Këngës, storica manifestazione albanese che festeggiava quest'anno la 59° edizione. In ossequio ai protocolli di sicurezza contro il COVID-19 (e mi sa che 'sta cosa la ripeterò all'infinito nel corso della stagione) le tre serate canoniche si sono svolte all'aperto, su un palco costruito per l'occasione in Piazza Italia a Tirana, e registrate completamente in anticipo per evitare inconvenienti legati al cattivo tempo. Unico segmento andato in onda in diretta è stato ovviamente quello della proclamazione del vincitore, scelto fra le 18 finaliste (su 25) da una giuria di sette elementi.
Ho seguito tutte e tre le serate, sia le due eliminatorie (la prima in cui i cantanti si sono esibiti in performance stile ESC, la seconda dove han dovuto portare una versione acustica del loro brano) sia la finalissima di stasera. Lo show è stato sicuramente coinvolgente e in grado di portare la ventata di "normalità" desiderata, ma a mio parere son stati davvero troppi i riferimenti alla pandemia e al COVID, quasi a doversi "scusare" per volere offrire dell'intrattenimento in un momento in cui c'è gente che soffre Nella prima serata è stato invitato sul palco addirittura un medico virologo, mentre nella terza gli interval act musicali sono stati demandati al tenore Ramë Lahaj, ad Eugent Bushpepa (vincitore nel 2018) e alla grunge band australiana Mixed Up Everything - quattro fratelli di Melbourne che stavano girando l'Europa in primavera e da allora sono rimasti bloccati a Tirana per colpa della pandemia
Le performance dei 18 finalisti si sono susseguite senza requie, con pause minime fra un brano e l'altro e performance spesso ridotte all'osso. La sfida della vigilia doveva essere tutta al femminile, con Anxhela Peristeri, Inis Neziri e Rosela Gjylbegu a contendersi lo scettro - ma il risultato finale ha rispettato questo pronostico solo per un terzo. A conquistare il titolo è stata Anxhela Peristeri, 34enne cantante di Korçë già vincitrice nel 2017 dell'altro festival musicale albanese Kënga Magjike, alla seconda partecipazione al FiK dopo un hiatus di ben diciannove anni. Il suo brano si intitola Karma ed è una ballata con accenti etnici scritta da Olti Curri e composta da Kledi Bahiti.
La piazza d'onore va a Sardi Strugaj, secondo classificato con il brano hard rock Ka me t'ba me kajt (Devo venire con te) mentre troviamo al terzo posto Festina Mejzini con Kush ti je, dashuri (Chi sei tu, amore?). Mancano il podio le altre favorite della vigilia e soprattutto Mirud, che con la sua copia cheappettona di Me tana di Elvana Gjata e un accenno di torso nudo aveva fatto grandi proseliti fra gli eurofan di Twitter
La performance della semifinale:
Utente
4 febbraio, 2018
@ge_aldrig_upp ti aspettavo più del Natale Ciò nonostante ho perso l'apertura del topic
Seguirò per lo più silenziosamente, leggendoti , per poi commentare per bene quando ci saranno tutti i selezionati. Magari qualche commento qua e là, it depends ihih
Comunque parto solo con il dire che sono felicissimo per la riconferma di quasi tutti i miei artisti preferiti dello scorso anno. Aspettative altissime per i Go_A, Gjon's Tears e Roxen, con la mia guilty Efendi che non so se riuscirà ad esserlo anche quest'anno.
Mi dispiace per i The Roop e ovviamente per Diodato tra i non riconfermati Dei Little Big si sa qualcosa? Non ho ben compreso .
Nerissimo che la Slovenia non abbia cambiato Act. Spero che la rinfreschino un po', perchè deve tenere alto il livello alzato dagli Zalagasper, e no, non lo avrebbe mantenuto minimamente tale l'altro anno.
Utente
9 settembre, 2013
Casadelvino ha detto
Mi dispiace per i The Roop e ovviamente per Diodato tra i non riconfermati Dei Little Big si sa qualcosa? Non ho ben compreso .
I The Roop sono stati annunciati ieri fra i 23 concorrenti dell'edizione 2021 di Pabandom iš naujo!. Avranno un posto garantito in finalissima e il diritto di eseguire il loro brano in OGNUNA delle quattro puntate.
Dei Little Big non si sa niente, da quello che si è capito Channel One ha aperto un bando pubblico a cui possono presentarsi tutti (loro compresi). Non mi stupirebbe sia se fossero confermati (ma perché non farlo prima?) sia se li tagliassero per portare la solita ballatona sulla pace nel mondo.
Utente
2 maggio, 2016
siamo solo all'inizio e già sono rimasto un po' indietro anche se distrattamente ho seguito le tre serate e alla fine ci sta come vittoria anche perché non c'era chissà quale concorrenza. Avevo certe aspettative per Mirud all'annuncio che mi era piaciuto tanto la scorsa volta ma ha sbagliato tutto lo sbagliabile
Alla fine è la classica proposta albanese, anche se più etnica del solito, ma con un un bel po' di lavoro e magari con poca concorrenza dello stesso tipo può anche strappare una qualificazione e arenarsi in finale vediamo come sarà la versione definitiva
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/1
🇫🇷 Francia
Alexandra Redde-Amiel, direttrice della sezione entertainment di France Télévisions e Head of Delegation transalpina, ha annunciato qualche dettaglio in più riguardo all'imminente finale nazionale (Eurovision France, c'est vous qui décidez!) in programma in una serata ancora imprecisata di gennaio.
Il programma si terrà a Parigi e non, come era stato dichiarato in precedenza, in una qualsiasi città periferica causa COVID. La competizione sarà strutturata in due turni: nel primo le 12 canzoni saranno sottoposte al giudizio del pubblico (che ne qualificherà sette) e di una giuria di dieci elementi (che assegnerà a una delle rimanenti uno speciale "euro-ticket"). Seguirà secondo giro di votazioni fra le otto superstiti e ruveal dei risultati con formula analoga a quella dell'ultima edizione di Destination Eurovision (split 50/50 fra giuria e televoto per decidere la vincitrice).
I componenti della giuria sono stati già annunciati: si tratta di Amir Haddad (rappresentante francese all'ESC 2016, svolgerà anche funzione di presidente di giuria), Duncan Laurence (vincitore dell'ESC 2019 per i Paesi Bassi), Marie Myriam (vincitrice dell'ESC 1977 per la Francia), Natasha St-Pier (4° classificata all'ESC 2001 sempre per la Francia), Chiméne Badi (terza classificata a Destination Eurovision 2019), André Manoukian (cantante jazz e storico giudice del talent Nouvelle Star), Élodie Gossuin (presentatrice TV), Jean-Paul Gaultier (stilista), Michéle Bernier (attrice comica) ed Agustín Galiana (cantante e comico).
🇮🇱 Israele
Come avevamo annunciato, i nove demo annunciati in pompa magna a metà dicembre son stati ridotti a tre da votazione pubblica + giuria, opportunatamente revampati e rilasciati (dopo spoiler del quotidiano Israel Hayom) in forma di canzoni fatte e finite. La finale nazionale, dal nuovissimo nome di HaShir Shelanu L'Eurovizion, consisterà in una votazione pubblica dal 19 al 25 gennaio e vedrà in gara i seguenti brani:
- La La Love, un inno delicatissimo che celebra ufficialmente l'uscita dal COVID in chiave uptempo, scritto e composto dal team di Stav Beger (lo stesso di tutte le hit più celebri di Netta Barzilai, Toy compresa) e apparentemente - DIO FA' CHE NON SIA VERO - favorito dichiarato della stessa Eden Alene;
- Ue La La, una bop in inglese/ebraico/francese firmata dalla regina israeliana del cosmetico Aline Cohen (che ha dovuto stravolgere il testo perché la prima versione vedeva la pubblicità occulta, quasi a livello di messaggio subliminale, del suo rossetto gloss Mon Chéri). Le polemiche sono continuate anche con la seconda versione perché il ritornello ripete ossessivamente il suono "Be" che sembra un riferimento a Be Cosmetics, un'azienda sussidiaria di quella che fa riferimento a Cohen - senza contare che il testo in ebraico parla di labbra
- Set Me Free, caruccia nella versione demo e inevitabilmente trasformata un inutile collage di diciotto stili diversi.
🇱🇹 Lituania
LRT se l'è presa un po' comoda, ma alla fine è arrivato l'annuncio ufficiale dei 21 artisti che prenderanno parte alla seconda edizione di Pabandom iš Naujo!. Per la verità in gara dovevano essere in 23, ma nel frattempo si sono ritirati Gintarė Korsakaitė e soprattutto Evelina Sašenko che puntava a tornare in gara a dieci anni di distanza dalla sua vittoria con C'est ma vie (É la mia vita) e invece resta a casa, con le pive nel sacco, impossibilitata a raggiungere Vilnius per colpa dei protocolli imposti dal governo lituano per combattere la pandemia.
Lo show sarà proposto - sempre per ragioni legate al COVID - in versione snellita rispetto al passato, con due quarti di finale, una semifinale e una finalissima. I The Roop, vincitori dell'edizione 2020, salteranno le fasi eliminatorie e potranno esibirsi in ogni singola puntata. Tra i concorrenti in gara c'è anche Sunday Afternoon, pseudonimo che cela nientemeno che Vilija Matačiūnaitė (rappresentante lituana nel 2014 con Attention, eliminata in semifinale a Copenhagen)
Cantanti e canzoni in gara:
Primo quarto di finale (16 gennaio)
Aldegunda, Sit Down
Be U, Love Yourself
Black Spikes & Indrė Launikonytė, Don't Tell Me
Donata Virbilaitė, The Way I Am
Martyna Jezepčikaitė, F**k You Very Much
Milita Daikerytė, Shadows
Thomukas, Wish
Titas ir Benas, No
Twosome, I Love My Bear
Voldemars Petersons, I Never Fall For You Again
Secondo quarto di finale (23 gennaio)
Aistė Brokenleg, Home
Cosmic Bride, Solitary Star
Evita Cololo, Be paslapčių (Senza segreti)
Gabrielė Goštautaitė, Freedom
Gabrielius Vagelis, My Guy
Gebrasy, Where'd You Wanna Go?
Norbertas Liatkowski, Man In Need
Rapolas Meškauskas, Degam
Sunday Afternoon, Open
UnoBand, Eisiu (Andrò)
Finale (6 febbraio)
The Roop, Discoteque
Utente
7 agosto, 2013
Si comincia con le poche selezioni di quest'anno anche se non so quanto riuscirò a starci dietro.
L'Albania l'ho saltata e come al solito aspetterò la versione definitiva, in Lituania a meno di capolavori (che ci sono raramente) penso che faranno rivincere i The Roop, la Russia cosa aspetta a portare La baldoria
ma iniziamo con gli inevitabili paragoni
per israele avevo aspettative BASSISSIME perché quel capolavoro di feker libi era inarrivabile e tanto è stato, però sono decenti e potrebbero fare benino
Utente
9 settembre, 2013
🇳🇴 UPDATE NORVEGIA 🇳🇴
Lo metto fuori dai soliti smatterings di "varie ed eventuali" perché abbiamo così poche selezioni quest'anno che uno sviluppo di questo tipo IMHO merita post a parte
Si è tenuta stamattina, presso gli studi NRK a Oslo, la conferenza stampa dell'edizione 2021 del Melodi Grand Prix norvegese. A condurre gli stessi tre presentatori che troveremo sul palco del festival: Kåre Magnus Bergh - ormai un volto noto fra gli eurofan, avendo condotto il MGP ininterrottamente dal 2015 - affiancato come l'anno scorso da Ingrid Gjessing Linhave e Ronny Brede Aase.
La formula, che avevamo già anticipato, è suppergiù la stessa del 2020: cinque semifinali in cui si affronteranno quattro canzoni a testa, scremate ad una da finaline e finalissima. Le cinque vincitrici raggiungeranno un nucleo già esistente di canzoni pre-qualificate (quest'anno 6 invece di 5) e un'ulteriore finalista sarà decretata domenica 14 febbraio, San Valentino, come espressione di un ripescaggio (o siste sjansen, ultima chance) stile Royal Rumble fra tutte le eliminate.
Prima polemica gratuita: non capisco il senso di organizzare una conferenza stampa con tutti i crismi solo per annunciare i pre-qualificati e i concorrenti della prima semifinale, dando a questi ultimi un'esposizione esagerata e al resto dei concorrenti una press release di due righe per tutti i martedì a seguire. Capisco la voglia di mantenere alto l'interesse settimana per settimana, ma almeno fare uscire tutti i concorrenti e dare un quadro completo di tutto il carrozzone non sarebbe IMHO una brutta idea (e avvicinerebbe un pelo lo show che vogliono fare al loro obiettivo ultimo, cioè il diventare una valida alternativa al Melodifestivalen svedese).
Ovviamente come al solito son partiti i soliti giri di rumor su personaggi che si presenteranno in gara al MGP solo quando l'inferno gelerà (su tutti i Benji & Fede norvegese Marcus & Martinus). Quelli non ci saranno, ma un paio di nomi degni di nota sul piano eurovisivo sì: in particolare Rein Alexander (fan favorite della scorsa edizione la cui One Last Time arrivò in finale e fu ucciso al primo turno dal fail dell'app di voto via web, che fece entrare in gioco una giuria di back-up a lui invisa) che torna in gara con una canzone scritta da Kjetil Mørland (vincitore del MGP 2015 e ottavo classificato all'Eurovision di Vienna con A Monster Like Me) e Christian Ingebrigtsen degli A1. Ma già sabato questo ci aspetta un ritorno ancora più boom: parliamo dei KEiiNO, supergruppo composto da Tom Hugo, Fred Buljo ed Alexandra Rotan che due anni fa vinse il MGP con Spirit In The Sky e raggiunse una meritatissima sesta posizione (vincendo a mani basse il televoto) all'Eurovision di Tel Aviv
Sia i KEiiNO che Rein appartengono al gruppo di artisti già qualificati alla finale del 20 febbraio. I primi si esibiranno nella prima semifinale (ma la canzone sarà rilasciata venerdì per ragioni ignote) mentre il secondo nell'ultima.
Segue lista completa dei cantanti, delle canzoni e degli autori che finora conosciamo. I pezzi della prima semifinale sono già disponibili e li potete ascoltare nella playlist ufficiale, che si andrà a popolare col passare delle settimane
FINALISTI DI DIRITTO
TIX, Ut av mørket (Fuori dal buio)
T/M: Andreas Haukeland
KEiiNO, Monument
T/M: Tom Hugo Hermansen, Alexander Nyborg Olsson, Fred Buljo, Alexandra Rotan, Rüdiger Schramm
Stavangerkameratene, Barndomsgater (Le strade dell'infanzia)
T/M: Tommy Fredvang, Lars Horn Lavik, Robin Sharma, Glenn Lyse
Kaja Rode, Feel Again
T/M: Magnus Martinsen, Mirjam Johanne Omdal, Andreas Gjone, Erika Dahlen
Atle Pettersen, World On Fire
T/M: Atle Pettersen, Jesper Borgen, Magnus Clausen, Alexander Standal Pavelich, Peter Daniel Newman
Rein Alexander, Eyes Wide Open
T/M: Rein Alexander Korshamn, Christian Ingebrigtsen, Kjetil MørlandPRIMA SEMIFINALE (Sabato 16 gennaio)
Beady Belle, Playing With Fire
T/M: Beate Slettevoll Lech
Blåsemafian feat. Hazel, Let Loose
T/M: Jørgen Lund Karlsen, Sigurd Evensen, Stig Espen Hundsnes, Benjamin Sefring, Caroline Teigen
Jorn, Faith Bloody Faith
T/M: Åge Sten Nilsen, Jørn Lande, Eirik Renton, Kjell Åge Karlsen
Stina Talling, Elevate
T/M: Bård Mathias Bonsaksen, Hilda Stenmalm, Stina Talling, Eirik Hella, Monika EngesethSECONDA SEMIFINALE (Sabato 23 gennaio)
Daniel Owen, Psycho
T/M: Daniel Elmhari, Paria Ahmadzade, Marius Hongve, Henrik Høven, Patrick Brizard, Jørgen Troøyen, Leif Inge Fosen, Marcus Nilsen Ulstad
Ketil Stokkan, My Life Is OK
T/M: Ketil Stokkan
Maria Solheim, Nordlyset (Le luci del nord)
T/M: Andreas Gjone, Camilla North, Elsbeth Rehder, Torgeir Ryssevik, Maria Solheim
Raylee, Hero
T/M: Andreas Stone Johansson, Anderz Wrethov, Laurell Barker, Thomas Stengaard, Frazer MacTERZA SEMIFINALE (Sabato 30 gennaio)
Big Daddy Karsten, Smile
T/M: Karsten Dahl Marcussen, Are Næsset, Pål Gauslaa Sivertzen
Dinaye, Own Yourself
T/M: Christian Ingebrigtsen, David Thulin, Dina Matheussen
Emmy Guttulsrud Kristiansen, Witch Woods
T/M: Olli Äkräs, Elsa Søllesvik, Morten Franck
Ole Hartz, Vi er Norge (Noi siamo la Norvegia)
T/M: Rein Mellbye Van Vliet, Eirik Næss, Ole F. Hartz Gravbråten, Magnus Hagen Clausen, Petter Bjørklund KristiansenQUARTA SEMIFINALE (Sabato 6 febbraio)
KiiM, My Lonely Voice
T/M: Kim Rune Hagen, Espen Andreas Fjeld, Vebjørn Jernberg, Niklas Rosström
Landeveiens Helter, Alt det der (Tutto quello lì)
T/M: Lars-Erik Blokkhus, Petter Bjørklund Kristiansen, Thor-Erik Claussen
Marianne Pentha & Mikkel Gaup, Pages
T/M: Vanessa Liftig, Robin Lynch, Marianne Pentha, Mikkel Gaup
Royane Harkati, Circus
T/M: Royane HarkatiQUINTA SEMIFINALE (Sabato 13 febbraio)
Ane.Fin, Walking In My Sleep
T/M: Ane Caroline Finstad, Niklas Rosström, Espen Andreas Fjeld, Kim Rune Hagen, Vebjørn Jernberg
IMERIKA, I Can't Escape
T/M: Erika Dahlen, Bjørn Olav Edvardsen, Morten Franck, Ben Adams
River, Coming Home
T/M: Thomas Heiland, Lennart Karlsen, Magnus Claussen, Simen Meland Handeland, Tommy La Vardi
TuVeia, Bli med meg på gar'n (Vieni con me nella fattoria)
T/M: Kristian Galaaen Bredalslien, Roar Galaaen Bredalslien, Bendik Johnsen, Torgeir Ryssevik, Carl-Henrik Wahl, Jonas Holteberg Jensen, Sindre Timberlid Jenssen, Sarah A. V. Johnston
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/2
🇳🇴 Norvegia
Apro e chiudo angolino gratuito delle polemiche: la prima serata del Melodi Grand Prix post-COVID - senza pubblico e senza ospiti di sorta - è andata via liscia liscia ed è stata persino godibile, con un palco e una messa in scena che non han fatto rimpiangere le edizioni passate anzi hanno garantito un ulteriore passo avanti a livello di produzione. Visto che si può fare?
Lo show si è aperto con un mea culpa, ancorché tardivo, riguardo al fail dell'app di voto durante la scorsa finale - il tutto presentato in modo propedeutico per annunciarne i cambiamenti: non più votazione tramite emoji (cuore, lol, grrr) ma una più democratica cascata di palline colorate a simboleggiare i voti del pubblico durante le esibizioni, un po' come in Svezia con il classicissimo cuore pulsante.
La formula era la stessa dell'anno scorso: duelli uno contro uno e "finalina" fra i due vincitori per assegnare il pass per la finale (simboleggiato da un biglietto d'oro in stile Willy Wonka). A sorpresa l'hanno spuntata Blåsemafian feat. Hazel con il brano Let Loose, scritto e composto da Jørgen Lund Karlsen, Sigurd Evensen, Stig Espen Hundsnes, Benjamin Sefring e Caroline "Hazel" Teigen: il gruppo ha sconfitto la superfavorita Stina Talling al termine del secondo giro di voti, mentre Beady Belle e la rock band Jorn si sono fermati al primo. É importante ricordare che il dodicesimo pass verrà assegnato ad una canzone ripescata fra tutti gli eliminati delle semifinali, da scegliersi tramite serata di ripescaggio la sera di San Valentino.
In tutto questo si sono esibiti anche i primi due prequalificati alla finalissima: Andreas Haukeland aka TIX, cantante, autore e produttore di fama internazionale (vanta una lista di crediti infiniti ed innumerevoli, tra cui figura anche Sweet But Psycho di Ava Max) e soprattutto i KEiiNO, trio etnopop già 6° all'Eurovision 2016 composto dai cantanti Alexandra Rotan e Tom Hugo Hermansen e dal jojkare e rapper Fred Buljo.
TIX concorre con il brano Ut av mørket (Fuori dal buio), scritto e composto da lui stesso medesimo; i KEiiNO rispondono con Monument, scritta e composta da loro tre assieme ad Alexander Nyborg Olsson e Rüdiger Schramm.
🇱🇹 Lituania
Si è tenuto stasera anche il primo quarto di finale di Pabandom iš Naujo! (Let's Go Again). Il format è rimasto suppergiù lo stesso, a partire dalla mezz'ora di chiacchiere inutili al termine delle esibizioni e dalla grafica amatorialissima in Tahoma 10: sono invece cambiati i conduttori, quest'anno Ieva Stasiulevičiūtė, Vytautas Rumšas Jr. e Vaidas Baumila (rappresentante lituano nel 2015 assieme a Monika Linkytė).
La puntata è stata vinta da Voldemars Petersons, che con il brano Never Fall For You Again ha totalizzato 18 punti (12 giuria, 6 televoto). A vincere il televoto è stata però Martyna Jezepčikaitė: la sua Thank You Very Much (originariamente F**k You Very Much, ma il titolo è stato edulcorato in ossequio alla norma EBU che proibisce il turpiloquio) è stata l'unica canzone a superare i mille voti raccolti, raggiungendo quota 2063.
Passano il turno e approdano in semifinale anche il duo Titas ir Benas, il gruppo Be U e Milita Daikerytė recentissima vincitrice dell'ottava edizione lituana di X Faktorius. In generale non si vede all'orizzonte nulla che possa turbare la vittoria scontata dei The Roop (che non si sono esibiti stasera contrariamente a ciò che era stato annunciato); vedremo se settimana prossima qualcuno o qualcosa scombinerà le carte in tavola.
Miscellanea
Israele conferma la finale della selezione per il 25 gennaio, ma la votazione si terrà interamente online (non si capisce bene su cosa si dovrebbe esprimere la preferenza, ma tant'è) e in televisione finirà solo l'annuncio della canzone prescelta. Si avrà invece in data 30 gennaio l'attesissima finale di Eurovision France, c'est vous qui décidez! con le modalità descritte in precedenza.
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/3
🇳🇴 Norvegia
Causa anche una stagione eurovisiva che stenta ad entrare nel vivo, questo topic non sta macinando come gli anni passati ma proviamo lo stesso a riassumere le notizie della settimana - partendo dalla Norvegia, che come settimana scorsa ha intrattenuto con la seconda semifinale del Melodi Grand Prix.
A passare il turno è stata una nostra vecchia conoscenza ovvero Raylee Charlotte Kristiansen in arte Raylee, 23enne di Arendal già terza classificata l'anno passato con Wild (ma aveva debuttato, ancora minorenne, nel 2015 con Louder) e tornata in campo armata dello stesso team di autori (Andreas Stone Johansson, Anderz Wrethov, Laurell Barker, Thomas Stengaard, Frazer Mac) e di un mezzo plagio di Physical di Dua Lipa dall'originalissimo titolo di Hero. Punti bonus per la performance, condita da una doccia finale in stile Flashdance (che però pare non potrà replicare sul palco di Rotterdam per via delle nuove limitazioni imposte sulle performance pre-registrate).
Lasciano invece la competizione Daniel Owen (sconfitto in "finalina"), Ketil Stokkan e Maria Solheim (eliminati in semifinale).
Si sono esibiti stasera anche gli altri possessori del "biglietto d'oro" (ovvero il pass diretto alla finalissima del 20 febbraio). Si tratta degli Stavangerkameratene, gruppo vocale formato da Tommy Fredvang (finalista al MGP 2012 con Make It Better), Kjartan Salvesen, Glenn Lyse ed Ole Alexander Mæland; il brano si intitola Barndomsgater (Le strade dell'infanzia) ed è scritto e composto da Fredvang e Lyse assieme a Robin Sharma e Lars Horn Lavik.
🇱🇹 Lituania
In archivio anche la seconda semifinale di Pabandom iš Naujo!: a fare bottino pieno è Audrius "Gebrasy" Petrauskas, che con il brano Where'd You Wanna Go porta a casa il massimo punteggio di giuria e televoto (24 punti) andando a porsi come un ipotetico antagonista per la scontatissima vittoria dei The Roop. Staccano il biglietto anche il fan favorite Gabrielius Vagelis (17), Evita Cololo (16), Norbertas Liatkowski (14) e Aistė Brokenleg (9); rimane fuori per un soffio Vilija Matačiūnaitė già rappresentante lituana nel 2014, che correva quest'anno sotto il moniker di Sunday Afternoon.
Si è tenuta poi la prima attesissima performance dei The Roop, vincitori dell'edizione 2020 con On Fire e per questa ragione già ammessi di diritto alla finalissima. Il brano si intitola Discoteque ed è scritto da Vaidotas Valiukevičius, Robertas Baranauskas, Mantas Banišauskas, Laisvūnas Černovas, Kalle Lindroth e Ilkka Wirtanen.
🇫🇮 Finlandia
Durante la settimana sono state presentate, a mò di stillicidio, le sette canzoni in gara nell'edizione 2021 di Uuden Musiikin Kilpailu. Contrariamente a quanto avevo scritto nell'OP si è riproposto lo scorso vincitore Aksel Kankaanranta, anche se il suo brano non sembra ricoprire attualmente i favori del pronostico. Attualmente i principali candidati alla vittoria sembrano essere i Blind Channel, MA! troveremo in gara anche altri personaggi conosciuti come Laura Põldvere (rappresentante estone nel 2005 con le Suntribe e soprattutto nel 2017 con Koit Toome, quando furono eliminati in semifinale con l'intramontabile Verona), Anneli Magnusson AKA Pandora (rifiutata a più riprese dagli svedesi nei Melodifestivalen 2003 e 2004) e il 78enne Ilkka Johannes "Danny" Lipsanen, meglio conosciuto come l'ex fidanzato di Erika Vikman che l'anno scorso arrivò seconda con Cicciolina
Cantanti, canzoni e playlist di spotify:
Aksel Kankaanranta, Hurt
Blind Channel, Dark Side
Danny, Sinä päivänä kun kaikki rakastaa mua (Il giorno in cui tutti mi amano)
Ilta Fuchs, Kelle mä soitan (Chi sto chiamando?)
Laura Põldvere, Play
Oskr, Lie
Teflon Brothers x Pandora, I Love You
🇵🇹 Portogallo
Chiudiamo la carrellata con il Festival da Canção, che festeggia quest'anno la sua edizione numero 55 aumentando il numero dei partecipanti da sedici a venti. Le due semifinali si terranno il 20 e il 27 febbraio, mentre la finale avrà luogo il 6 marzo prossimo e vedrà in gara dieci brani. Alla conduzione si alterneranno Jorge Gabriel e Sónia Araújo la prima serata, Tânia Ribas de Oliveira e José Carlos Malato la seconda, Vasco Palmeirim, Filomena Cautela e Inês Lopes Gonçalves la finalissima. Tutte e tre le puntate saranno registrate presso gli studi RTP di Lisbona.
Cantanti, canzoni e playlist Youtube:
Prima semifinale (sabato 20 febbraio)
Fábia Maia, Dia lindo (Bella giornata)
IAN, Mundo (Mondo)
Irma Ribeiro, Livros (Libri)
Karetus & Romeu Bairos, Saudade (Nostalgia)
mema., Claro como água (Chiaro come l'acqua)
Miguel Marôco, Girassol (Girasole)
Nadine Bras, Cheguei aqui (Sono arrivata qui)
Sara Afonso, Contramão (Contromano)
The Black Mamba, Love Is On My Side
Valéria Carvalho, Na mais profunda saudade (Nella più profonda nostalgia)
Seconda semifinale (sabato 27 febbraio)
Ana Tereza Rodrigues, Com um abraço (Con un abbraccio)
Ariana Abreu, Mundo melhor (Mondo migliore)
Carolina Deslandes, Por um triz (Per un pelo)
Da Chick, I Love Music
EU.CLIDES, VOLTE-FACE (Voltafaccia)
Graciela Coelho, A vida sem acontecer (La vita senza accadere)
Joana Alegre, Joana do mar (Joana del mare)
NEEV, Dancing In The Stars
Pedro Gonçalves, Não vou ficar (Non resterò)
Tainá, Jasmim (Gelsomino)
Utente
8 febbraio, 2020
Cercherò di seguire quanto più possibile; questo topic è uno dei motivi che mi ha avvicinato a RH l'anno scorso, e per me è un must il valzer delle pre-selection, specie in assenza del minitour di pre-parties che precede l'ESC, che è uno dei tasselli che più mi mancherà quest'anno ma che, al contempo, può canalizzare maggiore interesse verso la performance live di Rotterdam.
Tra le riconferme sono particolarmente entusiasta (a scatola chiusa) dei Go_A e degli Hooverphonic (per i quali quest'anno ho un hype implementato dopo il ritorno di Geike Arnaert come voce della band), e spero che Victoria faccia quel passettino che le manca per diventare un contender da temere, e non per i soli bookmakers.
Per il resto, un po' di considerazioni sparse:
- upgrade dell'Albania rispetto all'anno scorso (anche solo per la maggior rilevanza etnica), ma va detto che per me Jonida Maliqi rimane, all'interno dello stesso filone stilistico, il riferimento più imponente. Questo brano non si discosta troppo dal trend, pur avendo una scansione ritmica più evidente, e non emerge per particolari velleità distintive. Aspetto il revamp, perché sappiamo che l'Albania, come l'Armenia, in questo può sorprendere e provare a incrementare le proprie quotazioni.
- apprezzerei se i Blind Channel per la Finlandia (una delle maggiori patrie europee del rock eurovisivo) creassero un po' di competizione interna a Tornike Kipiani: una seconda quota rock ed il conseguente derby nel derby non mi dispiacerebbe, soprattutto se ciò dovesse significare liberarci definitivamente dell'overrated Aksel.
- paura paurissima del nuovo brano dei KEiiNO, che in questo momento secondo me sta facendo tremare anche la Russia. Devo sicuramente riascoltarlo, ma anche solo per il forte lavoro di editing visivo operato nello staging mi sembra come minimo materiale da top 5 overall (e sì, spero di tirargliela). Continuo a ritenere Fred la parte più interessante del trio, ma a questo giro non lasciano nulla al caso: alchimia, vocalizzo monster, stage confidence, formula pressoché simile alla precedente ma più ponderata. Va detto che la canzone è meno appiccicosa ma la performance in questo caso può fare la differenza. Mi auguro che Rein Alexander torni più motivato e competitivo che mai, giusto per creare un attimino di apparente suspance.
- Pochi o quasi inesistenti colpi in canna per l'Israele, va detto che neanche l'anno scorso apprezzai particolarmente la scelta ma le riconobbi una maggiore contestualizzazione, aveva proprio un'energia diversa, una verve, portava un colore preciso all'interno del quadro complessivo. Quest'anno neanche quello: qualsiasi venga promossa domani tra le tre canzoni, scivolerà via perché percepisco maggiore genericità.
- Un po' di conflitti interni per i The Roop: chiariamoci, la canzone c'è ma, se non dovesse reggere il fardello di un confronto inevitabile, mi convincerebbe in parte di più. Adoro la componente musicale, la voce dal carattere spiccatamente new wave di Vaidotas, i cori, l'impegno e lo studio del dettaglio a livello di impianto scenico, mi piace anche come si sia studiato il giochino dei simboli da ricreare con la mano come ulteriore tratto distintivo, la canzone però, vuoi o non vuoi, la ritengo un gradino sotto On fire e mi spiace moltissimo perché avrei voluto più di ogni altra cosa che mi piacesse, se non di più, almeno tanto quanto. Ci si muove in un territorio meno alternative, meno contraddistinto da synth ipnotici e da quel suono che rappresentava un marchio di fabbrica, e si attinge invece ad un ecosistema più contraddistinto da influenze funk. Apprezzo lo special, apprezzo la voglia di rimettersi in gioco e non ho dubbi che arriveranno a Rotterdam, se lo meritano. Resta un po' quel senso di irrisolto, dovuto non ad un mancato tentativo di replica, oggettivamente impossibile e nemmeno bramato da me, ma ad un discostarsi forse più del necessario da un'estetica precisa, vuoi cromaticamente (mi intrigava di più anche lo staging precedente, più misterioso, più d'impatto, più autorevole di questo fittizio contrasto tra giallo e viola) e vuoi stilisticamente. Viene da sé che di qui a maggio probabilmente la amerò.
Utente
9 settembre, 2013
Plasma ha detto
- paura paurissima del nuovo brano dei KEiiNO, che in questo momento secondo me sta facendo tremare anche la Russia. Devo sicuramente riascoltarlo, ma anche solo per il forte lavoro di editing visivo operato nello staging mi sembra come minimo materiale da top 5 overall (e sì, spero di tirargliela). Continuo a ritenere Fred la parte più interessante del trio, ma a questo giro non lasciano nulla al caso: alchimia, vocalizzo monster, stage confidence, formula pressoché simile alla precedente ma più ponderata. Va detto che la canzone è meno appiccicosa ma la performance in questo caso può fare la differenza. Mi auguro che Rein Alexander torni più motivato e competitivo che mai, giusto per creare un attimino di apparente suspance.
Io avrei più paura di TIX che sta facendo sfracelli su Spotify (anche nel confronto diretto con gli stessi KEiiNO) ed è dato anche dagli stessi norvegesi come il favorito #1 per la vittoria del MGP
Utente
8 febbraio, 2020
ge_aldrig_upp ha detto
Io avrei più paura di TIX che sta facendo sfracelli su Spotify (anche nel confronto diretto con gli stessi KEiiNO) ed è dato anche dagli stessi norvegesi come il favorito #1 per la vittoria del MGP
Sai che non lo avrei detto? A momenti la performance dei KEiiNO al MGP quintuplica le views di quella di TIX (ma immagino siano numeri dovuti alla bolla degli eurofan). Non so, secondo me il pubblico, piattaforme a parte, potrebbe sostenere entrambi, specie se il televoto è esteso al di fuori del suolo nazionale, dunque potrebbe essere una sfida giocata al fotofinish. Di sicuro in ottica ESC lui mi impensierisce di meno.
Utente
9 settembre, 2013
Plasma ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
Io avrei più paura di TIX che sta facendo sfracelli su Spotify (anche nel confronto diretto con gli stessi KEiiNO) ed è dato anche dagli stessi norvegesi come il favorito #1 per la vittoria del MGP
Sai che non lo avrei detto? A momenti la performance dei KEiiNO al MGP quintuplica le views di quella di TIX (ma immagino siano numeri dovuti alla bolla degli eurofan). Non so, secondo me il pubblico, piattaforme a parte, potrebbe sostenere entrambi, specie se il televoto è esteso al di fuori del suolo nazionale, dunque potrebbe essere una sfida giocata al fotofinish. Di sicuro in ottica ESC lui mi impensierisce di meno.
Il voto è aperto ai soli residenti in Norvegia, ma allo stesso tempo sono d'accordo che i KEiiNO potrebbero ricevere un boost dato dal fatto che comunque di partenza il pubblico del MGP è più favorevole a loro rispetto a TIX (nel senso che magari quest'ultimo è seguito dai ragazzini che non guardano la TV, e se lo fanno non seguono il MGP, e se lo fanno non votano)
Sono d'accordo che in ottica ESC Ut av mørket sia un pezzo meno temibile di Monument (anche perché lì ci sono pure le giurie, al MGP no) però son curioso di ascoltare l'inevitabile traduzione in inglese che gli potrebbe far acquistare mille punti
Utente
9 settembre, 2013
Delle pene e dei dolori di Israele avevamo parlato lungamente: i piani pre-COVID erano di una finale nazionale dove Eden Alene (già scelta come rappresentante israeliana nel 2020 con Feker Libi) avrebbe dovuto esibirsi live su tre canzoni, poi è arrivato il vaccino ma non abbastanza in fretta da consentire la produzione di questa finale in una nazione che sta sperimentando il terzo lockdown duro in un anno.
Si è risolto tutto rilasciando tre video ufficiali e facendo votare su quelli, senza performance live di alcun tipo. La serata di presentazione HaShir Shelanu L'Eurovizion è così diventata una celebrazione degli autori di ogni pezzo, aggiunta a un'ulteriore proiezione dei video e all'annuncio del brano vincitore. Alla conduzione c'era Lucy Ayoub (già presentatrice dell'Eurovision 2019) e durante il programma si è tenuto anche un collegamento con Sietse Bakker - produttore esecutivo di Rotterdam 2021 - che ha comunicato i quattro piani preposti dall'Eurovision per la realizzazione della manifestazione in questo anno solare.
La finale doveva essere una lotta a due fra La La Love (canzone sull'uscita trionfale dal COVID propulsa da EscXtra) e Ue La La (product placement di un marchio di cosmetici sostenuto da Wiwibloggs). Fra le due l'ha spuntata la terza canzone, che fino a stamattina non si era filato tipo nessuno - Set Me Free, una specie di collage di dieci brani diversi in inglese e lingua ebraica scritto e composto da Noam Zaltin, Ido Netzer, Amit Mordechai e Ron Carmi. Per la cronaca La La Love si è piazzata in seconda posizione, mentre Ue La La al terzo.
Eden Alene ha 20 anni, è originaria di Gerusalemme e appartiene a una famiglia ebraica di origini etiopi. Ha ottenuto il diritto di rappresentare Israele all'Eurovision un anno fa, vincendo il talent show HakoKhav HaBa con una cover di Halo di Beyoncé; in passato aveva anche vinto la terza edizione di The X Factor Israel.
Il video ufficiale:
Utente
7 agosto, 2013
Tre canzoni in gara. Una molto amata dai fan (Ue la la), l'altra chiaramente preferita da Eden (La la love). La terza, la peggiore del lotto a mio parere perché non ha né la cazzimma della prima, né la capacità di coinvolgere e far divertire della seconda, vince la selezione.
Tutto in regola mi sembra.
Utente
8 febbraio, 2020
Questa scelta dimostra che i format che hanno come punto di partenza la scelta dell'artista e non la scelta della canzone, possono dare adito a scelte trascurabili. Confermo la mia idea: l'anno scorso poteva essere insidiosa con Feker libi, quest'anno solo una line-up composta da altrettante canzoni scelte con spirito di inerzia potrebbe salvarla. Spero di assistere ad un finale diverso da questo con Roxen.
Utente
9 settembre, 2013
Plasma ha detto
Questa scelta dimostra che i format che hanno come punto di partenza la scelta dell'artista e non la scelta della canzone, possono dare adito a scelte trascurabili. Confermo la mia idea: l'anno scorso poteva essere insidiosa con Feker libi, quest'anno solo una line-up composta da altrettante canzoni scelte con spirito di inerzia potrebbe salvarla. Spero di assistere ad un finale diverso da questo con Roxen.
Personalmente, ma è un mio punto di vista, le selezioni con la formula "un artista presenta X canzoni" sono le più deleterie, brutte televisivamente e inefficaci dal punto di vista del risultato.
Un po', come si è visto con Roxen l'anno passato, c'è sempre il rischio che all'artista piaccia una canzone più delle altre e si esibisca con trasporto differente in base a quella che vuole portare; un po' c'è il caso che il pubblico non capisca le intenzioni e scelga la canzone che il cantante odia (vedi Lucia Perez nel 2011). A questo punto, specie se si crede nel valore dell'artista, tanto vale fare subito la selezione interna oppure costruirci sopra una NF più o meno pilotata tipo quella lituana di quest'anno
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