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Selezioni Nazionali 2021
fool
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8 marzo, 2021 - 9:15
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ge_aldrig_upp ha detto

Va anche detto che questa immensa disponibilità finanziaria di Senhit deriva dal suo essere gestita dal gruppo editoriale Panini

Panini si occupa anche di management musicale? 

winner
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8 marzo, 2021 - 12:54
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l'Estonia che non canta in estone

il Portogallo che non canta in portoghese

Adrenalina e non c'è Mietta a cantare

Finora team Ucraine aspettando il taglio della canzone

ge_aldrig_upp
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10 marzo, 2021 - 6:57
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Dopo averci convinto per mesi di una nuova scelta interna dei Little Big, il broadcaster russo Channel One ha deciso di tornare sui propri passi e inventarsi una finale nazionale nel giro di due giorni (a cui effettivamente sembrava dovessero partecipare i Little Big, cioè prima doveva essere una serata di presentazione del pezzo, poi una selezione dove loro cantavano X pezzi propri, infine è diventata una cosa con altra gente e loro come interval act, boh).

Alla presenza di Philipp Kirkorov, metà della sua famiglia, Natalia Gordienko (rappresentante moldava quest'anno) a fargli da accompagnatrice, Dima Koldun (Bielorussia 2007), Dina Garipova (Russia 2013) e Ruslan Alehno (Bielorussia 2008) a... boh, presenziare? si sono affrontati la band indie pop Therr Maitz con Future Is Bright, il duo #2Mashi con Better Words e Manisha con Russkaya zhenshchina (Donna russa). Il programma si è tenuto alla presenza del pubblico presso gli studi di Channel One a Mosca, era condotto da Yana Churikova e vedeva in ballo una decisione presa al 100% dal televoto.

Alla fine di tutto ha vinto Manizha Dalerovna Sangin, 29enne cantante russa nata a Dushanbe (Tagikistan). Popolare in patria dal 2003 quando ha ottenuto una certa fama nei concorsi di canto giovanili (vincendone svariati sia in Russia che fuori), ha avuto un breakthrough nel 2016 come artista indipendente e ha scritto un brano per la versione russa del live action di Mulan. Il brano, rebrandizzato Russian Woman per venire incontro al pubblico internazionale, è in russo/inglese ed è scritto da Manizha assieme ad Ori Avni e Ori Kaplan. Nella finale nazionale ha conquistato il 39,7% dei voti, contro il 35,7% delle #2Mashi e il 24,6% dei Therr Maitz.

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La Bielorussia ha visto nel 2020 una serie di proteste contro il governo guidato dal dittatore Alexander Lukashenko a seguito del suo successo (messo in discussione dagli osservatori internazionali) nelle elezioni politiche del 9 agosto. Questo ha portato a una dura repressione di molti aspetti della vita pubblica, con figure, personaggi ed artisti invisi al regime che hanno dovuto nascondersi, emigrare o mettersi a fare altro. Malgrado questo la nazione è rimasta in corsa per l'ESC (malgrado alcuni eurofan si siano mobilitati per avviare una petizione pro-loro squalifica) e oggi ha presentato al mondo questo piccolo capolavoro di propaganda, emerso da una selezione che era il quanto più possibile aperta ma è stata comunque disertata da gran parte degli artisti più in voga.

A rappresentare i bielorussi a Rotterdam saranno i Galasy ZMesta con il brano Ya nauchu tebya (I'll Teach You). Il gruppo è ovviamente pro-Lukashenko e si descrive come "comico", anche se le loro canzoni sono fortemente schierate a favore del regime e contengono argomenti delicati come invettive e contenuti omofobi e transfobici. Questa canzone in particolare è una velata presa in giro dei rivoluzionari, in quanto il "ti insegnerò" del titolo va interpretato come un "ti costringerò ad obbedire". É interamente eseguita in russo (il bielorusso in questo momento è una lingua oppressa ed invisa al regime) e i suoi autori al momento sono ignoti, ma si presume siano i membri stessi del gruppo (Dmitry Butakov, Irina Sorgovitskaya, Evgeniy Kardash, Evgeniy Artyukh e Maxim Ponomarenko).

Qualsiasi commento sarebbe superfluo, quindi mi aggiungo agli auguri di tanta buona democrazia (e possibilmente di eliminazione in semifinale) verso i bielorussi sadida

https://youtu.be/_RMHKaIsac0

ge_aldrig_upp
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10 marzo, 2021 - 14:16
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Mirton ha detto

ge_aldrig_upp ha detto

Va anche detto che questa immensa disponibilità finanziaria di Senhit deriva dal suo essere gestita dal gruppo editoriale Panini

Panini si occupa anche di management musicale?   

Credo sia un'attività collaterale di cui si occupano più o meno come passatempo (ma perché è un gruppo editoriale immenso con dentro veramente di tutto)

BlueBlau
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10 marzo, 2021 - 16:04
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Senhit è assolutamente una sorpresa, non avevo chissà che aspettative nonostante Freaky fosse ok. e ancora più sorpreso dal risultato e dalla collaborazionesorpresoMi piace molto e una delle loro migliori proposte, quest'anno non posso non fare un po' il tifo per loro partypeccato la sfortuna di essere in una semifinale che tende troppo al momento su quella direzione quindi mi pare naturale che una deve restare in semifinale e San Marino è quella che vedo con meno sostegnosadida.

Abbastanza sorpreso dalla non riconferma dei Little Big visto che avrebbero fatto benissimo, forse non da vittoria ma sicuro da andarci vicino con il televoto. Con Manizha le ambizioni si ridimensionano di molto. Rientra nella classica canzone 2x1 che vanta diversi tentativi che non hanno superato la semifinale e se ci fosse qualsiasi altra bandiera forse farebbe la stessa fine. Però sono contento, è tipo l’ultima cosa che mi aspettassi da loro ma non mi dispiace per nulla.

Ritornando al discorso dei non riconfermati che dispiace non rivedere, per quanto Da Vidna non fosse tra i miei preferiti l'anno scorso i VAL sono quelli che più dispiace perderehug soprattutto per il trattamento subito. 

Detto questo ero quindi molto curioso di sapere quale coscienzioso artista venisse scelto al loro posto... Peggio delle mie più basse aspettative e se la traduzione che ho letto è un minimo accurata questa non dovrebbe nemmeno arrivarci a Rotterdam. 

ge_aldrig_upp
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11 marzo, 2021 - 7:21
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La prima di quattro nazioni che ha deciso di confermare il cantante del 2020 con una scelta interna è l'Austria, che ha dato nuovamente fiducia a Vincent Bueno - 35enne cantante originario di Vienna ma nato da famiglia filippina.

Contrariamente a quanto fatto da molti altri paesi, questa partecipazione vede un cambiamento radicale del genere musicale presentato dal cantante (dal finto uptempo dell'anno scorso a un midtempo in chiave soul). Il brano si chiama Amen (sì, come quello della Slovenia nell'altra semifinale) ed è scritto da Ashley Hicklin, Jonas Thander e Tobias Stuber. Hicklin ha già partecipato all'ESC in due occasioni, come autore di Me And My Guitar di Tom Dice (Belgio 2010) e Universo di Blas Cantó (Spagna 2020); Thander ha scritto I've Been Waiting For This Night di Donny Montell (Lituania 2016) ed ha suonato il sassofono in Shake It Off di Taylor Swift.

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La delegazione bulgara, dopo aver inizialmente minacciato il ritiro dall'edizione 2020 se non li si fosse lasciati liberi di competere col brano dello scorso anno anche nel 2021, ha trovato un accordo con il suo finanziatore/sponsor (iCard, un servizio di conto corrente e trasferimenti bancari online) per fare comunque competere Victoria a Rotterdam. Il brano è stato scelto internamente fra le cinque canzoni dell'EP a little dramatic (più una sesta release intitolata Ugly Cry) e i fan erano tenuti a dare consigli su quale fosse la proposta più adatta per l'Eurovision, anche se BNT non è mai sembrata intenzionata ad ascoltarli.

La presentazione del brano è stata fatta ieri, al termine di una live session in cui Victoria ha suonato tutti i brani in acustico inframmezzata da performance di cantanti famosi bulgari. Non l'ha spuntata la canzone favorita dei fan (Imaginary Friend), né quella che sembrava doveva essere la prescelta in base agli insider (The Funeral Song) ma la trascurata ballata eterea Growing Up Is Getting Old - che *qualcuno* aveva indicato nel sondaggio come la più indicata per competere all'ESC sadida

Victoria Georgieva ha 23 anni, viene da Varna e si è classificata sesta nella quarta edizione di X Factor Bulgaria. La canzone Growing Up Is Getting Old è scritta e composta da Victoria stessa assieme a Maya Nalani Carlsson, Helena Larsson ed Oliver Björkvall: tutti e tre sono svedesi, giovani e appartengono alla galassia della casa di produzione Symphonix Records.

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Alla notizia della cancellazione dell'ESC 2020 la Grecia è stata tra le prime nazioni a confermare la propria rappresentante per l'anno seguente. In aggiunta ad essa è stato confermto anche il team autorale (il solito Dream Team di Kontopoulos e Vaughn) assieme al direttore artistico dell'esibizione (Fokas Evangelinos).

Troveremo a rappresentare la Grecia a Rotterdam Stefania Liberakakis, 18enne nata ad Utrecht (Paesi Bassi) da genitori greci. La canzone si intitola Last Dance ed è scritta e composta da Dimitris Kontopoulos (che arriva a 3 entries in gara quest'anno assieme a Moldavia ed Estonia) e il team di produzione ARCADE (Pavlos Manolis, Anastasios Rammos, Diverno, Gabriel Russell)

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Chiudiamo la carrellata odierna con la Svizzera, che è rimasta abbastanza nel seminato tracciato l'anno scorso dal confermare la scelta di Gjon Muharremaj in arte Gjon's Tears - 23enne cantante nato a Broc da madre albanese e padre kosovaro, con una lunga lista di successi che include un terzo posto a 12 anni in Albania's Got Talent (2010) e un arrivo in semifinale a The Voice France: la plus belle voix (2019).

Il brano portato in gara da Gjon si intitola Tout l'univers (Tutto l'universo) ed è scritto da Gjon assieme a Wouter Hardy (compositore di Arcade di Duncan Laurence, canzone vincitrice dell'ESC 2019 per i Paesi Bassi), Nina Sampermans (autrice di Would You? di Iris, Belgio 2012) e Xavier Michel, membro del duo Aliose che si classificò settimo nella selezione nazionale del 2011 con Sur les pavés (Sui ciottoli)

fool
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11 marzo, 2021 - 11:12
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Krishoes ha detto

Forse ha proprio ragione Ge, in giro c'è il grande revival dei generi che andavano forte nei primi anni Duemila e io non riesco ancora a intercettarlo o a rendermene conto. D'altronde sono passati venti (20!) anni, e siccome nella musica tutto torna ciclicamente prima o poi, ci sta che oggi ci si rifaccia a quel momento lì.

Detto ciò, giusto che all'ESC ci sia spazio anche per queste proposte che solitamente sono molto lontane dall'immaginario musicale del contest (ma mi è parso di capire che in questo caso anche gli eurofan la sostengano) e avrà anche i suoi votanti, quindi good for them. Col tempo e gli ascolti la apprezzerò anche io.

Ma dici in ambito ESC o proprio in generale? 

Krishoes
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11 marzo, 2021 - 12:01
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Mirton ha detto

Krishoes ha detto

Forse ha proprio ragione Ge, in giro c'è il grande revival dei generi che andavano forte nei primi anni Duemila e io non riesco ancora a intercettarlo o a rendermene conto. D'altronde sono passati venti (20!) anni, e siccome nella musica tutto torna ciclicamente prima o poi, ci sta che oggi ci si rifaccia a quel momento lì.

Detto ciò, giusto che all'ESC ci sia spazio anche per queste proposte che solitamente sono molto lontane dall'immaginario musicale del contest (ma mi è parso di capire che in questo caso anche gli eurofan la sostengano) e avrà anche i suoi votanti, quindi good for them. Col tempo e gli ascolti la apprezzerò anche io.

Ma dici in ambito ESC o proprio in generale?   

Ammetto di non essermi ancora accorto di questa tendenza nella musica pop (forse Ava Max?), ritengo siano più le proposte che si rifacciano agli anni '80 e' 90, però è vero che all'ESC quest'anno ci sono cose che suonano molto anni 2000.

fool
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11 marzo, 2021 - 15:57
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Krishoes ha detto

Ammetto di non essermi ancora accorto di questa tendenza nella musica pop (forse Ava Max?), ritengo siano più le proposte che si rifacciano agli anni '80 e' 90, però è vero che all'ESC quest'anno ci sono cose che suonano molto anni 2000.  

Effettivamente il nu-metal non lo sentivo da una quindicina di anni, così come il crossover che era tipico di artisti come LP o LB.

Non so, appena ho ascoltato i Blind Channel me li sono immaginati nella EuroTop20 che MTV proponeva nel mezzogiorno della domenica, mi han dato The Rasmus vibes pur essendo musicalmente diversi. Secondo me all'ESC possono fare bene (e non fatico a credere che gran parte dei fan della manifestazione siano inclini ad un effetto nostalgia per quegli anni) 

ge_aldrig_upp
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11 marzo, 2021 - 19:48
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Nel frattempo l'EBU ha preso pubblicamente posizione contro l'entry bielorussa, dichiarando impossibile la partecipazione di Ya nauchu tebya (I'll Teach You) per come è al momento.

A BTRC restano le seguenti tre possibilità:

a) stessa canzone con cambiamento sostanziale del testo;

b) cambio canzone entro la deadline già esistente;

c) ritiro.

 

Aspettiamo svolgimenti sadida

BlueBlau
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11 marzo, 2021 - 22:22
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Contentissimo per Svizzera e Bulgaria, erano due delle mie preferite dell'anno scorso quindi temevo una grossa delusione. E per quanto penso siano più deboli dello scorso anno restano comunque tra le migliori sadida  

Dalla Grecia mi aspettavo il sequel di Supergirl e invece devo ricredermi, una bella sorpresa anche se in alcuni punti si perde un po'. Austria invece ok, niente di sbagliato ma anche niente che mi coinvolga più di tanto, e non riesco neanche a fare un confronto perché quella dell'anno scorso non la ricordo proprio e penso pure di averlo scambiato con l'ex rappresentante cipriota qualche voltalol

ge_aldrig_upp
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12 marzo, 2021 - 6:49
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Conferma lo stesso artista ma cambia del tutto genere la Macedonia del Nord: Vasil Garvanliev, 37enne di Strumica cresciuto negli Stati Uniti come rifugiato della guerra del Kosovo, propone a questo giro la ballata Here I Stand - scritta e composta da lui stesso con produzione di Borche Kuzmanovski e Davor Jordanovski.

Di importante c'è da dire che Vasil fu backing vocalist di Tamara Todevska all'Eurovision 2019 e che no, non riuscirà a ripetere i fasti di Proud con questa nuova proposta sadida

https://youtu.be/HbXczPgRI7Y

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Contrariamente alla Macedonia del Nord, il Regno Unito ha impiegato mesi a confermare l'artista dello scorso anno per il 2020 (James Newman, 36enne cantante, autore e vocalist di Settle, fratello minore del più famoso John). Si tratta di una scelta interna demandata a una partnership fra BBC e la major discografica BMG.

Newman ha un percorso di gavetta molto lungo e che comprende sia tanto lavoro come backing/corista/featuring (la sua voce compare in pezzi di successo dei Rudimental e di Armin van Buuren) ma anche di autore (Calvin Harris, Jess Glynne, le Little Mix, Olly Murs, Zayn, Louis Tomlinson, in ambito eurovisivo Dying To Try di Brendan Murray (Irlanda 2017)). La sua nuova canzone si intitola Embers, è scritta da lui stesso assieme a Conor Blake, Danny Shah, Tom Hollings, Samuel Brennan ed è palesemente una riproposizione/compilation di svariate hit pregresse dei Rudimental lmao

fool
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12 marzo, 2021 - 8:29
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Ma perché il Regno Unito manda sempre profili di secondo piano? Sembra non essere particolarmente interessato alla manifestazione 

ge_aldrig_upp
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12 marzo, 2021 - 15:13
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Mirton ha detto
Ma perché il Regno Unito manda sempre profili di secondo piano? Sembra non essere particolarmente interessato alla manifestazione   

Perché quelli di primo piano non ritengono che il ritorno dell'ESC sia abbastanza da compensare la possibilità di una brutta figura. In UK poi si è sviluppato un certo stigma del tipo "l'Europa non ci vota neanche se portiamo qualcosa di competitivo" che finisce per tenere chi davvero potrebbe fare bene ancora più lontano noparty

(Comunque per i loro standard quello di James Newman è un profilo anche di un certo peso, perlomeno ha avuto un MINIMO riscontro nel panorama musicale britannico durante l'ultima decade sadida )

ge_aldrig_upp
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13 marzo, 2021 - 1:35
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La Polonia ci ha fatto sudare il nome del rappresentante per quasi un anno, anche se era sembrato abbastanza palese fin da subito che Alicja Szemplińska sarebbe stata abbandonata al suo destino (con il contentino dell'esibizione su Empires durante la finale dello scorso JESC).

La certezza della sostituzione è arrivata oggi con l'annuncio (già anticipato negli scorsi giorni da alcuni media polacchi) di Rafał Brzozowski, 39enne cantante di Varsavia assurto alla popolarità con la partecipazione alla prima edizione di The Voice of Poland dove arrivò in semifinale. Nel 2017 aveva preso parte al Krajowe Eliminacje, classificandosi secondo dietro Kasia Moś con la ballata Sky Over Europe; nel 2020 ha condotto lo Junior Eurovision di Gliwice assieme a Małgorzata Tomaszewska e Ida Nowakowska. Si tratta di un artista non particolarmente popolare in patria, soprattutto a causa del suo supporto all'attuale governo di estrema destra e al PiS di Andrzej Duda.

La canzone si intitola The Ride, ha riferimenti The Weeknd-iani ed è scritta da un team tutto svedese che include Joakim Övrenius, Thomas "TK" Karlsson, Clara Rubensson e Johan Mauritzson. Si tratta di persone che hanno storicamente gravitato nel mondo eurovisivo: Övrenius ha scritto That's Love di Michael Michailoff (eliminata in semifinale al Melodifestivalen 2008) e poi Just Like Rain di Thomas Barsøe (DMGP 2010) e Black And Blue di Kat & Justin Hopkins (DMGP 2011). Karlsson e Mauritzson invece fanno parte della band Charizma, che ha preso parte alla selezione estone Eurolaul 2004 (quinti con I'll Give You A Mountain) e a quella polacca del 2007 (sempre quinti con Emily). Tutti insieme hanno scritto il brano con cui Rubensson, 19 anni, ha preso parte all'edizione 2019 di Svensktoppen Nästa (il concorso che elegge una wildcard per il Melodifestivalen): la sua voce è anche quella con cui è stato registrato il demo di The Ride.

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Ritorna invece per la Lettonia Samanta Poļakova in arte Samanta Tīna, 30 anni, originaria di Tukums, in gara per ben sei volte alla finale nazionale lettone prima di conquistare la vittoria l'anno scorso con Still Breathing. Precedentemente era arrivata seconda nel 2012 cantando I Want You Back in coppia con Dāvids Kalandija, seconda nel 2013 con I Need A Hero, terza nel 2014 con Stay, ritirata nel 2016 (con due canzoni in gara), settima nel 2019 con Cutting The Wire. In aggiunta vanta anche due partecipazioni alla selezione lituana senza grande esito, nonché una top8 nella terza stagione di Lietuvos balsas (versione lituana del franchise The Voice).

La canzone che Samanta porterà a Rotterdam si intitola The Moon Is Rising ed è più o meno un rifacimento di quella dell'anno passato, con accenti un po' diversi ma preservando l'attitude prepotente e aggressiva che aveva decretato il successo di Still Breathing. Gli autori sono Samanta stessa, Aminata Savadogo (rappresentante lettone nel 2015 con Love Injected e autrice per Heartbeat di Justs l'anno dopo) e Oskars "SKVR" Uhaņs.

BlueBlau
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13 marzo, 2021 - 13:11
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ultime uscite non proprio entusiasmanti, quella che più ho apprezzato è la Lettonia ma più come guilty pleasure nel suo essere assurda ed esageratalol anche se preferivo quella dell'anno scorso

Polonia e UK sono sullo stesso piano, entrambe piacevoli e che si lasciano ascoltare finché durano ma non mi resta molto dopo i tre minuti, non saprei neanche accennare come fannosadida tra le due penso di preferire Embers comunque

la Macedonia invece non mi dice assolutamente nulla e neanche mi viene voglia di risentirla. Un po' spiace perché la brutta copia di una qualsiasi delle sue sarebbe stata meglio, anche in quella dell'anno scorso era più apprezzabile. In una semifinale con poca presenza maschile potrebbe fare meglio del previsto ma l'unica curiosità è vedere se seconda nel running order mettono questa o la Slovenia

ge_aldrig_upp
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14 marzo, 2021 - 0:20
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Ne abbiamo parlato meglio nel topic apposito ma per dovere di completezza aggiungo anche qui la scelta della Svezia, che con la finale del Melodifestivalen chiude ufficialmente la stagione delle selezioni nazionali lasciando il campo alle ultime scelte interne piango2

Vince Tousin Michael Chiza in arte Tusse, 19 anni, originario della Repubblica Democratica del Congo e giunto da bambino in Svezia come rifugiato di guerra, vissuto fra Nora, Västerås e il villaggio di Kullsbjörken in Dalecarlia. La canzone si intitola Voices ed è scritta da Joy e Linnea Deb, Anderz Wrethov e Jimmy "Joker" Thörnfeldt: con questa vittoria i Deb diventano ufficialmente gli autori più di successo della seconda decade del MF moderno (terza vittoria dopo quelle del 2013 e del 2015, in aggiunta a due secondi posti e due terzi), come lo erano stati Fredrik Kempe e Thomas G:son nella prima.

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Molti mi hanno chiesto come ho preso la momentanea cancellazione del Söngvakeppnin dopo ben 15 anni e la mia risposta è stata MALISSIMO. Ma tant'é: fin dal momento della cancellazione dello scorso Eurovision, Daði Freyr ha messo in chiaro che il suo ritorno all'ESC sarebbe stato vincolato a una sua scelta interna senza passare da una nuova competizione pubblica, e comunque è stato chiaro a settembre che RÚV non aveva né l'intenzione né la disponibilità economica per organizzare il classico show in tre serate. L'unico concorso musicale organizzato in Islanda quest'anno resta quindi il suo fratellino minore Söngkeppni framhaldsskólanna (cioè il concorso musicale delle scuole superiori islandesi, che viene trasmesso sulla prima rete ed ha una grafica ed un branding simile a quello del SK), vinto dai fratelli Tryggvi e Júlíus Þorvaldsson che aspettiamo al varco per il 2022 heart

Tornando a noi, stasera Daði Freyr & Gagnamagnið (formazione il cui nome significa "Piano dati", composta dai coristi Sigrún Birna Pétursdóttir e Hulda Kristín Kolbrúnardóttir assieme ai ballerini Árný Fjóla Ásmundsdóttir, Stefán Hannesson e Jóhann Sigurður Jóhannsson) hanno finalmente presentato la tanto agognata canzone per Rotterdam 2021 all'interno del popolare show di intrattenimento musicale Straumar. Il brano (che era già stato leakato in settimana) si intitola 10 Years, è scritto e composto da Daði stesso e si inserisce pienamente nella linea tracciata dalla precedente Think About Things nonché dal suo debutto del 2017 con l'indimenticata Is This Love?. Due le principali aggiunte a questo giro: un'intro scandita dai violini e un bridge dove appare un "coro" composto di circa mille voci di fan in giro per l'Europa, reso possibile dalla nuova regola che permette la presenza di voci di supporto sulla backing track. Come TAT era dedicata da Daði alla figlia Áróra Björg, questa è invece ispirata dalla moglie e compagna di band Árný Fjóla: i "dieci anni" del titolo sono quelli della loro relazione.

La performance live:

ge_aldrig_upp
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15 marzo, 2021 - 20:13
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Dall'Azerbaijan arriva una conferma sostanziale del pacchetto dell'anno scorso: la cantante è Samira Efendiyeva in arte Efendi, 29enne cantante pop/jazz di Baku resa celebre dal terzo posto conseguito nel 2016 a The Voice of Azerbaijan.

Il tema dell'elogio delle grandi eroine della storia, iniziato nel 2020 con Cleopatra, viene confermato quest'anno con Mata Hari - brano etno-trash che riprende in tutto e per tutto quello di dodici mesi fa (al punto da citarlo esplicitamente). Cambiano un po' gli autori ma rimane lo stesso il team a cui fanno a capo ovvero la Roc-A-Ville di Luuk van Beers, a cui si aggiungono Amy van der Wel, Tony Cornelissen e Josh Earl.

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Anche la Georgia segue l'approccio dei cugini caucasici: confermato subito il cantante (Tornike Kipiani, 33enne di Tbilisi, vincitore della prima edizione di X Factor Georgia e della seconda di Georgian Idol), il team di produzione e il genere d'elezione (un pop a tinte rock musicalmente inoffensivo).

La canzone si intitola You ed è scritta e composta da Kipiani assieme ad Aleko Berdzenishvili.

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Come l'anno scorso, anche quest'anno Malta si è fatta aspettare come la proverbiale sposa. Sapevamo da mò il nome della rappresentante, anch'essa confermata dall'edizione 2020: Destiny Chukunyere, 18enne nata a Birkirkara ma di origini nigeriane da parte di padre (Ndubisi, storico bomber dell'Hibernians di Paola), già vincitrice del Junior Eurovision Song Contest 2015 con Not My Soul, già semifinalista di Britain's Got Talent nel 2017, già dominatrice della seconda edizione di X Factor Malta che solo un anno fa la qualificò ufficialmente all'Eurovision.

La scelta di quest'anno segna un deciso cambiamento di passo rispetto ad All Of My Love, prodotta dai bulgari di Symphonix nel 2020 sulla base di un pezzo che era stato rifiutato da altri (Poli Genova?) e rimaneggiato. Il brano si intitola Je me casse (Mi sono rotta), è un inno al femminismo e alla body positivity, richiama musicamente i Yolanda Be Cool ed è scritto e composto da Malin Christin, Amanuel Dermont, Nicklas Eklund e Pete Barringer. Eklund ha scritto in precedenza l'iconica We Are One di Frida Öhrn (eliminata al round di ripescaggio del Melodifestivalen 2020), mentre Barringer ha firmato Flashlight di Kasia Moś (22° all'ESC 2017 per la Polonia), My Turn di Martina Barta (eliminata nella stessa edizione per la Cechia) e All The Feels di Renaida Braun (nona classificata al Melodifestivalen 2018).

Mia
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15 marzo, 2021 - 22:44
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https://eurovisionworld.com/odds/eurovision

I bookmakers danno la vittoria a Switzerland 🇨🇭. 

BlueBlau
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16 marzo, 2021 - 0:25
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Destiny partyè esattamente quello che mi aspettavo e volevo l’anno scorso e non posso che esserne contento smittenMalta può ambire a un ottimo risultato, forse non il microfono ma una top 10 la vedo molto probabile. Intanto sicuro è nella mia di top 10

L’islanda aveva la difficile impresa di ripetersi. Mi piace, è bellina, una buona proposta, farà bene e tutto ma mi ha lasciato un po’ freddo e da una delle più attese non mi sembra un buon segno. L’impressione che ho è che in un eventuale selezione sarebbe passata inosservata, avrei detto bellina si ma sarei passato avanti  sadida poi vabbè dovrebbe superare la semifinale senza problemi ma in finale non la vedo messa benissimo

Dall’Azerbaijan non mi aspettavo qualcosa di molto diverso e non mi dispiace per quanto preferisco nettamente Cleopatra, vediamo se anche questa mi cresce. Non dovrebbe avere problemi a passare, tranne una le rivali dirette sono tutte dall’altra parte poi si vedrà in finale

Georgia niente di straordinario sadida un tentativo onesto e apprezzabile, senz’altro meglio dello scorso anno ma sicuramente meno memorabile.

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