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Selezioni Nazionali 2021
ge_aldrig_upp
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31 gennaio, 2021 - 0:50
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Ci eravamo avvicinati alla finale nazionale Eurovision France, c'est vous qui décidez! con delle premesse perlomeno discrete: una selezione live dopo il fail interno dell'anno passato, un cast variegato e abbastanza interessante, Stéphane Bern e Laurence Boccolini alla conduzione, Amir e Duncan Laurence (fra gli altri) in giuria. Anche il format si diceva rinnovato dopo il biennio di Destination Eurovision, con 12 canzoni scremate a 8 da un primo giro di voto (7 scelte dal pubblico, 1 da un voto segreto dei dieci giurati fra le cinque escluse) e poi in corsa per la classica finalissima con split 50/50 fra giuria e televoto.

L'entusiasmo si è spento circa a metà delle esibizioni, quando all'esibizione della favoritissima Barbara Pravi è stata chiara a tutti la disparità di trattamento fra la sua Voilà e gli altri brani in gara. Mentre gli altri concorrenti han dovuto lottare con staging raffazzonati, camerawork da sagra della salsiccia e mix audio al limite dell'impietoso, Barbara ha eseguito la sua chanson francese in un'atmosfera a metà fra il film d'essai ed il videoclip, con un gioco di camere perfetto e un crescendo di pathos sul climax finale che ha fatto scoppiare il pubblico e la giuria in una standing ovation e un giro di lodi durato dieci minuti buoni. Aggiungiamo anche che fin dall'annuncio dei brani Barbara era sembrata ottenere un trattamento di favore da parte di France Télé (su YT l'avevano messa in pole position nella playlist, facendo schizzare le views grazie al suo inserimento progressivo nei correlati di QUALSIASI COSA), e durante la finale si è pure tenuta un'ospitata di Valentina Tronel - fresca vincitrice del JESC 2020 con J'imagine scritta appunto dalla stessa Barbara, dettaglio menzionato durante la di lei cartolina e poi reiterato da una performance live del brano a linee ancora aperte.

La beffa si è concretizzata poi al ruveal della top7, dove abbiamo perso per strada due favoriti della vigilia come il duo Andriamad e Philippine Zadéo (quest'ultima in verità vittima di un vero e proprio car crash vocale) oltre a Terence James e ad Ali Zalzali. Ai sette superfinalisti si è aggiunta Eve-Line Lamarca AKA LMK scelta a gran voce dai giurati, anche qui con una suspense ridicola se pensiamo che si stava richiamando in causa una canzone appena rifiutata dal televoto.

La votazione finale non ha riservato sorprese: Barbara ha vinto sia il voto della giuria (prima con 104 punti davanti ai 76 di Juliette Moraine e ai 74 del progetto PONY X) sia il televoto (davanti a Casanova e al sorprendentissimo trio polinesiano AMUI, che era stato dato da tutti fuori al primo round). La somma di televoto e giuria assegna il titolo a Voilà con 204 punti, davanti ai 136 di Juliette Moraine (doppietta per le chanson francesi!) e i 124 di PONY X.

Rappresenterà quindi la Francia a Rotterdam Barbara Pjević in arte Barbara Pravi, 27enne parigina di origini serbo-iraniane, con il brano Voilà (Ecco qua) scritto e composto da lei stessa medesima assieme a Lili Poe ed Antoine Barreau in arte Igit (quinto nell'edizione 2018 di Destination Eurovision con l'immarcescibile Lisboa, Jérusalem). E sì, è una bella canzone francese che può avere sicuramente un qualche tipo di impatto sul palco di Rotterdam - specialmente se si finisse per fare un ESC senza pubblico - ma mi lascia davvero l'amaro in bocca il modo in cui si è arrivati a questa scelta, una vera e propria coronazione dal principio più che una finale nazionale sadida

Classifica e performance della vittoria:

1. Barbara Pravi, Voilà - 204 (104 + 100)
2. Juliette Moraine, Pourvu qu'on m'aime - 136 (76 + 60)
3. Pony X, Amour fou - 124 (74 + 50)
4. Casanova, Tutti - 102 (22 + 80)
5. Céphaz, On a mangé le soleil - 82 (52 + 30)
6. AMUI, Maeva - 78 (8 + 70)
7. LMK, Magique - 76 (66 + 10)
8. 21 Juin Le Duo, Peux-tu me dire? - 36 (16 + 20)

BlueBlau
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31 gennaio, 2021 - 13:08
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quest'anno sono più indietro del solito nel recuperare tutto quindi ieri è stato il primo sabato che ho seguito con attenzione

per la Francia sono contentissimo. Voilà era la mia preferita e per quanto ce ne fossero diverse che mi piacevano qualsiasi altro risultato sarebbe stato deludente. E penso che un buon posizionamento a maggio tipo Alma non sia da escludere, anzi la vedrei bene a chiudere il tutto se sono fortunati. per il resto una serata piacevole e contento per Juliette che davo per spacciata subito e invece arriva pure seconda. 

Israele mi ero dimenticato fosse in settimana e ho sentito tutto a giochi fatti. Carina ma inoffensiva e perde il confronto con l'anno scorso. 

per le altre selezioni in Lituania ho sentito solo i Roop che smitten mentre gli altri cercherò di recuperarli per la finale e in Norvegia la mia preferita al momento è Emmy, mi sono piaciuti anche Raylee e Keiino ma meno rispetto alle vecchie proposte

Krishoes
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31 gennaio, 2021 - 13:15
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ge_aldrig_upp ha detto

all'esibizione della favoritissima Barbara Pravi è stata chiara a tutti la disparità di trattamento fra la sua Voilà e gli altri brani in gara. Mentre gli altri concorrenti han dovuto lottare con staging raffazzonati, camerawork da sagra della salsiccia e mix audio al limite dell'impietoso, Barbara ha eseguito la sua chanson francese in un'atmosfera a metà fra il film d'essai ed il videoclip, con un gioco di camere perfetto e un crescendo di pathos sul climax finale

Ah quindi non è stata solo una mia impressione. Quando si è esibita ho pensato "Wow, ma lei ha già la performance fatta e finita stile Melodi". Cioè, può prendere quell'esibizione lì e portarla a Rotterdam così com'è.

Bisognerebbe capire se ci guadagnino qualcosa a fare una selezione nazionale televisiva invece di una scelta interna, perché come hai giustamente detto, la vittoria/volontà di farla vincere era chiarissima fin dall'annuncio del cast.

Probabilmente non volevano incappare in una sorta di "conflitto di interessi" selezionando direttamente "l'autrice dei pezzi dello JESC", quindi hanno lasciato che giuria e pubblico sancissero questo risultato.

Poi tra l'altro tra "Voilà" e le altre c'era un abisso (anche con la chanson diretta concorrente). Per la serie, creiamo una competizione ma senza mettere altri pezzi competitivi.

Mi è spiaciuto per il mancato passaggio degli Andriamad, i miei preferiti della serata dopo la Pravi. La loro esibizione con coreografia è stata molto carina.

Detto ciò, non mi suona come un pezzo da vittoria assoluta, perché mi sembra un po' di nicchia (ma avrei potuto dire lo stesso di "Amar pelos dois" e il resto è storia). Ha in ogni caso tutte le carte per fare benissimo e magari vincere la classifica giurie.

ge_aldrig_upp
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31 gennaio, 2021 - 13:32
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Krishoes ha detto

Bisognerebbe capire se ci guadagnino qualcosa a fare una selezione nazionale televisiva invece di una scelta interna, perché come hai giustamente detto, la vittoria/volontà di farla vincere era chiarissima fin dall'annuncio del cast.

Probabilmente non volevano incappare in una sorta di "conflitto di interessi" selezionando direttamente "l'autrice dei pezzi dello JESC", quindi hanno lasciato che giuria e pubblico sancissero questo risultato.

É esattamente quello che ho pensato ieri sera, considera che lo stesso team è stato scelto per gli ultimi due JESC quindi selezionarla così dal nulla avrebbe magari fatto gridare al "monopolio". Così invece hanno rimesso in campo una selezione, facendo peraltro anche un risultato discreto a livello di share e comunque "mobilitando" il loro zoccolo duro di pubblico.

Però ecco, io preferirò sempre una NF a una scelta interna, ma se la fai così devi mettere tutti in grado di giocare alle stesse condizioni. Che poi il punto è che faccio fatica a lamentarmi perché effettivamente dopo averle viste tutte mi sarebbe stato difficile trovare una seria alternativa a Voilà in ottica Eurovision, ma allo stesso tempo una coronazione come quella di ieri sera mi lascia davvero un retrogusto un po' spiacevole sadida

ge_aldrig_upp
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31 gennaio, 2021 - 22:21
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VARIE ED EVENTUALI/4

🇳🇴 Norvegia

In archivio la terza semifinale del MGP, sicuramente più combattuta ed interessante rispetto alle due che l'hanno preceduta. Passa il turno Emmy Guttulsrud Kristiansen con Witch Woods, una canzoncina divertente in chiave folk/pop che dipinge come "streghe" (ma in modo ironico, tipo le donne che il 6 gennaio si chiamano befane a vicenda) le ragazze di campagna a cui si approcciano i ragazzi di città. Non so se possa vincere tutto il Melodi Grand Prix ma è la perfetta erede di Jealous 'Cause I Love You di Venke Knutson che aspettavo dal 2010 e solo per questo la sosterrò fino alle battute finali heart

Il brano è scritto e composto da Olli Äkräs, Elsa Søllesvik e Morten Franck, e ha sconfitto nella finale a 2 Big Daddy Karsten con Smile (un inno al poliamore e alle relazioni a tre o più portato in gara da un rapper dichiaratamente omosessuale). Prima ci avevano lasciato Ole Hartz con Vi er Norge (Noi siamo la Norvegia) e Dinaye con Own Yourself: entrambe queste canzoni, come anche quella di Big Daddy Karsten, saranno in corsa fra due settimane per il ripescaggio.

Il biglietto dorato della settimana, che ammette un brano alla finalissima per scelta della produzione senza passare dalle semifinali, va a Kaja Rode con il brano Feel Again. Gli autori sono Magnus Martinsen, Mirjam Johanne Omdal, Andreas Gjone, Erika Dahlen e no, non è un pezzo che può ambire alla superfinale a 4 (ultime parole famose)

🇱🇹 Lituania

La semifinale di Pabandom iš Naujo! viene stravinta da Audrius Petrauskas in arte Gebrasy, che con la sua ballad Where'd You Wanna Go? si pone come avversario numero #1 alla marcia trionfale dei The Roop conquistando il massimo da ognuno dei cinque giurati e il primo posto del televoto. Assieme a Gebrasy (vincitore con 24 punti) staccano il biglietto per la finale anche Martyna Jezepčikaitė con Thank You Very Much (15), Evita Cololo con Be paslapčių (Senza segreti) (12), Voldemars Petersons con Never Fall For You Again (12) e il duo Titas & Benas con No (12).

Vale la pena ricordare che i The Roop sono già qualificati alla finalissima di sabato prossimo e che anche grazie all'impatto della loro Discoteque la Lituania si trova in questo momento al primo posto della classifica degli scommettitori excitedexcited

Oblivion.
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4 febbraio, 2021 - 11:53
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Mi sembra di capire che sarà un weekend pregno tra l'inizio del Melodifestivalen, l'ascolto del pezzo di Rein Alexander, l'ufficializzazione del nome lituano (qualora ce ne fosse bisogno lol ) e, soprattutto, il rilascio della canzone dei Go_A. excited

Il pezzo di EMMY al Melodi Grand Prix lo trovo sicuramente personale, è un qualcosa che si differenzia dal resto e che trova nel pre-chorus il suo climax, ma non mi sposta particolarmente, al di là del fatto di emergere dal mucchio. Molto bene invece per la Francia, che, al netto di una pre-selection effettivamente fittizia (ma più per l'assenza di vere e proprie altre canzoni forti che per il dislivello nell'impianto degli staging), sceglie una contender con gli attributi. Forse è proprio dal 2017 che non apprezzo così tanto una loro proposta: se abbandonano la tendenza ai revamp con l'inserito di frasi in inglese, potrebbe rientrare tra i miei preferiti. Al di là del fatto che trovi vincente la scelta di una chanson française rispetto ad una generic song sulla falsariga dell'anno scorso, trovo proprio la canzone degna di nota in partenza e Barbara Pravi le dà un buon quid.

ge_aldrig_upp
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27
4 febbraio, 2021 - 12:20
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Plasma ha detto
Mi sembra di capire che sarà un weekend pregno tra l'inizio del Melodifestivalen, l'ascolto del pezzo di Rein Alexander, l'ufficializzazione del nome lituano (qualora ce ne fosse bisogno lol ) e, soprattutto, il rilascio della canzone dei Go_A. excited

Rein Alexander arriva settimana prossima, a questo giro c'è Atle Pettersen (che ha spoilerato 15" di World On Fire in una storia di Instagram e excitedexcited )

ge_aldrig_upp
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7 febbraio, 2021 - 10:12
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Questa settimana unisco un po' tutto perché c'è così poco di cui parlaresleep

Come tante altre nazioni quest'anno, UA:PBC ha confermato in tutta fretta i rappresentanti del 2020 (Go_A) e rinunciato senza grandi rimorsi alla tradizionale selezione nazionale. La band ha presentato diverse "proposte" a una giuria composta dalla cantante Jamala (vincitrice dell'Eurovision 2016), dai produttori Yevhen Filatov e Ruslan Kvinta e due membri del broadcaster.

Alla fine la scelta è ricaduta su Shum (Rumore) un brano che la band aveva presentato ufficialmente settimane fa e inizialmente non era stato preso in considerazione per l'Eurovision: la reazione del pubblico è stata così buona che ha convinto i Go_A ad inserirlo nella selezione. Al momento si trova solo la versione originale da 4:00, quindi è lecito pensare che prima o poi potremo avere accesso a un revamp tagliato appositamente per l'occasione.

Il brano è scrittto e composto da Taras Shevchenko, Kateryna Pavlenko ed Ihor Didenchuk, che sono anche i tre membri della band.

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Malgrado il successo esagerato dei The Roop l'anno passato stesse chiaramente tentando LRT a sceglierli internamente, il broadcaster lituano ha operato una scelta più originale: organizzare lo stesso la selezione internazionale Pabandom iš Naujo!, che già aveva riscosso un discreto successo nella sua forma rinnovata l'anno scorso, ma allo stesso tempo fare in modo che nessun altro partecipante oltre ai campioni in carica (già ammessi di diritto alla finale) avesse una benché minima possibilità di competere.

La gara l'abbiamo riassunta nelle settimane precedenti e si è concretizzata in due quarti di finale, una semifinale e la finalissima di ieri sera. Lo scontro, che nella mente degli eurofan più arditi doveva essere fra i The Roop e Gebrasy, sostanzialmente non c'è stato perché i primi hanno ottenuto il massimo dei voti da tutti i membri della giuria e soprattutto hanno raccolto l'86,6% (leggasi OTTANTASEI VIRGOLA SEI PER CENTO) del televoto - per complessivi 74k voti contro i 6k del rivale più vicino.

Vincono così l'edizione 2021 di Pabandom iš Naujo! The Roop, band pop rock di Vilnius composta da Vaidotas Valiukevičius, Robertas Baranauskas e Mantas Banišauskas. Il brano si intitola Discoteque ed è scritto dai tre membri della band assieme a Laisvūnas Černovas, Kalle Lindroth e Ilkka Wirtanen.

Alla piazza d'onore troviamo Gebrasy con Where'd You Wanna Go? (già papabile candidato per la vittoria nel 2022), mentre terzo è il lettone Voldemars Petersons con Never Fall For You Again.

***

Capitolo Norvegia: ieri sera si è anche tenuta la quarta semifinale del Melodi Grand Prix, con un livello che oggettivamente non è stato all'altezza dei tre turni precedenti (in un'edizione comunque super combattuta e televisivamente molto interessante).

A passare il turno è Kim Rune Hagen in arte KiiM con la ballad strappalacrime My Lonely Voice, scritta e composta da lui stesso assieme ad Espen Andreas Fjeld, Vebjørn Jernberg e Niklas Rosström. Nel turno finale KiiM ha sconfitto il duetto "etnico" composto da Marianne Pentha e Mikkel Gaup, mentre ai turni precedenti erano usciti di scena Royane Harkati e il supergruppo Landeveiens Helter.

Il biglietto d'oro della settimana invece è di Atle Pettersen, che come avevo preannunciato si candida a un ruolo importante da outsider con World On Fire scritta e composta da Atle stesso assieme a Jesper Borgen, Magnus Clausen, Alexander Standal Pavelich, Peter Daniel Newman. Se il nome di Pavelich vi dice qualcosa, probabilmente è perché ha scritto Talking In My Sleep di Paul Rey allo scorso Melodifestivalen sadida

John Lewis
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7 febbraio, 2021 - 10:55
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Ahhh! Sento già un sentore di Eurovision nell'aria che non avete idea. Per ora a quanto ho capito sono cinque le canzoni già rivelate e non mi posso lamentare, chissà quale formula sceglieranno per mandarlo in onda?

La canzone albanese è un pò quello che propongono ogni anno (questa forse quella che mi convince di meno). Israele ha fatto una scelta un pò discutibile ma ci sta (Feker Libi I miss you). La Francia poi pazzeska con la k, lei è una diva!

Passiamo alle ultime aggiunte, i Go_a li amo ed ho amato Solovey, Shum mi ha un pò lasciato perplesso, dovrei riascoltarla, anche perchè la sonorità mi intriga assai. Della Lituania cosa parlo a fare, i The Roop sono fantastici, idem la canzone, la finale è sicura e faranno anche molto bene talpa, sono contento per loro, la Lituania se lo merita poverina rofl.

Krishoes
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30
7 febbraio, 2021 - 14:49
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Finalmente si entra nel vivo con proposte più succoseexcited

Mi gasa parecchio la scelta ucraina. "Solovey" la trovavo intrigante ed 'esotica' il giusto, ma allo stesso tempo il modo in cui lei usava la voce mi disturbava parecchio. Un trapano.

Con l'esibizione all'Eurovision Home Concert e al PreParty ES avevano però dimostrato di poter fare cose più polarizzanti, lontane da "Solovey", più 'ganze' e moderne, quasi da rave (vedi anche la fighissima cover di "Dancing lasha tumbai"). E "Shum" rispecchia perfettamernte questi aspetti!!!

Non voglio mettermi nei loro panni perché editare a tre minuti questo pezzo, con tutti i cambi di ritmo ecc., sarà complicatissimo (qualcuno su YouTube ha realizzato un unofficial cut e funziona). Vedremo cosa tirano fuori, I support them #circlepray.

La vittoria dei The Roop alla selezione lituana una formalità. A me "Discoteque" piace tanto però non so ancora se mi piaccia più di "On fire", devo ancora decidere. Trovo che entrambe abbiano punti di forza e punti deboli.

A leggere un po' in giro però molti la ritengono più forte e convincente di quella dell'anno scorso, voi cosa ne pensate?

BlueBlau
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7 febbraio, 2021 - 15:53
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Contento sia del ritorno dei The Roop e soprattutto che si siano confermati con qualcosa all'altezza dell'anno scorso, sperando non siano gli unici. Forse preferisco di poco On Fire ma dal primo ascolto Discoteque mi è sembrata più accessibile e universale, quindi a livello di risultati credo sia tra le due quella che possa dare maggiori soddisfazioni. E appena posso devo tuffarmi ad ascoltare Sisters on wire

l'Ucraina mi piace parecchio, molto più dell'anno scorso che alla fine si era un po' persa nel mucchio. Curioso di vedere come procederanno con il taglio 

Oblivion.
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7 febbraio, 2021 - 16:28
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Se Israele ha effettuato un downgrade e la Lituania mi entusiasma sinceramente meno dell'anno scorso (pur individuando nel brano un innegabile instant appeal), con l'Ucraina sono invece super soddisfatto. Reputavo perfetta Solovey e il suo essere a tratti disturbante nella modulazione della voce era per me paradossalmente un punto di forza, sono altrettanto soddisfatto di Shum. Al di là del fatto che intraveda un maggiore seguito, mi piace che abbiano conservato la loro innata tendenza a coniugare vibes etniche e sapiente uso dei synth, snocciolando una canzone in grado di inquadrare delle sonorità che siano allo stesso tempo personali e moderne. Attendo il cut per capire come mantengono il crescendo ritmico, ma sono soddisfatto. 

Edre
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7 febbraio, 2021 - 16:29
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Sì dai, con queste ultime due aggiunte sembra si stia prendendo una buona strada. Le prime tre scelte non mi hanno esattamente fatto venir voglia di riascoltarle, nonostante in alcuni casi (vabbé, la Francia) ne riconosca la qualità.

L'anno scorso avevo trovato l'Ucraina un po' troppo "inaccessibile". Bellissima canzone, ma lo spettatore medio dell'ESC l'avrebbe bollata come una roba troppo etnica e troppo strana a livello vocale. Sarebbe stato un peccato, ma non riuscivo a immaginare un suo successo. Quest'anno la scelta mi sembra più bilanciata e moderna, potrebbe sicuramente fare meglio.

Per quanto riguarda la Lituania, sono parte del team che preferisce la scelta di quest'anno. Ed è quanto dire, visto che i The Roop sarebbero stati sicuramente nella mia top 5 del 2020. Trovo Discoteque più forte da un punto di vista di produzione, che era ciò che a me mancava lo scorso anno. Si vede che c'è stata la voglia di lavorarci rendendola una entry credibile e al passo di altre nazioni che fanno della produzione un cavallo di battaglia. Un problema comune a quella dello scorso anno, però, sono le strofe. Come in On Fire, trovo siano eccessivamente più deboli e scarne di ritornello e parti strumentali. In ogni caso, sono entrambe belle canzoni.

Casadelvino
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7 febbraio, 2021 - 16:43
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Io sono un mese con Shum in loop convinto che fosse in realtà un inedito random e non la canzone ufficialelmao Decisamente grandiosi contendenti per lo scettro di mio preferito pure quest'anno (in tal caso mantenendolo dato che ero e sono ancora folle di Solovey).

Contento della riconferma dei The Roop, la canzone mi piace ma è meno entusiasmante di On Fire che aveva quel fattore trip che te le faceva amare.

Giulia
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11 febbraio, 2021 - 23:56
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Voila potrebbe fare il pieno come Amar Pelos Dois. Canzone bellissima ed interpretazione magistrale.

ge_aldrig_upp
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14 febbraio, 2021 - 12:42
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La Croazia ha organizzato anche quest'anno la tradizionale selezione Dora, anche quest'anno in diretta dal palazzetto dello sport "Marino Cvetković" di Opatija con Daniela Trbović, Barbara Kolar, Jelena Lešić and Doris Pinčić Rogoznica alla conduzione.

In gara 14 canzoni, tra cui non figurava il vincitore dell'edizione 2020 Damir Kedžo (che dopo la cancellazione si era affrettato a mettere pressione su HRT annunciando ufficiosamente di essere già stato scelto come rappresentante croato per il 2021). C'erano invece Nina Kraljić (che ricorderete all'Eurovision 2016, ventitreesima classificata con Lighthouse) e Tony Cetinski (rappresentante croato all'Eurovision 1994 con Nek' ti bude ljubav sva (Tu puoi avere tutto l'amore)).

Parzialmente rinnovata è stata anche la modalità di comunicazione dei risultati: a differenza degli altri anni - dove la classifica delle dieci giurie regionali e quella del televoto venivano convertite in una scala 12-10-8-7-6-5-4-3-2-1 e sommate l'una all'altra - quest'anno si è deciso di adottare la classica conversione delle percentuali del televoto in punti, per intenderci la stessa usata storicamente dal Melodifestivalen dal 2011 in poi.

La votazione delle giurie lasciava uno scenario estremamente aperto, con Albina Grčić in testa con 78 punti davanti a Bernarda Brunović con 77, Nina Kraljić con 68, Mia Negovetić con 67, Filip Rudan con 65 e ToMa con 64. Il televoto ha però confermato la scelta dei giurati con un mezzo plebiscito: Albina ha raccolto 120 punti (20,7% del totale) davanti a Nina con 77 (13,3%) e al gruppo Cambi con 71 (12,2%). Nella classifica complessiva è primo posto per Albina con 198 punti, Nina Kraljić si piazza seconda con 145 mentre al terzo posto troviamo Mia Negovetić (già seconda l'anno scorso) con 119.

Fun fact: Bernarda Brunović, cantante non vedente di cui avevamo già parlato l'anno scorso in relazione ad All Of My Love di Destiny (di cui figurava come autrice), ha presentato in gara Colors - canzone di cui sentivamo parlare da ANNI in quanto scartata nell'ordine da Poli Genova, Helena Paparizou, gli Equinox, Michela Pace e la stessa Destiny l'anno scorso. Dopo il voto della giuria era seconda a -1 dalla leader Albina, ma il televoto l'ha punita oltremodo con una deludentissima decima posizione e soli 22 punti (3,7%) lmao

La rappresentante croata a Rotterdam sarà dunque Albina Grčić, 22 anni compiuti ieri, nata e cresciuta a Split. Il brano si intitola Tick-Tock in ossequio al trend eurovisivo dell'anno: è scritto e composto da Branimir Mihaljević, Tihana Buklijaš Bakić e Max Cinnamon (che ricorderete sicuramente per essersi piazzato sesto all'edizione 2018 di Destination Eurovision con Ailleurs (Altrove)) excited

ge_aldrig_upp
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16 febbraio, 2021 - 13:19
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VARIE ED EVENTUALI/5

🇳🇴 Norvegia

Sabato sera si è tenuta la quinta ed ultima semifinale del Melodi Grand Prix, mentre ieri è stata la volta dell'attesissimo round di ripescaggio Siste Sjansen (inizialmente previsto per la serata di San Valentino, poi riprogrammato per ragioni di palinsesto). Il panorama delle 12 finaliste di sabato prossimo si completa così con le ultime tre canzoni, in un'edizione del MGP che almeno a mio parere ha regalato tantissime emozioni, un cast variegato come pochi e soprattutto un format di fondo super valido e che in qualche anno potrebbe davvero rivaleggiare con il Melodifestivalen a livello di popolarità e interesse clap2clap2

L'ultima semifinale è stata vinta da Erika Dahlen in arte IMERIKA, l'ennesima Billie Eilish-wannabe in un anno solare in cui l'artista di Los Angeles è davvero sembrata essere l'ispirazione più ricercata da buona parte del panorama eurovisivo (Victoria, Roxen ecc.).

Il brano si intitola I Can't Escape ed è scritto da Erika stessa assieme a Bjørn Olav Edvardsen, Morten Franck e Ben Adams degli A1. Nella "finalina" IMERIKA ha sconfitto il duo modern country River con Coming Home, mentre nelle semifinali erano usciti Ane.Fin con Walking In My Sleep e soprattutto il gruppo TuVeia con la bucolica e divertentissima Bli med meg på gar'n (Vieni con me alla fattoria).

https://youtu.be/lC7DQ4M94yg

Finalista diretto nella quinta semifinale è stato invece Rein Alexander, che già l'anno scorso aveva raggiunto la finale con One Last Time (ed era stato escluso dalla superfinale a causa di un fail dell'app di voto). A questo giro cambia genere e si gioca le sue carte in chiave "pseudo-musical" con Eyes Wide Open, scritta da lui stesso assieme a Christian Ingebrigtsen e Kjetil Mørland (stesso team di compositori della scorsa vincitrice, Attention di Ulrikke Brandstorp; Ingebrigtsen è un ex membro della boyband A1, mentre Mørland ha partecipato e vinto il MGP nel 2015 assieme a Debrah Scarlett con l'iconica A Monster Like Me classificandosi ottavo all'Eurovision di Vienna)

Nel round di ripescaggio di ieri sera si sono affrontate le 15 canzoni che hanno perso finali e semifinali di ogni puntata eliminatoria, in un unico girone di voto via app dove ogni telespettatore poteva esprimere un massimo di tre preferenze. Le canzoni non sono state eseguite live, ma sono state mandate in onda le performance delle semifinali inframmezzate da un dibattito in uno studio radiofonico con i tre conduttori.

Chiaramente questo ripescaggio è andato a configurarsi in un gioco di mobilitazione della propria fanbase, dato che la finestra di voto era limitata e slegata dalla messa in onda delle esibizioni. L'ha spuntata la band Jorn, eliminata nel corso della prima semifinale, con il brano Faith Bloody Faith scritto e composto da Åge Sten Nilsen, Jørn Lande, Kjell Åge Hardtveit Karlsen, Eirik Renton.

Da notare che due dei 12 finalisti hanno annunciato ufficialmente che presenteranno sabato sera la versione tradotta in inglese dei loro rispettivi brani: Barndomsgater (Le strade dell'infanzia) degli Stavangerkameratene diventa così Who I Am, mentre Ut av mørket (Fuori dal buio) di TIX diventa qualcosa che ancora non sappiamo perché al momento in cui scrivo non si è ancora degnato di farla uscire sadida Tutti i 12 brani finalisti saranno dunque eseguiti in inglese, non accadeva dal 2016.

🇪🇸 Spagna

Pur confermando l'artista del 2020 (Blas Cantó) la Spagna ha deciso all'ultimissimo di organizzare in fretta e furia una selezione pubblica del brano fra due ipotetiche proposte, intitolata con la consueta megalomania Destino Eurovisión 2021. Il programma si terrà sabato sera, con Julia Varela e Tony Aguilar alla conduzione; gli ospiti saranno Vanesa Martín, Nia, Andrés Suárez, Cepeda, Roi Méndez, Pastora Soler ed Edurne.

I brani in competizione sotto spoiler:

Memoria
T/M: Blas Cantó, Steve Daly, Oliver Som, Leroy Sanchez

Voy a quedarme (Resterò)
T/M: Blas Cantó, Leroy Sanchez, Daniel "Dangelo" Ortega, Dan Hammond


🇩🇰 Danimarca

La crisi legata al COVID ha colpito il Dansk Melodi Grand Prix, che dopo aver sacrificato l'edizione 2020 (se ricordate bene, l'unica a svolgersi a porte chiuse nello scorso ciclo di finali nazionali) riduce da dieci a otto le proposte in gara per l'edizione 2021.

La finale si terrà sabato 6 marzo dallo Studio 5 di DR a Copenhagen, con Tina Müller e Martin Brygmann alla conduzione. Il meccanismo è il solito (primo round che qualifica tre brani alla superfinale) ma da quest'anno i risultati saranno decisi al 100% dal televoto in entrambe le fasi.

Artisti e canzoni in gara più relativa playlist:

Chief 1 & Thomas Buttenschøn, Højt over skyerne (In alto sopra le nuvole)
T/M: Lars "Chief 1" Pedersen, Thomas Buttenschøn, Nermin Harambašić
Claudia Campagnol, Abracadabra
T/M: Melanie Wehbe, Emil Lei, Louis Jarto
Emma Nicoline Winther Nielsen, Står lige her (Stando proprio qui)
T/M: Jeppe Pilgaard, Jacob Jørgensen, Emma Nicoline Winther Nielsen, Adam Kalwa, Patricia Namakula Mbabazi
Fyr & Flamme, Øve os på hinanden (Facciamo pratica l'uno sull'altro)
T/M: Laurits Emanuel
Jean Michel Bay Helgason, Beautiful
T/M: Clara Sofie Fabricius, Johannes Nymark, Jesper Hjersing Sidelmann, Andreas Jensen
Mike Tramp, Everything Is Alright
T/M: Mike Tramp
Nanna Olivia Frederiksen, Hvileløse hjerter (Cuori irrequieti)
T/M: Anna David, Nicolai Levring, Casper Sørensen
The Cosmic Twins, Silver Bullet
T/M: Lise Cabble, Gisli Gislason, Rasmus Duelund, Emil August

Krishoes
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16 febbraio, 2021 - 13:59
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Croazia. Mi è spiaciuto tantissimo vedere il floppone al televoto di Bernarda, la canzone secondo me era la migliore, sarebbe stata una bella aggiunta alla line up finora delineata.

Sebbene "Colors" fosse un riciclo del riciclo del riciclo, penso fosse la miglior interprete per portare in vita questo brano, dato che il testo assume un significato più profondo con lei, vista la sua condizione.

Ero un grandissimo fan di "Lighthouse", ma la canzone di Nina Kraljic di quest'anno non mi ha colpito. Ci sono molte canzoni nelle selezioni che suonano epiche e roboanti, però alla fine non lasciano nulla. Questa era una di quelle. Lei conferma di avere un grandissimo problema con staging e outfit.

Mi ha ammazzato vedere che la regione con a capo Rijeka abbia dato solo 8 a "Rijeka".rip

Sulla vincitrice e il suo pezzo. Bella è bella. Brava è brava. Orecchiabile è orecchiabile. Ma fa così 2005. Gli eurofan sono già impazziti perché è la definizione perfetta dell'"I'm gonna give the gays everything they want", ma penso che una volta uscite tutte le canzoni, passerà in secondo piano e rischierà di non passare la semi.

---

La Spagna.

Speravo proponessero qualcosa di meglio rispetto a "Universo", che non era un capolavoro ma a me non dispiaceva. Invece siamo parecchio indietro.

Se dovessi scegliere, andrei su "Voy a quedarme" perché essendo un brano emotivo penso abbia più speranze di convincere pubblico e giuria rispetto all'altra, anche per la difficoltà vocale. "Memoria" sinceramente sembra una traccia di un album qualunque da skippare.

ge_aldrig_upp
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18 febbraio, 2021 - 11:53
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Anche la Repubblica Ceca ha presentato la propria scelta per l'Eurovision Song Contest 2021. L'artista (Ben da Silva Cristóvão in arte Benny Cristo, 33enne artista R&B/hip hop di Plzeň), già vincitore della selezione 2020 con Kemama (Okay mamma) era stato confermato più o meno in contemporanea con la messa in onda dello speciale Eurovision: Europe Shine A Light. Da lì in poi non si è saputo più niente o quasi fino all'annuncio ufficiale di ČT e la subitanea presentazione del brano, avvenuta nella serata di martedì 16 (anche se preceduta da leak nel primo pomeriggio).

La canzone con cui Benny Cristo gareggerà a Rotterdam si intitola Omaga (O mio Dio) ed è scritta e composta da lui stesso assieme a Filip Vlček. Musicalmente si distanzia dal brano scelto l'anno passato, spostandosi da ritmi afropop a un dance pop più classico, familiare ed accessibile per il pubblico medio eurovisivo.

Il video ufficiale:

Krishoes
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18 febbraio, 2021 - 12:18
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Lui mi piace tantissimo, in tutti i sensiplsnot

Mi piace il suo atteggiamento, l'immagine, lo stile, e abbiamo avuto modo di vedere al Vidbir che ha anche presenza scenica e con il linguaggio del corpo può ribaltare una performance.

"Kemama" mi piaceva, però questa secondo me è più convincente, ha più appeal e quindi migliori chance di qualificazione. Mi mette il buon umore ogni volta che la sento, il sorrisone in faccia proprio, e mi è entrata in testa dal primo ascolto.heart

Immagino una performance divertente e colorata, coerentemente con le proposte ceche degli ultimi anni presentate da Mikolas Josef e i Lake Malawi (entrambe ai piani alti delle mie classifiche non a caso).

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