In brodo di giuggiole per le Vesna, penso che My Sister's Crown sia a tutti gli effetti la mia 'De Diepte' del 2023, una canzone di una fattura sopraffina. Ho amato tutto: la commistione dei quattro idiomi, le armonizzazioni, il fatto che siano considerevolmente migliorate sia rispetto alla performance di ESCZ che rispetto ai pre-parties, gli outfit, i colori di scena, lo staging, il perfetto sincro nei movimenti sinuosi nonostante avessero tradito un briciolo di emozione all'inizio. Penso che la loro performance sia valsa l'intera serata per me.

Molto contento anche per Loreen (che ha risolto i problemi tecnici delle rehearsals) e per Käärijä, che aveva anche lui qualche difficoltà nella mobilità con gli in-ear. Rimangono i due contender principali e comunque vada sarà una vittoria meritata per me: da una parte trovo Tattoo molto più nelle mie corde di Euphoria come costruzione musicale e resa scenica, dall'altra ritengo che il finlandese porti davvero un qualcosa di mai ascoltato prima sul palco, una fattispecie musicale davvero unica nel suo genere, con richiami rap, industrial, techno sapientemente coniugati tra di loro. Chiunque dei due trionfi sarà una vittoria meritata sul campo, ho delle good vibes per entrambi, cosa che mi è mancata con gli ultimi vincitori ucraini che mi sono tuttora indifferenti. 

Sul fronte antimilitarista contento della promozione dei Let3 (a proposito, mitico il nuovo avatar a loro dedicato di @edorf, che leggo essere l'unico che li ha apprezzati lol), meno per quella dello svizzero, che avrei switchato volentieri con la Lettonia.

Non ho trovato Mia e Dion così disastrosi, uhm, però la narrativa della loro eliminazione va avanti dal giorno in cui è stata resa nota la canzone ed è divenuta cosa certa dopo i primi live. Personalmente almeno una ballad del genere, più meditativa e raccolta, l'avrei promossa tra le 10, al posto ad es. dell'unicorna, che ammetto spassionatamente di non nutrire l'esigenza di veder ballare (dato che me lo chiede tre volte nella canzone), con buona pace di gran parte degli eurofan che la venerano come la nuova Eleni Foureira.

Molto bene Luke, temevo fosse un po' troppo criptica e dark la canzone, un po' problematico il running order, un po' troppo ostativo lo staging con la metafora del video game. Insomma, tutti elementi non tipicamente catchy, aggiungiamoci che la canzone si muove su un tappeto elettronico molto serrato, quindi era abbastanza dubbia l'accoglienza, ma sono contento di avere l'opportunità di riascoltarlo in finale. Si classificherà malissimo, ma intanto siamo on board ed è questo che conta.