Utente
10 agosto, 2016
Scrivete voi la didascalia, perché io non ricordo cosa stavo facendo 😅
Dimenticavo:
"L’amore è" in saldo su iTunes a 69 cent.
Costa quanto i Big Babol sfusi che si comprano dal tabaccaio. Lo potete ascoltare qui https://t.co/YlQdiasTLn pic.twitter.com/vfKGPzd2e1— Enrico Nigiotti (@EnricoNigiotti) February 2, 2018
Utente
22 gennaio, 2018
Videointervista all'interno della rubrica Checkpoint su tgcom24.
http://www.tgcom24.mediaset.it.....7202.shtml
Chissà come sarà la cover di Cremonini. Quella dei bootcamp non mi era piaciuta particolarmente...
Utente
22 gennaio, 2018
L'uscita del nuovo singolo è prevista per fine marzo.
Sostanzialmente, secondo me, se il singolo andrà bene gli produrranno l'album, in caso contrario...
http://www.loudvision.it/inter.....are-mai-2/
Intervista a Enrico Nigiotti: “Non bisogna mollare mai!”
Difficile ad oggi, per ogni artista, riuscire a tracciare un proprio percorso sapientemente studiato a tavolino. C’è stato un tempo in cui, soprattutto per i cantautori, il problema non sussisteva affatto, perché l’unica preoccupazione era semplicemente quella di cimentarsi nella propria arte anche solo al cospetto di amici ristretti e conoscenti (più per dilettare generosamente gli spettatori che per scopi puramente remunerativi). Se poi si era abbastanza fortunati da cogliere il giusto giro di giostra, l’opportunità di diventare un qualificato musicista/paroliere in grado di mantenersi in questo senso non sembrava poi una eventualità così fuori portata. Ma (sempre a quel tempo) se questo accadeva, bisognava anche rendere atto ai produttori del proprio lavoro svolto alla grande, andando per le strade (letteralmente) in cerca di presunti talenti e investendo su di loro anche con poche garanzie di successo in tasca. Era il tempo “ormai lontano” in cui le regole di mercato ancora non avevano avvelenato il sistema commerciale della produzione musicale italiana, e passione e intuizione rappresentavano un vero e proprio “credo religioso”. Spostandoci rapidamente ai giorni nostri, è indubbio che la scena discografica sia terribilmente cambiata (in peggio, secondo voci autorevoli), accentuando da una parte la voglia semplicemente di apparire, dall’altra la necessità di rimboccarsi le maniche e tornare a fare i conti con il proprio mestiere. Il format dei talent show (ahinoi!) in questo senso resiste ancora come inevitabile vetrina attraverso la quale passare per dare un’accelerata ai tempi e riuscire ad emergere artisticamente. Ma fortunatamente, alcuni personaggi non hanno disdegnato nel frattempo la “vecchia gavetta” fatta di esibizioni live varie ed eventuali per locali, manifestazioni e quant’altro fosse necessario, affrontando la filosofia “dello spettacolo in tv”come puro banco di prova utile a mettersi in gioco per ricordare a se stessi che “non bisogna mollare mai!”. Uno di questi è Enrico Nigiotti, terzo classificato nell’ultima edizione di X Factor e già disco di platino con la sua hit “L’Amore E’” (quasi 5 milioni di visualizzazioni su Youtube!), entrato dopo vari tentativi finalmente nel cuore e nell’immaginario cantautorale della musica italiana contemporanea, con la voglia sincera di restarci il più possibile. Con noi di LoudVision, il “belloccio” trentenne di Livorno ha parlato del suo attuale “momento di buona” e di altre curiosità circa la sua sudata carriera.
Ciao Enrico! Innanzitutto come stai?
Sono a duemila, è un momento meraviglioso che fino a qualche tempo fa chi c’avrebbe mai pensato!
Sei passato per “Amici”, per il “Festival di Sanremo” e infine per “X-Factor”. Come sei riuscito a farti notare questa volta?
Si vede che era il momento giusto. Va da sé che mi porto appresso un bel po’ di anni di gavetta, ho fatto tantissime esibizioni dal vivo e nel frattempo crescevo artisticamente. Forse è proprio questo che ha fatto la differenza, stavolta: sono diventato più maturo nel mio approccio alla musica e questo ho avuto modo di dimostrarlo ad X Factor. Del resto tutto fa brodo quando vuoi crescere in un determinato contesto.
Chi ti ha ispirato nella tua forma canzone?
Sicuramente il grande Vasco Rossi. Per me è sempre stato un vero e proprio mito. Poi dopo di lui c’è Gianna Nannini, Luigi Tenco. Sono questi i cantautori che mi hanno maggiormente ispirato nel lavorare sui miei testi, fino a trovare la forma che più mi rispecchiava.
A tal proposito, cosa secondo te oggi permette di distinguerti rispetto ad altri esponenti della musica italiana contemporanea?
Non saprei dirti, sinceramente. Sostanzialmente io nelle canzoni che scrivo racconto me stesso perché è questa la mia esigenza. L’effetto positivo, e di cui sono molto contento, è che soprattutto adesso ricevo molti commenti di persone che si rispecchiano nei miei testi, che poi è ciò che dà senso a questo mestiere, secondo me.
Tra coloro che in passato ti hanno notato c’è anche un “certo” Corrado Rustici, vero?
Certo, una persona molto in gamba oltre che un bravo musicista che al tempo produsse un paio di mie canzoni. Ora mi trovo a lavorare con Lucio Fabbri, che in certo senso è riuscito a capire maggiormente quale fosse il mio “linguaggio” e infatti mi ci trovo benissimo. C’è sintonia sin da quando abbiamo lavorato sull’anima di “L’Amore E’”.
E ora torni sul palco dell’Ariston insieme ai The Kolors. Come nasce questa collaborazione?
Intanto già mi fa un effetto stranissimo tornare a Sanremo come ospite, visto che l’ultima volta vi partecipai come concorrente nella categoria giovani. E’ un po’ la conferma del fatto che non bisogna mai mollare quando si vuole raggiungere un obbiettivo preciso. Bisogna imparare a buttarsi se si vogliono cambiare le cose. I The Kolors mi hanno chiamato, fatto ascoltare il loro pezzo e mi è subito piaciuto. Oltretutto ho l’occasione di suonare con Tullio De Piscopo che è “la storia della musica italiana”. E’ veramente tanta roba!
Ci sono due linee di pensiero riguardo la musica italiana attuale: chi pensa che si sia impoverita per colpa delle major e chi invece crede stia semplicemente attraversando una nuova fase “necessaria”. La tua idea a riguardo qual è?
Secondo me a volte si passa troppo tempo a parlare di musica, anziché a farla. Credo sia un ottimo momento per i cantautori, c’è una gran voglia di esporsi e fortunatamente ci sono sempre più parolieri e meno cantanti. E’ una bella cosa dal mio punto di vista perché c’è anche l’occasione di confrontarsi con altri colleghi, a meno che non ci sia distinzione tra genere indie e genere pop. Anzi, credo che adesso l’indie sia più pop del pop stesso, anche se si tratta di una forma di razzismo che non condivido. Non credo esista più una distinzione tra i due generi. Io personalmente con l’indie mi sono fermato ai Verdena.
Quindi il succo è “smettiamo di parlare di musica e pensiamo solo farla”?
Certi discorsi si potrebbero rigirare un po’ come vogliamo. Fondamentalmente, se una cosa è bella non ti soffermi sul tipo di genere cui appartiene. Voglio dire, quando mangi la pasta asciutta al pomodoro non stai lì pensare da dove proviene il pomodoro, dici “cazzo che buona ‘sta pasta”. E lo stesso vale per le canzoni. Io voglio che tra dieci anni chi ha comprato il disco de “L’Amore E’” lo riascolti e pensi “cazzo che bel pezzo!”, piuttosto che “ma cosa cazzo ascoltavo dieci anni fa?”. Vorrei si riuscisse a bypassare il concetto di moda, che per antonomasia è effimera.
Prossimi progetti in vista? Sono uscito dallo studio di registrazione pochi giorni fa, quindi il prossimo obbiettivo sarà sicuramente l’uscita del nuovo singolo, previsto verso fine marzo. Da lì ricomincerà tutto e vedremo un po’ come funziona.
Ultima domanda, che è più una curiosità personale. “L’Amore E’” è stato certificato disco di platino: che rapporto hai con le tue canzoni più vecchie?
Ad alcune di loro voglio sinceramente un gran bene, anche se magari non sono mai state prodotte. Spero un giorno di poter riprendere quei brani ai quali sono particolarmente legato, anche se adesso a livello di scrittura mi sento molto più maturo, e credo si senta. Questo non vuol dire che mi dimentico come sono partito: suppongo che anche un Usain Bolt non dimentica che magari all’inizio non correva così veloce! Però diciamo che sostanzialmente voglio bene a tutte le mie canzoni. Sono come delle figlie: non si ripudiano, si amano e basta.
In bocca al lupo Enrico!
Crepi il lupo! Grazie mille a voi.
Utente
10 agosto, 2016
Joey981 ha detto
Ora mi trovo a lavorare con Lucio Fabbri, che in certo senso è riuscito a capire maggiormente quale fosse il mio “linguaggio” e infatti mi ci trovo benissimo. C’è sintonia sin da quando abbiamo lavorato sull’anima di “L’Amore E’”.
Ma quindi Fabbri era ancora ad XF?
Utente
22 gennaio, 2018
Mirton ha detto
Joey981 ha detto
Ora mi trovo a lavorare con Lucio Fabbri, che in certo senso è riuscito a capire maggiormente quale fosse il mio “linguaggio” e infatti mi ci trovo benissimo. C’è sintonia sin da quando abbiamo lavorato sull’anima di “L’Amore E’”.Ma quindi Fabbri era ancora ad XF?
Considerato che ha prodotto l'Ep dei Maneskin direi proprio di sì.
Utente
22 gennaio, 2018
E’ un periodo d’oro per Enrico Nigiotti: dopo aver raggiunto la finale del talent di Sky X Factor 11, e aver conquistato tutti con il romantico e intenso singolo “L’amore è”, certificato platino ed entrato al primo posto nella Viral Italia e al secondo della Global Viral di Spotify con sei milioni di streaming, il cantautore livornese calcherà il palco della 68° edizione del Festival di Sanremo con i The Kolors, in gara nella sezione Big con il brano “Frida (Mai, Mai, Mai)”, e Tullio De Piscopo, venerdì 9 febbraio durante la serata dedicata ai duetti.
Per Enrico Nigiotti si tratta di un ritorno alla kermesse sanremese, a cui ha preso parte nel 2015 nella sezione “Nuove proposte” con il brano “Qualcosa da decidere”.
Abbiamo incontrato Enrico Nigiotti a Milano e fatto una piacevole chiacchierata con lui, parlando di Sanremo, di X Factor e dei prossimi progetti, come cantante e come autore (ci sono dei rumors su una possibile collaborazione con Laura Pausini, ndr). Ecco cosa ci ha raccontato.
.Ciao Enrico, torni al Festival di Sanremo in qualità di ospite dei The Kolors insieme a Tullio De Piscopo. Quali sono le tue sensazioni?
“E’ una sensazione stranissima, anche perchè l’altro anno ho riprovato a partecipare al Festival nella categoria Giovani ma non hanno accettato la mia canzone. Quest’anno torno come ospite, quindi vado a Sanremo in maniera molto più leggera non essendo io in gara. Il pezzo dei The Kolors è molto forte e secondo me spaccherà in radio, è divertente da suonare. Sono contento, sarà come fare un concertino tra amici, anche se saremo sul palco dell’Ariston”.
Com’è nata la collaborazione con i The Kolors?
“In realtà mi hanno chiesto se avessi piacere ad accompagnarli come ospite nella serata del venerdì. Io ho ascoltato il pezzo, i The Kolors come band mi piacciono e quindi ho accettato volentieri”.
Arrivi da un’esperienza felice come quella di X Factor, in cui hai ritrovato Mara Maionchi. Qual è l’insegnamento più importante che ti ha lasciato?
“All’inizio ero un po’ scettico, avevo paura di non essere preso da Mara Maionchi, invece poi è andato tutto bene. L’insegnamento più grande che mi ha dato Mara è stato: ricordati che tu devi costruire una carriera di venti anni, quindi vai con calma”, questa è una cosa che detta da una grande come lei ha un valore ancora maggiore. X Factor mi ha regalato una nuova opportunità che ho saputo sfruttare e sto raccogliendo quello che ho seminato”.
Ci racconti com’è nato il brano “L’amore è”?
“E’ una canzone che ho scritto di getto, in maniera semplice, parla d’amore e credo sia stata apprezzata da tutti perchè è un argomento che riguarda tutti, ad ogni età- E’ un pezzo che è arrivato subito alle persone, i risultati lo dimostrano. La verità viene sempre premiata, lo dico da ascoltatore”.
Da ascoltatore quali artisti ti piace ascoltare?
“Vasco Rossi e Gianna Nannini sono i miei miti. L’ultimo album di Cesare Cremonini mi è piaciuto molto, è un artista di riferimento, a livello di scrittura è molto bravo, e poi è un artista che è cresciuto tantissimo, disco dopo disco”.
Quali sono i progetti a cui stai lavorando?
“Come autore ci saranno delle bellissime sorprese, posso solo dire che ho collaborato con due artisti internazionali, mentre come cantante ho finito di registrare il nuovo singolo, verrà lanciato a fine marzo, sarà sullo stile di L’amore è, ma un po’ più up”.
Stai scrivendo nuove canzoni?
“Sto scrivendo nuove canzoni per me e per gli altri, solo che ora ho pochissimo tempo, essendo un momento bellissimo, quindi scrivo delle note sul cellulare appena ho qualche minuto di pausa”.
Quanto ti senti cambiato in questi ultimi mesi?
“Mi sento più professionista, questo successo è stato sudato, per cui sto con i piedi per terra e cerco sempre di lavorare tanto, mantenendo gli stessi amici”.
Hai una fanbase molto forte, qual è il tuo rapporto con i social?
“E’ buono, cerco di rendere partecipi i fan dei miei successi, per quanto riguarda il fronte lavorativo, mentre sulla mia vita personale sono più riservato. A volte faccio le dirette quando guardo “4 Ristoranti”, mi piace molto questo programma e commento quello che succede nel corso delle puntate. Cerco sempre di interagire con i fan come se fossi al telefono con un amico”.
Hai pensato di fare un tatuaggio nuovo per festeggiare questo periodo ricco di successi?
“Sì, vorrei tatuarmi il platino”.
Per quanto riguarda i live hai già delle idee?
“Ho deciso di non fare instore tour perchè vorrei promuovere la mia musica ed evitare di fare cover. Voglio mantenere il mio profilo di cantautore quindi il mio sogno è un tour in cui cantare i miei brani”.
Utente
22 gennaio, 2018
Joey981 ha detto
Hai pensato di fare un tatuaggio nuovo per festeggiare questo periodo ricco di successi?
“Sì, vorrei tatuarmi il platino”.
Per quanto riguarda i live hai già delle idee?
“Ho deciso di non fare instore tour perchè vorrei promuovere la mia musica ed evitare di fare cover. Voglio mantenere il mio profilo di cantautore quindi il mio sogno è un tour in cui cantare i miei brani”
Qualcuno lo fermi! Ha già fin troppi tatuaggi...
Riguardo gli instore, per quanto il suo pensiero sia condivisibile, secondo me sta commettendo un errore. Questo è il suo momento sotto i riflettori, dovrebbe sfruttarlo al massimo. Non certo perché qualche migliaio di cd venduti in più gli cambino qualcosa, ma anche solo per dimostrare che c'è interesse per lui e le sue canzoni.
Utente
22 gennaio, 2018
Ti piacerebbe incontrare Enrico Nigiotti?
Allora partecipa come pubblico scrivendo a [email protected]
Oppure iscriviti sul nostro sito http://www.rsi.ch/celapossofare
. ?TU CREDIMI CREDIMI CREDIMI CREDIMI CREDIMI SEMPRE
Irama è stato ospite un mese fa, quindi direi che Facchinetti ci cova...
Una curiosità, quando esce il videoclip di Frida?
Utente
10 agosto, 2016
Tutto è iniziato da qui.
Avevo sicuramente un’altra testa, ma lo stesso sogno: vivere di musica.
Ho le spalle larghe e un sacco di lividi che tengo addosso come gioielli, perché sono la mia storia e la mia rinascita.
Ci vediamo stasera a Sanremo. pic.twitter.com/t2L0W3zblp— Enrico Nigiotti (@EnricoNigiotti) February 9, 2018
Utente
10 agosto, 2016
Oggi è #SanValentino e lo festeggiamo con @EnricoNigiotti e la sua “L’amore è”! Dalle 13 sul nostro canale YouTube e sul sito e anche in RADIOVISIONE a sorpresa con una piccola anticipazione #RTL1025LIVESESSION pic.twitter.com/rYnDTAixpN
— RTL 102.5 (@rtl1025) February 14, 2018
Utente
10 agosto, 2016
-20 pic.twitter.com/YJOhwV6qsz
— Enrico Nigiotti (@EnricoNigiotti) February 18, 2018
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