Non per spezzare l'entusiasmo, ma secondo me sia qui che altrove stiamo tutti sopravvalutando un po' troppo le chances di Ermal Meta.

Non per gufarlo, anzi personalmente spero vada benissimo (soprattutto viste le recensioni) ma a meno che il suo non sia il pezzo della VITA dubito fortemente riesca ad entrare in top10 al televoto - l'anno scorso arrivò ultimo su 4 nella finale dei Giovani con Gabbani, Mahmood e Chiara Dello Iacovo, prendendo una percentuale decisamente poco considerevole. Tanto più quando giudicato da un pubblico, quello di Rai 1, che in gran parte ancora non lo conosce come un nome "affermato" malgrado la sua fama di compositore e la partecipazione a Sanremo 2016.

Se devo immaginarmelo sul podio lo vedo più come Malika nel 2015, propulsa in top3 dalla giuria degli esperti e in misura minore dalla demoscopica per poi chiudere appunto terza a distanza considerevole.

Waves of Music ha detto
Se il pezzo di Meta è davvero così bello e toccante, c'è sempre l'effetti Stadio dietro l'angolo...  

Per quanto quello che tu chiami "effetto Stadio" fu (almeno a mio parere, credo) una concatenazione di due fattori: una sorta di mezzo premio alla carriera tipo Vecchioni nel 2011 (e così potrebbe essere anche per la Mannoia quest'anno, visto che c'è già chi sembra imporre la corrente di pensiero che lei e il resto del cast viaggiano su due binari differenti) e la spinta conferita alle velleità di Un Giorno Mi Dirai (che dopo le prime due serate potevano portarla pure fuori dal podio, visti i dati alla nostra mano) dalla vittoria degli Stadio nella gara delle cover due sere prima.

Sia chiaro che mi piacerebbe tantissimo che Ermal facesse il boom, anche perchè Sanremo ha un bisogno disperato di dimostrare che il Festival può lanciare un cantante sulla scena musicale italiana senza bisogno dei talent (e infatti questo discorso può valere anche per Gabbani - con la differenza che Amen più o meno tutti quanti la conoscono, Odio le favole no)

Sostanzialmente chi manca?

Stampa, Repubblica, TGCom e...? Altro?