Per quanto non stimi l'autrice questa analisi è favolosa oltre che una delle pochissime esente da leccaggi di scuderia.

https://www.buzzmusic.it/evidenza/sanremo-2017-ogni-titolo-un-presagio-commento-selvaggia-lucarelli/

Nooooomen ooooomen! Nooomen ooooomen! No, non è la formula magica usata da gente come Giulia Luzi o Francesco Gabbani per comparire dal nulla direttamente nella sezione ‘Big’ del Sessantasettesimo Festival di Sanremo . E’ il modo di dire latino che significa, suppergiù, ‘il nome è un presagio’. Dando una scorsa veloce ai titoli delle canzoni presentate da alcuni dei cantanti in gara il proverbio degli antichi si conferma esatto, e rideclinandosi di volta in volta mostra come i nomi delle canzoni di questo Festival siano quanto di più vicino al passato, presente e futuro di molti dei concorrenti. Ecco alcuni esempi.

Michele Bravi presenta Il diario degli errori, pezzo autobiografico che ripercorre giorno per giorno le tappe del suo clamoroso successo. Giorno 1: “Evvai ho vinto X Factor!” Giorno 2: “Ora mi chiamano ai Grammy”. Giorno 3: perché Morgan mi ha bloccato su whatsapp? Giorno 4: partita a tris col compagno di banco: Dal giorno 5 in poi forse perde l’astuccio, perché da lì in poi è una sequela di pagine bianche e bisogna aspettare il quinto volume del diario per un nuovo benaugurante “Evvai sono nei big di Sanremo!”. Per assistere a una resurrezione più clamorosa di questa, Lapo Elkann dovrebbe diventare testimonial di NaturaSì.

Chiara Galiazzo dichiara: Nessun posto è casa mia. E in effetti dopo l’avventura in Tim che ha posto una pietra tombale sulla carriera della ragazza, la musica non sembra offrire ospitalità alla talentuosa veneta, se escludiamo il karaoke del St. John’s Pub di Padova dove effettivamente con le cover di Mina va fortissimo. Inoltre sembra che pure la nonna, col dente avvelenato per il coinvolgimento coatto nella orrenda serie di spot pubblicitari, finga di non essere in casa quando la nipote le citofona. L’anno prossimo la aspettiamo nella serata cover con ‘Io vagabondo’.

La prima stella è il brano di Gigi d’Alessio, che si ritrova in gara pur avendo venduto 20 milioni di copie in più del ‘superospite’ Alvaro Soler, che è come invitare Adriana Lima a fare Miss Mondo e dirle: “La fascia te la consegna la super ospite Melita Toniolo”. Questo a dimostrazione di come il compositore partenopeo rimanga una persona umile, e pure il titolo del suo pezzo lo testimonia: Gigi sceglie di mettersi a nudo e di raccontare le sue traversie economiche. La prima stella è infatti il ricordo del suo primo, vittorioso attacco su Clash of Clans con l’account del figlio Luca, grazie al quale ha riempito i forzieri del suo villaggio. Per poi scoprire, purtroppo, che Valeria Marini non accetterà pagamenti con valuta digitale.

Elodie è molto dura con se stessa. Canta Tutta colpa mia, e del resto se scegli di presentarti con un brano scritto da Emma Marrone è colpa tua e di chi non ti ha detto che Stefano De Martino in confronto è Mogol. E’ colpa tua pure se decidi di partecipare ad Amici di Maria de Filippi coltivando il sogno di cantare, in futuro, delle canzoni decenti davanti ad un pubblico che conosca anche il tuo cognome. Ma non ti preoccupare, non è davvero colpa tua se ci ritroviamo nei big di Sanremo dei cantanti (come te e Sergio Sylvestre, altro talento della scuderia di Amici) di cui non sappiamo assolutamente nulla. Tutta colpa (di) M(ar)ia. Gira voce che persino la sparizione di Peppe Vessicchio sia colpa sua. Quest’anno a dirigere l’orchestra ci sarà Saki, il cane di C’è posta per te.