Un paio di riflessioni in merito.

Rita Pavone era presente al concerto in memoria di Mia Martini tenutosi a settembre. Dietro di me avevo 3 adolescenti invasate che aspettavano solo i Dear Jack (e infatti era le uniche in tutto il teatro a conoscere il testo di Caramelle) e tutto intorno c'erano pensionati che aspettavano Rita Pavone come fosse l'apparizione di Mina 40 anni dopo l'addio alle scene. Per il pubblico over la Pavone vale quanto un Albano, con la differenza che Albano lo vedono a Sanremo ad anni alterni, lei mancava da tantissimo e quindi, per quel pubblico di riferimento, è un vero e proprio colpaccio.

Quando ho sentito Tosca ho pensato "perché lei?". Ha vinto Sanremo 24 anni fa e ha grande talento vocale e interpretativo. Allora perché non prendere piuttosto una Mezzanotte, che ha le stesse credenziali ma in più portava pure il duetto internazionale? O perché non prendere Mietta, altra con le stesse caratteristiche ma che per di più ha all'attivo due recenti singoli molto moderni che la critica pare aver apprezzato? Mi sono risposta che evidentemente deve avere un pezzo che ha fatto breccia nel cuore di Amadeus. E poi, siccome sono sentimentale, ho pensato che 13 anni fa tra i big c'era Tosca (un "ma chi?" già allora all'annuncio del cast) con un brano di qualità e Irene Grandi (all'apice della sua carriera) era stata scartata con una delle hit migliori della sua carriera. Quest'anno le ritroviamo entrambe in gara e questo dimostra che:

- non dobbiamo mai cantare il De profundis alle nostre sfigate preferite, il brano giusto e l'occasione per tornare alla ribalta può arrivare in qualsiasi momento;

- aprirsi più vie professionali, come per esempio il teatro, e sperimentare non può che essere un bene di questi tempi, dove la sola carriera discografica è un terno al lotto; 

- la rincorsa alla collaborazione random col trapper acchiappastream di turno, qualora non sia coerente col percorso artistico intrapreso serve a poco, mantenere uno stile e un'identità artistica ben precisa può pagare sul lungo periodo. 

Detto ciò, anche se io personalmente avrei preferito altri nomi, credo che siano due rappresentanti di quote altrimenti assenti a questo festival, non so se i loro brani rimarranno nella storia di Sanremo ma di base meritavano quest'opportunità e rendono più variegato il cast.