Utente
7 agosto, 2013
Anche io sono tra quelli che vede questo ritorno come non di buon occhio.
Anche perchè i programmi con i giovani sono storicamente poco visti quindi era meglio averne 8 alle 20:30 che 16 alle 21 ma in un programma che nessuno guarda perchè c'è altro. Inoltre spesso è difficile trovarne una di canzoni belle, figurati due. Einar, che non è hitmaker, si è visto come è finito. E son molto più comuni i casi Einar che i casi Mahmood, che è un unicum.
Ci si lamenta spesso degli sconosciuti e poi si vuole sballottare due ragazzini in mezzo ai big ad esporsi al fuoco incrociato delle critiche
Nicks Lannister
No ma avete ragione voi sull'ESC. Però ho la sensazione che il "percepito" sia un po' quello. Che magari anche un Big di turno ci penserebbe due volte ad andare in gara sapendo che gli occhi sarebbero puntati ancora sui Maneskin. Sebbene, chissà, magari con un buon nome potremmo fare pure doppietta. Daje Palazzolo Acreide ESC 2023.
Detto questo, here for cmqmartina che entra tra i Big.
Utente
6 agosto, 2015
Partendo dal presupposto che il ritorno a questa formula io lo vedo anche come un modo per aumentare il numero dei big togliendosi la zavorra dei giovani a cui dedicare tempo, ritengo comunque che possa essere un'arma a doppio taglio perchè un conto è che ti capiti un'altra Soldi e un conto e che ti capiti un altro o altri due Einar come sarebbe successo ad esempio l'anno scorso. Inoltre temo che con un meccanismo del genere le porte per i giovani sconosciuti siano ancora più chiuse e non a caso nell'unica volta che c'è stato questo meccanismo hanno vinto due non sconosciuti seguiti in classifica da altri non sconosciuti quali la Abbate e La Rua.
Se proprio devono ricorrere a questo meccanismo comunque io optere, come ha detto già qualcuno, per portare almeno a 4 il numero di giovani.
13 dicembre, 2019
che poi raga le implicazioni di questa scelta possono essere tante. Molti potrebbero essere industry plants spinte dalle case discografiche.
Ma d'altro canto cambia solo il fatto che i giovani si esibiranno in un momento totalmente diverso e potranno godere anche di un "post sanremo giovani" migliore visto che il post giovani diventerebbe il "sanremo big"
Quindi per me ci sta, soprattutto se i giovani che vinceranno saranno stati votati a tavolino ( ma saranno dei personaggi forti ).
Inoltre, ho pensato che potrebbe essere anche una scusa per poter far rientrare nel cast più amiciani. Aka nei big, Deddy ed Enula dai giovani
Utente
8 dicembre, 2020
Secondo me si sta sopravvalutando (come sempre) questo ESC.
È una cosa cui non pensa nessuno a priori, viene preso in considerazione solo a Festival finito...
E poi in questo topic è proprio off...
Io dico solo che, al di là del metodo di selezione ed esibizione, la categoria GIOVANI non ha proprio più senso visti i cast di Amadeus fatto per metà da sconosciuti, dai quali sarà difficile tornare indietro.
Tutto ormai è fluido, labile, indistinto e passeggero.
L'esibizione sanremese non conta più nemmeno tanto come ai tempi di Baudo, dove già passavano mille meteore.
Quindi tanto vale il metodo Bagiloni del girone unico, a mio avviso, anche se ha la pecca grossa di scegliere il cantante e non la canzone. Forse quello andrebbe cambiato: i 2 o 4 giovani prescelti televisivamente vanno al Festival con la stessa canzone...
E non è nemmeno questione di qualità perché scd me i 4 finalisti 2021 erano.ottimi.
Utente
20 maggio, 2018
Io trovo sia un'ottima idea. Per un discorso puramente personale son sempre stato poco attratto dal girone dei giovani, ma credo che sia una questione da estendere a gran parte del pubblico.
Con questo metodo (magari aumentando da 2 a 4), si dà una concreta possibilità a 4 emergenti di farsi conoscere come si deve. Credo che anche le case discografiche facciano un investimento diverso in termini di immagine e promozione avendo i propri artisti in gara tra i big, e non in un girone minore.
Utente
31 dicembre, 2020
Danieletw ha detto
Io trovo sia un'ottima idea. Per un discorso puramente personale son sempre stato poco attratto dal girone dei giovani, ma credo che sia una questione da estendere a gran parte del pubblico.Con questo metodo (magari aumentando da 2 a 4), si dà una concreta possibilità a 4 emergenti di farsi conoscere come si deve. Credo che anche le case discografiche facciano un investimento diverso in termini di immagine e promozione avendo i propri artisti in gara tra i big, e non in un girone minore.
Sono d'accordo, intendevo proprio questo
Utente
9 settembre, 2013
Ma il punto alla fine è che (IMHO) non ha senso parlare di Nuove Proposte nel 2021 quando nessuna proposta o quasi è realmente "nuova". Il compito di lanciare nuove stelle della musica non ce l'hanno più quasi nemmeno i talent, come si può pensare che se ne prenda carico Sanremo? Tanto più se parliamo di una categoria la cui mortificazione continua è stato praticamente l'unico trait d'union delle ere Conti, Baglioni e Amadeus?
Poi magari ogni tanto arriva il Francesco Gabbani di turno come eccezione alla regola, ma (aspettando Gaudiano) è tipo l'unico da Gualazzi in poi ad essersi costruito una carriera stabile nella musica italiana capitalizzando solo ed esclusivamente sulla vittoria fra le Nuove Proposte. Lo stesso Ultimo, quando arrivò a Sanremo con Il ballo delle incertezze, vantava un curriculum tale che avrebbe potuto benissimo giocarsela fra i Big
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Ma il punto alla fine è che (IMHO) non ha senso parlare di Nuove Proposte nel 2021 quando nessuna proposta o quasi è realmente "nuova". Il compito di lanciare nuove stelle della musica non ce l'hanno più quasi nemmeno i talent, come si può pensare che se ne prenda carico Sanremo? Tanto più se parliamo di una categoria la cui mortificazione continua è stato praticamente l'unico trait d'union delle ere Conti, Baglioni e Amadeus?Poi magari ogni tanto arriva il Francesco Gabbani di turno come eccezione alla regola, ma (aspettando Gaudiano) è tipo l'unico da Gualazzi in poi ad essersi costruito una carriera stabile nella musica italiana capitalizzando solo ed esclusivamente sulla vittoria fra le Nuove Proposte. Lo stesso Ultimo, quando arrivò a Sanremo con Il ballo delle incertezze, vantava un curriculum tale che avrebbe potuto benissimo giocarsela fra i Big
Sai Ge che dovresti spiegarmi meglio questo post? Quindi se le nuove stelle non le lanciano nemmeno i talent...chi le lancia? Quando parli di "nessuna proposta realmente nuova" ti riferisci a una notorietà web, social o streaming? Diciamo che quella è una notorietà molto relativa, perché spesso ignoriamo che ciò che conosciamo noi è sconosciuto a moltissime altre persone, in un panorama che è frammentatissimo. E in cui soprattutto è difficilissimo mantenerla costante, questa notorietà.
Risolvere questa frammentazione e il "lancio definitivo", ecumenico, è il compito che dovrebbe avere Sanremo, che è la manifestazione che unisce davvero tutte le istanze. Quindi il compito se lo può prendere carico benissimo. Oltretutto non so...il lancio di sconosciuti o semisconosciuti a chi lo affidiamo? Rinunciamo completamente? Mandiamo due persone a caso magari a venir cannibalizzati e via? Il caso Mahmood è un unicum, appunto: il rischio di venire schiacciati in un girone di big è forte. Poi la risposta può essere anche: il compito lo diamo ai talent, punto e basta. Ma i talent hanno loro regole e loro stilemi, a Sanremo devono trovare spazio talenti che non sono xfactorizzabili o amiciabili, o che non riescono ad esserlo per i motivi più disparati, o che hanno immeritatamente avuto poca fortuna.
Io rimango convinto della necessità di prendersi cura di proposte nuove e seminuove. Mandare due persone dopo due serate a dicembre con scarso interesse non è fare questo, secondo me. Fare ciò che è stato fatto in questi anni non è stato prendersi cura delle "nuove proposte".
Soluzioni? 1) Creare un programma ad hoc forse è giusto, ma dev'essere un format forte, anche a mo' di talent, o comunque una gara vera e interessante contorniata da nomi importanti. 2) Mandare almeno 4-6 persone, qualificando 2-3 persone a serata a giocarsela coi big (2 in 2 serate è davvero troppo mortificante, soprattutto da una rosa di ben 24 cantanti!), avendo così un numero di 26 canzoni però dalla risultante di 20 big + 6 giovani tutti assieme. 3) Far cantare i giovani alternati ai big come all'epoca Baudo, non relegandoli in un frame del tipo "alla fine-all'inizio" che crea nel pubblico un senso di corpo estraneo e così è stato per tutti questi anni! 4) Creare una categoria "emergenti" inedita per cantanti che hanno avuto una piccola notorietà (magari a dicembre si può fare una serata per gli emergenti e una serata per le novità assolute)?
Sono robe che ho buttato giù così, eh.
Sul lancio dei cantanti: dai Giovani di Sanremo sono passati in un modo o nell'altro non pochi cantanti dal 2010 ad oggi, nonostante anni bui per la categoria, a dimostrazione di come comunque la categoria ha continuato a sfornare bravi artisti: Nina Zilli, Gualazzi, Renzo Rubino, Il Cile, Rocco Hunt, Diodato, Giovanni Caccamo, Gabbani, Ermal Meta, Mahmood, Irama pre-Amici, Ultimo, Fasma. E in questo nell'epoca dei talent. C'è proprio bisogno di incoraggiare proposte, e la formula Baglioni secondo me finirebbe per mortificarle.
(Fai conto Ge che ti sto dicendo tutto col sorriso eh, non fraintendere).
Utente
9 settembre, 2013
Fred ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
Ma il punto alla fine è che (IMHO) non ha senso parlare di Nuove Proposte nel 2021 quando nessuna proposta o quasi è realmente "nuova". Il compito di lanciare nuove stelle della musica non ce l'hanno più quasi nemmeno i talent, come si può pensare che se ne prenda carico Sanremo? Tanto più se parliamo di una categoria la cui mortificazione continua è stato praticamente l'unico trait d'union delle ere Conti, Baglioni e Amadeus?Poi magari ogni tanto arriva il Francesco Gabbani di turno come eccezione alla regola, ma (aspettando Gaudiano) è tipo l'unico da Gualazzi in poi ad essersi costruito una carriera stabile nella musica italiana capitalizzando solo ed esclusivamente sulla vittoria fra le Nuove Proposte. Lo stesso Ultimo, quando arrivò a Sanremo con Il ballo delle incertezze, vantava un curriculum tale che avrebbe potuto benissimo giocarsela fra i Big
Sai Ge che dovresti spiegarmi meglio questo post? Quindi se le nuove stelle non le lanciano nemmeno i talent...chi le lancia? Quando parli di "nessuna proposta realmente nuova" ti riferisci a una notorietà web, social o streaming? Diciamo che quella è una notorietà molto relativa, perché spesso ignoriamo che ciò che conosciamo noi è sconosciuto a moltissime altre persone, in un panorama che è frammentatissimo. E in cui soprattutto è difficilissimo mantenerla costante, questa notorietà.
Risolvere questa frammentazione e il "lancio definitivo", ecumenico, è il compito che dovrebbe avere Sanremo, che è la manifestazione che unisce davvero tutte le istanze. Quindi il compito se lo può prendere carico benissimo. Oltretutto non so...il lancio di sconosciuti o semisconosciuti a chi lo affidiamo? Rinunciamo completamente? Mandiamo due persone a caso magari a venir cannibalizzati e via? Il caso Mahmood è un unicum, appunto: il rischio di venire schiacciati in un girone di big è forte. Poi la risposta può essere anche: il compito lo diamo ai talent, punto e basta. Ma i talent hanno loro regole e loro stilemi, a Sanremo devono trovare spazio talenti che non sono xfactorizzabili o amiciabili, o che non riescono ad esserlo per i motivi più disparati, o che hanno immeritatamente avuto poca fortuna.
Io rimango convinto della necessità di prendersi cura di proposte nuove e seminuove. Mandare due persone dopo due serate a dicembre con scarso interesse non è fare questo, secondo me. Fare ciò che è stato fatto in questi anni non è stato prendersi cura delle "nuove proposte".
Soluzioni? 1) Creare un programma ad hoc forse è giusto, ma dev'essere un format forte, anche a mo' di talent, o comunque una gara vera e interessante contorniata da nomi importanti. 2) Mandare almeno 4-6 persone, qualificando 2-3 persone a serata a giocarsela coi big (2 in 2 serate è davvero troppo mortificante, soprattutto da una rosa di ben 24 cantanti!), avendo così un numero di 26 canzoni però dalla risultante di 20 big + 6 giovani tutti assieme. 3) Far cantare i giovani alternati ai big come all'epoca Baudo, non relegandoli in un frame del tipo "alla fine-all'inizio" che crea nel pubblico un senso di corpo estraneo e così è stato per tutti questi anni! 4) Creare una categoria "emergenti" inedita per cantanti che hanno avuto una piccola notorietà (magari a dicembre si può fare una serata per gli emergenti e una serata per le novità assolute)?
Sono robe che ho buttato giù così, eh.
Sul lancio dei cantanti: dai Giovani di Sanremo sono passati in un modo o nell'altro non pochi cantanti dal 2010 ad oggi, nonostante anni bui per la categoria, a dimostrazione di come comunque la categoria ha continuato a sfornare bravi artisti: Nina Zilli, Gualazzi, Renzo Rubino, Il Cile, Rocco Hunt, Diodato, Giovanni Caccamo, Gabbani, Ermal Meta, Mahmood, Irama pre-Amici, Ultimo, Fasma. E in questo nell'epoca dei talent. C'è proprio bisogno di incoraggiare proposte, e la formula Baglioni secondo me finirebbe per mortificarle.
(Fai conto Ge che ti sto dicendo tutto col sorriso eh, non fraintendere).
Ahah nessun problema, anzi il confronto su questo argomento può essere soltanto costruttivo
Ammetto che forse non è uscito bene il punto che volevo fare e cioè che comunque, alla prova dei fatti, il successo discografico oggi lo decide in larghissima parte Spotify (e in subordinata, l'inserimento in determinate playlist). Abbiamo visto spesso come anche artisti appena lanciati da un talent stentino a prendere il volo come succedeva nell'epoca d'oro (gli amiciani dell'era Carta/Scanu/salentine, gli X Factoriani della prima era Sky) e che spesso il successo e la name recognition derivino da fattori che esulano dal piazzamento finale (ciaone a Mara Sattei, per fare un nome).
Vero è che dalla sezione Nuove Proposte sono passati tanti nomi che adesso hanno una qualche rilevanza nel panorama musicale italiano, però allo stesso tempo bisogna essere onesti e riconoscere che alcuni di loro (Ermal, Rocco Hunt e Ultimo soprattutto) sono arrivati a Sanremo con uno zoccolo duro di supporter alle spalle. Non erano "nuove proposte" - non nel senso stretto del termine - e come hai ben detto tu il Festival serviva soltanto a dare loro la spinta definitiva di cui mancavano, non a lanciarli sulla scena. Peraltro creando anche forti disparità in quella che col passare degli anni è diventata una categoria sempre più "ingiusta", essendo finita per affiancare nomi che avrebbero quasi una "cred" da Big con perfetti sconosciuti
A mio avviso, in un panorama dove alcuni degli artisti più popolari del momento non hanno mai messo piede in televisione e quasi neanche in radio, la categoria Nuove Proposte non può essere che anacronistica. Non solo perché supporta l'idea (già sconfessata da Mahmood e ai tempi pure da Annalisa Minetti) che il Festival della canzone in realtà possa eleggere come vincitrice soltanto la proposta di un cantante affermato, ma perché è nata in un'epoca storica dove la musica aveva pochissimo spazio nei media tradizionali e quindi il Festival era il luogo ideale dove lanciare nuovi artisti e appunto "nuove proposte" musicali. Poi il fatto che ce la trasciniamo dietro dipende soltanto dalla brutta tendenza italiana a non superare delle consuetudini che sembrano stabilite quasi per disegno divino
Spero di essere stato più chiaro, in ogni caso sono punti di vista e concordo che il format del programma "di qualificazione" debba essere forte abbastanza da garantire la stessa visibilità delle sfidine nell'anteprima del Festival.
Utente
11 febbraio, 2021
Io ancora non mi capacito del fatto che le Nuove Proposte 2021 siano passate inosservate. Le 4 canzoni finaliste erano tutte di buon livello, e "Lezioni di volo" mi era sembrato un successo annunciato sin dal primo ascolto, e invece...mah.
Nel 2020 sì, non c'era granché. Ma ripensando alle ottime annate precedenti (soprattutto l'incredibile 2016) preferirei che la categoria non venisse abolita.
E spero vivamente che i Big aumentino come gli altri anni. Considerando che Amadeus non è contento se non fa l'alba preferisco 30 cantanti in gara piuttosto che 30 ospiti a serata.
Utente
31 ottobre, 2020
ci sta molto, solo che non sono convinto per la riduzione del cast... 18 big? per arrivare alle 3, quanti ospiti metterà nel calderone? oh mamma mia. Chi ne farà le spese? Le quote indie/rap? gli conviene dopo aver lanciato artisti che stanno facendo gran successo come i Pinguini, i ColaDima e Madame? Spero vivamente che a un certo punto aggiunga 8 cantanti perchè "erano tutte belle"
Utente
7 agosto, 2013
La sezione giovani nasce nel 1984 per contrastare il fatto che l'annata precedente avevano fatto primo e secondo posto due signore nessuno come Tiziana Rivale e Donatella Milani, davanti a cantanti ben più conosciuti ed affermati.
Se la aboliamo dobbiamo dare per scontato che questo problema non esista più. È vero che ultimamente Sanremo lo abbiamo visto vincere a cantanti che avevano effettivamente un successo relativo e circostanziale senza che si battesse troppo ciglio ma ricordiamoci comunque che le vittorie di Mahmood e di Gabbani fecero comunque discutere e lasciarono malumori nei secondi classificati, ed erano entrambi proprio nati dalla gavetta di Sanremo Giovani.
Sì, oggi ci sono i talent e gli streaming ma come ripeto in maniera ossessiva in ogni topic quasi, per avere ancora il vero successo devi riuscire ad arrivare alle radio e quindi alle mamme ed alle nonne e senza Sanremo non è sempre facile, soprattutto se non sei il profilo adatto per Amici.
Nicks Lannister
Utente
23 dicembre, 2015
Il numero di cantanti Big dipende dai brani che effettivamente sono ottimi, quest'anno erano 26 ma potevano benissimo essere 20, perchè ad esempio almeno 6 canzoni erano proprio da scartare.
Per quanto riguarda i giovani, o li togli ogni anno o li lasci ogni anno. Sta roba di alternare e cambiare non va bene. Se vuoi puntare su 2 da mettere nei big perchè meritevoli allora devi farlo ogni anno, altrimenti ne lasci 8 per conto loro come quasi ogni anno.
Che poi mettendone 2 nei big praticamente i ragazzi di Area Sanremo sarebbero spacciati già a priori.
Utente
13 gennaio, 2015
Manca ancora l'ufficialità ma ormai pare che il format sia questo, e dagli ultimi articoli usciti (All Music, ma anche Il Secolo XIX) pare, anche se non c'è ancora certezza, che i vincitori dei giovani saranno 2 e i Big totali 24/26.
Per quanto riguarda i giovani si parla di 8 scelti dalla commissione Rai e 4 da Area Sanremo, e tra questi 12 usciranno i 2 che andranno al Festival a febbraio.
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