Olimpico85 ha detto
Mentre voi fate le varie ipotesi ora sappiamo che Conti annuncerà i nomi dei big nel TG 1 del 2 dicembre (fonte Davide Maggio).

Non capisco perchè Conti abbia scelto un lunedì per l'annuncio.  

Non capisco perché non abbia scelto la finale di Sanremo giovani per annunciarli cosi da avere anche più risonanza per il festival dei giovani…

thatdamngigi ha detto
Comunque viste le defezioni di Tananai e Olly, strada spianatissima per Achille Lauro (sempre se si presentasse con una ballad e non con Rolls Royce 4.0)

P.S. Tananai ancora non è stato segnato da Donvito nelle smentite ma resiste ancora al 40%... o si è perso l'intervista, o non ci crede o sa qualcosa di diverso da quanto dichiarato  

Se parliamo della stessa intervista, io non l'avevo necessariamente letta come una smentita assoluta, più un "non ci sto pensando" e "deve esserci il pezzo giusto" che mi hanno ricordato le dichiarazioni di Annalisa l'anno scorso

Per me lui si troverebbe un po' nella stessa situazione di Irama di quest'anno, immagino porterebbe una ballad che per quanto bella finirebbe per soffrire il confronto con quella della partecipazione precedente che è nel frattempo diventata un piccolo classico ("Tango" e "Ovunque sarai")

Tiziano secondo me dovrebbe far uscire ora la cosa più forte che ha

Se va bene stile Cremonini con “Ora che non ho più te” passi pure il festival, altrimenti per me un pensiero dovrebbe farlo… 

Se vogliamo fare un piccolo ragionamento

nel 2022 a Elisa non conveniva Sanremo quanto convenga oggi a Tiziano, perché non veniva da nessun flop discografico (l’album precedente fu Diari Aperti che fu tutto fuorché un flop)

Lei ed i suoi discografici secondo me capirono che andare in gara avrebbe fruttato molto di più di andare come ospite: vuoi per lo shock (in postivo) di vedere un nome del genere in gara (che quell’anno avemmo anche per nomi almeno sulla carta meno altisonanti come Emma o Mahmood con Blanco), vuoi perché il brano lanciato come singolo non avrebbe raccolto quanto qualsiasi singolo dell’era precedente. 

Infatti tutto sommato, il disco di Elisa non raccolse moltissimo nonostante il secondo posto, figuriamoci se a Sanremo non avesse proprio partecipato.

Tornando a Ferro. Questa voglia di voler a tutti i costi dimostrare di farcela senza festival lo rende (almeno a mio avviso) solo più distante dal pubblico. Ed è questo che secondo me sia lui che la Pausini dovrebbero ricercare. Ok avere le orde di fan fuori dalle radio o ai concerti, ma quanto è ancora in grado una tua canzone di diventare un classico (ovvero non conosciuta solo dai tuoi fan)? 

In ciascuno degli album di Pausini e Ferro potremmo individuare almeno 1 pezzo che potremmo considerare instant classic, tranne guarda caso negli ultimi due. 

Ora, invece che distaccarsi completamente dall’idea di scendere dal piedistallo per un’era e ricercare il punto da dove ci si è persi, mi domando, quanto ha senso tentare affannosamente di mantenere il proprio posto su quel “podio”?