VALLE D'AOSTA

DIODATO,ROY PACI - ADESSO

La Valle d’Aosta è la regione più piccola d’Italia e nel contempo una delle più panoramiche, pittoresche e suggestive. Questa piccola regione ha dalla sia anche un incredibile patrimonio artistico e culturale. Aosta, infatti, ha cattedrali, teatri e siti archeologici tra i più interessanti d'Europa. 

Ma ora direi di passare al brano scelto per rappresentare questa meravigliosa regione. 

Premetto che questa scelta potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma posso spiegare il motivo che mi ha indotto a privilegiarla rispetto ad altri pezzi.

Anno 2018, Diodato fa per la prima volta il suo ingresso a Sanremo nella sezione Big, accompagnato da Roy Paci. Insieme presentano un brano intitolato "Adesso" con cui ottengono un ottimo ottavo posto. Il risultato è sorprendente considerando che Diodato entra al festival quasi da semi-sconosciuto. Nonostante il buonissimo riscontro ottenuto al Festival la canzone non fa sfracelli nelle vendite e i successivi lavori di Diodato non riscuoteranno il successo sperato.

Ho deciso di portare proprio questo pezzo perché dopo la partecipazione al festival è stato ingiustamente snobbato (o comunque poco considerato), da una grande fetta di pubblico e a mio parere merita una seconda chance. Ed è proprio da questo pezzo che vorrei ripartire, per raccontarvi chi è veramente Diodato.
So che ha partecipato al Festival Di Sanremo e non alla Sagra della porchetta di Ariccia, ma quando è stato annunciato questo gioco ho subito pensato fosse il momento adatto per rispolverare questa piccola perla.

Quindi il mio obbiettivo più che di farvi scoprire una canzone, è quello di farvi riscoprire un pezzo, che magari già conoscete, ma di cui in passato non siete riusciti a cogliere le diverse sfumature.

Ma adesso torniamo un po' più indietro per ripercorrere la storia di Diodato.

Antonio Diodato, in arte solo Diodato è un cantautore italiano classe ’81 nato ad Aosta. Cresce a Taranto, in Puglia, regione di cui è originario per poi trasferirsi a Roma dove si laurea in cinema al DAMS. I suoi primi lavori musicali nascono in Svezia dove collabora con i dj svedesi Sebastian Ingrosso e Steve Angello, che diventeranno poi gli Swedish House Mafia. Nel 2013 riceve la prima offerta discografica e pubblica il suo primo disco dal titolo “E forse sono pazzo”. Nel 2014 si posiziona al secondo posto al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte e con il brano “Babilonia” ed a ottobre dello stesso anno pubblica la sua seconda fatica discografica dal nome “A ritrovar bellezza”. Nel 2016 collabora a due brani (“Pochi giorni” e “Alla fine”) presenti nell’album “Acrobati” di Daniele Silvestri e partecipa ad alcune tappe del tour del cantautore romano. A gennaio del 2017 esce il suo terzo album per Carosello Records: “Cosa siamo diventati”. A fine 2017 Diodato viene selezionato al fianco di Roy Paci, tra i 20 big in gara al Festival di Sanremo 2018, dove porterà il brano "Adesso”, classificandosi ottavo.

Adesso parte con una strofa quasi sussurrata da Diodato e poi va in crescendo con un ritmo incalzante. Roy Paci inizialmente non si sente: arriva oltre la metà della canzone, nei fiati che chiudono il crescendo. 

Il titolo ‘Adesso‘, parla chiaro: il passato e il futuro non esistono. Attorno a noi c’è soltanto il presente e quello che dobbiamo fare è cercare di viverlo nel modo più intenso possibile. Il significato che il testo di Roy Paci e Diodato dà è anche e soprattutto questo. Bisogna, come si dice, vivere il momento: “E dici che troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto per davvero, senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo“. La prima parte della frase torna al problema della tecnologia: le persone dovranno sforzarsi di vivere davvero e non di nascondersi dietro a una tastiera oppure in una chat. La vita va affrontata di petto, di persona, senza nascondersi dietro il velo della tecnologia. E qui si intreccia il secondo, importantissimo, tema: quello del carpe diem di antica memoria. Diodato e Roy Paci sono chiarissimi dicendo ‘senza rincorrere un altro miraggio, capire che adesso è tutto ciò che avremo’: non dobbiamo rincorrere illusioni vane o immaginarie. Dobbiamo imparare a capire che il momento è adesso e non dopo, nel futuro: ora. Dovremmo imparare a godere di quello che abbiamo in questo momento senza pensare troppo oltre.

INTRODUZIONE

Chi è Lyves? 

Lyves è il nome d'arte di Francesca Bergami, cantante italo-australiana con un forte legame con l'Italia. Infatti, dopo aver viaggiato per anni in tutto il mondo, alla soglia dei 30 anni sceglie di tornare in Italia, dove risiedono sia il padre che la nonna paterna. Ed è qui, tra Ostra e Senigallia, che sceglie di restare a lungo per comporre i suoi primi brani.  Qui, come dichiarato da lei stessa, è riuscita a trovare l'ispirazione per tornare a scrivere, tanto che l'intero EP "Like Water" viene partorito proprio ad Ostra. 

Durante un'intervista rilasciata nel corso dell'Orange Carpet, a proposito della vita ad Ostra, dichiara:

Mi alzavo e andavo a prendere un caffè al bar in paese (credo che pensassero che fossi un po' strana perché chiedevo di portarlo via), poi passeggiavo col cane di mio padre o facevo una corsa in collina o andavo nell'attico in cui avevo sistemato il mio studio. Poi facevo una pausa per pranzo e andavo a trovare mia nonna e mia zia per poi tornare a scrivere. A volte fino a tarda notte.

 LA CARTOLINA 

 L'ESIBIZIONE 

Mi ero ripromessa di portare finalmente un brano allegro e spensierato in un gioco musicale. Ma non sarà questo quel gioco musicale. 

"Rest your head" è, infatti, un brano elettropop downtempo, con un approccio elettronico molto minimalista, dal sapore malinconico. E tratta di un addio, probabilmente uno degli addii più dolorosi ai quali la vita può porci dinanzi. La voce delicata di Lyves ci racconta, infatti, della tragica scomparsa di un ragazzo e di come questa venga interiorizzata dalla madre. Nel processo di presa di coscienza e consapevolezza si susseguono disperazione, rabbia, rinuncia a sé stessi.

Ma il brano, come accennavo poco fa, lo avverto più "malinconico" che "triste". Il senso di disperazione non prende il sopravvento, ma prevale l'aspetto più placido e pacifico del senso di vuoto, c'è una cupezza di fondo che viene riempita di ricordi, di immaginazione, di pensieri che si rincorrono. E c'è un dolore più silenzioso, più solitario, in cui a farla da padrone è proprio la possibilità di riesplorare con i propri ricordi questo rapporto, spesso tormentato. 

Ho scelto di condividere il video ufficiale perché credo sia quello che meglio veicola questi messaggi. Se però preferite, sotto spoiler ho lasciato anche la versione soundcloud e Spotify.

Fob92 ha detto

Dov'è Joan Thiele from Desenzano del Garda per la Lombardia? Scherzo. Ma non troppo. La canzone è solida, i Folkstone sono bravi ma sinceramente credo che questa Regione possa offrire di meglio. Apprezzo però la volontà di porta una buona dose di eterogeneità in più al contest e di far scoprire una scena musicale diversa da quella milanese.

Permetti che io ascoltando principalmente rock/metal nei pochi contest che sono liberi  e meno restrittivi da un punto di vista  di genere musicale potro' fare scelte più affini ai miei gusti musicali rispetto a quelli dell'utente medio di RH? Perchè c'è chi gioca pensando ai punti del ranking e chi lo fa per potersi raccontare e mi dà fastidio, sto parlando in generale e non mi riferisco a te in prima persona, che sul forum oppure nelle chat private si vada ad etichettare una persona come snob ecc... per una pura e mera questione di gusti musicali.

Signorina Silvani ha detto
Mi stupisco sempre un po' che molte scelte ed ascolti musicali vertano per la maggioranza delle volte su canzoni "cupe". In Cigaro avevo chiesto se si trattasse solo di semplice gusto musicale oppure proprio di un mood cupo nella vita. Lo chiedo pure qui.

Siete dei baldi giovani, perchè tanta malinconia?

 @Signorina Silvani  la ringrazio per il baldo giovane ma io oramai ho l'età di suo figlio...per gamba 

Sono un'anima dannata e per esempio cantare a squarciagola

"Solo, controvento in un oceano

È vetro il mio pensier

S'infrange contro

Solo, anime dannate cantano

Voci ammaliano

Ombre intorno a noi"

mi riempie di gioia e felicità perchè è un indescrivibile inno di forza e autodeterminazione!!!