Moderatore Junior
7 agosto, 2013
@chanel @bilirubina @monechiapi @MattyXD @edorf @Fob92 @BB
è tempo di conoscere il tema dell'imminente sfida. L'abilità richiesta alle vostre Trash Stars è la PRESENZA SCENICA.
Il titolo della prossima prova è...
Non Prendiamoci Sul Set
Ambientazioni interne ed esterne. Location bizzarre, oggetti stravaganti, accessori improbabili e spiazzanti, comparse. A volte, però, anche il contesto più semplice può essere quello migliore per esaltare la vostra iconicità.
A voi la scelta! Giocate con ciò che vi sta attorno. Sarà quello lo sfondo per rivendicare il vostro status di Trash Stars. Lo scenario delle vostre epiche gesta.
Raccontatecele, se volete, anche con l'aiuto di una didascalia.
I valori del voto del pubblico per questa prova sono: 10, 9.5, 9, 8.5, 8, 7.5, 7.
@xello, @Edre, @alessandrino, il Ripescaggio si avvicina e voi gareggerete per conquistare il rientro in gioco.
Per inviarmi il vostro scatto (immagine statica) avete tempo fino alle 12:00 di domani, 8 dicembre (essendo festa, ma questo in realtà vale in generale, non preoccupatevi se avete problemi con l'orario, chiedete e vi sarà dato .
In bocca al lupo e che il TRASH sia con voi!
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
alessandrino ha detto
Alby non ho capito una cosa... Gli oggetti di scena improponibili devono essere posti in un set improponibile, oppure bastano anche oggetti di scena trash in location neutre?
Direi anche solo gli oggetti, il senso è un po' quello della relazione con gli elementi scenografici
SCO
Voglio innanzitutto fare i complimenti ad Amanda per il FCO: appena ho visto la sua foto con Dalì ho capito che eravamo di fronte a una prova di un altro livello.
Per il resto, che dire. Arianna divide et impera.
Ho trovato le vostre critiche costruttive e vi rignrazio, tuttavia mi spiace che si siano, per forza di cose, riverberate sui giudici e sulle loro scelte.
Io, ad esempio, quando ho visto la gif di Eva ho URLATO e, fossi stato nel pubblico, forse l'avrei messa ai primi posti. Poi però, a fronte dei giudici espressi dai giurati, sono andato a rileggermi la consegna della prova e ho compreso la loro scelta di penalizzarla.
Detto questo, basta di fare le vittime.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Non Prendiamoci Sul Set
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@monechiapi & Simona
"Hallelu ledis (cit.) o, per i miei fan, cucù buon Natale! Non riponete troppe speranze nei vostri presenti natalizi, perché nessun pacco potrà contenere una sorpresa come questa. Ti piace eh? Lo vorresti eh? Chi non desidererebbe aprire un grosso regalo e trovarci dentro Simona Ventura from Torino Italia? Credo tutti È vero? Ecco... cccrrrh. Per questo ho voluto presentarmi in questa veste per questa prova.
Spiego la scelta: credo che questa "scenografia" sia perfettamente d'effetto pur nella sua semplicità e risalti la mia iconicità, mettendo in luce la mia anima trash, con pochi elementi ma ben riconoscibili. Basta un oggetto di scena come una cassa di legno, nascosta tra le fresche frasche di Cayo Cochinos per dare vita a uno scatto memorabile. In particolare questo frammento rappresenta un momento iconico della mia vita, in cui ho fatto i bagagli, ho lasciato la conduzione a quel simpaticone di Nicola Savino, mi sono ficcata in questa cassa e sono stata spedita in Honduras per salvare la mia Isola da un flop peggiore di quello de Le tre scimmiette.
In questo caso sia io che "l'oggetto di scena" siamo protagonisti e veniamo risaltati l'uno dall'altra. La scatola, infatti, mi incornicia come in un quadro, rivelando la mia faccia gigiona (già con un ustione di quinto grado), di chi sa di non essere la sorpresa più gradita per un naufrago su un'isola deserta, e mettendo in risalto la sola e vera trash star in grado di illuminare le spiagge honduregne. Un contesto semplice ma di grande impatto che vi farà venire voglia di imbucarmi nuovamente in una cassa e spedirmi per sempre su Playa Uva ccrrrh".
@edorf & Valeria
Queen Valery per questa nuova prova ha deciso di aprire le porte della sua umile dimora(h).
Dietro di lei, due dipinti ispirati alla sua idola(h) Marlyn Monroe in chiave pop art da notare quello con stampa di un famoso brand di moda(Get you love drunk off my hump
My hump my hump my hump my hump my hump
My hump my hump my hump my lovely little lumps)
Un mobiletto anche esso in stile pop art con cover di riviste di diverse pin up(di cui alcune ritraggono la stessa Valery che vanta nel corso della sua lunga carriera più di 1000 copertine). Dato l'ego STELLARE di Queen Valery non ci facciamo mancare neanche due cornici che la ritraggono.
Ma il vero punto di forza è Sexy Star, la gatta nata da Secsi e Stella, i suoi due gatti.
Sexy Star è la gatta social della famiglia e come la sua padrona adora farsi scattare foto. Eccola sulle spalle di Queen Valery come una moderna dama con l'ermellino.
Sexy Star adora spalmarsi sul corpo della nostra amata diva e rumors vogliono che Valeria si faccia asciugare proprio da lei quando esce tutta bagnata dalla doccia.
Sexy Star è anche la consulente d'immagine di Queen Valery perchè decide lei gli outfit da far indossare alla padrona. Valeria le mette 3-4 abiti sul letto e tra uno strass e l'altro, Sexy Star li annusa e decide. Notate l'outfit dorato che è in perfetto pendant
con il colore della cornice del quadro alle sue spalle e richiama pure gli inserti dorati del mobiletto. Chi nella vita non vorrebbe rinascere Sexy Star? (miao.gif di Valery)
@Fob92 & Arianna
Buongiornissimooo......kaffèèè?!
La moka della Bialetti ancora fumante, lo scolaposate tirato fuori dalla lavastoviglie e abbandonato lì, sul piano di lavoro, perché sono le sette e mezza e non c'hai voglia di ritirarle nel cassetto.
Addosso, ancora il babydoll che indossi sotto le coperte.
Vuoi non fare una posa naturalissima da persona che si è appena alzata dal letto e mettere una foto su Instagram per far vedere ai tuoi followers come sei bella, appena sveglia?
Il capello è tirato a lucido, le gambe sono sospese a mezz'aria e il trucco è perfetto ma dettagli.
@chanel & Amanda
Per la prima volta mi trovo in difficoltà a scrivere una descrizione per la mia diva preferita, questa foto parla veramente da sola.
Amanda con la sua solita grazia si mette in posa in quello che sembra essere un normale set fotografico, ma come notiamo ci sono degli elementi di disturbo che rendono l’ambientazione molto particolare. Durante il servizio la fotografa Patrizia Rossetti ha la geniale idea di inserire un set di pentole, un frullatore e altri utensili domestici che aveva appena ricevuto come stipendio per una sua televendita. Amanda iniziale è un po’ stranita, ma si lascia convincere dall’affascinante fotografa. La Lear si mette in posa e come primo scatto otteniamo questo capolavoro, ciò dimostra il grande talento di quest’artista così poliedrica. L’idea della Rossetti si rivela vincente, in quanto il risultato è di altissimo livello. Indubbiamente anche i piccoli dettagli aiutano a rendere questo scatto così riuscito: le scarpe leopardate estremamente sofisticate e il bracciale che va a richiamare le pentole sono di gran classe. Potete tentare di denigrarla e mettere in giro voci su di lei care Patrizia De Blanck e Simona Izzo, ma Amanda rimane la più grande diva di tutti i tempi.
@MattyXD & Francesca
La cornice, suggestiva, è quella di una delle fontane più famose d’Italia, a fare, in modo inedito, da palcoscenico a una delle proteste più famose della storia del Trash.
Immergendosi completamente nell’acqua limpida nel personaggio della Ekberg ne ‘La dolce vita’, al grido di ‘Marcello, come here’ «LA VERA PUPA SONO IO», Francesca, con tanto di abitino in pitone, caratteristica coroncina, boa blu e décolleté in bella mostra, domina il suo palcoscenico, rubando la scena persino alle più belle sculture marmoree sullo sfondo, e rendendosi eroica protagonista della sua battaglia per i diritti delle donne pupe
@bilirubina & Nadia
Libero probabilmente avrebbe intitolato questa foto "Incidente sexy per Nadia Rinaldi, fa vedere la patonza al pubblico?", senza soffermarsi adeguatamente sull'iconicità dello sfondo.
Possiamo notare innanzitutto quattro quadri. In basso uno dei più grandi oggetti di culto per milioni di italiani, dall'altra Padre Pio. In alto, dato che l'autoreferenzialità non ci fa schifo (come dimostrato dagli orecchini a forma di N della prima prova), una foto di Nadia Rinaldi stessa e a fianco Califano. ("Sapete cosa ci fanno nella stessa stanza Padre Pio, Nadia Rinaldi, Raffaella Carrà e Franco Califano?" già nel prossimo libro di barzellette di Totti).
Nella scenografia spiccano anche i boa di piume sull'attaccapanni, al limite tra l'effetto sexy e quello carnevalesco; sottolineerei anche le due parrucche davanti allo specchio, chiaro riferimento alla prova "Trash is in the hair". Chiudo la descrizione ponendo l'accento anche sugli abiti sexy buttati alla rinfusa sul divano.
Detto ciò, sento già i sensi di colpa per il momento in cui il Codacons, vedendo nella stessa foto Padre Pio e Nadia Rinaldi, ci accuserà di blasfemia e chiederà la chiusura di RHNTQ.
@BB & Raffaella
Dimenticatevi caschetti perfetti, Tuca Tuca, lustrini e tutine attillate e date il benvenuto a sogliole, merluzzi, polpi, aringhe e spigole.
Ciuffo fuori posto, salopette accaparrata dalla pila di abiti usati all'ultimo mercatino di quartiere, Raffaella ci mostra per la prima volta il suo lato lontano dai palcoscenici e dai luminosi studi televisivi. Un tuffo nella vita privata di uno dei personaggi pubblici più iconici della nostra tv, la nostra combattente che veste alla marinara ma che puzza anche un po' di sgombro.
SIDE NOTE: la provenienza di questo scatto è a dir poco peculiare: per anni, ho avuto in casa questo libro di ricette di Raffaella, edito a inizi anni '90, che conteneva questi scatti tutti a tema cibo. Ho cercato su internet ma, oltre alla copertina, non ne ho trovato nessuno da nessuna parte, quindi lo scatto che state vedendo è letteralmente la scansione che ho fatto dal libro cartaceo che possiedo da anni in casa
Ripescaggio
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@xello & Tina
New York, una mattina qualunque
Due testicoli giganti, una profonda fessura interglutea (o anche detta dal volgo lo spacca-chiappe)
Una donna accovacciata regge sorridente i due coglioni, manco fossero dei succosi grappoli d'uva settembrina
La donna accovacciata, accompagnata da una delle sue sempreverdi e cesseborsette, fa un misterioso gesto con la mano.
Numerose le interpretazioni dei critici d'arte:
« Sto per farti un clistere come la Rinaldi alla Perrotta »
« Ahò ma è come la bocca della verità a Roma? Ce infilo la mano? »
« Vuoi fare solo business! Sei solo una Giulia De Lellis espertaditendenze qualsiasi »
@Edre & Antonella
@alessandrino & Eva
Prima di Katy Perry, molto prima di Roar, il ruggito più forte dello showbiz era quello di Eva! La nostra pantera di Verona sfodera uno dei suoi scatti di repertorio più sexy, facendosi ritrarre su un set che richiama ad una sbiadita savana africana...
Quello che ci colpisce però è senza dubbio il gigantesco Leone di peluche alle spalle di Eva che rappresenta l'unico e necessario oggetto di scena dello scatto, perché non vedo di cos'altro dovrebbe esserci bisogno. Eva, con la sua posa sensuale, il suo sguardo penetrante e la sua mise da serva dell'amore cerca di imitare il felino alle sue spalle, riuscendo nella difficile impresa di risultare molto più feroce dell'animale, che dal canto suo, grazie alla sua morbidezza e alla sua espressione maliziosa, sarebbe il regalo per ogni bambino amante degli animali.
La vera domanda è dunque: quale dovrebbe essere l'intento di questo scatto? Una pubblicitá di peluches rivolta ai bambini? Un monito alle giovani donzelle al non andare in Africa vestite da dominatrici? O un messaggio sociale molto più importante, ovvero che l'uomo è il vero animale e gli animali in confronto sono solo teneri peluches? Qualunque esso sia, Eva lo trasmette con la classe che da sempre la contraddistingue!
My Trash Featuring
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@alessandrino & Eva
Eva, delusa dall'eliminazione, smette i suoi panni da sposa killer per indossare quelli più comodi di chi esce di casa indossando la prima cosa che trova sull'appendiabiti per andare a smaltire la rabbia e la delusione con una bella sbronza al bar sotto casa....
Peccato che l'incontro col dio Bacco venga interrotto dall'agguato improvviso di questa simpatica signora (una fan, una Stalker, una co-star di qualche sceneggiato di canale cinque che non sono riuscito a riconoscere?!?) che placca Eva con la grazia di un giocatore di football della Nuova Zelanda per obbligarla a farsi fare una foto "perché i VIPS devono concedere le foto ai loro ammiratori 1!1!1!!!1!".
Sarà la concitazione del momento, sarà il rosso dei capelli abbinato al rosa delle labbra prominenti o la borsa da bancarella della nostra simpatica sconosciuta, ma Eva non può far altro che concedere alla macchina fotografica un'espressione fra l'inebetito e lo sconvolto, non riuscendo a capire se tutto ciò sta accadendo veramente e senza rendersi conto che questa immagine andrà ad arricchire il suo portfolio online
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
I giudici possono postare i propri giudizi e mandarmi i voti in privato.
Pubblico, dite anche voi la vostra inviando la vostra classifica a me o al nostro trash-contabile @Casadelvino
Può votare anche chi finora non ha mai votato! Vi aspettiamo!
EDIT: C'è tempo fino alle ore 14:00 di domani, 10 dicembre.
Utente
4 febbraio, 2018
NON PRENDIAMOCI SUL SET
SIMONA: “Surprise, bitch”
Questa la citazione di Simona che ritorna in gara dopo un agguerrito scontro con Eva grimaldi, dove neanche il boicottaggio della presentatrice di classe B adorata collega Mara Venier le ha permesso di uscire dal gioco.
Questa fotografia rappresenta esattamente l’iconografia di uno degli oggetti più rappresentativi dell’età contemporanea; ossia l’happy meal del Mc Donald. Simona riesce a interpretare non solo la succosa sorpresa tra le deliziose cibarie, ma anche l’espressione tipica dei giovani fanciulli dopo la magica apertura della scatolina, un misto tra stupore, gioia e spaesamento. L’espressione coniuga quindi gli occhi dolci da toki doki e lo smascellamento della troll face.
In tutto ciò direi che l’utilizzo di un accessorio atipico, perfettamente amalgamato con l’ambiente è molto originale e riuscito. Ma nonostante la palandrana da bancarella tarocca di desigual, gli elementi trash risultano un po’ minimal.
VALERIA: Io & le mie ossessioni. Possiamo notare Valeria Marini in una delle puntate di questo programma di alto livello culturale. La fanatica della queen Marylin Monroe: presente nel quadro, nei giornaletti in basso e nell’artistica composizione di luis vuitton; riesce però comunque a risaltare. Nella sua figura? NO. Ma bensì nel quadretto peloso dietro l’ambiguo deodorante per ambienti; addobbo vincente da persona modesta e disinteressata da sè.
La sua figura però risulta comunque eccezionale. Oltre il completino in latex placcato d’oro, Valery riesce ad utilizzare l’adorabile gatto di compagnia come un ottimo indumento, alla faccia di project runway e le sue prove con materiali inusuali. Non originalissima ma molto brava lo stesso.
ARIANNA: Sono veramente stupito. Sapevo che avremmo visto di tutto in questa gara, ma una foto di te vestita pensavo fosse solo nei miei sogni più spinti.
La spensieratezza con cui ti accasci sulla sobria credenza della cucina mi devasta. Con una posa mista tra la sirenetta e un tutorial sulle flessioni laterali; il tuo sorriso più forzato del comportamento di giulia salemi risalta a pieno.
In tutto ciò la fotografia è pronta per essere pubblicata sulle più note riviste di “passione casalinga”.La moca alla tua destra inoltre la rende adeguata anche per essere condivisa dai quarantenni su facebook, insieme alle loro dichiarazioni d’amore a tutti i kontatti non falzi augurando il loro buongiornissimo kaffèèè.
Nella tua semplicità colpisci dritta, brava.
AMANDA: Un’altra concorrente super fan di Benedetta Parodi in questa sfida. Amandona presenta uno scatto, su raffinato sfondo color acqua di mare, di lei con la sua gelosa collezione di utensili da cucina. Con la stessa cura di una bambina di 6 anni con le sue polly pocket, Amanda dispone il sobrio sbattiuova, l’elegante schiumarola e l’innovativo frullatore.
Tutto questo posando con la convinzione ed eleganza di un’attrice pronta a ritirare l’oscar e la sobrietà del vestiario e del posizionamento alla barbara d’urso.
L’abbinamento mi ha ucciso, un bel lavoro.
FRANCESCA: Uno scatto storico. Dimostratrice pacifica e portatrice di sogni, Francesca è riuscita a creare la manifestazione perfetta, inserendosi nei libri di storia con un’aria leggendaria: ecco a voi il precursore della rimostranza trash.
Immersa in un monumento patrimonio italiano e tra i simboli della capitale, neanche fosse la piscina gonfiabile del giardino di casa; conciata con gli abiti rubati a una compagnia circense passata per l’occasione, incarnando alla perfezione un cosplay di una boa di segnalazione. Il totale menefreghismo delle regole è limpido e il tatuaggio sul seno è simbolo della sua trasgressione.
In tutto questo con una gioia incontenibile, sventola un cartello con incise la frase più intensa al mondo dopo “m’illumino d’immenso”. I cuoricini da studentessa delle scuole medie innamorata contornano l’epica citazione.
Sarebbe ipocrita non dire che tutti noi all’epoca abbiamo urlato, a distanza di anni urlo ancora, bravissima.
NADIA: Il set è veramente meraviglioso e curato nei dettagli. La parte con i quadri a rappresentare la versione italiana del monte rushmore, il divano con i vestiti posti in maniera più confusa di un discorso di rachida karrati, Sveva e svetlana sotto lo specchio, la raffinatezza dell’ambiente generale.
In tutto questo Nadia si mimetizza nell’ambiente. Invece che il gatto, lei si mette direttamente al collo una pecora; ruba pure una coroncina del set della cipriani e infine indossa le calze della Lear, posizionando le gambe seguendo la scuola di Arianna david; praticamente ha voluto omaggiare tutte le rivali dimostrando che lei può fare meglio di tutte loro.
Purtroppo però nella confusione perdo un po’ la tua figura e non comprendo a pieno l’intento; non volevo che tu fossi travolta dal set e dagli accessori.
RAFFAELLA: Raffaella dimostra in una sola foto di non essere la divina celebrità, ascesa all’olimpo della televisione sopra a tutta la plebe; ma di essere ancora l’allegra ragazza figlia dell’italia, che si diletta in attività comuni e pagane come la pesca.
Qui con un sorriso a 32 denti mostra il suo operato, che sicuramente donerà in beneficenza a qualche programmino di cucina, come un umile dea televisiva farebbe.
Possiamo notare come lei conosca tutte le specie marine: dallo sgombro all’orata, dal polpo al pesce spatola; simbolo di vera amante della natura e la fauna del suo adorato paese.
Riesce infine ad elevare l’outfit più antisesso al mondo a capo elegante, e nonostante le parrucca scombinata, riesce a risaltare come una regina.Originale e pungente.
Ripescaggio:
TINA: Che botta di C**O letterale nel trovare una foto del genere. Sinceramente questa scelta è vincente, mi ha steso.
La deviazione verso l’utilizzo di opere artistiche e scultoree è ottima; Tina infatti si è data alla recensione di pezzi da museo, osservandoli nella loro complessità, analizzando ogni loro aspetto.
Qui la vediamo intenta a verificare la minuziosità dei dettagli e l’esecuzione di essi; da esperta di anatomia bovina qual’è. Gli occhiali adatti per notare ogni singolo particolare e l’espressione fiera del proprio operato. Il gesto è un invito all’osservatore a prestare attenzione a questi deliziosi dettagli. La borsetta leopardata è infine il giusto tocco fashion animalier in tinta con l’opera. Brava.
ANTONELLA: In questa simpatica fotografia dell’annuario delle scuole elementari, vediamo una sorridente antonella indossare l’ultimo abito della collezione “funghi dei puffi 2018”. Da brava ex valletta, conduce l’osservatore verso il prodotto da esibire, come una televenditrice professionista. Infatti Antonella avendo fallito come forza dell’ordine della sicurezza stradale, ha deciso di porsi nella posizione di loro fornitrice di attrezzature. Il semaforo è venduto eccellentemente.
Apprezzo il random della fotografia, il completo vuoto mentale del suo viso e il gigantesco quesito sul perchè diavolo stia accarezzando un semaforo con aria molesta. Però la foto è meno d’impatto di altre colleghe, un po’ sempliciotta.
EVA: Una cougar professionista. Eva è credibilissima nei panni del felino, lo sguardo feroce è quasi al livello sgarbi che vede la mussolini. L’outfit compreso da due fazzoletti e delle sobrie calzature a spillo, oltre che due scalda bracci creati riciclando il vestito della prova del miglior abito, rendono veramente pudica la sua figura.
Eva si amalgama perfettamente all’oggetto di scena, ovvero l’ultimo peluche della trudi. La fotografia è infatti stata scattata come sua campagna pubblicitaria, ma chissa perchè poi è stata scartata, che ingiustizia. Però tu rimani modesta eva e ricorda: “Una grande modestia spesso nasconde un grande merito”.
EVA FEAT: Un bel passo avanti. Stavolta ti vedo in tutta la tua accecante bellezza e nobiltà. Il tuo abito fatto di peli di mocho per pavimenti è richiamato anche dalla tua splendida acconciatura. La scelta di diventare testimonial di chanteclair infatti sta dando i suoi frutti.
La scelta di andare in giro con la propria badante, appassionata di chirurgia estetica e con addosso la tua parrucca della prova vintage, ti permette di darti alla pazza gioia; il tuo sguardo è infatti metafora del divertimento giovanile, molto probabilmente dovuto alle magiche essenze nascoste nelle vostre minuscole e poco appariscenti borsette.
Nonostante quindi tu sia accompagnato da una fiorella mannoia funerea post cenone natalizia, riesci comunque a risaltare come un angioletto.Brava.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
SHANGELA SIMONA: È la prima volta che mi capita, prima mi chiudevo in una scatola, direbbe la tua Franceschina. Rannicchiata in quelle quattro assi di legno, ti manifesti gioviale, ma provata. La tua espressione è quella di chi ha viaggiato per mesi nella stiva di un peschereccio in preda al mal di mare, e si ritrova finalmente a rivedere la luce, ossia quel che resta della Brigliadori. La location esotica e l'oggetto di scena, ci trasportano in uno dei livelli di Crash Bandicoot, o se vogliamo Trash Bandicoot, ma ti danno anche un po' quell'aria di ingrediente principale della Mistery Box di Masterchef Honduras.
VALERY: Uno sGatto very favola! Non immaginavo nulla di diverso nella tua alcova, dove ti immagino svegliarti la mattina già con le extensions con i capelli a posto e indossare i capi della tua linea personale mentre canticchi "Daiamond ar gorls best freeends". Una ridondanza di immagini, cornici, riviste, accessori kitch, bigiotteria pacchiana che non ha nulla da invidiare a quei negozi dei centri commerciali in cui non entra mai nessuno. Tu, vestita di carta velina, perfettamente intonata ed impeccabile, hai subito notato che la foto sarebbe venuta troppo scarna. Mancava certamente qualcosa. Quale migliore soluzione, dunque, di schiaffarti Sexy Star sulle spalle? La firma della DIVAH.
ARIANNA: Una novella Susan Mayer che, nel tepore della sua cucina, aspetta il suo uomo per una dolce colazione. O per tirargli dietro tutto il servizio di coltellacci. Tu sei lì spaparanzata in questa posa sexy altamente improbabile e attorno un trionfo di piastrelle di cattivo gusto che non comprerei nemmeno durante una partita di The Sims con una famiglia di disadattati. Bella la caffettiera, ma anche i contenitori di posate comprati al negozio "Tutto ad 1 euro" e la fettuccia delle persiane in bella vista. Non si capisce per quale motivo tu sia conciata come la versione drag di Cleopatra.
AMANDA: Adesso ho capito dove sparisci quando non ti si vede più in tv. Non sapevo avessi una doppia vita da presentatrice di oggetti erotici a domicilio. Dal momento in cui ho visto la foto non ho fatto altro che chiedermi il senso, il richiamo filosofico, la metafora che si cela dietro ad uno scatto artistico del genere. Te che ammicchi seduta tra frustini per la crema, schiumarole e tritacarote. L'unica spiegazione è che ci troviamo in un universo come quello de La Bella e La Bestia, dove i setacci per lo zucchero a velo un attimo fa erano manzi ventenni in boxer.
FRANCESCA: Per te una monumentale location outdoor, teatro per la tua sentita performance attivista. Un omaggio colto di grandissimo effetto visivo (non come i cuoricini sul cartellone che a malapena si vedono). Meraviglioso l'effetto di te che emergi dalle acque con la grazia che ti contraddistingue, agghindata come un carro di Viareggio. Lo scatto immortala una circostanza che è l'emblema della tua spontanea tendenza al trash. In questa foto c'è davvero qualcosa di felliniano. Tra l'altro è anche una foto esteticamente e cromaticamente molto bella.
NADIA: Ma quando ci sono stati questi spettacoli teatrali? Perché me li sono persi? La scenografia ricorda molto l'appartamento di Julia Roberts in Pretty Woman prima di incontrare Richard Gere. Solo che i quadri sono ottenuti ritagliando i vari pezzi di una vecchia copertina di DiPiù. La sobrietà degli accessori è certamente la carta vincente di questo ambiente così asettico e impersonale, dove persino un tavolino standard dell'Ikea riesce a risultare una gran cafonata. La tua posa composta alla Liza Minelli in Cabaret, è ammaliante. Il tuo sguardo riflessivo intento a ragionare sulle domande filosofiche che tormentano l'umanità: "Me sa c'a pelliccia de ghepardo me fa più signora de classe".
RAFFAELLA: Si dice spesso che i tuoi programmi abbiano dato il la a mille format venuti dopo, ma non avrei mai detto che il riferimento di Antonino Cannavacciuolo per 'O mare mio fossi proprio tu. Apprezzo tantissimo il certosino lavoro di ricerca del tuo mentore, generoso nel condividere tesori come questo. La location è incantevole, così come i colori pastello degli elementi scenografici. Tu che non fai una piega nemmeno nelle vesti di scaricatrice di porto tra sogliole e merluzzi. D'altronde non è il lavoro peggiore che ti è toccato fare, alla luce delle coreografie con Enzo Paolo Turchi.
TINA: Tina l'esploratrice, che non ha paura di infrattarsi anche nei pertugi più oscuri e perigliosi. Oltre alla passione per i viaggi e per la ricerca, qui si nota anche il tuo interesse per l'arte, prettamente neoclassica, come nel caso di questo elegante e per nulla volgare reperto. Un vero scatto in nome del trash a cui di certo non hai pensato minimamente di sottrarti. Oltre al contesto, si nota anche la tua tenuta casual, con cui hai voluto rafforzare il tuo stile già ampiamente apprezzato nella prova di eleganza.
ANTONELLA: Una vera ragazza metropolitana. Qui ancora una volta nel ruolo di valletta dove, abituata a voltare le caselle, ti rapporti con un minion un semaforo come se stessi illustrando un articolo in vendita ad Ok il prezzo è giusto. I colori della foto, così come il taglio professionale, mi piacciono moltissimo. Certo, c'è questa cosa assurda e nonsense per cui tu, tutta in ghingheri, posi sorridente accarezzando un semaforo.
EVA: Ho amato le riflessioni sul significato metaforico dello scatto. Di certo, ecco, non mi sembra affatto adatto ai bambini, ma si percepisce proprio una tensione erotica selvaggia. Eva con la faccia un po' da triglia lessa che è stata appena scaraventata a riva dalla Carrà, è la chicca completamente in contrasto con la sua posa da cougar fatalona. I fotografi e gli scenografi del tempo dovevano essere proprio de geni comunque. Dove sono finiti questi talenti?
EVA (Featuring): La simpatica sconosciuta è in realtà la mia amica Gabriella Sassone! (Siamo davvero amici su Facebook e ogni anno ci scriviamo in bacheca gli auguri di compleanno ). Mie care belle signore, ma dov'è che state andando a brillare di cotanta eleganza? Mi ammazzano i vostri outfit, i vostri capelli totalmente random, ma soprattutto le vostre espressioni del visto. Soprattutto Eva. Pronte per il sequel di 2 Broke Girls.
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