MasterX ha detto
Io oggi ho dato buca a lavoro: mi sono alzato alle 7 e non avevo proprio voglia di vestirmi e prendere l'autobus

Qual è la canzone che più ascoltate in questo periodo? Io mi sono innamorato di Arsenico di AIELLO.  

Sono in periodo musica elettronica, Alone di Alan Walker e Alone di Marshmello in loop .

LadyMarmelade ha detto
Ieri non ho avuto molto tempo, ma avrei voluto approfondire la discussione sulla sezione giochi.

Volevo sentire le vostre opinioni su un pensiero che ho.

Nei giochi, soprattutto quelli strategici o sociali, c'è sempre il concorrente che si mostra "sensibile" e che si racconta più degli altri, svelando particolari della sua vita privata, debolezze e difficoltà. 

Se capitasse che questo concorrente venga poi attaccato, o eliminato, qui escono fuori le varie lamentele sulle amicizie, sulle strategie ecc.

Parte così la catfight, in cui il più delle volte il suddetto "sensibile" si sente attaccato nel personale, preso di mira e vittima delle alleanze.

Ho visto più volte situazioni simili ripetersi nei vari giochi.

Mi sorgono quindi diverse domande.

Come mai si è pronti a mettere il personale privato per raccontarsi in un virtual game?

Perché non si è poi in grado di distinguere quell'aspetto personale dall'aspetto di gioco?

So per certo che molti utenti, protagonisti di catfight, accentuano apposta la loro parte "litigiosa" anche per smuovere un po' le acque.

Fatto sta che se uno prende un gioco per ciò che è, un gioco, e altri per uno sfogatoio per i propri problemi personali, perché va accusato il più delle volte l'utente che gioca, facendo strategie, muovendo le acque, e seguendo gli schemi del gioco, e passa sempre da vittima il "sensibile" perché poi ha i suoi problemi e va capito?

Non andrebbe capito anche che siamo in un virtual, non nella vita? E che le cose scritte in un virtual non sono giudizi alla persona, che fondamentalmente non conosciamo? 

Se vi va, discutiamone.  

Ma perché gli strateghi sono kattivi a fare strategie in giochi di strategia, come si permettono? 

Seriously, io non capisco gli utenti che al minimo "torto" subito in un gioco di strategia - ben consapevoli che prima o poi deve succedere - si arrabbiano e si sentono "feriti". E' un gioco, santo cielo! Capisco che possa dare fastidio, ma si impari a prendere le cose con leggerezza. Vivremmo tutti meglio i giochi di strategia se tutti potessero farle senza la preoccupazione di ferire i sentimenti di qualcuno o mettere a rischio le proprie amicizie.  Poi le discussioni fossero fatte in modo adulto, e invece insulti, frecciatine, provocazioni - non mancano mai le risposte con la GIF-insulto -, poi arrivano quelli che stanno dalla parte di uno e quelli dalla parte dall'altra, e infine il tutto si conclude con un "va beh, ma io rimango della mia, chiudiamola qui", MA POTEVATE CHIUDERLA SUBITO INVECE DI PROLUNGARVI PER QUARANTA POST... Scusate, ma non riesco a sopportare certe cose, l'avevo scritto nel post di presentazione che mi viene difficile partecipare ai topic del forum a causa della propensione a litigare per ogni scemenza.  Almeno sono divertenti da leggere, se non stai giocando

LadyMarmelade ha detto

Se vi va, discutiamone.  Discuss!

Fixed 

No comunque, questione interessantissima. A me piace che, anche in un gioco strategico, gli approcci ad esso possano essere molteplici: chi viene con la voglia di giocare al 100%, di strategizzare, blindsidare, fare un gioco cut-throat; chi la prende come un'occasione per divertirsi finché dura, e magari, se c'è la possibilità, per stringere nuovi rapporti; chi coglie l'occasione per farsi conoscere dal pubblico in generale e quindi sceglie di mostrarsi 'a tutto tondo' nella propria individualità, quindi lasciandosi anche andare a insight sul proprio privato, sulle proprie fragilità ecc (anche perché uno può capire di essere negato per le strategie, dunque perché provare a rivestire un ruolo che non è in grado di sostenere per poi fare la figura del fesso?). Ammetto di non essere riuscito ad appassionarmi a un gioco, comunque di buon successo, come l'ultimo The Average perché trovo sia mancata proprio quest'ultima componente (d'altro canto, era il format stesso che non la richiedeva).

Penso che chi sceglie quest'ultimo approccio debba però avere la mentalità adatta a comprendere che il fatto di esporsi tanto anche sul piano più personale non lo mette su un piano diverso rispetto ai giocatori più portati al puro gioco, per cui, se io ho voglia di provare a vincere, anche se magari leggerò con interesse i post nei quali ti metti in gioco a livello personale (cosa non semplice tra l'altro, credo), anche se magari mi sentirò vicino a te a livello di empatia, se trovo che andare 'contro' di te vada a mio vantaggio, ti vado contro e stop. I vote you out and that's it (cit. Sandra la Queen di Survivor). Capisco che, nel momento in cui hai fatto uscire molto di te e ti trovi eliminato, il sentirsi feriti e il restarci male possano essere delle reazioni spontanee (uno potrebbe essere portato a pensare: quindi non piaccio agli altri?), però, se ti iscrivi a un gioco, devi essere pronto a separare i due piani, altrimenti ti fai male e basta. Capisco anche che forse non è 'facile' per tutti, però, soprattutto alle prime armi.

Per rspondere a smiley devo andare alla ricerca di un internet point 😅

Allora premetto che non mi piacciono i film di allen e quindi non andrei a vederli a prescindere! Ho letto articolo e vedo che e' stato assolto ! E leggendo la difesa del figlio moses e' praticamente la stessa situazione in cui si e' ritrovato recentementi sereni (portiere lazio) che dopo 8 anni di accuse di abusi sui figli oggi salta fuori che ci sono stati atti di coercizione da parte di moglie e suocera! Intanto si viene marchiati ! Il boicottaggio verso allen quindi non lo capisco

Mmm... è una questione un po' strana. Da una parte non ci sono prove della colpevolezza di Allen, dall'altra basta vedere gli avvenimenti della sua vita per avere legittimi dubbi sulla sua innocenza. Probabilmente non sapremo mai la verità. Sono più propenso a stare dalla parte di sua figlia perché, seppur forse ingiustamente, preferisco sostenere una possibile vittima piuttosto che un possibile colpevole. 

Per quanto riguarda i film, secondo me dovrebbero essere distribuiti e non mi farei problemi a guardarli, sono in grado di scindere la vita privata di Allen dalla sua vita professionale. Di sicuro se guardassi un film di Allen mi darebbe fastidio se la gente mi accusasse di sostenerlo. Quando guardo un film l'ultima cosa a cui vado a pensare è chi è il regista, mi importa solo passare una buona ora e mezza e che la trama e la recitazione siano soddisfacenti.

Se fossi un attore, però, sicuramente non accetterei di lavorare con lui per preservare la mia immagine, nonostante ammiri Scarlett per non aver avuto paura di prendere la sua posizione. E anche qui, perdere un possibile Oscar per motivi che non c'entrano niente con lei attrice è meh.

Bravi Master e Arlequin 

Quinto non bene non male. Cercherò di migliorarmi!