
Utente
7 agosto, 2013
OfflineBuongiorno a tutti! 
Comunque sdamaddina rifleddevo sul faddo che siamo proprio degli sfigadi.
Da quest'anno l'indizio sull'amuleto andava alla tribù perdente nella fase a squadre.
Da quest'anno ci sono le prove vantaggio.
Cosa ci dobbiamo aspettare ancora Alexilary? COSAAAAAA?
Non potevi concentrare la tua creatività su altri campi in questo 2017?
(Che fine ha fatto @semota? torna sta' casa aspetta a teee, torna che smania 'e te vede'!)


Utente
7 agosto, 2013
OfflineShadow85 ha detto
Io sono più da Finkbrau della Lidl in un centro sociale
![]()
Poi lamentati perché vomiti

Instagram: @pagamatti

Utente
7 agosto, 2013
OfflineOh ragà oggi sono a casa dal lavoro (e si vede, sto rompendo le palle da stamattina) ed è tutto il giorno che leggo sul web storie di coming out, per il coming out day che si celebra l'11 ottobre per ricordare l'anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay. (Wikipedia
)
Ho pianto tipo 250 volte e ho riso altre 250, ci ho pensato un po' e nonostante sia un argomento inflazionato all'ennesima potenza (son dieci anni che in ogni gioco che ho fatto si raccontano storie di coming out e credo ci sia pure un topic disperso tra i meandri di RH) io mi diverto e mi emoziono tantissimo a leggere queste cose.
Quest'anno poi particolarmente, un po' perchè nonostante sia fidanzato da più di otto anni non ho una vera e propria storia da raccontare; mia mamma già qualcosa aveva intuito in tempi non sospetti, anche se non ne abbiamo mai parlato esplicitamente. Quando facevo il liceo e avevo una cotta per il mio migliore amico etero ho speso 500 mila lire in bollette telefoniche per sentirlo ogni giorno, scatenando la sua ira funesta che la portò ad urlare come un'ossessa sul pianerottolo di casa "Tanto lo so che sei gayyyyyyy".
Un po' perchè il mio ragazzo l'ha fatto il mese scorso e sono nella fase in cui aspetto di conoscere i miei suoceri. Anche se in realtà a grandi linee ci conosciamo già. Non mi andava di fare un ingresso tradizionale in famiglia e ho pensato bene di investire un ciclista con la macchina di mia suocera...ma questa è un'altra storia.
Quindi visto che abbiamo ancora un giorno e mezzo di libertà da trascorrere insieme
raccontiamocela un po', come sono stati i vostri coming out? Ovviamente chiedo anche al nostro pubblico perchè qui dentro siamo rimasti con 3 etero (?) e una donna 

Io l'ho fatto nel 2009 quando ero fidanzato con un uomo molto più grande di me. In realtà eravamo in macchina io e mia madre e parlavamo di questo signore (ha un bar nel mio paese, ed era in classe con mia zia, sua sorella, quindi lo conosceva) e lei mi ha chiesto, con tutta la naturalezza di questo mondo, se c'era qualcosa tra di noi. Poi, qualche mese dopo, quando ho conosciuto, su questo forum, il mio attuale compagno, le scrissi una lettera il cui contenuto era tipo "Ehi mà, ho invitato uno a casa nostra per 15 giorni, arriva domani".
Con il resto della famiglia non ho avuto bisogno di aggiungere parole. Piano piano (neanche troppo piano) Giuseppe è entrato nelle nostre case. Mia nonna e il suo compagno lo adorano (anche più di me). Non hanno mai avuto bisogno di fare domande, forse per evitarmi imbarazzi nelle risposte.
Diciamo che mi sento molto fortunato sotto questo punto di vista. Inoltre da quando sono "uscito allo scoperto" nel mio paesino mi sono sentito apprezzato di più, in tanti mi hanno definito "un esempio". E ho scoperto che in tanti hanno anche cambiato idea sul mondo omosessuale, vedendo una coppia stabile così duratura.
L'unico deficiente con cui ho avuto problemi è stato il mio ex migliore amico che non ha accettato la cosa e infatti dal 2009 non ci parliamo più.
Instagram: @pagamatti
Game Ranking Winner 2018/2019

Utente
4 marzo, 2015
Offline
Utente
7 agosto, 2013
OfflinePosso chiedere perché c'è il coming out day? Cioè è una domanda di pure ignoranza la mia? mi sembra ormai ci sia una giornata per ogni cosa e con questo non voglio assolutamente svalutare questa. Volevo solo capire oltre al fatto di ricordare la marcia citata da shadow se c'erano altri motivi. Per esempio non capisco neanche il senso della giornata del bacio personalmente? questa almeno penso sia un modo per far condividere alle persone le proprie esperienze e magari convincere altri a "dichiararsi" ma magari c'è anche qualche altro significato quindi chiedo?

Utente
7 agosto, 2013
OfflineShadow85 ha detto
Oh ragà oggi sono a casa dal lavoro (e si vede, sto rompendo le palle da stamattina) ed è tutto il giorno che leggo sul web storie di coming out, per il coming out day che si celebra l'11 ottobre per ricordare l'anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay. (Wikipedia)
Ho pianto tipo 250 volte e ho riso altre 250, ci ho pensato un po' e nonostante sia un argomento inflazionato all'ennesima potenza (son dieci anni che in ogni gioco che ho fatto si raccontano storie di coming out e credo ci sia pure un topic disperso tra i meandri di RH) io mi diverto e mi emoziono tantissimo a leggere queste cose.
Quest'anno poi particolarmente, un po' perchè nonostante sia fidanzato da più di otto anni non ho una vera e propria storia da raccontare; mia mamma già qualcosa aveva intuito in tempi non sospetti, anche se non ne abbiamo mai parlato esplicitamente. Quando facevo il liceo e avevo una cotta per il mio migliore amico etero ho speso 500 mila lire in bollette telefoniche per sentirlo ogni giorno, scatenando la sua ira funesta che la portò ad urlare come un'ossessa sul pianerottolo di casa "Tanto lo so che sei gayyyyyyy".
Un po' perchè il mio ragazzo l'ha fatto il mese scorso e sono nella fase in cui aspetto di conoscere i miei suoceri. Anche se in realtà a grandi linee ci conosciamo già. Non mi andava di fare un ingresso tradizionale in famiglia e ho pensato bene di investire un ciclista con la macchina di mia suocera...ma questa è un'altra storia.Quindi visto che abbiamo ancora un giorno e mezzo di libertà da trascorrere insieme
raccontiamocela un po', come sono stati i vostri coming out? Ovviamente chiedo anche al nostro pubblico perchè qui dentro siamo rimasti con 3 etero (?) e una donna
![]()
Welcome to Reality Web 3.
Io ho passato un adolescenza di merda, anzi anche oltre l'adolescenza direi. Sono cresciuto in una realtà in cui non era neanche contemplata l'omosessualità, essere gay era considerato come uno dei peggiori insulti di questo mondo. Ho vissuto un periodo totale di non accettazione e quando non hai gli strumenti per capire bene cosa sei, l'unica spiegazione possibile è che tu sei sbagliato. Sentirsi inadeguati, sbagliati, vergognarsi di stessi o semplicemente non capire esattamente cosa si è, credo sia una delle sensazioni più brutte che si possano provare.
Iniziare l'università ed utilizzare internet frequentemente sono stati un po' la svolta. Ho iniziato pian piano ad aprire gli occhi, a capire il mondo che mi circondava e forse a capire meglio me stesso. Quando ho iniziato ad accettare pienamente me stesso, senza vergognarmi di cosa fossi, ho sentito fisiologicamente il bisogno di condividerlo con la mia famiglia e con gli amici più stretti. Ed è stata la svolta perché mi sono reso conto che il coming out ha rafforzato tutti quei rapporti e ha rafforzato anche e soprattutto me stesso. E' come se si fosse rotta una barriera che mi bloccava.
Adesso ho 29 anni e se sono la persona che sono lo devo anche grazie a tutto quello che ho attraversato. Non stiamo parlando di sofferenze atroci, sia chiaro, ma sono stati anni che mi hanno segnato molto. Se adesso riesco a superare con forza o leggerezza certi ostacoli lo devo anche a quel periodo. Non nascondo però che a volte quando ripenso a quegli anni mi viene un po' il brividino. Credo e spero che gli adolescenti di adesso siano diversi dagli adolescenti di 15 anni fa perché ci sono più strumenti giusti per comprendere il mondo. Per rispondere a @semota forse le giornate di questo tipo servono anche a questo, a condividere le esperienze e ad evitare che altre persone possano ripercorrere gli stessi errori.

Utente
7 agosto, 2013
Offlinesasi ha detto
Io ho passato un adolescenza di merda, anzi anche oltre l'adolescenza direi. Sono cresciuto in una realtà in cui non era neanche contemplata l'omosessualità, essere gay era considerato come uno dei peggiori insulti di questo mondo. Ho vissuto un periodo totale di non accettazione e quando non hai gli strumenti per capire bene cosa sei, l'unica spiegazione possibile è che tu sei sbagliato. Sentirsi inadeguati, sbagliati, vergognarsi di stessi o semplicemente non capire esattamente cosa si è, credo sia una delle sensazioni più brutte che si possano provare.
A volte mi chiedo se anche oggi, nel 2017, i ragazzi che iniziano a fare i conti con la propria sessualità devono affrontare ciò che abbiamo dovuto superare noi 15 anni fa. Io mi ricordo che provavo gli stessi sentimenti, che mi sentivo circondato da gente che non poteva capire. A scuola mi sentivo l'unico diverso e mi sforzavo ad ogni costo di reprimere quella voce interiore che ogni notte mi ricordava che non sarei mai stato come gli altri. Me lo ricordo chiaramente come se fosse oggi, mi ripetevo in continuazione "perchè io, perchè è successo a me" e pregavo ogni sera che fosse qualcosa di passeggero.
Erano fortunatamente gli anni in cui Internet iniziava a prendere piede, la sera dopo cena accendevo il pc, facevo partire la mia 56k e navigavo ossessivamente alla ricerca di persone con cui poter condividere quel pesante fardello. In quel periodo sapere che c'erano persone vicine o lontane che con me condividevano le stesse paure, le stesse emozioni, lo stesso sconforto mi aiutava a stare bene.
Io credo che tra mille giornate di stocazzo, perchè come dice @semota è vero che ogni giorno ce n'è una, quella del coming out sia una delle più utili. Perché leggere così tante storie, così tante vicissitudini così simili eppure così diverse tra loro, può aiutare chi ancora non riesce a vivere bene il periodo più o meno lungo dell'accettazione a compiere quel passo verso la serenità e la tranquillità, partendo prima di tutto dal coming out più difficile, quello con se stessi.


Utente
7 agosto, 2013
OfflineMi spiace che questi 3 bei racconti non abbiano dato lo spunto agli altri concorrenti per iniziare una bella conversazione, fare domande, esprimere la propria opinione o portare esempi di persone che si conoscono.
Quando mi chiedono come mai non mi appassiono ai game di ultima generazione e ai concorrenti, rispondo sempre che cerco di farlo con tutta la buona volontà, ma c'è poca voglia di raccontarsi e troppa di fare inciuci su facebook tra ricatti, screen e litigate.
Nessuno si offenda per questo mio post ma voglio dire, quest'ultima pagina del topic parla chiaro 
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Game Ranking Winner 2018/2019

Utente
4 marzo, 2015
OfflineIo invece volevo raccontare un episodio di ieri pomeriggio.Mi trovavo alla stazione con alcuni miei amici e stavamo su una panchina aspettando il treno.Comunque sul binario c’era un ragazzo di colore sui 20 anni che chiedeva informazioni sui treni e orari e ripeto nessuno delle persone presenti(la maggior parte ragazzi) ha saputo dare un’informazione utile come se loro non avessero mai preso un treno.Comunque mi sono alzato,sono andato vicino al ragazzo e gli ho fatto vedere gli orari e gli ho detto quale treno prendere (ci voleva così tanto?).Il ragazzo mi ha ringraziato tantissimo e mi ha perfino stretto la mano,anche se quando sono tornato dai miei amici ahimè anche loro mi hanno detto che potevo lasciar perdere e non dargli la mano.Sinceramente la cosa che mi da fastidio è che ieri erano tutti ragazzi e se non siamo noi giovani in primis a dare l’esempio,non so davvero dove finiremo ??
Invece per quanto riguarda i coming out,ieri in macchina mia sorella e mia madre stavano parlando del fatto che l'insegnante di ballo di mia sorella ha lasciato la sua ragazza per l’altro insegnante,quello che piaceva a mia sorella e lei era tutta arrabbiata,inutile dire che io sono morto dalle risate.Da quanto ho capito però non c’è stato un vero coming out da parte loro ma semplicemente si capisce che stanno insieme,come se davvero non ci fosse più il bisogno di farlo.
Il genere umano non finirà mai di stupirmi(positivamente o negativamente).
Io per fortuna non ho mai provato quel senso di inadeguatezza nei confronti della mia sessualità. L'ho sempre accettata, sin da bambino. Il periodo che mi ha destabilizzato maggiormente è stato quello delle medie, in cui forse ho fatto più fatica ad accettarla perché gli sfottó e le urla di insulti nei miei confronti erano all'ordine del giorno. Sentirsi urlare "froc*ooooo" mentre passeggi per strada non è il massimo e ancora ogni tanto mi rimbombano nella testa quelle grida.
Instagram: @pagamatti

Utente
22 luglio, 2017
OfflineShadow85 ha detto
Quindi visto che abbiamo ancora un giorno e mezzo di libertà da trascorrere insieme
raccontiamocela un po', come sono stati i vostri coming out? Ovviamente chiedo anche al nostro pubblico perchè qui dentro siamo rimasti con 3 etero (?) e una donna
![]()
Trovo che questa sia una bellissima idea per conoscerci meglio e comprendere le personalità di chi si cela dietro ai nick di RH e ai commenti postati sui topic che leggiamo ogni giorno e che commentiamo, un po' "al buio" per così dire.
Per quanto riguarda la mia esperienza, credo di avere un vissuto molto simile a quello di @sasi, da quel che ho potuto leggere nel suo racconto. Senza aver tuttavia mai raggiunto un vero e proprio coming out con i miei parenti. Vivo ancora la cosiddetta "doppia vita" con loro.
A differenza di molti non ho mai dovuto superare fasi di non consapevolezza o di incertezza, ho sempre saputo di essere G A Y nonostante l'argomento non fosse ancora sdoganato come risulta esserlo oggi.
Il periodo delle superiori è stato un periodo di svolta personale, di comprensione totale e positiva di ciò che sono e di ciò che sento, ma allo stesso tempo uno dei peggiori per quanto riguarda il mio sentirmi libero e accettato a pieno dalla società. Questo mi ha portato a chiudermi molto in me stesso, ma una chiusura non vissuta negativamente, un piacere ritrovato nello stare con me stesso. Tuttavia qualcosa che mi porta spesso, ancora oggi, ad aver bisogno di tempo da dedicare a me stesso, per stare solo e non essere circondato da nessuno.
Il cambio di città, dovuto all'inizio dell'università, ha coinciso con una mia apertura anche agli altri e ho finalmente parlato della mia omosessualità ad una delle ragazze più dolci e sensibili che io abbia mai conosciuto. Ansia, paura della reazione, eccitazione, voglia di liberarmi di quel peso, nausea, pianto... Ricorderò per sempre quel momento e quella persona, nonostante il mio essere "solitario" mi abbia portato ad allontanarmi leggermente anche da lei nel corso del tempo. Da quel primo coming out è stato tutto in discesa: amici, coinquilini, compagni universitari...e dopo la laurea magistrale punto anche ai miei genitori!

Utente
7 agosto, 2013
OfflineMattia89 ha detto
Il periodo che mi ha destabilizzato maggiormente è stato quello delle medie, in cui forse ho fatto più fatica ad accettarla perché gli sfottó e le urla di insulti nei miei confronti erano all'ordine del giorno. Sentirsi urlare "froc*ooooo" mentre passeggi per strada non è il massimo e ancora ogni tanto mi rimbombano nella testa quelle grida.
A me non hanno mai urlato fro**o, nè sono mai stato discriminato perchè ho sempre saputo fingere bene. La trovo di una tristezza assurda questa frase, ma in realtà è ciò che ho fatto per avere, nel mio paesino e a scuola, una vita almeno all'apparenza serena.
Non è andata sempre così bene, purtroppo, al mio ragazzo. Il periodo del Liceo è un po' un periodo di svolta nella vita di tutti, quello in cui di solito scopriamo e facciamo per la prima volta decine di cose. E' anche quello che per me ha rappresentato il punto d'inizio di tante amicizie che durano ancora adesso. Per lui è stato un periodo non sempre felice. Soprattutto quando si è ritrovato a dover cancellare dal muro della scuola una scritta a caratteri cubitali col suo nome, cognome e accanto la parola FRO*IO.
La cosa che mi ha colpito di più, dopo l'insensibiltà e la cattiveria dei ragazzi che hanno compiuto quel gesto, è stato l'aiuto che in quel momento gli hanno dato i suoi più cari amici, che senza pensarci un attimo lo hanno recuperato, portato lì davanti e con vernice e pennelli lo hanno aiutato a cancellare tutto.
Per molti poteva essere uno scherzo stupido, una goliardata, ma ci sono persone per le quali un gesto del genere, in un periodo non propriamente facile, può rappresentare la fine dei giochi. Io stesso al pensiero di una scritta così sul muro del liceo non so come avrei potuto reagire.
Oggi però vedo che i ragazzi sono un po' più sensibili riguardo questo tema. Non tutti e non in tutti i contesti, però qualche passo avanti è stato indubbiamente fatto.
Ho molta fiducia nella nuova generazione.


Utente
7 agosto, 2013
OfflineShadow85 ha detto
Ho molta fiducia nella nuova generazione.
Anche perché noi siamo cresciuti col rap omofobo di Eminem (e affini), questi qui con personaggi come Macklemore. Al tempo del suo boom un paio d'anni fa, nelle scuole c'erano i ragazzini (maschi!) delle medie - io ero supplente nel 2014 - che nei temi scrivevano quanto importante fosse l'uguaglianza anche in queste cose, lo ribadivano nei dibattiti in aula ecc. Io ero molto colpito!
Un abbisso. Le Giulie De Lellis sono e saranno sempre di meno^^
Freedom comes when you learn to let go
pazzoreality ha detto
Mi spiace che questi 3 bei racconti non abbiano dato lo spunto agli altri concorrenti per iniziare una bella conversazione, fare domande, esprimere la propria opinione o portare esempi di persone che si conoscono.Quando mi chiedono come mai non mi appassiono ai game di ultima generazione e ai concorrenti, rispondo sempre che cerco di farlo con tutta la buona volontà, ma c'è poca voglia di raccontarsi e troppa di fare inciuci su facebook tra ricatti, screen e litigate.
Nessuno si offenda per questo mio post ma voglio dire, quest'ultima pagina del topic parla chiaro
![]()
Mah, sai Raf, è una cosa, onestamente, a cui ho pensato anche io. Tant'è che ho fatto fatica a sciogliermi con "i nuovi" perché li vedevo disinteressati a conoscere la persona Mattia e a confrontarsi con lui e magari erano più attenti a vedere come l'utente Mattia svolgesse le prove e giocasse.
Poi questo tuo post mi ha fatto riflettere. Di certo questo non avviene perché noi "vecchi" siamo più speciali di loro, anzi.
Probabilmente è che non sono stati abituati a vivere il topic in questo modo. Anni fa il virtual era un gioco di conoscenza reciproca. C'era il pubblico, per cui era "doveroso" farsi conoscere a chi avrebbe decretato le sorti del gioco. C'era anche più voglia di raccontarsi, come un vero libro aperto. E forse era dovuto proprio al fatto, collegandomi con i discorsi fatti qui in queste ore, che ci sentivamo più soli, rispetto a loro che hanno tutte queste tecnologie che a noi erano ancora sconosciute.
Strategie o meno, a me è mancato molto quell'aspetto del game, in questo contesto...
Instagram: @pagamatti

Utente
7 agosto, 2013
OfflineMattia89 ha detto
Mah, sai Raf, è una cosa, onestamente, a cui ho pensato anche io. Tant'è che ho fatto fatica a sciogliermi con "i nuovi" perché li vedevo disinteressati a conoscere la persona Mattia e a confrontarsi con lui e magari erano più attenti a vedere come l'utente Mattia svolgesse le prove e giocasse.
Poi questo tuo post mi ha fatto riflettere. Di certo questo non avviene perché noi "vecchi" siamo più speciali di loro, anzi.
Probabilmente è che non sono stati abituati a vivere il topic in questo modo. Anni fa il virtual era un gioco di conoscenza reciproca. C'era il pubblico, per cui era "doveroso" farsi conoscere a chi avrebbe decretato le sorti del gioco. C'era anche più voglia di raccontarsi, come un vero libro aperto. E forse era dovuto proprio al fatto, collegandomi con i discorsi fatti qui in queste ore, che ci sentivamo più soli, rispetto a loro che hanno tutte queste tecnologie che a noi erano ancora sconosciute.
Strategie o meno, a me è mancato molto quell'aspetto del game, in questo contesto...
Secondo me più questo...dipende come uno approccia il gioco in generale. Poi questo di per sè mi è sempre stato detto essere più strategico che altro quindi io ho sempre dato un po' per scontato che in questo specifico gioco la conoscenza (parlo in topic) passi in secondo piano...come la maggior parte dei giochi usciti nell'ultimo anno a mio parere ma perchè è la dinamica di gioco e lo scopo a portare a questo.
Nuovi o vecchi secondo me non è la determinante perchè l'anno scorso a Psiche 2 non mi pare ci raccontassimo poco e non eravamo solo due o tre a farlo ma pur sempre "nuovi" come considerate voi il termine.
Comunque mannaggia a voi...mi sarebbe piaciuto aver modo di interagire con voi (tutti perchè in un modo o nell'altro, almeno ai miei occhi, mi avete incuriosito aldilà dei giocatori)...magari in un gioco in futuro
o soprattutto chi è "ritornato" vi aspetto nei topic vari in cui si discute anche di molte cose serie 
Most Users Ever Online: 2564
Currently Online: Sahz, TrediciMotivi
278 Guest(s)
Currently Browsing this Page:
1 Guest(s)
Top Posters:
Olimpico85: 48886
pesca: 34954
KassaD1: 27628
xello: 25469
Waves of Music: 25212
Newest Members:
Economics Tuition
Manus
Peppe
Mila Davis
Mila Davis
Forum Stats:
Groups: 6
Forums: 221
Topics: 27959
Posts: 1440724
Member Stats:
Guest Posters: 7
Members: 23408
Moderators: 5
Admins: 3
Administrators: RealityHouse, Alex87, mariomatt
Moderators: Fob92, BB, Latinista, Alby, Wasabi
Register
Log In


questa era una confidenza personale 






